Sottilissimo strato di tessuto
di
Nefele
genere
etero
La mia mano afferra lentamente la cerniera lampo dell'ingresso della tenda da campeggio, poco fa l'hai montata e posizionata nella piazzola dedicata, di solito viaggiamo soli, ma questa volta sono venuti anche i nostri amici, siamo quattro coppie, compresi noi.
Il suono della cerniera che si apre copre il sottofondo delle chiacchiere e delle risate dei nostri amici, il mio respiro è affannato e il cuore mi martella nel petto come mai prima, sono eccitata, molto eccitata e intimorita da quello che può succedere all'interno di quel rifugio.
Poco prima, mentre scaricavamo la macchina, ti avvicinai e spostandomi i capelli dal collo, mi sussurrai
"tra cinque minuti raggiungimi in tenda che vorrei farti vedere come ho gonfiato il materasso" Un tuffo al cuore accompagna la mia risposta silenziosa, fatta solo di un sorriso malizioso e pudico allo stesso tempo, te ne accorgi e accarezzandomi la guancia, mi dissi "ti piacerà..." E con un casto bacio ti allontanai e una volta dentro la tenda, inizi a gonfiare il materasso.
Ogni volta che ci posizioniamo in campeggio mi chiedi sempre di controllare il materasso gonfio e sappiamo entrambi come va a finire, questa volta però ci sono anche gli altri e uno strano senso di eccitazione misto a pudore mi stringe lo stomaco.
Guardo il display del cellulare, sono passati quattro minuti, il fischio della pompetta si interrompe e capisco che è ora di raggiungerti, la mia eccitazione è alta e la percepisco nel basso ventre che ormai ha inumidito le mutande.
Carponi, pronta ad entrare osservo la mia mano che scosta il sottile strato di tessuto che mi separa da te.
Apro e ti vedo lì seduto, nudo, con la tua virilità già in tiro con la cappella rosacea in bella vista, con una mano ti tocchi l'asta, su e giù e con l'altra fai un cenno, invitandomi ad entrare mentre il tuo sguardo lussurioso mi investe.
Entro e chiudo dietro di me quel lembo di tessuto che ci separa dagli altri ed eccoci, soli.
Mi avvicino con sguardo ammiccante e ti bacio, se prima il bacio era casto ora è volgare, le lingue si intrecciano, si cercano, si assaporano poi, con falsa ingenuità ti dico " Ma ci sono gli altri, ci sentiranno" " Non mi importa e non fare finta che questo non ti piace, lo so che in fondo sei esibizionista.... il tuo corpo mi sta dando ragione" e avvicini le tue dita al tuo naso e alla bocca, annusando e assaggiando la mia eccitazione, dopo aver toccato mia intimità, ormai in un lago di umori e mi spogli dei vestiti che indosso, lasciandomi nuda.
Le chiacchiere e le risate dei nostri amici sono vicine e lontane allo stesso istante, solo un sottile strato di tessuto ci separa dal mondo esterno e io non ho più pudore, la lussuria ha preso ogni parte di me ed ora ho voglia solo di placare il mio, il tuo, il nostro desiderio.
Mi avvicino e mi metto a cavalcioni sopra di te, le nostre bocche si sfiorano e con un semplice movimento di bacino, ti sento dentro senza difficoltà, tanto è la nostra eccitazione.
Inizio a muovermi su e giù, impalata alla tua asta e poco dopo un orgasmo mi esplode dentro, soffoco il piacere in gola, la mia estasi implode dentro, è una meravigliosa tortura sentire l'energia esplodere e rimbalzarmi dentro... "Lasciati andare..." mi sussurri leccando il lobo dell'orecchio.
Continuo i miei movimenti e le tue mani esplorano ogni centimetro della mia pelle, partendo dalle spalle, la schiena, i fianchi, il culo, mi tocchi, mi stringi, mi pizzichi con tutta la mano e mi piace sempre di più, la tua lingua non mi da tregua, mi assaggia le guance, le orecchie la bocca, mordi le mie labbra e non smetto di danzare questo ballo intenso e godereccio. Il tuo respiro è irregolare, le gocce di sudore ti imperlano le sopracciglia e i baffi, adoro il sapore del tuo sudore e ti lecco, mordo le tue labbra, tanto è il mio desiderio di te, che vorrei mangiarti.
Solo un sottilissimo strato di tessuto ci separa dagli altri, il nostro nido ora è pieno di noi, dei nostri odori, della nostra passione, il calore della tenda aumenta sempre di più, come aumenta l'eccitazione di sapere che gli altri sono fuori ignari dell'energia che ci avvolge.
All'improvviso mi sollevi e con un gesto ti ritrovo sopra di me a dettare tu il ritmo degli affondi, sempre più voraci e vogliosi, le tue mani mi costringono a mantenere le braccia sopra la mia testa e questa cosa inaspettatamente mi piace, il mio respiro incomincia ad accelerare e il tuo lo segue con lo stesso ritmo, le bocche si sfiorano e all'improvviso due gemiti fuoriescono all'unisono dai nostri corpi ormai uniti in uno solo, sento il tuo nettare caldo riempire il mio ventre, ed una scarica di libidine mi invade il corpo, il piacere esce dai nostri corpi, questa volta oltrepassando le pareti di tessuto che ormai sono trasparenti come il vetro, facendoci scoprire.
Il respiro diventa a poco a poco regolare e i miei occhi si perdono nei tuoi, i nasi si sfiorano e un sorriso di estasi imprime i nostri volti .
Un silenzio surreale ci circonda e
consapevoli di ciò che è appena accaduto scoppiamo in una risata complice e naturale avvolta in un abbraccio sudato di passione.
Il suono della cerniera che si apre copre il sottofondo delle chiacchiere e delle risate dei nostri amici, il mio respiro è affannato e il cuore mi martella nel petto come mai prima, sono eccitata, molto eccitata e intimorita da quello che può succedere all'interno di quel rifugio.
Poco prima, mentre scaricavamo la macchina, ti avvicinai e spostandomi i capelli dal collo, mi sussurrai
"tra cinque minuti raggiungimi in tenda che vorrei farti vedere come ho gonfiato il materasso" Un tuffo al cuore accompagna la mia risposta silenziosa, fatta solo di un sorriso malizioso e pudico allo stesso tempo, te ne accorgi e accarezzandomi la guancia, mi dissi "ti piacerà..." E con un casto bacio ti allontanai e una volta dentro la tenda, inizi a gonfiare il materasso.
Ogni volta che ci posizioniamo in campeggio mi chiedi sempre di controllare il materasso gonfio e sappiamo entrambi come va a finire, questa volta però ci sono anche gli altri e uno strano senso di eccitazione misto a pudore mi stringe lo stomaco.
Guardo il display del cellulare, sono passati quattro minuti, il fischio della pompetta si interrompe e capisco che è ora di raggiungerti, la mia eccitazione è alta e la percepisco nel basso ventre che ormai ha inumidito le mutande.
Carponi, pronta ad entrare osservo la mia mano che scosta il sottile strato di tessuto che mi separa da te.
Apro e ti vedo lì seduto, nudo, con la tua virilità già in tiro con la cappella rosacea in bella vista, con una mano ti tocchi l'asta, su e giù e con l'altra fai un cenno, invitandomi ad entrare mentre il tuo sguardo lussurioso mi investe.
Entro e chiudo dietro di me quel lembo di tessuto che ci separa dagli altri ed eccoci, soli.
Mi avvicino con sguardo ammiccante e ti bacio, se prima il bacio era casto ora è volgare, le lingue si intrecciano, si cercano, si assaporano poi, con falsa ingenuità ti dico " Ma ci sono gli altri, ci sentiranno" " Non mi importa e non fare finta che questo non ti piace, lo so che in fondo sei esibizionista.... il tuo corpo mi sta dando ragione" e avvicini le tue dita al tuo naso e alla bocca, annusando e assaggiando la mia eccitazione, dopo aver toccato mia intimità, ormai in un lago di umori e mi spogli dei vestiti che indosso, lasciandomi nuda.
Le chiacchiere e le risate dei nostri amici sono vicine e lontane allo stesso istante, solo un sottile strato di tessuto ci separa dal mondo esterno e io non ho più pudore, la lussuria ha preso ogni parte di me ed ora ho voglia solo di placare il mio, il tuo, il nostro desiderio.
Mi avvicino e mi metto a cavalcioni sopra di te, le nostre bocche si sfiorano e con un semplice movimento di bacino, ti sento dentro senza difficoltà, tanto è la nostra eccitazione.
Inizio a muovermi su e giù, impalata alla tua asta e poco dopo un orgasmo mi esplode dentro, soffoco il piacere in gola, la mia estasi implode dentro, è una meravigliosa tortura sentire l'energia esplodere e rimbalzarmi dentro... "Lasciati andare..." mi sussurri leccando il lobo dell'orecchio.
Continuo i miei movimenti e le tue mani esplorano ogni centimetro della mia pelle, partendo dalle spalle, la schiena, i fianchi, il culo, mi tocchi, mi stringi, mi pizzichi con tutta la mano e mi piace sempre di più, la tua lingua non mi da tregua, mi assaggia le guance, le orecchie la bocca, mordi le mie labbra e non smetto di danzare questo ballo intenso e godereccio. Il tuo respiro è irregolare, le gocce di sudore ti imperlano le sopracciglia e i baffi, adoro il sapore del tuo sudore e ti lecco, mordo le tue labbra, tanto è il mio desiderio di te, che vorrei mangiarti.
Solo un sottilissimo strato di tessuto ci separa dagli altri, il nostro nido ora è pieno di noi, dei nostri odori, della nostra passione, il calore della tenda aumenta sempre di più, come aumenta l'eccitazione di sapere che gli altri sono fuori ignari dell'energia che ci avvolge.
All'improvviso mi sollevi e con un gesto ti ritrovo sopra di me a dettare tu il ritmo degli affondi, sempre più voraci e vogliosi, le tue mani mi costringono a mantenere le braccia sopra la mia testa e questa cosa inaspettatamente mi piace, il mio respiro incomincia ad accelerare e il tuo lo segue con lo stesso ritmo, le bocche si sfiorano e all'improvviso due gemiti fuoriescono all'unisono dai nostri corpi ormai uniti in uno solo, sento il tuo nettare caldo riempire il mio ventre, ed una scarica di libidine mi invade il corpo, il piacere esce dai nostri corpi, questa volta oltrepassando le pareti di tessuto che ormai sono trasparenti come il vetro, facendoci scoprire.
Il respiro diventa a poco a poco regolare e i miei occhi si perdono nei tuoi, i nasi si sfiorano e un sorriso di estasi imprime i nostri volti .
Un silenzio surreale ci circonda e
consapevoli di ciò che è appena accaduto scoppiamo in una risata complice e naturale avvolta in un abbraccio sudato di passione.
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