Schiava e regina

di
genere
sadomaso

Capitolo sesto. Nei mesi successivi le cose per me non cambiarono molto o se cambiarono, cambiarono in peggio. Lavoravo tutto il giorno come un mulo, godevo una ventina di minuti quando il padrone mi penetrava, soffrivo quasi 24 ore al giorno, venivo punita in continuazione. Soffrivo tutto, la fame, la sete, il caldo, il freddo e soprattutto il dolore che era ormai diventato il mio fedele compagno di vita. Le punizioni erano sempre pesantissime e non la facevo mai franca. Un giorno la combinai grossa. Lavando i panni mischiai i panni bianchi con quelli a colori. Risultato, tutta la biancheria di Enrichetta rovinata. Rovinata lei e rovinata io. La punizione fu tremenda. Una settimana in clinica. Nooo, padrone, nooo la clinica no, lo sai che ho paura degli aghi. Mi riempiranno di iniezioni. Peggio per te è quello che ti meriti. Il pomeriggio ero già a letto, in realtà su una rete con 4 flebo appese a tutti 4 gli arti. Piangevo a dirotto quando entrò un infermiere con una ventina di grossissime siringhe piene fino all'orlo. Mamma mia, che dovete fare? Sono tutte per te stai tranquilla, non te ne perderai nemmeno una. Zac, aaaaaaaaah, zac aaaaaaaaah, zac aaaaaaaaah, zac aaaaaaaaah, zac aaaaaaaaah. Gli aghi cominciarono ad entrare nelle mie natiche e il medicinale o acqua distillata che fosse ad entrare nel mio culo. Io gridavo e piangevo, piangevo e chiedevo aiuto, un aiuto che nessuno mi dava. A un certo punto si spense la luce e per qualche ora fui lasciata in pace. Mi addormentai. Aaaaaaaaah. Fui svegliata da una cinghiata sul seno da parte del mio padrone. Ripresero a farmi decine di iniezioni. Le flebo che nel frattempo erano finite, furono sostituite. La sera mi furono alzate le gambe e furono legate al soffitto. Nel culo mi fu infilata una sonda di un clistere che però non mi fu fatto. In quella scomodissima posizione dovetti addormentarmi. A un certo punto sentii qualcosa scorrere dentro di me. Verso le 3 di notte parti' il clistere. Entro una decina di minuti fu dentro il mio intestino. Cominciai ad avvertire le coliche, cominciai a sudare e a gridare di dolore, ad avere tremendi dolori di stomaco. Poi non so come la sonda si tolse dal buco del mio culo e mi liberai. Sfinita mi addormentai. Aaaaaaaaah. Anche il secondo giorno ebbi un risveglio traumatico. Una nerbata sulle natiche. Aaaaaaaaah. Il terzo giorno a svegliarmi fu un'iniezione al capezzolo sinistro e subito dopo un'altra a quello destro
A fine settimana quando tornai a casa ero distrutta. L'ultimo giorno mi avevano fatto una decina di iniezioni alle piante dei piedi e non potevo nemmeno camminare. Devo dire che mi andò quasi bene. Appena arrivata fui messa in ginocchio a lavare i pavimenti e ci rimasi quasi tutta la giornata.
scritto il
2024-08-13
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