In spiaggia tutta nuda

di
genere
trio

In spiaggia tutta nuda.

Dopo l’avventura con Paolo Ardenghi, colui che l’aveva nominata per diventare direttore dell’agenzia di assicurazioni per cui lavorava, mia moglie non si era data alla pazza gioia ma sceglieva con cura le persone con la quali andare a letto.
Nel precedente racconto mi sono dimenticato di dire che l’agenzia di assicurazioni per la quale lavora mia moglie non è di quelle per auto, ma è del ramo vita, cioè loro fanno una specie di investimenti per coloro che vogliono avere una seconda pensione, diciamo una rendita vitalizia e roba del genere.
Questo per precisare che in quell’agenzia non giravano molti clienti, ma solo persone veramente interessate, nonché quattro procacciatori d’affari e due segretari, una donna e un uomo.
Mia moglie si intratteneva molto volentieri in ufficio verso la fine del mese, dopo che tutti erano andati via, rimanendo da sola col Giorgio, l’addetto all’ufficio.
Mi diceva che controllavano le polizze, le scadenze, inviavano i contratti all’agenzia principale.
Al suo rientro, alla mia domanda se si fosse fatta chiavare da Giorgio, mia moglie mi abbracciava e in un orecchio mi sussurrava “si”.
Io la stringevo e la baciavo eccitandomi, per poi andare a finire inevitabilmente a letto. Parlavamo di ogni cosa, perché mia moglie mi raccontava tutto ciò che le capitava, compreso il fatto che erano numerosi gli uomini che le facevano il filo, perché lei a bellezza non era seconda a nessuno. Tipo mediterraneo con i capelli scurissimi riccioli lunghi, un seno prorompente, un fisico pieno, ma non grassa, con le curve che sottolineavano la sua femminilità. Il fatto poi che fosse alta più di un metro e ottanta, la rendeva una super donna.
A volta quando andavamo al centro commerciale a fare gli acquisti, facevo finta di guardare qualcosa per lasciarla andare un po’ avanti da sole e vedendola sculettare mentre camminava mi eccitavo perché vedevo che molti, se non tutti, degli uomini presenti se la mangiavano con gli occhi.
E ogni volta che rientravamo in macchina commentavamo quel che ci era capitato, specialmente quando era lei a sentire le battutine di qualcuno che le passava accanto dicendogliene di vari colori, ma anche di qualche donna che l’apostrofava come “una di quelle”.
E proprio per via di quest’ultima frase, una volta chiesi a mia moglie se le fosse andato di calarsi nei panni di una puttana.
Si mise a ridere forte in macchina dicendo: “ti immagini vedermi passeggiare tutta nuda sotto i lampioni in attesa di clienti”.
Quelle parole mi infervorarono. Mi venne talmente duro che non riuscii ad arrivare a casa. Accostai l’auto in un posto appartato e facemmo l’amore.
Che cazzo avessi in testa non lo so proprio. Quando toccavo quell’argomento andavo in estasi. Il fatto che mia moglie si fosse descritta “tutta nuda sotto i lampioni ad aspettare i clienti” mi mandò al settimo cielo.
Ma davvero mi sarebbe piaciuto vedere mia moglie nuda in strada a pare la puttana? Ne parlammo a casa, naturalmente la buttai sullo scherzo e lei disse che le sarebbe piaciuto davvero camminare tutta nuda, magari non fare la puttana per davvero, ma sentire i commenti degli altri uomini, essere presa per una vera puttana, l’avrebbe fatta eccitare tantissimo.
Io le feci notare che comunque era impossibile data la sua posizione nel suo lavoro. Quindi convenimmo che era meglio mettere in atto quel detto “vizi privati, pubbliche virtù”.
Una volta mia moglie mi chiamò al telefono dicendomi di andarla a prendere in ufficio in quanto aveva lasciato la sua auto in officina per la revisione e che non gliel’avrebbero data che il giorno successivo.
Giunto che erano le 19, ebbi modo di conoscere gli altri impiegati. Poi la ragazza andò via e rimase solo Giorgio, l’altro segretario. Mia moglie disse che avrebbe perso un’altra mezzoretta e che poi saremmo andati via.
Notai che la sua camicia, rispetto a prima, aveva i bottoni slacciati e che quindi il suo prorompente seno si vedeva che era una bellezza. Io ero seduto in att5esa che loro terminassero il lavoro e vedevo che mia moglie si abbassava spesso verso Giorgio che stava seduto al computer mettendogli le tette quasi a contatto col viso e nel frattempo guardava me che stavo con la bocca aperta a guardare la scena.
Sicuramente io al posto di Giorgio le sarei saltato addosso, ma visto che lui era un dipendente e che era presente anche il marito, non si poteva muovere dal compiere quel gesto tanto bramato.
La spudoratezza di mia moglie mi aveva messo una frenesia addosso, perché lei faceva di tutto per far si che la camicia le si aprisse, fino a mostrare le areole del seno.
Quel povero ragazzo doveva avere il pisello dolorante per via della pressione contro la patta. Appena terminato e visto che era venerdì sera, mia moglie disse che aveva voglia di andare al mare il giorno dopo dicendo che aveva sentito Giorgio che sarebbe andato a Lerici da solo con la sua auto.
Non so se fu un lampo di genio o cosa, fatto sta che immediatamente io dissi che non potevamo perché anche la mia auto doveva essere revisionata e quindi non potevamo usarla nel fine settimana.
Immediatamente Giorgio si prestò dicendo che potevamo andare con lui al mare. Visto che era da solo. Io dissi che noi eravamo abituati a dormire nella nostra tenda, una canadese a cinque posti e che quindi in tre ci si stava benissimo.
Il giorno dopo Giorgio ci venne a prendere. Io avevo già preparato ogni cosa, dalla sacca contenente la tenda alla sacca con la roba dentro, biancheria di ricambio e vari oggetti.
Io ero già davanti al portone con la roba mentre mia moglie era ancora in casa. Suonai il campanello per avvisarla e nel frattempo caricai tutto quanto.
Mia moglie apparve al portone come la venere del Botticelli, solo che quella era bionda; indossava un pareo a fiori semitrasparente e si vedeva benissimo che sotto era nuda, non indossava nemmeno il costume da bagno.
Entrai in macchina sedendomi dietro mentre mia moglie prese posto davanti. Immediatamente il suo pareo si aprì lasciando le cosce scoperte.
Giorgio era in uno stato di evidente imbarazzo e credo anche eccitato perché guardava furtivamente le cosce di mia moglie che non faceva altro che dare dei piccoli tocchi al suo pareo facendolo aprire sempre di più fino a farsi uscire fuori anche le tette.
Inutile dire che la peluria del pube era già in bella vista. Al che Giorgio disse che con lei in quello stato c’era il rischio di fare un incidente. Al che mia moglie gli chiese se non avesse mai visto una donna nuda. Giorgio rispose con molta filosofia che di donne nude ne aveva viste, ma delle dee belle come lei mai.
Fu un complimento molto apprezzato da mia moglie ed anche da me, perché con quella risposta lui si era guadagnato “un posto al sole”.
Giungemmo in spiaggia dirigendoci verso un posto non troppo affollato, anzi diciamo che non c’era quasi nessuno perché era fuori mano rispetto la spiaggia frequentata dai bagnanti. Questo perché dovevamo piazzane la tenda e sapevamo che non potevamo farlo in prossimità di un arenile a pagamento.
Oltre la tenda aprii l’ombrellone piazzando anche i teli. Mia moglie, presa la sacca, ne cavò fuori un flacone di crema anti scottature, poi tolse il pareo rimanendo completamente nuda.
Era un vero spettacolo vederla ed io mi eccitavo ancora di più perché vedevo che c’era un altro uomo che la stava guardando sbavandole dietro.
Pensai che mia moglie mi avesse chiesto di spalmarle la crema, ma lo chiese ad Giorgio il quale, con grande imbarazzo, prese a massaggiarle le spalle per poi scendere sul culo e le cosce.
E quando mia moglie si girò supina mostrando le tette con i capezzoli duri e la peluria della figa, Giorgio emise un piccolo urlo di compiacimento dicendo: “dottoressa ma lei è davvero stupenda”.
Mia moglie lo corresse immediatamente dicendo: “no, oggi non sono la tua dottoressa, ma sono soltanto Loredana”.
Immediatamente pensai dentro di me: “e indovina con cosa fa rima Loredana?”.
Qualcuno dei bagnanti guardava da lontano, altri si erano avvicinati ma non troppo, perché non potevano perdersi quello spettacolo. Poi mia moglie andava a farsi il bagno tutta nuda quindi non passava inosservata.
Per farla breve, la sera andammo a prendere una pizza e poi ci ritirammo in tenda. Prendemmo a giocare a scala quaranta e poi ci sistemammo nei lettini. Inutile dire che mia moglie ti tolse ogni cosa suggerendo anche a me di farlo. Giorgio guardava senza muoversi, magari avrebbe voluto farlo anche lui, ma non ne aveva il coraggio. Mia moglie lo tolse d’impaccio dicendogli di mettersi a dormire nudo visto che c’era caldissimo.
Giorgio era imbarazzato perché era eccitato e la sua verga si ergeva chiaramente. Mia moglie poi si mise a dormire nel lettino di mezzo in modo da farsi ammirare meglio.
A quel punto accadde ciò che ognuno sperava. Mia moglie me lo prese in mano iniziando a masturbarmi leggermente, poi prese in mano anche il pene di Giorgio che non disse una parola. Eravamo eccitati, quindi mia moglie in tirò su nel lettino piegandosi verso Giorgio iniziando a spampinarlo mentre con la mano mi masturbava.
Giorgio non resistette molto perché le sborrò in bocca dopo una decina di secondi. Mia moglie ingoiò tutto, mi guardò sorridendomi. Poi, vedendo che Giorgio lo aveva ancora dritto, salì sopra di lui infilzandosi scopandoselo. Mi tirai un segone tremendo vedendoli scopare. Giorgio disse che stava per venire nuovamente e lei si lasciò sborrare dentro. Mamma mia che eccitazione tremenda. Poi mia moglie si alzò andando sai a dare una lavata con l’acqua del mare così come fece anche Giorgio, mentre io mi limitai a pulirmi con un fazzolettino di carta.
Quella fu un’avventura eccezionale. Con Giorgio iniziò un bel rapporto.
Avventura vissuta realmente da Robia.pisco@libero.it e mia moglie Loredana, che fa rima con...
scritto il
2017-04-23
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