Tutto ha un inizio

di
genere
gay

Tutto ha sempre un inizio, a volte bello, a volte brutto, a volte dolce, a volte più traumatico, per mè è stato bellissimo.
Io sono ormai una vecchietta, ma sin da giovanissima, ho sempre avuto una forte attrazione per il mondo femminile, vestiario compreso,, sono sempre stata convinta che ragionare al femminile fosse bello, e frequentando solo donne nella mia famiglia, mi risultava più semplice, e poi vederle sempre mezze nude, non faceva altro che attrarmi sempre di più.
Una volta cresciuta, e capendo che la differenza tra loro e mè diventava sempre più marcata, fece in modo di avvicinarmi sempre più, e sin da ragazzina, complici le mie cuginette, comincia ad indossare intimo e calze delle nostre mamme, verso i 15 anni, giocavamo a fare le mogli, e tutte indossavamo cose da adulte, cominciavamo a truccarci, e a crederci adulte, solo che per loro era naturale, per mè un po' meno, poi come succede in tutte le famiglie, fui scoperta.
All'inizio i miei non la presero molto bene, e mi mandarono nel classico collegio, dove chiaramente sarei dovuta diventare un maschietto a tutti gli effetti, peccato che servì solo ad accellerare il mio processo di femminilizzazione, è si verso i diciassette anni, divenni l'amante del professore di italiano, nonché preside del colleggio, e sposato con prole, capì subito chi fossi e col passare del tempo, mi plagiò, e mi aiutò, a esprimere la mia femminilità.
Con lui cominciai a travestirmi in maniera più femminile, a truccarmi, mi insegnò tutto sul sesso, e vivevo molti momenti al femminile, visto che lui spesso rimaneva a dormire nel suo appartamento, e io chiaramente ero la sua donna.
Rimasi con lui anche dopo le superiori, frequentavo l'università vicinissima al collegio, quindi per alcuni anni, tranne per i momenti scolastici, vivevo come Paola, ero per tutti una ragazza, ed ero l'amante del preside.
Poi un giorno, mentre eravamo in camera da letto, e io mi stavo gustando il bastone del mio amore, mi ricordo come fosse oggi, ero in reggicalze calze e tacco 10, lui era dietro, che mi stava scopando con forza, io godevo come una matta, sentii aprire di colpo la porta della camera, e vidi apparire, la moglie e la figlia del mio professore, poi sentimmo un urlo, e lui dallo spavento, forse, o perché stava già al culmine, mi schizzo dentro, con violenza, e uscì, continuando ad innondarmi di sperma, mi ricordo si girò in fretta, e schizzò la moglie e la figlia, era comico, se non per il fatto che ci avevano scoperto.
Chiaramente non ci vedemmo più, fui cacciata immediatamente dalla casa, e mi trovai per strada, a casa potevo solo tornarci da maschio,e la cosa mi andava stretta, e poi dove mettevo tutta la mia roba? allora chiesi aiuto ad una cugina, che sapeva benissimo cosa facessi e chi fossi, e per un periodo breve, mi trasferii da lei, e lì conobbi Angela, era una sua amica, ragazza molto bella, sensuale, e simpatica.
Ci frequentammo per diversi mesi, e oltre ad una sana amicizia, scattò qualcosa d'altro, io avevo rallentato il mio ritmo femminile, vuoi perché ero da mia cugina, vuoi perché spesso ero a casa daei miei, e quindi, frequentando Angela, cominciavo ad avere più stimoli, diciamo naturali, poi col tempo, finimmo per fidanzarci, e chiaramente, cominciai a scoparla, e a fare una vita più maschile, anche se ero sempre attratta dal mio mondo, poi successe il fatto.
Un giorno, Angela, mi disse di essere incinta, si era gravida, ma mi disse subito che il bambino non era mio, e che lei da anni aveva una relazione con il suo patrigno, secondo marito di sua madre, e che ne era innamorata, rimasi di stucco, non era possibile, non è che ne fossi pazzamente innamorata, ma mi sembrava strano che mi frequentava e si faceva ingravidare da un altro, e poi ci furono le dovute spiegazioni.
Mi disse che sapeva tutto di mè, e che cominciò a frequentarmi, per deviare le attenzioni, ormai pressanti della madre, che aveva capito qualcosa, e che così, poteva tranquillamente nascondere la loro relazione, e che presto o tardi mi avrebbe detto tutto, solo che ora la cosa era accellerata dal fatto della gravidanza.
A questo punto Angela mi disse che se volevo, potevamo continuare la nostra relazione, e che io potevo ricominciare la mia vita, e che se d'accordo, una volta sposati, io sarei stata Paola e lei Angela libera di continuare la sua relazione, la cosa non mi dispiaceva, e quindi pochi mesi dopo ci sposammo, con somma gioia dei miei, che così credettero che fossi guarita, e poi aveva generato un figlio, meglio ancora,e mia suocere fù più tranquilla, anche se poi non ci credette del tutto.
Passarono parecchi anni, e io col tempo divenni sempre più donna, ci eravamo trasferiti in città, e avevamo due appartamenti attigui, dove in uno ero un padre eccelllente e dall'altro una troia pazzesca, nel letto matrimoniale chiaramente non ci dormivo io, ma spesso il padre di mio figlio, che fece in modo di darmi altri due figli, quindi due maschietti e una femminuccia, e io ne ero estasiata.
Poi un bel giorno, eravamo a casa io e lui, io come sempre ben vestita e truccata, mi ero preparata per uscire con il mio uomo del momento, mia moglie era via con i bimbi, e con mia suocera, e ad un tratto, Luca, mi si avvicinò, e mi disse: ma sai Paola che sei proprio bella? e mi prese per un braccio, mi fece girare un paio di volte, e poi mi abbracciò, rimasi esterefatta, non mi sarei mai aspettata da lui una simile reazione, sapeva chi e cosa ero, lo ha sempre saputo, e spesso mi ha vista nuda o poco vestita, e poi accidenti era il padre dei miei figli, e l'uomo di mia moglie, cosa voleva da mè?
Fù subito chiaro cosa volesse, mi abbracciò forte, e mi baciò, mi infilò la sua lingua in bocca e mi baciò con trasporto, mi prese alla sprovvista, ma non cercai nemmeno di divincolarmi, era piacevolw, molto, poi dopo un lungo bacio, mi sentii sfilare il vestitino, mi scese ai piedi e rimasi in slip e reggiseno, e scarpe, un sandaletto nero , poi, con delicatezza, mise una mano negli slip e cominciò a toccarmi il cosino, e poi sfilò lo slip, e slacciò il reggiseno, e rimasi nuda, in piedi davanti a lui, in un attimo si tolse i pantaloni e la maglietta, era stupendo:
Aveva circa sessant'anni, ma ben portati, un bel fisico, e un cazzo pazzesco, ora capivo perché mia moglie ne era innamorata e ci scopava sempre, poi mi prese in braccio e mi portò in camera loro, mi mise sul letto, e mi portò la testa all'altezza del suo pene, chiusi gli occhi e cominciai a succhiarlo, leccarlo, scorrevo per tutta la lunghezza della sua asta e godevo del momento, era pazzesco, enorme, faticavo a prenderlo in bocca , la cappella lucida era bellissima.
Continuai la pompa per una ventina di minuti, poi lui gentilmente mi scostò, e mi baciò, e mentre mi baciava, mi toccò il pene, e sentendolo molle mi disse se non mi piaceva, lo guardai e dissi: sai tesoro, io sono ormai quasi impotente, non mi diventa più duro, ma non per quello non mi piace, e indirizzai le sue dita sul mio ano e dissi. SENTI COME SONO BAGNATA?
Rimase per un attimo confuso, sei come le donne mi disse, ti bagni come loro, e si mise a ridere, poi mi stesi a pancia sopra, alzai le gambe e le portai al petto, dove notò il mio seno ,e lo toccò, ma dai disse, pensavo fossero finti, invece è vero, e lo strapazzò un pochino, avevo una terza, non molto grande, ma adatto al mio corpo, e mi era costato un'operazione sei mesi prima.
Cominciai ad ansimare, il mio buchino si contraeva e si lasciava andare, lo volevo, ero eccitata, un rivolo continuo usciva dal mio ano, lo guardai, era li ad ammirarmi, a toccarmi, e gli dissi: ti prego amore ora scopami, fammi tua, fammi sentire quello che sente mia moglie, sbattimi, un attimo, e lui appoggiò il suo cazzo, e spinse, scivolò dentro per un terzo, mi sentìì allargare, sentivo il tragitto fatto, non ero una verginella, anzi, il miei uomini erano e sono dei veri torelli, e io poi, ho sempre amato farmi infilare di tutto, e senza esagerare, mi sono fatta allargare per bene.
Era fantastico, poi con decisione entrò, e poi cominciò a pomparmi, godetti da subito, lo sentivo entrare e uscire, prima con delicatezza, poi sempre più deciso, fino a quasi violentarmi, sentivo spesso quando scopava mia moglie, sbatterla e lei urlare dal piacere e dal dolore, ma ora che toccava a mè, era pazzesco, poi mi disse: goditelo troia, godi il cazzo che sbatte tua moglie, sentilo tutto in culo, il cazzo che ha generato i tuoi figli, e poi mi riempì di sborra, schizzo più volte in mè, e io al culmine, sentii il mio cazzetto indurirsi e sborrare a mia volta, era stato pazzesco, era uno stallone terribile.
Poi riseistematami, e rivestitami, uscii e andai dal mio uomo, dove passai la serata a scopare, e a pensare a Luca.
Il giorno dopo, a colazione, mia moglie mi disse: ho saputo di ieri, complimenti, rimasi basita e imbarazzata, tranquilla aggiunse, me lo aveva anticipato, e quindi da oggi, sarai la seconda donna di casa, sarai sempre en femme e dormirai con noi se lui lo richiede, sarai a tutti gli effetti mio marito e la sua donna, e ha deciso che alcuni tra i nostri amici sapranno che sei cornuto, e poi scopriranno anche che sei una femminuccia, col tempo tranquilla.
Mi guatrdò e mi disse, da quanto tempo non mi scopi più e un attimo dopo si alzò, si spogliò e mi disse toccandosi, da quanto non la infili più questa figa? è frocio, da quanto non tocchi una donna, e si palpava il seno, poi mi disse: seguimi, e andammo in camera da letto, si stese, e mi disse mettiti nuda troietta, eseguii, lei mi guardò e mi toccò i seni, poi li succhiò per un poco, e scese al mio cosino, una cosa devo dire, mia moglie era una favola con la bocca, io non sono mai stata, anche allora molto portata per il sesso, spesso non mi tirava, ma lei con la bocca ci riusciva sempre, e anche quella mattina lo fece diventare duro, poi mi disse, scopami, forza e riempimi, vediamo se mi ingravidi, Luca è partito con mamma in ferie rientra tra un mese, e tu vediamo se riesci a ingravidarmi, e così feci, la scopai, con forza, come mai mi successe, e le sborrai dentro.
La scopai per tutto il mese, più volte al giorno, mi comprò del viagra per aiutarmi,e servì, ero tornata ad essere suo marito, poi una domenica mattina arrivò Luca, entrò in camera, eravamo ancora a letto e disse: allora sei incinta o nò? lei annuì e estrasse dal comodino un pezzo di carta, un esame di alcuni giorni prima, fatto in ospedale, si amore sono gravida, ed è suo, di questo frocio, Luca la baciò, si spogliò, e mi disse: troia, infila il tuo cazzo nella figa di tua moglie, forza e sbattila, eseguii, cominciai a scoparla, poi ad un tratto, lui si posizionò dietro e mi infilò, era pazzesco, lui dava il ritmo, e ad un tratto disse, sborra frocio, per l'ultima volta, perché sarà l'ultima volta che lo userai, e sborrai e lui mi segui a ruota riempendomi.
Esausti ci ritrovammo nudi e pieni nel letto, poi Luca disse, sarai la nostra donna, andrai in ospedale in spagna settimana prossima, è tutto pronto, e tornerai donna, rimasi paralizzata, ma annuii, e così eccomi, sono passati anni da allora, rientrai dalla spagna senza cazzo e senza palle, con una bella fighetta rosea, che Luca sverginò sei mesi dopo, e che usò per anni, ora che non c'è più, e che sia io che mia moglie siamo anziane, e i ragazzi sono tutti sposati, a volte, invitiamo a casa ragazzi, e facciamo delle orge, dove usano i nostri buchi come meglio vogliono, e alla mattinaritiriamo il compenso per la notte trascorsa.
di
scritto il
2017-03-19
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