Io una puttana per sempre

di
genere
trio

Gli incontri a casa di fabio erano sempre più frequenti. per alcuni mesi andavo da lui e mi facevo scopare da uomini di tutte le età
il gioco, quello era per me, mi eccitava moltissimo.
mi facevo sborrare ovunque e sentirmi la sborra colare dalla bocca, dalla figa e dal culo mi eccitava.
mi sentivo una puttana!cominciai a mettere da parte anche qualche soldino, e ciò non guastava.
trovai lavoro come impiegata in una ditta del paese. nessuno sospettava nulla.
girava voce che me la tiravo e che non la davo a nessuni.
una sera Fabio mi invitò a cena. mi portò in un paese a 30 km.
entrammo e ci sedemmo ad un tavolo isolato
allora Michela, vedo che ti piace il gioco che ti proposi?
il tavolo era preparato per tre
aspettiamo qualcuno? dissi
si mio zio, lo ricordi?
poco dopo arrivò lo zio di Fabio.
mi baciò e cominciammo a cenare
Franco voleva sapere tutto, chi avevo incontrato, se mi era piaciuto...
adesso allora possiamo andare oltre, mi disse.
oltre?
ti faccio una proposta: e se noi ti fissassimo incontri con uomini a casa loro?
rimasi interdetta
ma questo lo fanno le puttane!
e tu cosa credi di essere? mi disse lo Zio tenendomi dolcemente la mano
facciamo così, se ora ci dici che non sei in fondo una puttanella chiudiamo qui il discorso.
sapevo di essere una puttana e sapevo che mi piaceva.
continua...dissi
se vuoi noi possiamo organizare degli incontri a casa di uomini, tu scopi e ti prendi trentamilalire. che dici.
io non vado a casa di sconosciuti, risposi. ho paura.
ti accompagnerei io...rispose lo zio di Fabio.
e in più potrai avere il mio cazzo quando vorrai...aggiunse Fabio.
da sotto il tavolo i due ora mi tenevano una mano ciascuno sulle ginocchia
quando sarebbe? chiesi
anche stasera se vuoi.
quanti anni ha il tipo che dovrei scoparmi?
la mia, disse lo zio.
ti ricordi la persona che dovevo presentarti quel mercoledi che non venne? chiese fabio
l'asino? chiesi
lui
se vuoi stasera ti porto a casa sua e vedrai che ti divertirai.
accettai
pagarono il conto e uscimmo.
facemmo pochi metri e suonarono al portone di una vecchia casa.
nessuno rispose.
sapevamo che avresti accettato...disse ridendo lo zio di Fabio
entrammo. era una casa vecchia. salimmo le scale e ci aprì un uomo un poco trasandato. barba lunga
ecco la nostra amica. disse fabio
fabio se ne andò e rimanemmo io, lo zio e l'uomo
entrammo
la casa era arredata da vecchi mobili
ci dirigemmo senza parlare verso la camera da letto
lo sconosciuto mi palpava il culo
spogniati, mi disse
mi spogliai. mi fece accomodare sul letto
lo zio di Fabio andò a sedersi nell'altra stanza e accese il televisore.
l'uomo cominciò a leccarmi
era davvero bravo
poi cominciò a infilare prima un dito, poi due, poi tre
io ad occhi chiusi lo lasciavo fare
poi mi disse di aprire gli occhi
mi chiamano l'asino, ecco il perchè, decidi tu se andare avanti o fermarti.
aprii gli occhi e vidi davanti a me un uomo nudo con un cazzo...enorme...enorme
sembrava un mio braccio
ero spaventata.
proviamo, se ti farà male smetto e mi faccio solo una sega...d'accordo?
feci di si con la testa
lui appoggiò la cappella. ero fradicia e la cappella scivolò dentro
l'uomo con delicatezza cominciò a spingere dentro il cazzo di un asino nella mia figa
centimetro dopo centimetro entrò fino in fondo
non avevo mai senti nulla di così grande dentro di me
fa male? chiese.
no
risposi
dovevo trattenermi o sarei venuta
l'uomo comincià lentamente a scoparmi
provavo un piacere che non riesco a spiegare
qiel cazzo enormo mi dava sensazioni mai provate, nemmeno con Fabio
l'uomo andava avanti e indietro spingendo il cazzo fino in fondo
io cominciai a muovermi
venni!
lui allora cominciò a cavalcarmi con decisione
sei brava...sei brava
prendilo tutto.
io mi spingevo contro il suo ventre per prendere tutto quel cazzo
poi sottovoce mi disse
proviamo nel culo
mi voltai e mi stesi
lui mise un coscino sotto la mia pancia per sollevarmi il culo.
sputò sul mio culo e lo dilatò con le dita poi si appoggiò. qui non so più cosa dire
essere riempita nel culo da un cazzo ENORME mi feci diventare pazza
godevo e ridevo
mai ho più provato un'emozione simile
era come se fossi un'altra persona
lui andava avanti e indietro delicatamente
non fare piano...fammelo sentire
e lui comincià ad ansimare forte e a incularmi.se ci penso ora il suo cazzo sarà stato quasi trenta cm
mi ritrovai a allargarmi le chiappe
lui spingeva dino in fondo poi cominciò a sborrare
ansimava..mi sussurrava..Brava brava
ti sborro nel culo
ebbi l'orgasmo più forte che avevo mai provato.
il suo cazzo si liberava dentro di me con palpitazioni impressionanti
non uscire, gli chiesi
lui mi diede retta
finito di sborrare romase nel mio culo per cinque, sei minuti
quando lo tolse io ero in estasi
sei la prima donna che inculo, disse. nemmeno le prostitute lo vogliono nel culo.
si alzò, prese da un cassetto cinquantamilalire e me le diede
mi rivestii
diede altri soldi allo zio di Fabio
uscimmo
allora sei dei nostri, sei la nostra puttana? mi chiese. si risposi, ma pretendo di essere portata qui una volta al mese.
l'uomo rise
ecco come è cominciata la vita che faccio ancora oggi. la vita di una puttana in cerca di cazzi enormi
scritto il
2016-10-24
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