Con il cugino

Questo è un avvenimento che nessuno conosce oltre gli interpreti

Quello che è accaduto con mio cugino pochi mesi dopo essermi sposata, io avevo 19 anni, lui ne aveva 18.
Era d’estate quando ci ritrovammo con i miei zii e mio cugino per andare al mare.
Saliti in macchina, iniziai ad osservarlo, era cresciuto molto dall'ultima volta che l'avevo visto ed era cresciuto molto bene alto, insomma un gran bel ragazzo, i miei occhi scivolarono subito lungo il suo corpo e notai subito la sua mano che teneva tra le gambe, cercando di ripararsi dal mio sguardo, era imbarazzato, chiudeva gli occhi e li riapriva sospirando, avevo capito che la mia vicinanza lo eccitava, iniziai a sbottonare la camicetta senza maniche, sotto avevo il costume, sentivo caldo, il suo sguardo si faceva sempre più presente su di me e mi piaceva.
Scherzando mi mise il braccio intorno al collo e senza dar nell’occhio agli altri iniziò ad accarezzarmi il seno, con il palmo della mano, la strusciava sui capezzoli che sbucarono subito fuori, la cosa non mi infastidiva affatto anzi il pensiero mi faceva salire l'eccitazione, lui con la sua bocca socchiusa come alla ricerca di un contatto, che non avrei tardato ad offrirgli se non fosse stato per il marito e per gli zii!
Mentre loro e mio marito scesero dall’auto in cerca di un posto dove accamparci, potei bearmi della vista del suo torace lasciato libero dalla camicia slacciata a metà, sudava per il caldo e la mia eccitazione continuava a salire, spostai lo sguardo in basso, la sua mano non si proteggeva più, aveva superato l'imbarazzo; vidi che si stava accarezzando da sopra i pantaloncini, spingendo con la mano cercando di alleviare il fastidio dell'erezione che aveva nei boxer stretti.
Ci guardavamo negli occhi ma non come 2 cugini, io con la scusa che volevo farmi un sonnellino gli chiesi di voltarsi col corpo dalla mia parte e di lasciarmi appoggiare con la testa al suo petto, non rispose però esegui e mi lasciai andare sulle sue gambe, reclinando la testa sulla sua spalla, lo vedevo ancora socchiudere le labbra, feci scivolare una mano sul suo petto, lo accarezzai a lungo senza mai togliere lo sguardo dai suoi occhi, gli toccavo i capezzoli, li stringevo tra le dita, li sentivo duri, sentivo le sue mani scorrere sulle mie natiche, accarezzandomi, il respiro affannoso, sentivo la mia fica pulsare e sgocciolare, sollevai la gonna e gli imposi di tirar fuori il cazzo, non ci rendevamo conto del pericolo che avrebbe potuto esserci, l'eccitazione era tantissima e il desiderio non faceva che crescere.
Gli presi il cazzo in mano e iniziai a masturbarlo su e giù, mentre lui cercava di coprirci con un lenzuolo per non farci notare dalle persone che passavano ogni tanto.
Lui sempre più affannoso mi implorava di non fermarmi con la mano, visto che comunque era un posto appartato decisi di mettermi seduta sulle sue gambe, con una mano mi spostai il costume e con l'altra che continuavo a masturbarlo, lo puntai alla mia vagina e m'impalai con forza dando un silenzioso urlo di piacere, sentivo le sue mani sul sedere darmi il ritmo ai movimenti, spingeva piano, lentamente ma fino in fondo, poi 3-4 colpi forti e poi di nuovo piano, mentre la sua bocca mi succhiava i capezzoli, prima dolcemente poi sempre più energicamente, lui era quasi all'orgasmo, mi fermai, scesi dalle sue gambe e mi accovacciai in ginocchio sul pavimento dell’auto, strinsi il seno intorno a lui e iniziai a leccare avidamente; al primo tocco della mia lingua indurì i muscoli spingendo dentro la punta, mentre lo masturbavo con le tette e con la bocca, lo guardavo vedevo che godeva e che stava quasi per venire, continuai ancora a succhiare, a mordere stringendo con le labbra forte, veloce, sempre più veloce su e giù, sentii arrivare il primo schizzo in gola, rimasi ferma per un attimo per farla uscire tutta, ingoiai, continuai a succhiare poi per svuotarlo e ripulirlo per bene!
Una cosa veloce ma molto intensa.
Facemmo giusto in tempo a ricomporci che arrivarono gli altri dicendoci di aver trovato un buon posto.