Sesso con il capo

di
genere
etero

Lavoro in un albergo come receptionist, è sempre molto affollato nonostante sia piuttosto piccolo, solo diciotto camere.
La mattina sono molto impegnata, il pomeriggio lo passo piuttosto tranquillamente fino alle 19:00, l'ora in cui il mio turno finisce per dare spazio a Eugenio, un ragazzo che lavora qui come me.
Mi trovo molto bene, amo il mio lavoro, non mi pesa affatto farlo.
Il nipote della titolare la aiuta nella gestione dell' albergo, e io, essendo diplomata alla ragioneria aiuto come posso anche nelle questioni fiscali.
Il signor Mauro è una persona davvero gentile, spesso un po' arrogante, ma mai con me.
È un ginecologo, ha un'ottima fama, è da poco diventato primario.
Ora dato che è in ferie sta più spesso qui.
È un bell'uomo, alto con i capelli neri e gli occhi verdi, ha un po' di pancetta ma si mantiene bene, ha 45 anni.
Dimenticavo, io ne ho 22.
Tutto è iniziato un paio di mesi fa..

È mercoledì pomeriggio, il giorno più calmo della settimana.
Ho messo in ordine delle fatture, sono le 16:30, mi sa che fino alle 19:00 starò senza fare nulla.
Arriva Mauro, mi dice di prendere le chiavi di riserva, dobbiamo salire al secondo piano, a quanto pare ci sono dei problemi con una persiana.
Prendiamo l'ascensore, lo odio.
È molto spazioso ma mi sento troppo al chiuso, come se non ci fosse abbastanza aria
"Tutto bene Francesca? "
" Si,non si preoccupi, è solo che odio prendere gli ascensori" nel dirlo mi alzo le maniche della camicia e sbottono un paio di bottoni.
" Ecco siamo arrivati, tranquilla "
Arriviamo nella camera diciotto, è la camera più bella di tutte, è la suite presidenziale.
I signori che sono andati via hanno detto che la persiana saliva a fatica, Mauro è bravo in questi lavoretti, se la vede lui.
Mentre lo aiuto a salire una malandata scala a pioli gli cade un martello, mi piego e glielo e passo. Lo guardo dal basso mentre armeggia con un cacciavite, ogni tanto abbassa lo sguardo e noto che sta guardando nella scollatura, ammetto che la cosa non mi dispiace.
Noto un rigonfiamento crescere nei suoi pantaloni, proprio oggi indossa una tuta.
Finisce di aggiustare la persiana e di olearla per bene.

"Hai caldo?" mi chiede, continua a guardarmi la scollatura
" No, perché? "
Mi indica il seno, si avvicina di più.
Sento il suo alito fresco, sa di menta.
" Ti ho vista così scollata, pensavo avessi caldo a causa dell' ascensore " sento la sua erezione premere
" Ah, no no, non è per l'ascensore." Sposto la mano appoggiandola sul suo bel pacco enorme. "Ecco perché" gli sussurro all'orecchio.
Mi stringe forte le natiche tirandomi verso il suo torace.
La mia mano inizia a muoversi sulla sua bella asta dura.
Mi bacia avidamente, dopo un po' la sua lingua inizia a danzare con la mia in una danza lenta e sensuale.
Mi bacia il collo, nel mentre io gli abbasso i pantaloni, lui però mi ferma.
Mi sbottona la camicia, mi toglie il reggiseno guardandomi estasiato.
Passa dietro di me, mi bacia il collo.
La sua erezione preme sul mio culo, ansimo di piacere.
mi alza la gonna all'altezza dell'ombelico, con una mano poi mi stringe forte un seno, brividi percorrono la mia schiena.
Con la mano destra mi sfiora gli slip, infila la mano dentro e dal monte di venere passa al clitoride, stimolandolo con movimenti circolari, andando sempre più veloce.
" Mh, voglio ricambiare " gli dico in preda ai gemiti
" No mia cara, voglio concentrarmi solo su di te, è da tanto che aspetto " mi morde il lobo dell'orecchio.
inarco la schiena, mi penetra con un dito.
caccio un urletto, inizia a muoversi, infila un altro dito.
lentamente mi fa abbassare, mi mette a pecorina, mi reggo con le mani appoggiandomi alla scrivania.
Senza togliere la dita si abbassa, mi toglie le mutandine con la mano sinistra e iniziai a sditalinarmi per bene, mi divarica le gambe.
la mia pancia è appoggiata alla scrivania,sono alla sua mercé con il culo all'aria.
Le sue dita entrano ed escono ad una velocità sempre maggiore.
Mi sento calda e bagnata.
Si piega e inizia a leccarmi,nel frattempo tre dita pompano nella mia figa ormai larga, mi lecca il clitoride e lo succhia
"Come sei dolce, era così che tu immaginavo " non rispondo, riesco solo a gemere come una cagna.
Infila un altro dito,siamo a quattro.Mi sta aprendo in due.
Urlo, urlo come se non ci fosse un domani.
Mi succhia il clitoride con violenza, quasi da farmi male, sto godendo troppo però.
" È la fica più bella che abbia mai visto " dice ansimando
lo vedo leccarsi le labbra
Mi infila un dito in culo, poi un altro.
ho la fica e il culo che pulsano, sto per arrivare lo so.
i muscoli della vagina di stingono intorno alle sue dita, le toglie e inizia a sfregarmi il clitoride con foga, vengo.Per la prima volta squirto, tutto in faccia a lui che beve deliziato.
Emette un mugolio di piacere.
Mi sorrege, mi sento le gambe tremare.
Non mi dà il tempo di riprendermi che mi mette seduta sul bordo della scrivania, mi penetra in un colpo, avvinghio le gambe alla sua vita, mentre mi spacca in due mi succhia un capezzolo, mi stringe le natiche.
Urlo, mi sento piena.
Ha un cazzo enorme.
Pompa con sempre più forza, arriva fino alla fine, mi tocca l'utero praticamente.
Sento il sudore bagnarmi la pelle.
Spinge sempre più forte, "Dai Francesca dai, vieni di nuovo su " mi incita spingendo più velocemente, si ferma due secondi,mi guarda dritto negli occhi e un'ultima stoccata che mi porta sull'orlo di un precipizio.
" Cazzo si " urlo, vengo ancora una volta riversandomi su di lui che tempestivamente si piega, mi succhia tutta per bermi fino all'ultima goccia.
Mi bacia e sento il mio sapore " senti, senti come sei buona "
Scendo dalla scrivania, mi piego, ora voglio divertirmi anche io.
Il suo cazzo è gonfio,la cappella gonfia è fradicia dei miei umori.
Lecco la cappella, poi tutta l'asta, con calma.
Inizio di botto a succhiare, sento la saliva colarmi lungo il mento.
Mi afferra la treccia, mi tiene la testa, seguendo il ritmo
Mi sborra in bocca, caccia un urlo.
Ingoio tutto e mi alzo a baciarlo
"Anche tu sei molto buono"


scritto il
2017-07-01
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