Incontro tra uomini
di
Maschio
genere
gay
Leggo spesso di maschi che si fanno maschi e che amano sentirsi donna. Questo genera in me una certa irritazione poiché esiste anche un altro tipo di maschio omosessuale: uomo, virile, tranquillo, gran porco e allo stesso tempo un vero uomo. È così strano?
Il veterinario dell allevamento era uno stallone di quasi 50 anni che sapeva gestire cavalli e ogni tipo di animale..
ci guardavamo molto mentre io gestivo tutte le problematiche del grande allevamento con i suoi ritmi serrati.
Stavo sempre in calzoncini t-shirt e stivaloni di gomma e mettevo in evidenza il mio corpo massiccio e sudato.
Lui pure aveva un fascino incredibile: peloso, muscoli di ex atleta ma sodo, pizzetto e fare da stallone.
Era nel suo laboratorio ad analizzare dati del bestiame: quel misto odore di animali, infermeria, testosterone e sudore.
Lo salutai.
Chi si vede disse lui.
Ci guardammo fissi e chiudemmo porta e persiane.
A gambe larghe il toro in camice bianco si fece servire...
iniziai a odorargli la patta gonfia. Gli sbottonai i jeans, ammiravo quegli scarponi sotto i jeans. Le braccia grandi appoggiate sulle cosce, il polso larghissimo e peloso, le mani callose grandi del dottore...
Mi feci subito sventolare sotto il naso quella verga massiccia venosa bagnata di sudore. Aprii la bocca come un vitello da latte e sentii la sua mano poggiasti leggermente sulla mia testa rasata.
Mi penetro' la bocca con maestria, gli angoli delle mie labbra trattenevano una schiuma di presborra. Ero impazzito per lui e lui lo sapeva...
Gli baciavo la pancia sudata e pelosa, lasciavo quella sta grandiosa per ammirare un paio di palle degne di un cavallo.
Sapeva di buono anche se odorava forte di muschio.
Allargavo la bocca per servirlo e per mangiarlo bene. Fu lungo. E molto bello
Il veterinario dell allevamento era uno stallone di quasi 50 anni che sapeva gestire cavalli e ogni tipo di animale..
ci guardavamo molto mentre io gestivo tutte le problematiche del grande allevamento con i suoi ritmi serrati.
Stavo sempre in calzoncini t-shirt e stivaloni di gomma e mettevo in evidenza il mio corpo massiccio e sudato.
Lui pure aveva un fascino incredibile: peloso, muscoli di ex atleta ma sodo, pizzetto e fare da stallone.
Era nel suo laboratorio ad analizzare dati del bestiame: quel misto odore di animali, infermeria, testosterone e sudore.
Lo salutai.
Chi si vede disse lui.
Ci guardammo fissi e chiudemmo porta e persiane.
A gambe larghe il toro in camice bianco si fece servire...
iniziai a odorargli la patta gonfia. Gli sbottonai i jeans, ammiravo quegli scarponi sotto i jeans. Le braccia grandi appoggiate sulle cosce, il polso larghissimo e peloso, le mani callose grandi del dottore...
Mi feci subito sventolare sotto il naso quella verga massiccia venosa bagnata di sudore. Aprii la bocca come un vitello da latte e sentii la sua mano poggiasti leggermente sulla mia testa rasata.
Mi penetro' la bocca con maestria, gli angoli delle mie labbra trattenevano una schiuma di presborra. Ero impazzito per lui e lui lo sapeva...
Gli baciavo la pancia sudata e pelosa, lasciavo quella sta grandiosa per ammirare un paio di palle degne di un cavallo.
Sapeva di buono anche se odorava forte di muschio.
Allargavo la bocca per servirlo e per mangiarlo bene. Fu lungo. E molto bello
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