Le ha volute lui 3° Capitolo
di
Angela 23
genere
tradimenti
Prima mi Presento mi chiamo Angela ho 23 anni (22 all’epoca dei fatti) sono alta 1.67 cm , peso 52 kg , ho i capelli castano chiari ( si fa per dire mi piace cambiare spesso colore di solito neri o ramati , mi sono fatta anche bionda , li ho fatti verdi, celesti, rosa, e chi più ne ha più ne metta mi piace cambiare spesso colore, discorso valido anche per le unghie uso una tinta non permanente che dura circa 10 lavaggi) lunghi fino a quasi il sedere , bel sedere a sentire i commenti , occhi verdi , una 2° di seno , nell’ insieme a detta di tutti quelli che conosco sono molto carina, la mia attività sessuale è sempre stata molto attiva, (al contrario di Roberto) ho iniziato a masturbarmi a 10 anni con l’ inizio del ciclo mestruale, da quando ho perso la verginità ho iniziato a masturbarmi con oggetti, ma i miei preferiti sono frutta e ortaggi . Il mio futuro marito si chiama Roberto ora ha 32 anni , capelli neri, occhi marroni , 185 cm , pesa circa 85 Kg, Lavora a Torino , ma noi siamo di Roma, ha un'.
Il nostro rapporto sessuale non è mai stato scintillante o frequente nemmeno appena fidanzati poi con il suo lavoro si faceva 1-2 volte la settimana , non è nemmeno particolarmente dotato ( ma questo lo so solo adesso) , ce l’ha 14 cm lungo per una circonferenza di 14 cm , siamo fidanzati da 5 anni avevo 17 anni lui 28 , dal Gennaio 2015 io vivo nel piccolo appartamento che mi hanno lasciato i miei nonni, che ora che sono in pensione vivono alla villa che hanno a Capalbio, Roberto vive ancora con i suoi.
VENERDI 10 Luglio
Mi sveglio alle 7.30 tutta indolenzita, mi guardo intorno e vedo loro che dormono di fianco a me, mi alzo anche se abbastanza dolorante, non riesco a tenere molto chiuse le cosce e sento che cammino in modo impacciato, vado in bagno, chiudo la porta per non svegliarli accendo la luce mi guardo allo specchio ho una faccia che fa schifo 2 occhiaie paurose sciolgo bene i capelli che sono tutti opachi e sporchi di sborra, metto una mano tra le cosce e sui peli del monte di venere, sento delle crosticine ne stacco alcune per vedere, erano crosticine bianco giallastre, la sborra montata e non, mia e loro ne ho anche verso il buchino (ex) e all’interno coscia fino alle caviglie, frutto della giornata di ieri, una giornata di sesso, prima con Maurizio l’ idraulico, poi con Luca suo nipote e infine con Luca e Andrea per quasi tutta la notte.
Apro la doccia, entro nella cabina e mi faccio una lunga doccia mi lavo e mi sciacquo più volte mi lavo anche i capelli esco mi asciugo i capelli ora sono belli lucenti e luminosi , scendo in cucina nuda per non accendere la luce.
In cucina guardo l’orologio sono le 8.00 metto su il caffè apro la porta , vedo il vestito rosso buttato sul dondolo lo prendo , penso di mettermelo ma guardandolo vedo che è tutto macchiato , ha i bottoni ancora slacciati lo prendo e lo porto nel bagno di servizio prendo una bacinella ci metto DASH liquido per colorati e anche un pochino di ammorbidente coccolino e lo metto a mollo in acqua appena tiepida, sento che il caffè sta uscendo, vado in cucina spengo e me ne verso un bel bicchiere ho fame prendo i biscotti li inzuppo e ne mangio una decina con il caffè .
Esco in veranda ancora nuda è fresco ma non freddo, vedo i teli da mare sparsi tra il prato e bordo piscina, altri nel 2 sono sulla veranda, li raccolgo li porto in bagno e faccio andare la lavatrice insieme ad altre cose.
Mi sdraio nuda sul dondolo è una meraviglia è fresco e c’è pochissimo rumore , Andrea scende nudo anche lui, mi guarda, mi fa vedere che in mano ha la bottiglietta di vasellina, dico che adesso non serve perché ormai bastano gli umori della fighetta per essere scopata, visto che mi ero abituata alle loro misure, mi dice che luca gli ha detto che a lui ho dato anche il buchino e mi chiedeva se poteva anche lui, titubante gli dico che va bene ma deve fare piano per evitare di farmi troppo male e mi inginocchio sul tavolinetto di vimini, tenendo bene indietro il bacino in modo che il buchino era completamente aperto e esposto, lui mi lubrifica anche dentro con 2 dita, sento il buchino indolenzito ma lo lascio fare, si lubrifica tutto il cazzo, lo appoggia al buchino e spinge non forte ma costante quando passa la punta faccio un urletto e mordo il cuscino del divanetto che era sul tavolinetto, lui si ferma, il dolore dopo poco passa, rilasso i muscoli e sento che ricomincia a scorrermi dentro senza che lui spinga, arriva quasi in fondo quando gli dico di incularmi e che sto già per avere un ‘orgasmo, lui mi prende per i fianchi e comincia a incularmi prima lentamente poi sempre più forte e sempre più a fondo fino a che non arriva a sbattermi forte con il pube tra le chiappe ora spinge molto veloce e mi sbatte forte, sto godendo gemendo forte tra i denti, quando sento che lui si ferma vibrando dentro di me, sborrandomi nel’ intestino, gli dico di sborrarmi tutta che godo, lui si svuota completamente, quando toglie il cazzo sento l’aria che mi entra nell’intestino tanto era dilatato poi si chiude e esce sborra, mi alzo mi bacia sulle labbra e torma su.
Mi rimetto sul dondolo e mi rilasso penso a come è cominciata bene la giornata, che Roberto le ha volute e se le merita e io voglio approfittarne fino in fondo, non mi ero mai sentita così vogliosa e bisognosa di fare sesso e godere come non ho mai goduto.
Dopo poco scendono tutti e 2 nudi, ma questa volta avevano il cazzo penzoloni tra le gambe, anche se a riposo avevano veramente 2 bei cazzi, avevano fatto altro caffè e me ne hanno portato un'altra tazzina che bevo piano, scotta!
Sono le 9.00, sento che si dicono qualcosa sotto voce, poi questa volta è Andrea che mi chiede se sono stanca, dico solo che lo sono un pochino e mi chiedono se non voglio più scopare con loro, gli rispondo che non è che non voglio è solo che magari devo riposarmi un tantino, si siedono sul divano e mi guardano si guardano tra di loro il nuovo Andrea chiede a Luca, “chi glie lo dice” lui risponde “fallo tu”, si avvicina e mi dice sotto voce vicino all’orecchio ( il suo respiro caldo mi arriva al lobo delle orecchie e sul collo mi da un brivido di piacere) ci accoglieresti dentro di te tutti e 2 insieme ?
Gli chiedo cosa intendesse dire , risponde Luca sempre con una visino d’angelo “1 nella fica e 1 nel culo”, rimango sbalordita e in silenzio, sto per dirgli di no e lui quasi supplicante si avvicina e mi dice,” te lo abbiamo messo più volte nella fica, ti sei anche fatta rompere il culo da tutti e 2, pensavamo che magari poteva essere una bella e forse unica esperienza per noi e anche per te, visto che loro fino ad allora erano riusciti a scopare solo con me”, mi dice se potevo soddisfare il loro ultimo desiderio quasi volessero piangere, sarò cretina e forse libidinosa ma non sono riuscita a dirgli di no, ma dovevano fare esattamente quello che gli dicevo e quando lo dicevo io e che se non ci saremmo riusciti non avrebbero insistito! Rispondono di si all’ unisono sembrava avesse risposto solo uno, gli chiedo di cercare la vasellina e di raggiungermi in camera dopo aver richiuso la porta, dopo 10 minuti tornano sono le 10.00.
Faccio sdraiare Luca, tra i 2 era quello che diciamo lo aveva più piccolo, aveva il cazzo già duro, come Andrea, glie lo prendo in bocca ingoiandolo più della metà anche se la mascella è indolenzita la sento molto più elastica adesso riesco a imboccarlo molto bene, succhio tornando indietro, prendo la vasellina me ne verso qualche goccia sulla mano e la metto tra le grandi labbra che sono leggermente gonfie e anche se mi sentivo bagnata pensavo non fosse abbastanza e ne metto per benino anche tra le chiappe oltre che nel buchino (ex) e mi metto a pecorina, versandomene ancora nella mano gli do la boccetta e dico a Andrea di lubrificare per bene il buchino, soprattutto dentro meglio di quanto avevo già fatto io, mentre io nel frattempo spalmo la vasellina dalla punta alla base del cazzo di Luca.
Quando Andrea ha lubrificato per benino, mi accovaccio di spalle a Luca puntandomi la punta sul buchino e spingo verso il basso e anche se con dolore entra più della metà tutta insieme, mi sistemo bene mi siedo sul pube di Luca, abbasso la schiena verso il viso di luca, ho quasi tutto il suo cazzo dentro ma andando indietro ne esce una parte, ma quello che è dentro è abbastanza, faccio avvicinare Andrea gli faccio mettere qualche goccia di vasellina sulla punta, lui se la lubrifica tutta, insieme a una parte dell’asta ma non tutta, lo faccio avvicinare e con il cazzo in mano si mette in posizione, gli afferro il cazzo e lo indirizzo tra le grandi labbra e gli dico di spingere lentamente, così fa, ma quando entra tutta la punta lo faccio fermare, mi fa male!
Quei 2 grossi cazzi, sembra che mi spacchino in 2, lui rimane fermo, fino a quando il dolore diminuisce, allora rilasso i muscoli e sento che il cazzo di Andrea entra dentro scivolando agevolmente, non sento dolore per cui gli dico che possono incominciare e loro iniziano a muoversi, ma non hanno ritmo mi danno più dolore che piacere, per fortuna pochi minuti e li sento sborrare dentro di me inondandomi ancora una volta, Andrea da sopra si è tolto mi sono alzata facendo uscire il cazzo di Luca, mi stavo alzando per andare in bagno quando Andrea mi chiede, “e a me niente culetto!”
lo guardo gli dico che non è facile per una donna prendere contemporaneamente 2 di cazzi grossi come i loro, mi dice “lo so ma questa potrebbe essere l’ultima occasione per provarlo”, acconsento ma questa volta avremo fatto diversamente, oramai la fica e il buchino erano lubrificati sia dalla vasellina che dalla sborra che già colava, guardo Luca sdraiato, il cazzo è duro nemmeno non avesse sborrato 5 minuti prima gli monto sopra a gambe aperte mi punto il cazzo all’ingresso delle grandi labbra e lo faccio entrare, scivola dentro agevolmente adesso! Mi sdraio sulla sua pancia con i ginocchi piegati sotto il mio petto e il buchino bello esposto pronto a ricevere quell’altro cazzone, gli dico di provarci e di fare piano, lo appoggia e spinge ne entra abbastanza, meno della meta ma mi fa male e lo blocco mettendogli una mano sul bacino, si ferma e aspetta fino a quando sento il dolore sparire, allora mi rilasso e sento che la sua asta sta scivolando dentro da sola, gli dico che se vogliono scoparmi cosi devono spingere alternandosi dentro, facendo in modo che se uno spinge l’altro deve uscire dicono che hanno capito e iniziano ci mettono qualche minuto a trovare la giusta sincronia, dandomi più dolore che piacere, poi hanno capito e hanno preso un ritmo regolare che mi stava portando all’orgasmo stavo gemendo forte, come loro, quando ho sentito che Andrea dopo 2-3 colpi corti e duri si è fermato sborrando, anche Luca si è spinto fino in fondo sborrando anche lui, mentre anche io stavo godendo ora urlavo dal piacere e dal dolore quei 2 cazzoni tutti e 2 dentro fino in fondo mi stavano spaccando tutta, per fortuna Andrea ha capito ed è indietreggiato fino a farlo quasi uscire allora ho finito di godere di piacere puro mentre si svuotavano dentro di me, ci siamo sciolti erano le 11.30.
Gli dico che era ora di andare, di sistemarsi e vestirsi che poi li avrei accompagnati alla fermata dell’autobus.
Sono rientrata nel bagno mi sono fatta una lavanda vaginale nella doccia è uscita un sacco di sborra, non credo che fosse solo quella di poco prima, ma anche del giorno prima, metto la cuffia faccio la doccia un’ altra volta, mi asciugo allargo la fica davanti allo specchio ho le labbra rosse e gonfie prendo la crema e la spalmo con cura dentro e fuori, mi giro guardo il culo lo allargo e a parte il fatto che non è più così stretto è solo rosso anche qui metto la crema dentro e fuori, poi vado in camera, apro il cassetto mi metto un paio di mutandine bianche prendo la mini di jeans che mi ero portata e una short corta bianca che mi lascia fuori l‘ombelico e mi metto le ballerine, prendo la borsetta gialla a fiori bianchi e scendo.
E’ mezzogiorno in punto, mi stanno aspettando sotto la veranda mi guardano e si toccano la patta come se volessero ricominciare scherzando gli dico di farla finita “tanto non riuscireste a soddisfare una donna come me” e mi metto a ridere, ridono anche loro, andiamo alla macchina, ho una Mercedes Station Wagon con vetri oscurati, quando salgo il gonnellino sale fino a far vedere le mie mutandine bianche e si vedono anche quando sono seduta in macchina, Luca che è salito davanti con me non si è perso la scena e continuava a sbirciare, apro il cancello automatico e li porto all’uscita secondaria prima di scendere mi fanno un sacco di complimenti io ne faccio a loro, mi chiedono se mai ci fosse stata un ‘altra possibilità, gli ho dato la mia agendina diario e gli ho detto di scrivere i loro numeri e il loro indirizzo E-mail, lo hanno fatto, dopo io ho scritto loro su un foglietto il mio indirizzo E-mail e il numero che uso per lavoro, dicendogli che era meglio che non chiamassero loro, scendono vengono dalla mia parte, ho lo sportello aperto si chinano, mi guardano le mutandine sorridendo e mi danno 1 bacio in bocca tutti e 2 e vanno alla fermata.
Io invece vado al paese vicino sono stanca ma ci sono cose che devo fare, arrivo e trovo tutto nella piazzetta principale.
Vado in farmacia prendo 2 confezioni di lavanda vaginale, 2 tubetti di crema anti arrossamento, dei Tampax e anche una confezione di assorbenti , prendo anche 2 bottigliette di vasellina, potrebbe servire, come potrebbero servire anche i preservativi, ne prendo 2 confezioni da 6 anche di quelli e pago, esco e metto in macchina.
Entro al super mercato prendo 2 confezioni di insalate pronte, dei pomodori 2 cetrioli, qualche carota, uscendo vedo del cannonau rosso, ne prendo 4 bottiglie, prendo anche 4 bottiglie di Vermentino di Sardegna, pago alla cassa e metto in macchina anche queste buste.
Sono le 12.30 di fronte c’è un parrucchiere, scopro essere una parrucchiera le chiedo se può farmi la piega mi dice di si, poi vedo che c’è’ una ragazza che sta finendo di truccare una signora e le chiedo se era possibile truccare anche me dice di si, mi lavano i capelli e chiedo una piega con ricci ondulati lunghi e me la fanno, sono le 13.00, viene la ragazza del trucco mi chiedo come voglio essere truccata, gli ho detto che con il viso che avevo e con quelle occhiaie mi bastava fare in modo che si vedessero poco almeno le occhiaie il resto una cosa semplice, si mette al lavoro e devo dire che ha fatto un‘ ottimo lavoro, le occhiaie non si vedono quasi per niente, poco mascara e appena un tantino di trucco viola e azzurro sulle ciglia che mi piaceva tanto, gli chiedo a che ora aprono il giorno dopo pensando a Roberto mi dicono alle 9.00, penso di farcela, tanto lei mi dice che è un lavoro di pochi minuti, pago e prendo appuntamento la mattina dopo alle 09.00 e me ne vado.
Salgo in macchina alle 13.30 e vado diretta a casa porto su la spesa metto il vino in fresco a me anche il rosso piace freddo, mangio l’insalata pronta e vado a vedere la lavatrice è finita stendo i teli, lavo e sciacquo anche il vestito rosso che sembra venuto bene e stendo anche quello, salgo in camera tolgo le lenzuola federe e gli asciugamani del bagno e qualche altra cosetta, riscendo metto tutto in lavatrice sono da poco passate le 14.00 .
Mi prendo un bicchiere di vino, lo bevo, esco sulla veranda mi sdraio sul dondolo e mi addormento .
Alle 17.00 mi sveglio controllo il bucato è asciutto, lo ritiro e lo metto nella stanza lavanderia, stendo l’altra lavatrice che era finita, ho sete e questa volta prendo una birra, mi rimetto sul dondolo la bevo quasi tutta ma poi mi riaddormento ancora.
Mi sveglio il sole era sceso, anche se non era ancora buio, ma stava scurendo erano le 21.00, mi alzo stiracchiandomi, telefono a Roberto e vado a vedere la biancheria stesa è asciutta anche quella la raccolgo e la metto nella lavanderia insieme a l’altra, vado in cucina prendo i cetrioli e un paio di carote li pulisco prendo il vino, il bicchiere e esco, accendo la luce della veranda, mi metto sul divanetto di vimini mi verso il vino nel bicchiere e mangio le verdure che avevo preparato, mi bevo tutta la bottiglia del vino, devo dire che ho esagerato, il vino è forte e io avevo mangiato pochissimo.
Si erano fatte le 22.00 quando decido di andare a fare 2 passi lungo i viali del Centro residenziale, prendo le chiavi e la borsetta esco dal cancelletto pedonale, mi avvio in direzione dell’ ingresso arrivo fino alla guardiola della sorveglianza, saluto il sorvegliante, si chiama Marco e già che ci sono volevo chiedergli qualche informazione, mi presento dice che mi aveva già vista e che ero quella del xx, rispondo di si, mi fa entrare, sul davanti c’è la guardiola vera e propria con i vetri scorrevoli per vedere fuori, dietro c’era un cucinino con un piccolo tavolo e 2 sedie, un bagno e una piccola stanzetta con un letto a una piazza e un armadietto, era piccolo ma carino e pulito mi fa accomodare in cucina, gli chiedo come devo fare per eventuali persone tipo giardiniere, donna delle pulizie, per farli entrare, lui mi dice che posso fare come tutti, all’uscita secondaria il cancello è elettrico e a parte i condomini che hanno il telecomando, per il personale potevo dargli la chiave che apre sia il cancello grande che il pedonale, è sicuro perché comunque quando si aziona la chiave si accende anche la telecamera per cui se ci sono problemi intervengono loro, ho capito tutto lui mi da una chiave e dice che se mi serve posso farne delle copie a seconda di quante me ne servono.
Cambiamo discorso mi dice se ero stata bene quelle sere, se mi ero divertita , faccio finta di non capire, allora lui mi dice che la sera prima mentre faceva il giro di ispezione passando davanti alla nostra villa, ha sentito dei rumori, delle voci e qualcosa che somigliava a urli, devo essere arrossita come un gambero perché lui si è affrettato a dire che non c’era problema, quasi tutte lì dentro fanno così e loro della vigilanza sono molto discreti, sono tutti sposati e non vogliono perdere il posto di lavoro, poi non ci avrebbero guadagnato niente a sputtanare le condomini, che invece essendo discreti in qualche modo si sarebbero sdebitate, “non è cosi?”
Mi ha chiesto, ho fatto cenno di si con la testa, pensando che la storia si stava ripetendo e che la colpa era di Roberto, non dovevo rimanere sola con gli operai ci doveva essere lui, l’ ha volute lui, mi sono tranquillizzata, tanto che lui ha continuato a raccontare, mi ha detto che credendo che io fossi in pericolo ha aperto il cancello pedonale con le sue chiavi è salito ma si è fermato al riparo del bordo delle scale perché io ero vicino alla piscina con 2 uomini, ha aspettato qualche minuto tanto per capire se fossi in pericolo, ma dopo una decina di minuti, ha capito che non lo ero e se ne è andato.
Io imbarazzata cercavo di spiegare, ma lui mi ha messo 1 dito sulle labbra e mi ha detto “non ti preoccupare è tutto ok”.
Parliamo ancora del più e del meno poi mi dice che sono la più bella donna del Centro Residenziale, Roberto è fortunato, eravamo proprio uno di fronte all’ altro e mi stava guardando le mutandine, si sporge in avanti mette una mano sulla coscia poco sopra il ginocchio, io lo guardo, è un bell’uomo 45 anni circa biondo, stempiato, capelli media lunghezza, vede che sono in silenzio e lo guardo, ha degli occhi verdi intensi si avvicina ancora allungando la mano ora sta sfiorando con le dita le mutandine, faccio per stringere le gambe lui ritira appena la mano e la rimette proprio tra le cosce tastando il clitoride da sopra le mutandine, ha il viso a pochi cm dal mio, muove la mano cercando di sollevare il bordo delle mutandine, allargo le gambe, mi tira i peli per far passare le dita e mi massaggia appena il clitoride.
Suonano lui si alza vede chi è e lo fa passare poi torna da me, non volevo farmi scopare perché avevo la fica tutta infiammata e ancora gonfia credo, non ho controllato, mente si avvicina lo fermo con una mano sulla pancia si ferma, abbasso la cerniera provo slacciare la cinta con la pistola ma è complicato, così la slaccia lui, tiro giù sia i pantaloni che le mutande e devo dire che ho un bel cazzo duro, davanti a me, è lungo circa 19 – 20 cm non molto largo, lo tiro a me, si avvicina e ho il suo cazzo a portata di bocca gli bacio e lecco la punta anche questo aveva un odore forte come anche il sapore, poi come ho imparato ho aperto la bocca ho fatto entrare metà cazzo in bocca ho girato più volte la lingua intorno alla punta per raccogliere tutti i peli e succhiando me li sono portati fuori dentro la bocca, l’ho sputati e con le dita ho tolto quelli rimasti e ho cominciato a fargli un bel pompino mi diceva che ero bravissima, dopo poco mi prende la testa con le mani mi spinge fino a toccare con il naso e le labbra il suo pube con il cazzo tutto in gola, dove ha sborrato, ho mandato giù tutto, quando mi ha lasciata gli ho ripulito il cazzo, mi sono alzata e mi sono avviata alla porta mentre lui si ricomponeva e mi guardava era serio, io lo saluto rido e gli dico non è finita qui, ride anche lui ora risollevato, esco e me ne vado.
Vado a casa spengo e chiudo mi spoglio non mi va di rifare il letto metto la sveglia alle 8.00 mi metto davanti allo specchio controllo la fica le grandi labbra sono ancora arrossate e gonfie anche se meno di prima , controllo il buchino anche lui è ancora arrossato ma va meglio, vado in bagno faccio la lavanda, il bidet, spalmo bene la crema sia sulla fica che sul buchino .
Adesso sono le 23.30 mi sdraio sul materasso mi metto un cuscino sotto la testa e uno vicino alla pancia e mi addormento subito .
ANGELA23
Se volete commentare o darmi dei consigli o altro scrivetemi
Fragolinatu1@virgilio.it
Il nostro rapporto sessuale non è mai stato scintillante o frequente nemmeno appena fidanzati poi con il suo lavoro si faceva 1-2 volte la settimana , non è nemmeno particolarmente dotato ( ma questo lo so solo adesso) , ce l’ha 14 cm lungo per una circonferenza di 14 cm , siamo fidanzati da 5 anni avevo 17 anni lui 28 , dal Gennaio 2015 io vivo nel piccolo appartamento che mi hanno lasciato i miei nonni, che ora che sono in pensione vivono alla villa che hanno a Capalbio, Roberto vive ancora con i suoi.
VENERDI 10 Luglio
Mi sveglio alle 7.30 tutta indolenzita, mi guardo intorno e vedo loro che dormono di fianco a me, mi alzo anche se abbastanza dolorante, non riesco a tenere molto chiuse le cosce e sento che cammino in modo impacciato, vado in bagno, chiudo la porta per non svegliarli accendo la luce mi guardo allo specchio ho una faccia che fa schifo 2 occhiaie paurose sciolgo bene i capelli che sono tutti opachi e sporchi di sborra, metto una mano tra le cosce e sui peli del monte di venere, sento delle crosticine ne stacco alcune per vedere, erano crosticine bianco giallastre, la sborra montata e non, mia e loro ne ho anche verso il buchino (ex) e all’interno coscia fino alle caviglie, frutto della giornata di ieri, una giornata di sesso, prima con Maurizio l’ idraulico, poi con Luca suo nipote e infine con Luca e Andrea per quasi tutta la notte.
Apro la doccia, entro nella cabina e mi faccio una lunga doccia mi lavo e mi sciacquo più volte mi lavo anche i capelli esco mi asciugo i capelli ora sono belli lucenti e luminosi , scendo in cucina nuda per non accendere la luce.
In cucina guardo l’orologio sono le 8.00 metto su il caffè apro la porta , vedo il vestito rosso buttato sul dondolo lo prendo , penso di mettermelo ma guardandolo vedo che è tutto macchiato , ha i bottoni ancora slacciati lo prendo e lo porto nel bagno di servizio prendo una bacinella ci metto DASH liquido per colorati e anche un pochino di ammorbidente coccolino e lo metto a mollo in acqua appena tiepida, sento che il caffè sta uscendo, vado in cucina spengo e me ne verso un bel bicchiere ho fame prendo i biscotti li inzuppo e ne mangio una decina con il caffè .
Esco in veranda ancora nuda è fresco ma non freddo, vedo i teli da mare sparsi tra il prato e bordo piscina, altri nel 2 sono sulla veranda, li raccolgo li porto in bagno e faccio andare la lavatrice insieme ad altre cose.
Mi sdraio nuda sul dondolo è una meraviglia è fresco e c’è pochissimo rumore , Andrea scende nudo anche lui, mi guarda, mi fa vedere che in mano ha la bottiglietta di vasellina, dico che adesso non serve perché ormai bastano gli umori della fighetta per essere scopata, visto che mi ero abituata alle loro misure, mi dice che luca gli ha detto che a lui ho dato anche il buchino e mi chiedeva se poteva anche lui, titubante gli dico che va bene ma deve fare piano per evitare di farmi troppo male e mi inginocchio sul tavolinetto di vimini, tenendo bene indietro il bacino in modo che il buchino era completamente aperto e esposto, lui mi lubrifica anche dentro con 2 dita, sento il buchino indolenzito ma lo lascio fare, si lubrifica tutto il cazzo, lo appoggia al buchino e spinge non forte ma costante quando passa la punta faccio un urletto e mordo il cuscino del divanetto che era sul tavolinetto, lui si ferma, il dolore dopo poco passa, rilasso i muscoli e sento che ricomincia a scorrermi dentro senza che lui spinga, arriva quasi in fondo quando gli dico di incularmi e che sto già per avere un ‘orgasmo, lui mi prende per i fianchi e comincia a incularmi prima lentamente poi sempre più forte e sempre più a fondo fino a che non arriva a sbattermi forte con il pube tra le chiappe ora spinge molto veloce e mi sbatte forte, sto godendo gemendo forte tra i denti, quando sento che lui si ferma vibrando dentro di me, sborrandomi nel’ intestino, gli dico di sborrarmi tutta che godo, lui si svuota completamente, quando toglie il cazzo sento l’aria che mi entra nell’intestino tanto era dilatato poi si chiude e esce sborra, mi alzo mi bacia sulle labbra e torma su.
Mi rimetto sul dondolo e mi rilasso penso a come è cominciata bene la giornata, che Roberto le ha volute e se le merita e io voglio approfittarne fino in fondo, non mi ero mai sentita così vogliosa e bisognosa di fare sesso e godere come non ho mai goduto.
Dopo poco scendono tutti e 2 nudi, ma questa volta avevano il cazzo penzoloni tra le gambe, anche se a riposo avevano veramente 2 bei cazzi, avevano fatto altro caffè e me ne hanno portato un'altra tazzina che bevo piano, scotta!
Sono le 9.00, sento che si dicono qualcosa sotto voce, poi questa volta è Andrea che mi chiede se sono stanca, dico solo che lo sono un pochino e mi chiedono se non voglio più scopare con loro, gli rispondo che non è che non voglio è solo che magari devo riposarmi un tantino, si siedono sul divano e mi guardano si guardano tra di loro il nuovo Andrea chiede a Luca, “chi glie lo dice” lui risponde “fallo tu”, si avvicina e mi dice sotto voce vicino all’orecchio ( il suo respiro caldo mi arriva al lobo delle orecchie e sul collo mi da un brivido di piacere) ci accoglieresti dentro di te tutti e 2 insieme ?
Gli chiedo cosa intendesse dire , risponde Luca sempre con una visino d’angelo “1 nella fica e 1 nel culo”, rimango sbalordita e in silenzio, sto per dirgli di no e lui quasi supplicante si avvicina e mi dice,” te lo abbiamo messo più volte nella fica, ti sei anche fatta rompere il culo da tutti e 2, pensavamo che magari poteva essere una bella e forse unica esperienza per noi e anche per te, visto che loro fino ad allora erano riusciti a scopare solo con me”, mi dice se potevo soddisfare il loro ultimo desiderio quasi volessero piangere, sarò cretina e forse libidinosa ma non sono riuscita a dirgli di no, ma dovevano fare esattamente quello che gli dicevo e quando lo dicevo io e che se non ci saremmo riusciti non avrebbero insistito! Rispondono di si all’ unisono sembrava avesse risposto solo uno, gli chiedo di cercare la vasellina e di raggiungermi in camera dopo aver richiuso la porta, dopo 10 minuti tornano sono le 10.00.
Faccio sdraiare Luca, tra i 2 era quello che diciamo lo aveva più piccolo, aveva il cazzo già duro, come Andrea, glie lo prendo in bocca ingoiandolo più della metà anche se la mascella è indolenzita la sento molto più elastica adesso riesco a imboccarlo molto bene, succhio tornando indietro, prendo la vasellina me ne verso qualche goccia sulla mano e la metto tra le grandi labbra che sono leggermente gonfie e anche se mi sentivo bagnata pensavo non fosse abbastanza e ne metto per benino anche tra le chiappe oltre che nel buchino (ex) e mi metto a pecorina, versandomene ancora nella mano gli do la boccetta e dico a Andrea di lubrificare per bene il buchino, soprattutto dentro meglio di quanto avevo già fatto io, mentre io nel frattempo spalmo la vasellina dalla punta alla base del cazzo di Luca.
Quando Andrea ha lubrificato per benino, mi accovaccio di spalle a Luca puntandomi la punta sul buchino e spingo verso il basso e anche se con dolore entra più della metà tutta insieme, mi sistemo bene mi siedo sul pube di Luca, abbasso la schiena verso il viso di luca, ho quasi tutto il suo cazzo dentro ma andando indietro ne esce una parte, ma quello che è dentro è abbastanza, faccio avvicinare Andrea gli faccio mettere qualche goccia di vasellina sulla punta, lui se la lubrifica tutta, insieme a una parte dell’asta ma non tutta, lo faccio avvicinare e con il cazzo in mano si mette in posizione, gli afferro il cazzo e lo indirizzo tra le grandi labbra e gli dico di spingere lentamente, così fa, ma quando entra tutta la punta lo faccio fermare, mi fa male!
Quei 2 grossi cazzi, sembra che mi spacchino in 2, lui rimane fermo, fino a quando il dolore diminuisce, allora rilasso i muscoli e sento che il cazzo di Andrea entra dentro scivolando agevolmente, non sento dolore per cui gli dico che possono incominciare e loro iniziano a muoversi, ma non hanno ritmo mi danno più dolore che piacere, per fortuna pochi minuti e li sento sborrare dentro di me inondandomi ancora una volta, Andrea da sopra si è tolto mi sono alzata facendo uscire il cazzo di Luca, mi stavo alzando per andare in bagno quando Andrea mi chiede, “e a me niente culetto!”
lo guardo gli dico che non è facile per una donna prendere contemporaneamente 2 di cazzi grossi come i loro, mi dice “lo so ma questa potrebbe essere l’ultima occasione per provarlo”, acconsento ma questa volta avremo fatto diversamente, oramai la fica e il buchino erano lubrificati sia dalla vasellina che dalla sborra che già colava, guardo Luca sdraiato, il cazzo è duro nemmeno non avesse sborrato 5 minuti prima gli monto sopra a gambe aperte mi punto il cazzo all’ingresso delle grandi labbra e lo faccio entrare, scivola dentro agevolmente adesso! Mi sdraio sulla sua pancia con i ginocchi piegati sotto il mio petto e il buchino bello esposto pronto a ricevere quell’altro cazzone, gli dico di provarci e di fare piano, lo appoggia e spinge ne entra abbastanza, meno della meta ma mi fa male e lo blocco mettendogli una mano sul bacino, si ferma e aspetta fino a quando sento il dolore sparire, allora mi rilasso e sento che la sua asta sta scivolando dentro da sola, gli dico che se vogliono scoparmi cosi devono spingere alternandosi dentro, facendo in modo che se uno spinge l’altro deve uscire dicono che hanno capito e iniziano ci mettono qualche minuto a trovare la giusta sincronia, dandomi più dolore che piacere, poi hanno capito e hanno preso un ritmo regolare che mi stava portando all’orgasmo stavo gemendo forte, come loro, quando ho sentito che Andrea dopo 2-3 colpi corti e duri si è fermato sborrando, anche Luca si è spinto fino in fondo sborrando anche lui, mentre anche io stavo godendo ora urlavo dal piacere e dal dolore quei 2 cazzoni tutti e 2 dentro fino in fondo mi stavano spaccando tutta, per fortuna Andrea ha capito ed è indietreggiato fino a farlo quasi uscire allora ho finito di godere di piacere puro mentre si svuotavano dentro di me, ci siamo sciolti erano le 11.30.
Gli dico che era ora di andare, di sistemarsi e vestirsi che poi li avrei accompagnati alla fermata dell’autobus.
Sono rientrata nel bagno mi sono fatta una lavanda vaginale nella doccia è uscita un sacco di sborra, non credo che fosse solo quella di poco prima, ma anche del giorno prima, metto la cuffia faccio la doccia un’ altra volta, mi asciugo allargo la fica davanti allo specchio ho le labbra rosse e gonfie prendo la crema e la spalmo con cura dentro e fuori, mi giro guardo il culo lo allargo e a parte il fatto che non è più così stretto è solo rosso anche qui metto la crema dentro e fuori, poi vado in camera, apro il cassetto mi metto un paio di mutandine bianche prendo la mini di jeans che mi ero portata e una short corta bianca che mi lascia fuori l‘ombelico e mi metto le ballerine, prendo la borsetta gialla a fiori bianchi e scendo.
E’ mezzogiorno in punto, mi stanno aspettando sotto la veranda mi guardano e si toccano la patta come se volessero ricominciare scherzando gli dico di farla finita “tanto non riuscireste a soddisfare una donna come me” e mi metto a ridere, ridono anche loro, andiamo alla macchina, ho una Mercedes Station Wagon con vetri oscurati, quando salgo il gonnellino sale fino a far vedere le mie mutandine bianche e si vedono anche quando sono seduta in macchina, Luca che è salito davanti con me non si è perso la scena e continuava a sbirciare, apro il cancello automatico e li porto all’uscita secondaria prima di scendere mi fanno un sacco di complimenti io ne faccio a loro, mi chiedono se mai ci fosse stata un ‘altra possibilità, gli ho dato la mia agendina diario e gli ho detto di scrivere i loro numeri e il loro indirizzo E-mail, lo hanno fatto, dopo io ho scritto loro su un foglietto il mio indirizzo E-mail e il numero che uso per lavoro, dicendogli che era meglio che non chiamassero loro, scendono vengono dalla mia parte, ho lo sportello aperto si chinano, mi guardano le mutandine sorridendo e mi danno 1 bacio in bocca tutti e 2 e vanno alla fermata.
Io invece vado al paese vicino sono stanca ma ci sono cose che devo fare, arrivo e trovo tutto nella piazzetta principale.
Vado in farmacia prendo 2 confezioni di lavanda vaginale, 2 tubetti di crema anti arrossamento, dei Tampax e anche una confezione di assorbenti , prendo anche 2 bottigliette di vasellina, potrebbe servire, come potrebbero servire anche i preservativi, ne prendo 2 confezioni da 6 anche di quelli e pago, esco e metto in macchina.
Entro al super mercato prendo 2 confezioni di insalate pronte, dei pomodori 2 cetrioli, qualche carota, uscendo vedo del cannonau rosso, ne prendo 4 bottiglie, prendo anche 4 bottiglie di Vermentino di Sardegna, pago alla cassa e metto in macchina anche queste buste.
Sono le 12.30 di fronte c’è un parrucchiere, scopro essere una parrucchiera le chiedo se può farmi la piega mi dice di si, poi vedo che c’è’ una ragazza che sta finendo di truccare una signora e le chiedo se era possibile truccare anche me dice di si, mi lavano i capelli e chiedo una piega con ricci ondulati lunghi e me la fanno, sono le 13.00, viene la ragazza del trucco mi chiedo come voglio essere truccata, gli ho detto che con il viso che avevo e con quelle occhiaie mi bastava fare in modo che si vedessero poco almeno le occhiaie il resto una cosa semplice, si mette al lavoro e devo dire che ha fatto un‘ ottimo lavoro, le occhiaie non si vedono quasi per niente, poco mascara e appena un tantino di trucco viola e azzurro sulle ciglia che mi piaceva tanto, gli chiedo a che ora aprono il giorno dopo pensando a Roberto mi dicono alle 9.00, penso di farcela, tanto lei mi dice che è un lavoro di pochi minuti, pago e prendo appuntamento la mattina dopo alle 09.00 e me ne vado.
Salgo in macchina alle 13.30 e vado diretta a casa porto su la spesa metto il vino in fresco a me anche il rosso piace freddo, mangio l’insalata pronta e vado a vedere la lavatrice è finita stendo i teli, lavo e sciacquo anche il vestito rosso che sembra venuto bene e stendo anche quello, salgo in camera tolgo le lenzuola federe e gli asciugamani del bagno e qualche altra cosetta, riscendo metto tutto in lavatrice sono da poco passate le 14.00 .
Mi prendo un bicchiere di vino, lo bevo, esco sulla veranda mi sdraio sul dondolo e mi addormento .
Alle 17.00 mi sveglio controllo il bucato è asciutto, lo ritiro e lo metto nella stanza lavanderia, stendo l’altra lavatrice che era finita, ho sete e questa volta prendo una birra, mi rimetto sul dondolo la bevo quasi tutta ma poi mi riaddormento ancora.
Mi sveglio il sole era sceso, anche se non era ancora buio, ma stava scurendo erano le 21.00, mi alzo stiracchiandomi, telefono a Roberto e vado a vedere la biancheria stesa è asciutta anche quella la raccolgo e la metto nella lavanderia insieme a l’altra, vado in cucina prendo i cetrioli e un paio di carote li pulisco prendo il vino, il bicchiere e esco, accendo la luce della veranda, mi metto sul divanetto di vimini mi verso il vino nel bicchiere e mangio le verdure che avevo preparato, mi bevo tutta la bottiglia del vino, devo dire che ho esagerato, il vino è forte e io avevo mangiato pochissimo.
Si erano fatte le 22.00 quando decido di andare a fare 2 passi lungo i viali del Centro residenziale, prendo le chiavi e la borsetta esco dal cancelletto pedonale, mi avvio in direzione dell’ ingresso arrivo fino alla guardiola della sorveglianza, saluto il sorvegliante, si chiama Marco e già che ci sono volevo chiedergli qualche informazione, mi presento dice che mi aveva già vista e che ero quella del xx, rispondo di si, mi fa entrare, sul davanti c’è la guardiola vera e propria con i vetri scorrevoli per vedere fuori, dietro c’era un cucinino con un piccolo tavolo e 2 sedie, un bagno e una piccola stanzetta con un letto a una piazza e un armadietto, era piccolo ma carino e pulito mi fa accomodare in cucina, gli chiedo come devo fare per eventuali persone tipo giardiniere, donna delle pulizie, per farli entrare, lui mi dice che posso fare come tutti, all’uscita secondaria il cancello è elettrico e a parte i condomini che hanno il telecomando, per il personale potevo dargli la chiave che apre sia il cancello grande che il pedonale, è sicuro perché comunque quando si aziona la chiave si accende anche la telecamera per cui se ci sono problemi intervengono loro, ho capito tutto lui mi da una chiave e dice che se mi serve posso farne delle copie a seconda di quante me ne servono.
Cambiamo discorso mi dice se ero stata bene quelle sere, se mi ero divertita , faccio finta di non capire, allora lui mi dice che la sera prima mentre faceva il giro di ispezione passando davanti alla nostra villa, ha sentito dei rumori, delle voci e qualcosa che somigliava a urli, devo essere arrossita come un gambero perché lui si è affrettato a dire che non c’era problema, quasi tutte lì dentro fanno così e loro della vigilanza sono molto discreti, sono tutti sposati e non vogliono perdere il posto di lavoro, poi non ci avrebbero guadagnato niente a sputtanare le condomini, che invece essendo discreti in qualche modo si sarebbero sdebitate, “non è cosi?”
Mi ha chiesto, ho fatto cenno di si con la testa, pensando che la storia si stava ripetendo e che la colpa era di Roberto, non dovevo rimanere sola con gli operai ci doveva essere lui, l’ ha volute lui, mi sono tranquillizzata, tanto che lui ha continuato a raccontare, mi ha detto che credendo che io fossi in pericolo ha aperto il cancello pedonale con le sue chiavi è salito ma si è fermato al riparo del bordo delle scale perché io ero vicino alla piscina con 2 uomini, ha aspettato qualche minuto tanto per capire se fossi in pericolo, ma dopo una decina di minuti, ha capito che non lo ero e se ne è andato.
Io imbarazzata cercavo di spiegare, ma lui mi ha messo 1 dito sulle labbra e mi ha detto “non ti preoccupare è tutto ok”.
Parliamo ancora del più e del meno poi mi dice che sono la più bella donna del Centro Residenziale, Roberto è fortunato, eravamo proprio uno di fronte all’ altro e mi stava guardando le mutandine, si sporge in avanti mette una mano sulla coscia poco sopra il ginocchio, io lo guardo, è un bell’uomo 45 anni circa biondo, stempiato, capelli media lunghezza, vede che sono in silenzio e lo guardo, ha degli occhi verdi intensi si avvicina ancora allungando la mano ora sta sfiorando con le dita le mutandine, faccio per stringere le gambe lui ritira appena la mano e la rimette proprio tra le cosce tastando il clitoride da sopra le mutandine, ha il viso a pochi cm dal mio, muove la mano cercando di sollevare il bordo delle mutandine, allargo le gambe, mi tira i peli per far passare le dita e mi massaggia appena il clitoride.
Suonano lui si alza vede chi è e lo fa passare poi torna da me, non volevo farmi scopare perché avevo la fica tutta infiammata e ancora gonfia credo, non ho controllato, mente si avvicina lo fermo con una mano sulla pancia si ferma, abbasso la cerniera provo slacciare la cinta con la pistola ma è complicato, così la slaccia lui, tiro giù sia i pantaloni che le mutande e devo dire che ho un bel cazzo duro, davanti a me, è lungo circa 19 – 20 cm non molto largo, lo tiro a me, si avvicina e ho il suo cazzo a portata di bocca gli bacio e lecco la punta anche questo aveva un odore forte come anche il sapore, poi come ho imparato ho aperto la bocca ho fatto entrare metà cazzo in bocca ho girato più volte la lingua intorno alla punta per raccogliere tutti i peli e succhiando me li sono portati fuori dentro la bocca, l’ho sputati e con le dita ho tolto quelli rimasti e ho cominciato a fargli un bel pompino mi diceva che ero bravissima, dopo poco mi prende la testa con le mani mi spinge fino a toccare con il naso e le labbra il suo pube con il cazzo tutto in gola, dove ha sborrato, ho mandato giù tutto, quando mi ha lasciata gli ho ripulito il cazzo, mi sono alzata e mi sono avviata alla porta mentre lui si ricomponeva e mi guardava era serio, io lo saluto rido e gli dico non è finita qui, ride anche lui ora risollevato, esco e me ne vado.
Vado a casa spengo e chiudo mi spoglio non mi va di rifare il letto metto la sveglia alle 8.00 mi metto davanti allo specchio controllo la fica le grandi labbra sono ancora arrossate e gonfie anche se meno di prima , controllo il buchino anche lui è ancora arrossato ma va meglio, vado in bagno faccio la lavanda, il bidet, spalmo bene la crema sia sulla fica che sul buchino .
Adesso sono le 23.30 mi sdraio sul materasso mi metto un cuscino sotto la testa e uno vicino alla pancia e mi addormento subito .
ANGELA23
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