La tua brava mammina puttana 1
di
Mamma matta
genere
incesti
"Su le spalle" mi dice mio figlio cercando di mettermi in posa nel modo più adatto "no, devi tenere la schiena dritta".
In fondo mio figlio ha una pazienza incredibile nel sistemarmi. O forse ho avuto io una incoscienza incredibile nell'accettare di fargli da modella (o cavia?) per le sue pose, a 46 anni suonati. Devo dire che la cura che sta mettendoci denota che è un artista vero: posa, luce, ombre..... ha solo 21 anni ma ha iniziato a fare corsi di fotografia a 15 e si vede.
"Porta pazienza tesoro, è la prima volta" gli dico per giustificarmi che a volte mi sento un pesce fuor d'acqua mentre lui scatta
"Ma dai mamma, sei bravissima e migliorerai" mi incoraggia con il suo sorriso solito.
"Ci proverò ma sono esordiente" e giù una fragorosa risata di entrambi, mentre sistema ancora una volta con maniacale cura il drappo alle mie spalle per la luce.
Mi ricorda tanto quando da piccolo la sera voleva apparecchiare il tavolo con me, aspettando quel marito che di lì a pochi anni mi avrebbe mollata per una più giovane dell'est.
Era una piacevole consuetudine aspettare mio figlio che tornava dall'allenamento di pallacanestro, oppure dal suo amico del palazzo di fronte e immancabilmente intorno alle 19,30 io mi mettevo in cucina e lui apparecchiava. Già allora non andava benissimo con il mio ex marito ma cercavo di non farglielo capire (eppure mio figlio aveva il suo sesto senso "come va mamma?" - mi chiedeva ogni volta che mi vedeva scura in viso). Lo rivedo in quei gesti
"Mamma prendo la tovaglia nuova dal secondo cassetto" - il senso estetico che mio figlio aveva già a 12 anni poteva farmi presagire la sua inclinazione artistica: liceo artistico, corsi di foto, ora lavora part time con un fotografo e studia design.... un talento naturale.
"Si tesoro, fai tu" tanto già ai tempi aveva più senso estetico di me.
Ogni volta prendeva la tovaglia e la poneva sul tavolo, attento a lisciare bene gli angoli, poi metteva ordinatamente e in modo simmetrico posate e piatti che prendeva dal mobiletto vicino al lavello. Molte volte, chinandosi ai miei piedi (....almeno un uomo ai miei piedi, quello che ho fatto io!) indugiava quel tanto e a 12 anni non era artrosi sicuro! Nemmeno a 14 anche se le sue soste accovacciato ai miei piedi erano diventate più lunghe e solo lo specchio posto in corridoio da pochi giorni (nel mio estro di riversare tutto su mio figlio e sulla casa, mentre mio marito era sempre più assente) mi avrebbe rivelato.
"Tesoro i piatti sono sempre al solito posto non vedi?"
"Si mamma, sceglievo" mi disse quella volta, quando dallo specchio appena messo in corridoio mi faceva scorgere la sua sagoma e che in realtà era concentrato sul mio culo!
"Bravo fai con calma" gli dissi ma stavo per scoppiare a ridere, nel mio cercare
di fare la finta indifferente. Avevo scelto di aiutarlo: un passo verso di lui, in piedi, divaricavo leggermente le gambe in modo che grazie alla minigonna scozzese che indossavo potesse vedere meglio. Per combinazione era il giorno del mio compleanno e mi colpirono 3 episodi.
Il primo, la battuta scema del collega uomo la mattina a scuola dove insegno tuttora ("Auguri, te ne manca solo 1 ai 40".....che gentleman!).
Il secondo non avere sentito mio marito che inventava viaggi di lavoro inesistenti per fare i suoi comodi.
Il terzo era lì sotto: mio figlio che evidentemente trovava interessanti il culetto e le mutandine della 39enne (ai tempi) sua mamma. Ero divertita della scena e tra me e me dicevo che stavo rimediando alla mancanza di lezioni di scienze alle medie, visto che gli insegnavo io quanti buchi hanno le donne...
"Mamma brava, questa espressione trasognata è stupenda!"
Peccato che nei pensieri ero veramente assopita, su questi anni volati in un colpo, con grandi cambiamenti (il marito andato via, il trauma dopo la separazione) ma con grandi costanti (il mio lavoro, mio figlio che maturando si era ulteriormente avvicinato a me e i rivelava sempre affettuoso e protettivo). Poi con la follia di oggi, se sto posando poco vestita per mio figlio (poco vestita ehm.....molto poco). Rispetto a 7 anni fa, siamo tutti e due più grandi (diciamo una banalità dai), lui è cresciuto e maturato, io ho retto bene (a quanto dicono gli altri, compreso mio figlio), ho giusto accorciato i capelli e mi sono concessa qualche colpo di sole per schiarirli dal castano (occhi castani....tutto uguale mi pareva monotono arrivata a 46!), purtroppo non sono cresciuta dal mio 1.63 ma ho tenuto la forma (ok i 47-48 kg sono diventati 49-50 kg ma a certe amiche è andata peggio!). Come 7 anni fa sto proseguendo le lezioni di anatomia.
"Mamma" mi dice mio figlio appoggiando delicatamente la mano destra sulla mia spalla nuda "Se te la senti dovresti...." - è molto delicato e attento con me, mente a fin di bene dicendomi che poso bene quando è la prima volta - ".....dovresti fare un sorriso più ammiccante" - ha usato la parola giusta
"Così tesoro?" - abbozzo un mezzo sorriso ma non ho studiato recitazione, si accontenterà
"Brava! Così, ferma ferma, brava!" - meno male che si accontenta.... "Sorriso favoloso mamma" - me lo sillaba "Fa-vo-lo-so, finalmente"
"Mi sopravaluti tesoro"
"No vedo il talento della mia brava mammina" - già, finalmente la mamma ti sorride con i capezzoli o finalmente i capezzoli scoperti della mamma ti sorridono....
debora.donegani@gmail.com
In fondo mio figlio ha una pazienza incredibile nel sistemarmi. O forse ho avuto io una incoscienza incredibile nell'accettare di fargli da modella (o cavia?) per le sue pose, a 46 anni suonati. Devo dire che la cura che sta mettendoci denota che è un artista vero: posa, luce, ombre..... ha solo 21 anni ma ha iniziato a fare corsi di fotografia a 15 e si vede.
"Porta pazienza tesoro, è la prima volta" gli dico per giustificarmi che a volte mi sento un pesce fuor d'acqua mentre lui scatta
"Ma dai mamma, sei bravissima e migliorerai" mi incoraggia con il suo sorriso solito.
"Ci proverò ma sono esordiente" e giù una fragorosa risata di entrambi, mentre sistema ancora una volta con maniacale cura il drappo alle mie spalle per la luce.
Mi ricorda tanto quando da piccolo la sera voleva apparecchiare il tavolo con me, aspettando quel marito che di lì a pochi anni mi avrebbe mollata per una più giovane dell'est.
Era una piacevole consuetudine aspettare mio figlio che tornava dall'allenamento di pallacanestro, oppure dal suo amico del palazzo di fronte e immancabilmente intorno alle 19,30 io mi mettevo in cucina e lui apparecchiava. Già allora non andava benissimo con il mio ex marito ma cercavo di non farglielo capire (eppure mio figlio aveva il suo sesto senso "come va mamma?" - mi chiedeva ogni volta che mi vedeva scura in viso). Lo rivedo in quei gesti
"Mamma prendo la tovaglia nuova dal secondo cassetto" - il senso estetico che mio figlio aveva già a 12 anni poteva farmi presagire la sua inclinazione artistica: liceo artistico, corsi di foto, ora lavora part time con un fotografo e studia design.... un talento naturale.
"Si tesoro, fai tu" tanto già ai tempi aveva più senso estetico di me.
Ogni volta prendeva la tovaglia e la poneva sul tavolo, attento a lisciare bene gli angoli, poi metteva ordinatamente e in modo simmetrico posate e piatti che prendeva dal mobiletto vicino al lavello. Molte volte, chinandosi ai miei piedi (....almeno un uomo ai miei piedi, quello che ho fatto io!) indugiava quel tanto e a 12 anni non era artrosi sicuro! Nemmeno a 14 anche se le sue soste accovacciato ai miei piedi erano diventate più lunghe e solo lo specchio posto in corridoio da pochi giorni (nel mio estro di riversare tutto su mio figlio e sulla casa, mentre mio marito era sempre più assente) mi avrebbe rivelato.
"Tesoro i piatti sono sempre al solito posto non vedi?"
"Si mamma, sceglievo" mi disse quella volta, quando dallo specchio appena messo in corridoio mi faceva scorgere la sua sagoma e che in realtà era concentrato sul mio culo!
"Bravo fai con calma" gli dissi ma stavo per scoppiare a ridere, nel mio cercare
di fare la finta indifferente. Avevo scelto di aiutarlo: un passo verso di lui, in piedi, divaricavo leggermente le gambe in modo che grazie alla minigonna scozzese che indossavo potesse vedere meglio. Per combinazione era il giorno del mio compleanno e mi colpirono 3 episodi.
Il primo, la battuta scema del collega uomo la mattina a scuola dove insegno tuttora ("Auguri, te ne manca solo 1 ai 40".....che gentleman!).
Il secondo non avere sentito mio marito che inventava viaggi di lavoro inesistenti per fare i suoi comodi.
Il terzo era lì sotto: mio figlio che evidentemente trovava interessanti il culetto e le mutandine della 39enne (ai tempi) sua mamma. Ero divertita della scena e tra me e me dicevo che stavo rimediando alla mancanza di lezioni di scienze alle medie, visto che gli insegnavo io quanti buchi hanno le donne...
"Mamma brava, questa espressione trasognata è stupenda!"
Peccato che nei pensieri ero veramente assopita, su questi anni volati in un colpo, con grandi cambiamenti (il marito andato via, il trauma dopo la separazione) ma con grandi costanti (il mio lavoro, mio figlio che maturando si era ulteriormente avvicinato a me e i rivelava sempre affettuoso e protettivo). Poi con la follia di oggi, se sto posando poco vestita per mio figlio (poco vestita ehm.....molto poco). Rispetto a 7 anni fa, siamo tutti e due più grandi (diciamo una banalità dai), lui è cresciuto e maturato, io ho retto bene (a quanto dicono gli altri, compreso mio figlio), ho giusto accorciato i capelli e mi sono concessa qualche colpo di sole per schiarirli dal castano (occhi castani....tutto uguale mi pareva monotono arrivata a 46!), purtroppo non sono cresciuta dal mio 1.63 ma ho tenuto la forma (ok i 47-48 kg sono diventati 49-50 kg ma a certe amiche è andata peggio!). Come 7 anni fa sto proseguendo le lezioni di anatomia.
"Mamma" mi dice mio figlio appoggiando delicatamente la mano destra sulla mia spalla nuda "Se te la senti dovresti...." - è molto delicato e attento con me, mente a fin di bene dicendomi che poso bene quando è la prima volta - ".....dovresti fare un sorriso più ammiccante" - ha usato la parola giusta
"Così tesoro?" - abbozzo un mezzo sorriso ma non ho studiato recitazione, si accontenterà
"Brava! Così, ferma ferma, brava!" - meno male che si accontenta.... "Sorriso favoloso mamma" - me lo sillaba "Fa-vo-lo-so, finalmente"
"Mi sopravaluti tesoro"
"No vedo il talento della mia brava mammina" - già, finalmente la mamma ti sorride con i capezzoli o finalmente i capezzoli scoperti della mamma ti sorridono....
debora.donegani@gmail.com
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