La mia prima sega reciproca con un uomo

di
genere
masturbazione

alche anno dopo ciò che ho descritto nel racconto intitolato “La mia prima sega fattami da un amico”, e dopo essermi trasferito in Trentino Alto Adige per lavoro, grazie alla maggiore disponibilità di tempo e di spazio, dato che adesso vivo da solo, sono stato contattato da un altro amico del Circolo Delle Seghe (CDS). Attraverso una serie di messaggi in chat, un po’ come capitato l’altra volta, entriamo un pochino in confidenza e scopriamo di avere gli stessi interessi e soprattutto fantasie simili.

Scopriamo di essere entrambi sposati ma aperti ad esperienze alternative non troppo “hard”, di avere circa la stessa età e di essere interessati, nel caso ci si piaccia, a giocare l’uno con il cazzo dell’altro. Sul suo profilo leggo che è dotato di un cazzo piccolo, ma non circonciso, cosa, quest’ultima, per me molto eccitante, che è un po’ sovrappeso, ma che è una persona seria e riservata, dato che anche lui ha una moglie.

Dopo qualche giorno ci scambiamo la e-mail ed il numero di cellulare per facilitare le comunicazioni tra noi e la messa a punto dell’appuntamento, fino a quando decidiamo di incontrarci a casa mia una sera dopo il lavoro per cenare insieme e per valutare la situazione.

Giunta la sera dell’appuntamento mi ritrovo a casa in attesa della sua chiamata, e quando arriva, l’emozione e la curiosità sono a mille. Dato che non c’è possibilità di posteggio sotto casa mia, decido di andargli incontro a piedi mentre lui parcheggia la macchina; ci incontriamo lungo la stradina che conduce a casa mia, entrambi a piedi e ci presentiamo cordialmente con una semplice stretta di mano.

Effettivamente mi trovo davanti un uomo un po’ robusto, più o meno alto come me, con i capelli non lunghi ma fluenti parzialmente brizzolati, con uno sguardo gioviale e simpatico. Saliti in casa cominciamo subito a preparare il risotto, dato che lui mi aveva confessato di essere un discreto cuoco.

Durante i preparativi chiacchieriamo amabilmente di vari argomenti, tra i quali il fatto che non dovrebbe poi stupire più di tanto il fatto che due uomini abbiamo curiosità l’uno del corpo dell’altro, dati i precedenti conclamati presso varie culture dell’antichità. Inoltre il mio nuovo amico mi confessa di avere avuto in passato altre esperienze e che gli uomini in generale, conoscendo meglio l’attrezzo che si trovano in mezzo alle gambe, sono in genere in grado di procurare maggior piacere con le mani, e probabilmente anche con la bocca rispetto alle donne.

Ci sediamo a tavola e continuiamo a chiacchierare senza accennare ancora a quello che, se saremo entrambi d’accordo, vorremmo fare dopo cena. Finito di cenare, sparecchiamo insieme la tavola, e poi, penso tra me e me, adesso non ci sono più scuse, ma la timidezza ed un po’ di imbarazzo mi impediscono di prendere l’iniziativa. Sono molto emozionato e un po’ impacciato, quando il mio amico, mentre siamo entrambi in piedi intorno al tavolo, mi chiede se può avvicinarsi a me. Gli rispondo di sì e lo lascio fare.

Un po’ come era capitato la volta precedente, egli inizia con il massaggiarmi il pacco da sopra i pantaloni, ma questa volta, grazie alla precedente esperienza il mio cazzo reagisce quasi subito iniziando a gonfiarsi nelle mutande. Il mio amico se ne accorge immediatamente e sembra molto soddisfatto della cosa, dato che mi sorride facendomi i complimenti. Io resto con le braccia distese lungo i fianchi perché non riesco ancora a sciogliermi al punto di contraccambiare il massaggio, anche se fisso in continuazione i pantaloni della sua tuta, che essendo larghi, non mi permettono di intuire cosa stia avvenendo lì sotto.

Nel frattempo il mio amico, reputando giunto il momento opportuno, mi slaccia la cintura, abbassa la lampo dei miei pantaloni e mi cala i pantaloni ammirando il mio pacco ormai coperto solamente dagli slip. Senza tanta esitazione, alla vista di quel gonfiore, ci passa una mano sopra e poi afferrando l’elastico delle mie mutande mi abbassa gli slip facendo sobbalzare fuori il mio cazzo che si alza velocemente.

Probabilmente abituato al suo cazzo di dimensioni inferiori rimane per un attimo estasiato nel vedere i 17 cm del mio che si stanno rizzando di fronte a lui. Mi chiede di andarci a sedere sul divano ed acconsento, finendo di spogliarmi. Giunti sul divano io mi siedo e lui, ancora vestito, si posiziona in piedi di fronte a me, afferra il mi cazzo con una mano e me lo scappella mentre con l’altra inizia a palparmi le palle. Rimane colpito anche dalle dimensioni della mia cappella ed inizia lentamente a segarmi; il mio cazzo è ormai in piena erezione sollecitato dal suo pugno chiuso che va su e giù intorno alla mia asta.

Ad un certo punto mi afferra una mano e la accompagna delicatamente in mezzo alle sue gambe mentre continua a segarmi. Attraverso il tessuto della sua tuta vado in cerca del suo cazzo e delle sue palle fino a quando avverto il rigonfiamento e comincio a stringerlo delicatamente. Il mio amico inizia a gemere, e dopo breve tempo non resiste più e si abbassa in un solo colpo sia la tuta che le mutande. Per la prima volta mi ritrovo un cazzo nudo in bella vista a qualche centimetro dalla faccia e rimango positivamente colpito dalla sua anatomia provando un piacere ed una eccitazione intensissimi.

Il suo cazzo è effettivamente piccolo, dato che sarà intorno ai 12 - 13 cm, ma lo trovo estremamente ben fatto e proporzionato: una cappella violacea fa capolino dal prepuzio carnoso e parzialmente arrotolato all'indietro, lo scroto è gonfio, scuro e ricoperto da una peluria nera e non lascia intravedere le forme dei due testicoli da quanto questi lo riempiono.

Mentre egli continua a segare il mio cazzo sempre più duro, con un movimento rapido e deciso mi prende una mano e la accompagna sul suo cazzo che pende scoperto davanti a me. Afferro il suo cazzo e delicatamente inizia a massaggiarlo avanti ed indietro scoprendo e ricoprendo la cappella con il prepuzio. Nell'andare indietro con la mano entro in contatto anche con le sue palle sode e calde che sembrano quasi un tutt'uno con il suo cazzo. Il calore del suo corpo nella mia mano mi provoca un’eccitazione ancora più forte che viene immediatamente percepita dal mio amico alle prese con il mio cazzo e con le mie palle: non riesce a trattenere un complimento sulle dimensioni del mio cazzo che nel frattempo si è leggermente bagnato in punta. Anche il suo cazzo, grazie ai miei massaggi seppur ancora timidi, prende sempre più consistenza rizzandosi completamente e aumentando di dimensioni; il turgore del suo cazzo tra le mie dita mi manda in visibilio.

A questo punto il mio amico compie un’azione inaspettata che mi manda in visibilio: si china verso di me accostando i nostri cazzi in erezione completamente scappellati, li impugna entrambi con la sua mano e li masturba insieme, cappella contro cappella e asta contro asta. Avverto il calore del suo cazzo contro il mio, la sua erezione contro la mia e mi sembra di impazzire dal piacere e dall'eccitazione: una delle mie fantasie erotiche più nascoste si sta realizzando sotto i miei occhi. La cappella del mio cazzo sta baciando la cappella di un altro cazzo mentre una mano sapiente le tiene unite e le fa scorrere l’una contro l’altra.

Sento le palle gonfiarsi alla base del mio cazzo con l’eccitazione che mi porta vicino all'orgasmo ed avverto il mio amico, il quale, giustamente, considerando che non ci conosciamo bene, preferisce evitare di farsi sborrare sul cazzo. Si scosta quindi leggermente e, rimanendo in piedi di fronte a me semi sdraiato sul divano, afferra saldamente il mio cazzo nel suo pugno e con movimenti sempre più ampi ed energici munge il mio cazzo fino a quando lo fa esplodere in una serie abbondanti di schizzi bianchi e cremosi che gli inondano la mano e scorrono giù lungo il mio cazzo fino a bagnare anche le palle.

Io nel frattempo avevo riafferrato il suo cazzo massaggiandoglielo proprio alla base della cappella per dargli il massimo piacere e per esplorare a mia volta le forme di un cazzo estraneo.

Dopo la mia abbondante sborrata seguita dai suoi complimenti, il mio amico lascia delicatamente il mio cazzo ancora eretto e viene a sedersi di fianco a me sul divano affinché io sia più comodo nell'effettuargli il massaggio finale. Il suo cazzo sporge ora verticale alla base della sua pancia con il grosso scroto che lo sostiene dal basso, gli avvolgo le dite intorno e inizio a mungerlo con movimenti lenti ma energici, facendo attenzione ad aumentare la pressione in corrispondenza della base della sua cappella nel momento in cui scorro verso la punta del suo cazzo. Questa particolare attenzione da parte mia fa esclamare il mio amico di piacere, il quale sottolinea come una maschio, conoscendo il proprio cazzo e come dargli piacere, sappia masturbare un altro uomo molto meglio di una donna.

Dopo qualche minuto di questo trattamento, accelerando gradualmente il movimento delle mia dita sul cazzo sempre più duro del mio amico, avverto il respiro del mio amico farsi profondo, fino a quando non vedo eruttare lentamente, senza schizzi, la sua sborra bianca, cremosa e lattiginosa che immediatamente si spalma sul suo cazzo e sulla mia mano. Il calore del suo sperma sulla mia mano mi provoca un ultimo guizzo di eccitazione che arriva fino al mio cazzo che sussulta, poi ci rilassiamo ancora completamente nudi l’uno accanto all'altro sul divano entrambi estremamente appagati.

Ci alziamo uno alla volta dal divano ed andiamo senza il minimo pudore a lavarci insieme. Dopo esserci rivestiti passiamo ancora un’ora abbondante insieme a chiacchierare e ad ascoltare della buona musica. Non c’è che dire: fino ad ora questa è stata la mia più intensa esperienza con un uomo e mi auguro che prima o poi si possa ripetere.
di
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2016-11-06
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