Diventare il gioco di mio figlio (parte 2)
di
Mamma matta
genere
incesti
Iago che oramai avevo capito essere mio figlio mi dava delle idee per la candid camera sexy del giorno ai danni di mio figlio.
Avevo indossato quello che mi aveva recapitato nel pacchetto grazie al quale avevo capito il trucco. Me ne stavo pronta a entrare in azione, autoreggenti nere, perizomino, minigonna plissettata a ruota blu e maglia azzurra.
Leggevo la sua mail e le idee "Stasera devi mostrarti a tuo figlio" mi scriveva aggiungendo "Tuo figlio dovrà ammirare tutti i tuoi capolavori". Quella frase mi aveva fatto capire che gli piacevo e il piccolo sporcaccione si era inventato tutta questa storia per potermi ammirare. Eppure non mi aveva dato fastidio, anzi. E avevo deciso di proseguire il gioco.
Avevo risposto a Iago che durante la sera lo avrei contattato per darmi suggerimenti se ne avevo bisogno e tenersi pronto. Gli avrei scritto le mail dal cellulare che tenevo con me. Chissà cosa si sarebbe inventato mio figlio per trovare la scusa di rispondermi dal tablet....
"Ciao tesoro" sbucavo in sala tutta sorridente, pregustandomi il divertimento che ci sarebbe stato. Alzando la testa verso di me, mio figlio mi fece una evidente radiografia, passandomi in rassegna dalla testa (soffermandosi sugli occhi che si incrociarono con i suoi), al busto (la mia maglia era stretta e si fermò a disegnarmi con lo sguardo la forma del seno) fino a scendermi alle cosce scoperte sotto la minigonna (ancora cercavo di fare la signora composta e non svelargli subito la autoreggenti, ma il mio margine era di pochi centimetri tra orlo della gonna e balza di pizzo nero).
"Mamma" era un saluto che diceva stupore e soddisfazione di vedermi così, per lui, come non mi aveva mai vista. Credeva di gestirmi sotto la finta identità di Iago e intanto si godeva lo spettacolo di vedermi vestita da zoccola. Per dargli soddisfazione mi sono avvicinata a dargli un bacino "Stasera ci sei prima, stiamo un po' insieme allora"
Mi girai quasi di scatto, dandogli le spalle per dirigermi verso l'area dei fornelli e della cucina, con tono sicuro e deciso (sapevo di colpirlo in quel modo) e passo altrettanto deciso (apposta da fare saltare su e giù l'orlo della gonna, quei 3-4 cm che bastavano per far vedere il bordo delle autoreggenti nere....che mi aveva dato lui nella busta).
Iniziai a trafficare in cucina. Dal cellulare mandai una mail a Iago, dicendogli come andava e chiedendo come continuare. Guarda caso mio figlio aveva lo smartphone a portata e la risposta non si fece aspettare "Devi dare il meglio di te" mi scriveva il piccolo sporcaccione. Partì il palleggio di mail (ogni volta mandavo mentre fingevo di cucinare e gli davo le spalle e in un secondo lui scriveva sul suo smartphone e mi arrivava la risposta....)
"lo farò ma cosa devo fare?"
Lui "Devi mostrargli per bene i tuoi capolavori perché sei bellissima" (quindi mio figlio mi trovava bellissima....non me lo aveva mai detto, bene a sapersi)
"Dammi ordini precisi così saprò che fare, sono confusa" (apposta per farlo sbilanciare a dirmi cosa)
Lui "Fagli vedere il culo e bacialo, trova tu il modo"
Mi inventai di chiamare mio figlio a tenermi mentre salivo sulla sedia per tirare giù un barattolo guarda a caso in alto in alto. Mio figlio porcello che voleva vedermi il culo si affrettò e mi teneva per le caviglie. Poi salì ai miei polpacci e lo sguardo in su, dove stava esplorandomi per bene sotto la gonna. Indugiavo apposta mentre parlavamo e fingevo di non arrivarci. Lui aumentò la presa, alle mie ginocchia e si godeva il panorama "Però che presa decisa" pensai tra me e me e sentire le sue mani iniziava a piacermi. Finalmente scesi lo ringraziai con un bacetto.....come lui aveva deciso no?
Tornai a comunicare con Iago dallo smartphone e mio figlio con me, come prima.
"Ho fatto come da tuoi ordini e gli è piaciuto, andiamo avanti ora?"
Lui "Certo, Michele ha gradito molto la mamma" (qui si era tradito: non gli avevo mai scritto il nome di mio figlio....) "ma lo spettacolo deve continuare"
"Hai ragione, mi sto divertendo e vorrei continuare ma come la prenderà mio figlio?"
Lui "Sei la mamma, apprezza di certo. Sei stupenda e poi ti vede una vera donna" (ahhhh mio figlio mi nota?? non lo sapevo)
"Non lo so ma se fossi sicura che apprezza potrei lanciarmi oltre"
Lui "Tuo figlio ti adorerà perché sei bellissima e poi ti pensa la sua puttana"
Mi venne il sangue alla testa e l'eccitazione mentale saliva a quelle parole, mi vennero molte idee e di getto gli scrissi "Stasera smetto di fare la mamma per bene e vedrà chi sono davvero"
Mollai lo smartphone sul piano della cucina e mi girai a mio figlio. Forse lui credeva ancora che fossi vittima del suo intrigo...."Tesoro smetti di usare lo smartphone" gli sorrisi e glielo strappai di mano. Gli presi la mano nel gesto e la sua intersecò la mia e mi scivolò su un fianco.
Lo guardai in viso e forse ci siamo capiti senza parole. Mi portò l'altra mano sull'altro fianco, una sorta di abbraccio....
"Iago sbrigati, scopami"
Mio figlio trasalì sentendosi scoperto "Sei arrabbiata mamma?"
Con tono di finta arrabbiata gli dissi "Molto e ti punisco" e vedendo il suo tono serio pur non mollandomi i fianchi "per punizione tiri fuori il pisello e me lo dai". Non dovetti ripeterlo a Michele.
Mio figlio eseguì, poi mentre io spogliavo lui, lui spogliava me. Non usavamo parole, massaggi sulla pelle. Lui era già nudo, indugiava sulla mia pelle, mi aveva tolto la maglia, la gonna. Indugiava e mi sfilò il reggiseno e alla fine il perizoma. Mi lasciò solo le calze, mi prese e mi appoggiò sul tavolo, per fortuna non preparato e iniziò a penetrarmi, con piccoli colpi decisi mentre lo abbracciavo. Poi aumentò il ritmo.
"Allora Iago finiva così stasera?"
Lui "No mamma, finirà peggio"
La prima di molte puntante....
Se avete gradito potete dirmi che ne pensate per pareri
debora.donegani@gmail.com
Avevo indossato quello che mi aveva recapitato nel pacchetto grazie al quale avevo capito il trucco. Me ne stavo pronta a entrare in azione, autoreggenti nere, perizomino, minigonna plissettata a ruota blu e maglia azzurra.
Leggevo la sua mail e le idee "Stasera devi mostrarti a tuo figlio" mi scriveva aggiungendo "Tuo figlio dovrà ammirare tutti i tuoi capolavori". Quella frase mi aveva fatto capire che gli piacevo e il piccolo sporcaccione si era inventato tutta questa storia per potermi ammirare. Eppure non mi aveva dato fastidio, anzi. E avevo deciso di proseguire il gioco.
Avevo risposto a Iago che durante la sera lo avrei contattato per darmi suggerimenti se ne avevo bisogno e tenersi pronto. Gli avrei scritto le mail dal cellulare che tenevo con me. Chissà cosa si sarebbe inventato mio figlio per trovare la scusa di rispondermi dal tablet....
"Ciao tesoro" sbucavo in sala tutta sorridente, pregustandomi il divertimento che ci sarebbe stato. Alzando la testa verso di me, mio figlio mi fece una evidente radiografia, passandomi in rassegna dalla testa (soffermandosi sugli occhi che si incrociarono con i suoi), al busto (la mia maglia era stretta e si fermò a disegnarmi con lo sguardo la forma del seno) fino a scendermi alle cosce scoperte sotto la minigonna (ancora cercavo di fare la signora composta e non svelargli subito la autoreggenti, ma il mio margine era di pochi centimetri tra orlo della gonna e balza di pizzo nero).
"Mamma" era un saluto che diceva stupore e soddisfazione di vedermi così, per lui, come non mi aveva mai vista. Credeva di gestirmi sotto la finta identità di Iago e intanto si godeva lo spettacolo di vedermi vestita da zoccola. Per dargli soddisfazione mi sono avvicinata a dargli un bacino "Stasera ci sei prima, stiamo un po' insieme allora"
Mi girai quasi di scatto, dandogli le spalle per dirigermi verso l'area dei fornelli e della cucina, con tono sicuro e deciso (sapevo di colpirlo in quel modo) e passo altrettanto deciso (apposta da fare saltare su e giù l'orlo della gonna, quei 3-4 cm che bastavano per far vedere il bordo delle autoreggenti nere....che mi aveva dato lui nella busta).
Iniziai a trafficare in cucina. Dal cellulare mandai una mail a Iago, dicendogli come andava e chiedendo come continuare. Guarda caso mio figlio aveva lo smartphone a portata e la risposta non si fece aspettare "Devi dare il meglio di te" mi scriveva il piccolo sporcaccione. Partì il palleggio di mail (ogni volta mandavo mentre fingevo di cucinare e gli davo le spalle e in un secondo lui scriveva sul suo smartphone e mi arrivava la risposta....)
"lo farò ma cosa devo fare?"
Lui "Devi mostrargli per bene i tuoi capolavori perché sei bellissima" (quindi mio figlio mi trovava bellissima....non me lo aveva mai detto, bene a sapersi)
"Dammi ordini precisi così saprò che fare, sono confusa" (apposta per farlo sbilanciare a dirmi cosa)
Lui "Fagli vedere il culo e bacialo, trova tu il modo"
Mi inventai di chiamare mio figlio a tenermi mentre salivo sulla sedia per tirare giù un barattolo guarda a caso in alto in alto. Mio figlio porcello che voleva vedermi il culo si affrettò e mi teneva per le caviglie. Poi salì ai miei polpacci e lo sguardo in su, dove stava esplorandomi per bene sotto la gonna. Indugiavo apposta mentre parlavamo e fingevo di non arrivarci. Lui aumentò la presa, alle mie ginocchia e si godeva il panorama "Però che presa decisa" pensai tra me e me e sentire le sue mani iniziava a piacermi. Finalmente scesi lo ringraziai con un bacetto.....come lui aveva deciso no?
Tornai a comunicare con Iago dallo smartphone e mio figlio con me, come prima.
"Ho fatto come da tuoi ordini e gli è piaciuto, andiamo avanti ora?"
Lui "Certo, Michele ha gradito molto la mamma" (qui si era tradito: non gli avevo mai scritto il nome di mio figlio....) "ma lo spettacolo deve continuare"
"Hai ragione, mi sto divertendo e vorrei continuare ma come la prenderà mio figlio?"
Lui "Sei la mamma, apprezza di certo. Sei stupenda e poi ti vede una vera donna" (ahhhh mio figlio mi nota?? non lo sapevo)
"Non lo so ma se fossi sicura che apprezza potrei lanciarmi oltre"
Lui "Tuo figlio ti adorerà perché sei bellissima e poi ti pensa la sua puttana"
Mi venne il sangue alla testa e l'eccitazione mentale saliva a quelle parole, mi vennero molte idee e di getto gli scrissi "Stasera smetto di fare la mamma per bene e vedrà chi sono davvero"
Mollai lo smartphone sul piano della cucina e mi girai a mio figlio. Forse lui credeva ancora che fossi vittima del suo intrigo...."Tesoro smetti di usare lo smartphone" gli sorrisi e glielo strappai di mano. Gli presi la mano nel gesto e la sua intersecò la mia e mi scivolò su un fianco.
Lo guardai in viso e forse ci siamo capiti senza parole. Mi portò l'altra mano sull'altro fianco, una sorta di abbraccio....
"Iago sbrigati, scopami"
Mio figlio trasalì sentendosi scoperto "Sei arrabbiata mamma?"
Con tono di finta arrabbiata gli dissi "Molto e ti punisco" e vedendo il suo tono serio pur non mollandomi i fianchi "per punizione tiri fuori il pisello e me lo dai". Non dovetti ripeterlo a Michele.
Mio figlio eseguì, poi mentre io spogliavo lui, lui spogliava me. Non usavamo parole, massaggi sulla pelle. Lui era già nudo, indugiava sulla mia pelle, mi aveva tolto la maglia, la gonna. Indugiava e mi sfilò il reggiseno e alla fine il perizoma. Mi lasciò solo le calze, mi prese e mi appoggiò sul tavolo, per fortuna non preparato e iniziò a penetrarmi, con piccoli colpi decisi mentre lo abbracciavo. Poi aumentò il ritmo.
"Allora Iago finiva così stasera?"
Lui "No mamma, finirà peggio"
La prima di molte puntante....
Se avete gradito potete dirmi che ne pensate per pareri
debora.donegani@gmail.com
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