Il vizio

di
genere
trio

per un poco di tempo, dopo l'esperienza a tre ed essere rimasta dola mi accontentai di storie e scopate passeggere.
poi una sera ad una festa mi si avvicinò un ragazzo sulla trentina.
ciao, tu sei Michela vero?
si risposi
abbiamo un amico in comune, io sono Fabio.
amico in comune?
lui rise, bevi qualcosa?
andammo a prendere da bere e ci sedemmo su un divanetto
...e chi sarebbe l'amico in comune?
lui rise, si avvicinò al mio orecchio- una persona che dice in giro che a te piace giocare in tre.
mi alzai per andarmene.
resta, non volevo offenderti.
mi risiedo.
così c'è chi sa cosa ho fatto con..
Fabio mi interruppe.
a dire la verità lo ha confessato solo a me, un giorno glio ho detto che mi piacevi e lui mi ha raccontato delle domeniche a casa sua in tre.
se pensi sia una zoccola hai sbagliato persona- dissi. e mi rialzai.
lui mi prese delicatamente per un braccio tirandomi a se.
non giudico nessuno ma volevo solo tu sapessi che da tempo cerco una ragazza come te, libera e con la voglia di fare del buon sesso come piace anche a me.
siediti e finisci di bere, non arrabbiarti. me ne vado io. ma se vuoi giocare ancora con due uomini io e un mio amico abbiamo un appartamento in città. saremmo felici di giocare con te, senza nessun coinvolgimento emotivo, sesso per sesso, e basta. e tutto rimarrebbe tra di noi.se ci pensi e vuoi provare io sono qui tutti i sabato sera. altrimenti amici come prima.
si alzo- comunque sei bellissima.
e se ne andò
rimasi seduta a bere. poi tornai a ballare con una mia amica
cosa voleva quello?
niente, il solito cascamorto
stacci lontana, ha la fama di essere un teppistello poco di buono.
il sabato successivo ero di nuovo in quel locale, di fabio non vi era traccia, ero un poco delusa. non avevo intenzione di andare da lui e dal suo amico, ma ero delusa di non vederlo.
verso mezzanotte arrivò. era in compagnia di due amiche e un ragazzo poco più grande di lui
ero seduta su un divanetto e lui venne a sedersi al divanetto vicino con i suoi amici
mi salutò
scherzavano e ridevano e lui ogni tanto sussurrava qualcosa a una delle due ragazze che rideva sguaiata.
poi dopo mezz'oretta se ne andarono
all'uscita il buttafuori mi fermò
sei michela?
si
ho un biglietto per te.
lo presi e lo misi in tasca
in auto lo lessi:passa dietro la discoteca, vedrai un'alfa nera. parcheggia a dieci metri e spegni luci e motore. se quello che vedi e senti ti piace ti aspetto domani in via..al numero...suona al campanello con scritto ....ti aspetto con il mio amico.
aspettai qualche minuto
poi accesi l'auto. il posto indicato buio. un posto per coppie che volevano appartarsi
mi fermai a fianco dell'auto distante una decina di metri e spensi motore e luci
il cuore mi batteva a mille.
la luce nell'abitacolo era accesa e i finestrini semiaperti
sentivo la ragazza urlare
vedevo chiaramente lui sopra di lei che la scopava, stesi sui ribaltabili
lei non la vedevo ma la sentivo urlare.
erano urla di piacere!
lui guardò verso la mia auto. sollevò la schiena e vidi pendere sotto di lui un cazzone che sembrava non finire mai
lei urlò: rimettimelo nel culo porco
lui riprese a darle cazzo . accesi l'auto e me ne andai
avevo già deciso. volevo quel cazzoil giorno dopo andai all'appuntamento
suonai.
sali al terzo piano, ti aspetto
salii, ero emozionata e mentre salivo mi prese ansia ricordando le parole della mia amica.
mi accolse sul pianerottolo.
vieni, non ti aspettavo più
entrai, seduto sul divano un ragazzo suoi trentasei anni
mi fecero sedere tra loro
la musica era alta
mi offrirono da bere.
poi ancora
poi cominciarono a toccarmi e a spogliarmi in silenzio
sei troia e sei bella. mi sussurrò fabio
cercai con la mano i loro pacchi
Fabio era davvero grosso ma anche l'amico non scherzava.
mi ritrovai a succhiare i due cazzi poi fabio mi fece stendere sul tappeto e cominciò a coparmi
chiusi gli occhi
volevo godermi solo il sesso
a turno mi scoparono per un po facendomi venire per la prima volta poi cominciarono a usarmi, come un giocattolo, alternavano i loro cazzi in bocca, nella figa e nel culo
io sempre ad occhi chiusi godevo
loro cominciarono a insultarmi
sei proprio una troia.
una puttanona
hai il culo più aperto della figa..
e io godevo sempre di più. essere usata, riempita e insultata mi faceva sentire una vacca.
poi Fabio cominciò a venirmi nel culo mentre l'amico mi riempiva la bocca di sborra.
mi sentivo una troia e mi piaceva
finito di sborrare i due si alzarono.
rivestiti che dobbiamo andare troia.
volevo lavarmi
ti rivesti sporca. mica siamo un servizio alberghiero!
quando fui sulla porta Fabio mi fermò. ti aspetto domenica prossima, ti presenterò un altro amico. cerca di essere puntuale.
uscita li sentii ridere ad alta voce e sentii Fabio dire: te l'avevo detto che questa lo prende dovunque.
... continua
scritto il
2016-10-22
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