Marja la straniera
di
Alan Ford
genere
tradimenti
Quella frase cade come sospesa nel silenzio.
-Questa foto mio amore!-
A quel punto è chiaro cosa tenga in mano. Una foto in formato cartaceo.
Ma andiamo con ordine
In questo racconto non c’è ne un prima, ne un dopo. Neanche il cosiddetto narratore onnisciente è in grado di delucidare sul prima e sul dopo. Infatti è un narratore onnisciente sui generis!
Tutto comincia così.
Marta l’insospettabile di cui conosciamo già i suoi trascorsi da zoccola sta discutendo con Paolo, il suo uomo. Quest’ultimo vorrebbe coinvolgere nei giochi (vengono definiti così i realtà si tratta di vere e autentiche monte di tori!) anche Marja detta da Marta “Marja la straniera”.
Marja è originaria dell’Ucraina, è in Italia da vari anni e fa la badante. La sia famiglia, composta da marito e due figlie, è ancoa al paese di origine dove lei li raggiunge di tanto in tanto.
Circa quaranta anni, lineamenti classici dell’ est europa, viso ovale , occhi chiari, capelli biondi naturale. Comunque non una strafiga ma una donna gradevole seppur con la ridotta altezza e un appesantimento dovuto probabilmente alle gravidanze. Comunque seno abbondante che richiama lo sguardo di molti.
Secondo Paolo è richiamata dal sesso di gruppo e maliziosamente ne accenna senza esporsi.
Marta è diffidente. Anzi diffidentissima. Marja abita nello stesso paese e Marta non vuole a nessun costo rinunciare alla sua nomina di insospettabilissima! Inoltre non si fida molto di Marja.
Ma Marta cede. Lascia fare a Paolo che senza esporsi più di tanto, con pazienza fatta di allusioni arriva a proporle “una serata diversa”. Ma “giusto così, senza impegni, solo per curiosità”.
Marja è scaltra e capisce al volo. Infatti accetta con un poco diplomatico:
-Perché no? Almeno vedo come fare puttana!-
Non è un refuso. Marja si esprime in un buon italiano ma , come capita spesso agli stranieri di quella origine, omette regolarmente gli articoli, oppure declina talvolta i verbi all’infinito.
-Cazzo. Hai sentito cosa ha detto? – commenta in sua assenza una furiosa Marta- mi ha dato della puttana!-
-Beh. Onestamente amore! Abbiamo inconfutabili registrazioni in cui ti autodefinisci di peggio! Inoltre , se parliamo di sesso, non mi pare che sia andata molto distante dalla realtà- osa Paolo.
-Lo so! Lo so! Ma un conto è se lo dici io… DI ME.- sempre Marta in un azzardato italiano- un altro è sta tizia che mi sta già sul cazzo! Vedremo lei sabato sera! Voglio proprio vederla la verginella!-
Non sempre le gang appaiono come nell’immaginario procelloso. Non basta il numero per soddisfare pienamente donne affamate e ninfomani come Marta o altre. Talvolta su cinque-sei protagonisti i validi sono un paio e spesso anche poco affiatati con il risultato che i rimanenti passano il tempo a menarselo o a darlo in bocca senza andare oltre.
Raramente questo accade con Marta e Paolo! Sono esperti e se devono organizzare una gang lo fanno con tutti i crismi. Magari aspettano il momento giusto, non sono frettolosi, ma vogliono essere ragionevolmente certi della riuscita. Come in questo caso. Tori da monta che incontrano anche individualmente e che, essendo amici, talvolta si ritrovano in qualche gang.
Nessuno sfigato nel gruppo. Tutti che sapevano cosa fare e come farlo! Inoltre molto esperti, co tante situazioni vissute alle spalle.
E molto decisi e porci!
Sono tutti in sala,ancora vestiti, discorrendo del più e del meno. Manca solo Marja la quale è in ritardo. Esiste anche l’ipotesi che non arrivi e Marta è vistosamente infastidita e irritata.
-Cazzo! Si fa pregare la straniera. Io non ho questa pazienza ! Quando arriverà( se arriva poi!) si arrangerà!!!-
E senza indugio si mette in ginocchio. In un istante i cinque porci ( perché sono in 5 !) la circondano tirando fuori i cazzoni già in tiro.
Scegliere il più dotato è una impresa. Chi lo ha più lungo, chi lo ha più grosso, chi ha una cappella enorme, chi nodoso.
Tutti cazzi super comunque!
Marta si precipita in camera seguita dal codazzo di porci. In un istante ne ha in bocca due, poi passa da uno all’altro.
E’ già bagnata. Chi le succhia il seno, chi le lecca la figa, chi le da il cazzo in bocca.
E poi la monta. A gambe larghe da sopra, con i porci che all’inizio si alternano velocemente per farglieli provare tutti.
Si cominciano a sentire vistosamente i gemiti di Marta e i vari “brava troia succhialo così” oppure” in bocca le palle, in bocca le palle” oppure” “dai che ti facciamo godere zoccola” e altro ancora.
Paolo potrebbe aggregarsi ma ha il compito di accogliere l’eventuale arrivo di Marja che infatti si fa sentire con un sms.
“Sono sotto casa”
Paolo scende e la incontra. E’ vestita normalmente. Una casta gonna , una camicetta un poco scollata. Viso curato e ben truccata, seppur un poco vistosamente. Forse con troppa matita.
Salgono velocemente. Paolo è spigliato ma nemmeno lei pare in imbarazzo!
Quando entrano in casa la porta della camera è chiusa e nonostante ciò si sentono i gemiti di Marta!
-Bevi qualcosa?- chiede Paolo- Birra? Vino bianco?-
-No grazie. Magari dopo. Ma sbaglio o cominciato?- Marja con un sorriso malizioso.
-Eh si. Marta è parecchio impaziente! Ora vedi tu che fare. Non ti forzo. Se vuoi apriamo la porta e intravedi., se vuoi ascoltare e poi entrare oppure solo ascoltare…come vuoi!-
Marja stupirà il pur esperto Paolo con un :
-No. Io preferisco entrare subito! Così vediamo –
In un istante la porta si apre.
Le luci sono al livello giusto. Quel che basta per vedere ed eventualmente filmare ma niente di eccessivo.
Quando entra Marta è a cavallo di “Steve”. Lo sta cavalcando furiosamente. In piedi al suo fianco “Amico” e “Stefano70” le stanno dando il cazzo in bocca. Nelle mani gli altri due uccelli.
Da lì a poco si sarebbe abbassata per prendere una bella doppia penetrazione con aggiunta di altri cazzi in bocca!
Marja entra con un:
-Disturbo?- ovviamente era una domanda retorica.
In un lampo si toglie la gonna e la camicia.
Sotto, indossa chiari indumenti da porno star!
Si siede subito sul letto.
Due porci le vanno praticamente addosso.
In un istante ha due cazzi in bocca.
Marta è talmente colpita dallo sviluppo che acconsente che tutto il gruppo si dedichi a lei.
Marja è eccitata ma non geme in modo vistoso. Piuttosto ansima rumorosamente.
Una prima fase in cui si fa succhiare le tette da due contemporaneamente mentre alterna i cazzi in bocca. Uno le lecca la figa.
Poi la svolta.
Prende lei iniziativa.
Con un cenno fa capire che vorrebbe che “Amico” si sdraiasse.
Lui lo fa .Ha un cazzo enorme che si erge come un palo!
Lei lentamente ma molto sapientemente le va sopra dandogli le spalle.
Tutti osservano rapiti, eccitai e incuriositi.
Marja lo prende in mano e molto lentamente se lo infila in culo fino a farlo scomparire.
E ora, per il narratore, viene il difficile.
Descrivere un corpo o un viso è molto più semplice che descrivere una voce.
La parlata di Marja è lenta e cantilenante. Come si diceva prima, spesso omette l’articolo e declina il verbo all’infinito. E’ una parlata che va comunque immaginata.
Ed è in questo modo che , una volta che il cazzo di “Amico” scompare nel suo culo, lei allarga le labbra della figa e con sguardo porco ma soprattutto con voce chiara dice:
-Chi vuole mia figa? Cosa aspettate riempirmi?-
Non dimentichiamo con chi ha a che fare. Cinque porci esperti e vogliosi. A loro basta poco per riprendersi dallo stupore.
In una attimo “Steve” si getta su di lei. Ora è in doppietta!
E qui da il meglio di se anche con le parole.
Immaginate ora la parlata di cui sopra ma scandita bene.
Sillabata.
-BRA-VI !! CO-ME- MA-IA-LI…..CO-ME MA-IA-LI……CO-ME- MA-IA-LI-
Un “come maiali” ripetuto a voce alta, sillabato e scandito per bene.
Inutile aggiungere che Marjia gode come una troia. E al precedente” come maiali” aggiunge un “ GODIAMO COME MAIALI!!!”.
I porci la trattano anche a parole come una vera vacca da monta.
Per la prima volta Paolo vedrà Marta come semplice osservatrice e con il viso stupito da tanta troiaggine.
-Alla faccia della verginella!- dirà in seguito.
I cinque si alternano. Dopo essersi alternati la mettono nella tradizionale posizione della doppietta e ci danno dentro a turno.
Marjia non ha alcuna remora. E? sempre” Amico” a togliersi il preservativo e, senza chiedere permesso, glielo infila tutto in bocca al momento della sborrata.
Lei non fa una piega e beve tutto!
-Cazzo come beve sta troia- commenta ansimando “Amico”.
Ora lo sanno anche gli altri e al momento della venuta potranno decidere se venirle in bocca o meno.
La monta è furiosa e dura ancora una quarantina di minuti.
Poi la pausa.
Ora sono tutti in sala. Chi è nudo, chi si è rimesso solo la maglia.
Marta ha un accappatoio e Marja ha indossato solo la camicetta.
Paolo deve abbassare le tapparelle in quanto dall’esterno si potrebbe intravedere una situazione imbarazzante.
Le regole dei giochi prevedono che prima e dopo, ma anche durante la pausa, si cambi registro. Si rida e si scherzi (magari anche forzatamente) ma si cambi registro.
Quindi Marta non è più una zoccola e Marjia non è più una vacca da monta.
In un numero così consistente non è difficile trovare qualcuno che tenga banco almeno fino al momento di ricominciare.
Marja pare stare sulle sue. Sorseggia del prosecco fresco accompagnato da alcuni stuzzichini.
Le hanno fatto qualche semplice domanda generica ma , essendo la prima volta che la incontrano vanno tutti cauti.
Poi si alza, va verso la sua borsetta e dice una frase.
Quella frase cade come sospesa nel silenzio.
-Questa foto mio amore!-
A quel punto è chiaro cosa tenga in mano. Una foto in formato cartaceo.
E la mostra a tutti.
La foto del marito.
-Questa foto mio amore!- dice sorridendo maliziosamente.
Il marito è ripreso dal busto in su. Ha un aria di bravuomo. Una incipiente perdita di capelli. Parecchia pancetta. Due occhi scuri e buoni.
“Steve” la impugna. I porci sono affiatati. Si capiscono al volo. Non hanno bisogno di parlarsi.
Passa la foto in mano a “Stefano70” che gliela mostra in primo piano. !Amico” nel frattempo ha immobilizzato le mani di Marja anche se pare non serva affatto!
E “Steve” prende la testa della troia e gli infila il cazzone enorme nella bocca. Lentamente: Fino alla radice!
-Che bella faccia da cornuto che ha il tuo amore! Proprio un bel cornuto!- commenta “Steve”, sempre dedicandosi alla bocca di Marja.
Poi la gira e accenna a metterla alla pecorina sul divano.
Ma lei anticipa il movimento e lo fa spontaneamente.
E lo accompagna con delle parole:
-Nel culo! Ora nel culo! Voglio inculata a sangue ! A sangue!-
Il resto si puo’ immaginare..Avviene tutto alla pecorina. A turno. Tutti e cinque. Dopo si aggrega anche Paolo mentre, per ciascuno, Marta lecca le palle abbassandosi al livello.
Marjia aggiunge un bel:
-CO-SI-….SIIII…..A SAN-GUE…..A SAN-GUE”.
I tori si alternano , al momento della venuta si fermano e si danno il cambio. Vogliono venire tutti insieme e sulla faccia di Marjia.
Ora lo sperma cola dalla faccia della ucraina . Marta lo lecca se scende oltre il viso.
La matita ha colato insieme alla sborra.
In sei sono venuti sul suo viso e solo Paolo sarebbe bastato a riempiglielo!
Ora è veramente finita.
I cinque vanno via alla spicciolata concordando con Marta (che si è scherzosamente lamentata, ma mica troppo scherzosamente, che sia stata trascurata) un altro incontro a breve, solo per lei.
Nessuno dei cinque riesce a salutare Marja che nel frattempo si era chiusa in bagno e pareva non uscisse mai.
-Per favore Paolo , gira tu il mio cell a Marja se lo desidera. Gli altri eventualmente li sento io!-
Marja uscirà dal bagno come se ci fosse entrata dopo una serata normale!
-Scusate….scusate….devo andare….troppo tardi ora. Grazie….grazie….ci sentiamo ok?.
Accetterà comunque il numero di “Steve”.
Dopo pochi giorni Paolo e Marta (con suo sollievo) seppero che cambiò paese. Sempre nell’hinterland ma ora a qualche chilometro distante.
Su facebook Marja posterà le solite foto del marito e dei figli contornate da cuoricini rossi!
Anche ora ,a la momento in cui il narratore scrive, ha da poco postato una frase romantica che allude alla sua distanza dalla famiglia e dal suo, come direbbe lei MIO AMORE !!!
-Questa foto mio amore!-
A quel punto è chiaro cosa tenga in mano. Una foto in formato cartaceo.
Ma andiamo con ordine
In questo racconto non c’è ne un prima, ne un dopo. Neanche il cosiddetto narratore onnisciente è in grado di delucidare sul prima e sul dopo. Infatti è un narratore onnisciente sui generis!
Tutto comincia così.
Marta l’insospettabile di cui conosciamo già i suoi trascorsi da zoccola sta discutendo con Paolo, il suo uomo. Quest’ultimo vorrebbe coinvolgere nei giochi (vengono definiti così i realtà si tratta di vere e autentiche monte di tori!) anche Marja detta da Marta “Marja la straniera”.
Marja è originaria dell’Ucraina, è in Italia da vari anni e fa la badante. La sia famiglia, composta da marito e due figlie, è ancoa al paese di origine dove lei li raggiunge di tanto in tanto.
Circa quaranta anni, lineamenti classici dell’ est europa, viso ovale , occhi chiari, capelli biondi naturale. Comunque non una strafiga ma una donna gradevole seppur con la ridotta altezza e un appesantimento dovuto probabilmente alle gravidanze. Comunque seno abbondante che richiama lo sguardo di molti.
Secondo Paolo è richiamata dal sesso di gruppo e maliziosamente ne accenna senza esporsi.
Marta è diffidente. Anzi diffidentissima. Marja abita nello stesso paese e Marta non vuole a nessun costo rinunciare alla sua nomina di insospettabilissima! Inoltre non si fida molto di Marja.
Ma Marta cede. Lascia fare a Paolo che senza esporsi più di tanto, con pazienza fatta di allusioni arriva a proporle “una serata diversa”. Ma “giusto così, senza impegni, solo per curiosità”.
Marja è scaltra e capisce al volo. Infatti accetta con un poco diplomatico:
-Perché no? Almeno vedo come fare puttana!-
Non è un refuso. Marja si esprime in un buon italiano ma , come capita spesso agli stranieri di quella origine, omette regolarmente gli articoli, oppure declina talvolta i verbi all’infinito.
-Cazzo. Hai sentito cosa ha detto? – commenta in sua assenza una furiosa Marta- mi ha dato della puttana!-
-Beh. Onestamente amore! Abbiamo inconfutabili registrazioni in cui ti autodefinisci di peggio! Inoltre , se parliamo di sesso, non mi pare che sia andata molto distante dalla realtà- osa Paolo.
-Lo so! Lo so! Ma un conto è se lo dici io… DI ME.- sempre Marta in un azzardato italiano- un altro è sta tizia che mi sta già sul cazzo! Vedremo lei sabato sera! Voglio proprio vederla la verginella!-
Non sempre le gang appaiono come nell’immaginario procelloso. Non basta il numero per soddisfare pienamente donne affamate e ninfomani come Marta o altre. Talvolta su cinque-sei protagonisti i validi sono un paio e spesso anche poco affiatati con il risultato che i rimanenti passano il tempo a menarselo o a darlo in bocca senza andare oltre.
Raramente questo accade con Marta e Paolo! Sono esperti e se devono organizzare una gang lo fanno con tutti i crismi. Magari aspettano il momento giusto, non sono frettolosi, ma vogliono essere ragionevolmente certi della riuscita. Come in questo caso. Tori da monta che incontrano anche individualmente e che, essendo amici, talvolta si ritrovano in qualche gang.
Nessuno sfigato nel gruppo. Tutti che sapevano cosa fare e come farlo! Inoltre molto esperti, co tante situazioni vissute alle spalle.
E molto decisi e porci!
Sono tutti in sala,ancora vestiti, discorrendo del più e del meno. Manca solo Marja la quale è in ritardo. Esiste anche l’ipotesi che non arrivi e Marta è vistosamente infastidita e irritata.
-Cazzo! Si fa pregare la straniera. Io non ho questa pazienza ! Quando arriverà( se arriva poi!) si arrangerà!!!-
E senza indugio si mette in ginocchio. In un istante i cinque porci ( perché sono in 5 !) la circondano tirando fuori i cazzoni già in tiro.
Scegliere il più dotato è una impresa. Chi lo ha più lungo, chi lo ha più grosso, chi ha una cappella enorme, chi nodoso.
Tutti cazzi super comunque!
Marta si precipita in camera seguita dal codazzo di porci. In un istante ne ha in bocca due, poi passa da uno all’altro.
E’ già bagnata. Chi le succhia il seno, chi le lecca la figa, chi le da il cazzo in bocca.
E poi la monta. A gambe larghe da sopra, con i porci che all’inizio si alternano velocemente per farglieli provare tutti.
Si cominciano a sentire vistosamente i gemiti di Marta e i vari “brava troia succhialo così” oppure” in bocca le palle, in bocca le palle” oppure” “dai che ti facciamo godere zoccola” e altro ancora.
Paolo potrebbe aggregarsi ma ha il compito di accogliere l’eventuale arrivo di Marja che infatti si fa sentire con un sms.
“Sono sotto casa”
Paolo scende e la incontra. E’ vestita normalmente. Una casta gonna , una camicetta un poco scollata. Viso curato e ben truccata, seppur un poco vistosamente. Forse con troppa matita.
Salgono velocemente. Paolo è spigliato ma nemmeno lei pare in imbarazzo!
Quando entrano in casa la porta della camera è chiusa e nonostante ciò si sentono i gemiti di Marta!
-Bevi qualcosa?- chiede Paolo- Birra? Vino bianco?-
-No grazie. Magari dopo. Ma sbaglio o cominciato?- Marja con un sorriso malizioso.
-Eh si. Marta è parecchio impaziente! Ora vedi tu che fare. Non ti forzo. Se vuoi apriamo la porta e intravedi., se vuoi ascoltare e poi entrare oppure solo ascoltare…come vuoi!-
Marja stupirà il pur esperto Paolo con un :
-No. Io preferisco entrare subito! Così vediamo –
In un istante la porta si apre.
Le luci sono al livello giusto. Quel che basta per vedere ed eventualmente filmare ma niente di eccessivo.
Quando entra Marta è a cavallo di “Steve”. Lo sta cavalcando furiosamente. In piedi al suo fianco “Amico” e “Stefano70” le stanno dando il cazzo in bocca. Nelle mani gli altri due uccelli.
Da lì a poco si sarebbe abbassata per prendere una bella doppia penetrazione con aggiunta di altri cazzi in bocca!
Marja entra con un:
-Disturbo?- ovviamente era una domanda retorica.
In un lampo si toglie la gonna e la camicia.
Sotto, indossa chiari indumenti da porno star!
Si siede subito sul letto.
Due porci le vanno praticamente addosso.
In un istante ha due cazzi in bocca.
Marta è talmente colpita dallo sviluppo che acconsente che tutto il gruppo si dedichi a lei.
Marja è eccitata ma non geme in modo vistoso. Piuttosto ansima rumorosamente.
Una prima fase in cui si fa succhiare le tette da due contemporaneamente mentre alterna i cazzi in bocca. Uno le lecca la figa.
Poi la svolta.
Prende lei iniziativa.
Con un cenno fa capire che vorrebbe che “Amico” si sdraiasse.
Lui lo fa .Ha un cazzo enorme che si erge come un palo!
Lei lentamente ma molto sapientemente le va sopra dandogli le spalle.
Tutti osservano rapiti, eccitai e incuriositi.
Marja lo prende in mano e molto lentamente se lo infila in culo fino a farlo scomparire.
E ora, per il narratore, viene il difficile.
Descrivere un corpo o un viso è molto più semplice che descrivere una voce.
La parlata di Marja è lenta e cantilenante. Come si diceva prima, spesso omette l’articolo e declina il verbo all’infinito. E’ una parlata che va comunque immaginata.
Ed è in questo modo che , una volta che il cazzo di “Amico” scompare nel suo culo, lei allarga le labbra della figa e con sguardo porco ma soprattutto con voce chiara dice:
-Chi vuole mia figa? Cosa aspettate riempirmi?-
Non dimentichiamo con chi ha a che fare. Cinque porci esperti e vogliosi. A loro basta poco per riprendersi dallo stupore.
In una attimo “Steve” si getta su di lei. Ora è in doppietta!
E qui da il meglio di se anche con le parole.
Immaginate ora la parlata di cui sopra ma scandita bene.
Sillabata.
-BRA-VI !! CO-ME- MA-IA-LI…..CO-ME MA-IA-LI……CO-ME- MA-IA-LI-
Un “come maiali” ripetuto a voce alta, sillabato e scandito per bene.
Inutile aggiungere che Marjia gode come una troia. E al precedente” come maiali” aggiunge un “ GODIAMO COME MAIALI!!!”.
I porci la trattano anche a parole come una vera vacca da monta.
Per la prima volta Paolo vedrà Marta come semplice osservatrice e con il viso stupito da tanta troiaggine.
-Alla faccia della verginella!- dirà in seguito.
I cinque si alternano. Dopo essersi alternati la mettono nella tradizionale posizione della doppietta e ci danno dentro a turno.
Marjia non ha alcuna remora. E? sempre” Amico” a togliersi il preservativo e, senza chiedere permesso, glielo infila tutto in bocca al momento della sborrata.
Lei non fa una piega e beve tutto!
-Cazzo come beve sta troia- commenta ansimando “Amico”.
Ora lo sanno anche gli altri e al momento della venuta potranno decidere se venirle in bocca o meno.
La monta è furiosa e dura ancora una quarantina di minuti.
Poi la pausa.
Ora sono tutti in sala. Chi è nudo, chi si è rimesso solo la maglia.
Marta ha un accappatoio e Marja ha indossato solo la camicetta.
Paolo deve abbassare le tapparelle in quanto dall’esterno si potrebbe intravedere una situazione imbarazzante.
Le regole dei giochi prevedono che prima e dopo, ma anche durante la pausa, si cambi registro. Si rida e si scherzi (magari anche forzatamente) ma si cambi registro.
Quindi Marta non è più una zoccola e Marjia non è più una vacca da monta.
In un numero così consistente non è difficile trovare qualcuno che tenga banco almeno fino al momento di ricominciare.
Marja pare stare sulle sue. Sorseggia del prosecco fresco accompagnato da alcuni stuzzichini.
Le hanno fatto qualche semplice domanda generica ma , essendo la prima volta che la incontrano vanno tutti cauti.
Poi si alza, va verso la sua borsetta e dice una frase.
Quella frase cade come sospesa nel silenzio.
-Questa foto mio amore!-
A quel punto è chiaro cosa tenga in mano. Una foto in formato cartaceo.
E la mostra a tutti.
La foto del marito.
-Questa foto mio amore!- dice sorridendo maliziosamente.
Il marito è ripreso dal busto in su. Ha un aria di bravuomo. Una incipiente perdita di capelli. Parecchia pancetta. Due occhi scuri e buoni.
“Steve” la impugna. I porci sono affiatati. Si capiscono al volo. Non hanno bisogno di parlarsi.
Passa la foto in mano a “Stefano70” che gliela mostra in primo piano. !Amico” nel frattempo ha immobilizzato le mani di Marja anche se pare non serva affatto!
E “Steve” prende la testa della troia e gli infila il cazzone enorme nella bocca. Lentamente: Fino alla radice!
-Che bella faccia da cornuto che ha il tuo amore! Proprio un bel cornuto!- commenta “Steve”, sempre dedicandosi alla bocca di Marja.
Poi la gira e accenna a metterla alla pecorina sul divano.
Ma lei anticipa il movimento e lo fa spontaneamente.
E lo accompagna con delle parole:
-Nel culo! Ora nel culo! Voglio inculata a sangue ! A sangue!-
Il resto si puo’ immaginare..Avviene tutto alla pecorina. A turno. Tutti e cinque. Dopo si aggrega anche Paolo mentre, per ciascuno, Marta lecca le palle abbassandosi al livello.
Marjia aggiunge un bel:
-CO-SI-….SIIII…..A SAN-GUE…..A SAN-GUE”.
I tori si alternano , al momento della venuta si fermano e si danno il cambio. Vogliono venire tutti insieme e sulla faccia di Marjia.
Ora lo sperma cola dalla faccia della ucraina . Marta lo lecca se scende oltre il viso.
La matita ha colato insieme alla sborra.
In sei sono venuti sul suo viso e solo Paolo sarebbe bastato a riempiglielo!
Ora è veramente finita.
I cinque vanno via alla spicciolata concordando con Marta (che si è scherzosamente lamentata, ma mica troppo scherzosamente, che sia stata trascurata) un altro incontro a breve, solo per lei.
Nessuno dei cinque riesce a salutare Marja che nel frattempo si era chiusa in bagno e pareva non uscisse mai.
-Per favore Paolo , gira tu il mio cell a Marja se lo desidera. Gli altri eventualmente li sento io!-
Marja uscirà dal bagno come se ci fosse entrata dopo una serata normale!
-Scusate….scusate….devo andare….troppo tardi ora. Grazie….grazie….ci sentiamo ok?.
Accetterà comunque il numero di “Steve”.
Dopo pochi giorni Paolo e Marta (con suo sollievo) seppero che cambiò paese. Sempre nell’hinterland ma ora a qualche chilometro distante.
Su facebook Marja posterà le solite foto del marito e dei figli contornate da cuoricini rossi!
Anche ora ,a la momento in cui il narratore scrive, ha da poco postato una frase romantica che allude alla sua distanza dalla famiglia e dal suo, come direbbe lei MIO AMORE !!!
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
La vera storia di Maria M.racconto sucessivo
Dove vai? Esco con le amiche
Commenti dei lettori al racconto erotico