Lavoro da funzionario 3

di
genere
dominazione

"Il funzionario piegò a metà la cinta che teneva in mano. Prese una sedia e la posizionò tra le gambe della ragazza. Così lei non poteva chiuderle ne divincolarsi.
-Adesso iniziamo a giocare e divertirci. Inizia a contare e non costingermi a ricominciare da capo-
La ragazza era terrorizzata. Non aveva mai fatto questa esperienza prima e poi quell'uomo così autoritario iniziava a spaventarla sul serio.
Lui fece per abbassare il braccio, pronto a vibrare il primo colpo , dal basso verso l'alto , sul clitoride e la fica fradicia della donna. Ma poi , colpi sulla porta li fecero trasalire entrambi.
Silenzio. Ancora colpi.
-Chi è?- chiese il funzionario.
-Sono Barbara, giù di sotto abbiamo finito tutte le operazioni. Posso entrare devo farti una domanda.-
La ragazza implorava con gli occhi l'uomo, chiedendo di non far entrare nessuno. Ma lo sgomento fu totale, quando lui rispose:
-Certo, entra tesoro. Sto lavorando anche per te-"
Il funzionario si avvicinò alla porta, la apri e fece entrare l'altra donna. Poi la richiuse rapidamente alle sue spalle.
Prese la nuova entrata per un braccio e la avvicinò a se, la baciò intensamente per un tempo che alla ragazza, ancora bloccata a gambe large e grondante di umori, sembrò interminabile. Tuttavia vedere la passione tra quei due face si che la fantasia della ragazza prendesse il volo. Si vedeva già sottomessa e abusata da entrambi. Il pensiero la eccitava oltre l'immaginabile e la voglia di toccarsi divenne irrefrenabile.
-Barbara , ti stavo preparando una sorpresa- disse il funzionario, avvicinandosi alla ragazzina. Le passò un dito tra le grandi labbra, soffermandosi a colpire dolcemente il clitoride. La ragazza iniziò a respirare in modo sempre più affannoso, ma il funzionario le si rivolse duramente -ragazzina, non ti ho detto che puoi godere-. Così dicendo smise di toccare la ragazzina e con le dita piene di umori si avvicinò a Barbara. La donna prese la mano dell'uomo e fece scomparire le dita tra le labbra, succhiandole avidamente. Poi si avvicinò alla ragazzina e la baciò con passione.
-Ragazzina senti il tuo sapore? Non c'è nulla da ridere, sono furiosa con te.- la mano stringeva il viso della ragazza che guardava con occhi imploranti. -dovrò farti capire chi comanda qui- il tono brusco mise fine ad ogni speranza della ragazza di terminare la serata in modo piacevole (o meglio, in modo esclusivamente piacevole)...

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scritto il
2017-02-18
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