Il giocattolo

di
genere
gay

Chissà cosa passa nella testa delle persone, e chissà cosa mi passava nella testa, quando ho messo in rete il mio annuncio: 56 anni, sposato, travestito in privato, possibilità ospitare in appartamento a Milano, cerca uno o più giovani disposti a sottomettermi e usarmi. era un chiaro messaggio del tipo, sono un frocio, vecchio, rompetemi il culo.
Passarono alcuni giorni, e fioccarono molte risposte, alcune sembravano non interessanti, alcune erano di persone della mia età, e non mi interessavano, avevo già un padrone anziano, volevo altro, poi mi colpisce la risposta di un gruppo di 5 ragazzotti, molto stringata, cito:
se sei interessata, noi ci siamo, 5 cazzi e resistenti, unica condizione, sarai di nostra proprietà.
Mi aveva colpito intanto il femminile, mi trattavano al femminile, non mi insultavano, ed erano 5, accidenti, da provare.
Risposi e organizzammo per il venerdì, ero libera, chiesi un giorno di ferie, e alla mattina mi preparai con cura, ceretta, lavaggio anale, lubrificazione, per buona parte della mattina mi sono mossa con un plung nel culetto, da dilatarmi per bene, popco prima dell'incontro, ossia per le 11, feci un nuovo clistere, ero pronta, indossai la mia vestaglietta di raso e pizzo, sotto indossavo reggicalze calze e reggiseno, e ai piedi un paio di sandali tacco 10, una parrucca bionda, ed ero ben truccata, mi aveva aiutata la ragazza cinese, del negozio sotto, era bravissima, e mi aiutava con la ceretta e il trucco, e attesi.
Alle 11 e 20 suonarono, aprii e indicai piano e appartamento, socchiusi la porta e mi recai come d'accordo in camera, e mi misi sul letto.
Pochi attimi ed entrarono 5 ragazzi, rimasi di stucco, erano giovanissimi, e mi spaventai, io non volevo problemi con minorenni, ma dopo un attimo, constatai che erano si giovani, ma avevano dai 21 ai 23 anni, comunque erano molto giovani, e io mi sentii in imbarazzo, ma in un attimo, mi raggiunsero nel letto, nudi, e con in mano dei cazzi da favola, il più intraprendente dei 5 disse, ora, e fino a che saremo stanchi, sarai nostra, e cominciarono i giochi, in un attimo, mi ritrovai a spompinare un meraviglioso cazzo, e sentivo che con le mani ravanavano il mio pene e il mio culetto, poi iniziarono le danze, mi sentii prendere e dilatare, il primo era entrato, e cominciò a pompare, fù pazzesco, a turno entravano e uscivano, alcuni finivano dentro la mia bocca, sborrandomi in viso, alcuni nel culo, nel caos, nessuno aveva messo il preservativo, per fortuna eravamo tutti sani, e continuarono per circa trè ore, poi quando ormai il mio ano era distrutto, larghissimo, e si vedevano i primi segni di collasso, i due più porci, decisero di prendermi insieme, e infilarono i loro cazzi dentro, mi uccisero, fù sublime, anche se poi la mia dottoressa si arrabbiò molto con mè, visto in che stato avevo l'ano il giorno dopo, ma intanto godevo come una pazza, poi verso le quattro, esausti, i ragazzi si rivestirono, e sempre il più energico, e capo del gruppo mi disse:ora tu sei nostra, sarai a nostra disposizione e ti faremo quello che vorremo, preparati, nel tuo culo infileremo di tutto, e mi fece vedere il braccio, e poi credimi, sarai una vera prostituta.
Rimasi a dormire a Milano, dissi a mia moglie che era per lavoro, e il giorno dopo andai dal mio medico, come ho già detto prima è una donna, un'amica d'infanzia, lesbica, che conosce per bene la mia vita sessuale, e quando mi ha visitata, mi ha chiesto se mi ero messa a battere, perché un ano simile lo aveva visto solo alle prostitute, e gli raccontai tutto, e alla fine quello che mi disse il ragazzo prima di andarsene.
Mi sconsigliò di fare una simile pratica, in quanto poteva essere molto invasiva, ma sapendo come la pensavo, mi diete delle pomate, e dei consigli, poi mi chiese come andava dal lato anteriore, e le feci vedere che era morto, era ormai mesi che non avevo erezioni, e che i testicoli, a furia di infilarli dentro, non erano quasi presenti, e allora le dissi che forse era ora di toglierli, si mise a ridere, e aggiunse, se fosse per mè vi castrerei tutti maachietti, ma non è proprio così, ma se vuoi, un mio collega te li asporta in studio, chiesi quando e mi disse anche lunedì, accettai, volevo fare un regalo ai ragazzi, e così lunedì andai e mi feci togliere i testicoli, dopo 15 giorni avrei incontrato la banda, e chissà come l'avrebbero presa, ma questo è il futuro racconto.
di
scritto il
2017-06-04
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