Cristina
di
Francis
genere
pulp
Premetto che questo racconto è puramente inventato, e già so cosa direte:''Oddio hai una fantasia malata!'' Beh che posso dire..lo sò! Muahahahahah.
Era mezzanotte in punto quando guardai negli occhi Andrea con aria interrogativa,esortai dicendo:''Andrea senti sono 2 mesi che non facciamo niente di nuovo,allora hai deciso cosa fare?'' lui mi guardò e rispose:''Beh possiamo anche metterci all'opera,questa volta la nostra vittima sarà una prostituta.Vai a prendere le chiavi della macchina e andiamo''.Non fraintendete nulla,io e Andrea non siamo gay,ma visto che io disponevo di una villa bella grande,io e lui avevamo allestito una sala di torture situata in cantina.La villa era isolata,e così nessuno avrebbe potuto sentire,o meglio ancora,assistere alle nostre malattie mentali.Presi le chiavi della macchina e andai nel garage,accesi l'auto e feci riscaldare il motore.Andrea disse:''Paolo senti questa volta però dobbiamo escogitare un sistema più elaborioso,l'ultima volta quella puttana per poco non ci scappava.Ricordi? ho dovuto inseguirla nei boschi e farla a pezzi,perciò evitiamo di fare tante cazzate''.Annuì con la testa ed uscì garage.Mi diressi in una zona brulicante di puttane,in modo da avere una vasta scelta di puttane.Dopo un paio di km finalmente io e Andrea trovammo la nostra preda: Cristina,27 anni.Io dissi vicino a Cristina:''Ciao bella,qual'è il prezzo per una notte intera,e per una scopata in 3?'' lei pensò e rispose:''Facciamo 350 euro e niente cose strane'' ''Ok'' risposi io.Così Cristina salì in auto completamente ignara del fatto che non avrebbe mai più rivisto la luce del sole.Arrivammo a casa senza aprir bocca,spingemmo Cristina nel salone e mentre io cominciavo a toccarla e a baciarla,Andrea venne dietro di lei con una mazza da baseball e la colpì forte in modo da farle perdere i sensi.Andrea la portò sulle spalle,e io aprì la porta della cantina e accesi tutte le luci.Andrea legò le mani di Cristina con delle catene e la appese come un maiale ad un gancio vicino al muro.Le legò anche le caviglie in modo da non poter scalciare.Accendemmo il caminetto per riscaldare i nostri ''attrezzi'' da lavoro,spogliammo Cristina e attendemmo il suo risveglio.Dopo 1 oretta si risvegliò con aria impaurita.Non le coprimmo neanche la bocca,consapevoli che nessuno ci avrebbe sentiti.Cristina cominciò ad urlare,sempre più forte,fin quando cominciò a piangere,perchè si rese conto di trovarsi in una sala di torture.''COSA VOLETE FARMI?!?!'' disse Cristina presa dalla disperazione.io la guardai e risposi:''Niente,vogliamo solo divertirci'' e suscitai l'ilarità anche di Andrea.Avevo il cazzo duro e come prima cosa glielo ficcai un pò nella figa,in modo da farle godere l'ultima scopata della sua vita.Cristina gemeva e piangeva,era spossata.''Adesso basta'' disse Andrea.Le si avvicinò con una sbarra di ferro rovente e cominciò a menarla piano piano,in modo da farle sentire il ferro rovente sulla pelle nuda.Cristina piangeva sempre più forte.Mentre Andrea continuava a menarla,io presi una sbarra di ferro,come quelle per marchiare le mucche.Solo che sulla nostra c'era scritta puttana.Marchiai la fichetta di Cristina con quella sbarra,ed ella urlava e si dimenava nel tentativo di potersi liberare.Io e Andrea la marchiammo per bene,e dopo che aveva la pelle bruciata e consumata passammo alle armi bianche.Io presi un coltello,e Andrea una mannaia.''NO BASTA BASTA VI PREGO!!!! VI IMPLORO SMETTETELA ODDIO BASTA!!!'' urlava tra le lacrime Cristina.Inizialmente io e Andrea ci sentivamo in colpa,ma dopo un pò di tempo ci prendi il gusto e quelle preghiere non ti fanno più nulla.Io cominciai a tagliarle le dita,e Andrea la graffiava con la mannaia.Il suo bel visino fu graffiato e lacerato dalle lame,e Cristina inerme continuava ad urlare e a piangere.Andrea stanco delle sue lamentele,andò a prendere due catene,una per lui e una per me,e frustammo Cristina con quest'ultime.Ad ogni colpo le catene strappavano e si portavano via un brandello di carne e solo quando io e Andrea riuscimmo ad intravedere le ossa di Cristina ci fermammo.Cristina ormai non piangeva,più ma era solo scossa da tremiti.Presi il coltello e le tagliai via i seni,urlava solo ma non piangeva più,aveva perso molto sangue.2 ore dopo Cristina morì per le ferite.Andrea prese il suo corpo,e lo butto nel fuoco,per far sparire ogni traccia.Pulimmo la cantina e gli attrezzi dal sangue di Cristina,chiudemmo la luce e la porta della cantina a chiave.Cristina non è stata la prima puttana ad essere stata violentata e torturata,e probabilmente non è stata neanche l'ultima.Chiudemmo la luce della villa e andammo a dormire.
Fine.
Vi ricordo ancora che questo racconto è frutto della mia immaginazione.
Era mezzanotte in punto quando guardai negli occhi Andrea con aria interrogativa,esortai dicendo:''Andrea senti sono 2 mesi che non facciamo niente di nuovo,allora hai deciso cosa fare?'' lui mi guardò e rispose:''Beh possiamo anche metterci all'opera,questa volta la nostra vittima sarà una prostituta.Vai a prendere le chiavi della macchina e andiamo''.Non fraintendete nulla,io e Andrea non siamo gay,ma visto che io disponevo di una villa bella grande,io e lui avevamo allestito una sala di torture situata in cantina.La villa era isolata,e così nessuno avrebbe potuto sentire,o meglio ancora,assistere alle nostre malattie mentali.Presi le chiavi della macchina e andai nel garage,accesi l'auto e feci riscaldare il motore.Andrea disse:''Paolo senti questa volta però dobbiamo escogitare un sistema più elaborioso,l'ultima volta quella puttana per poco non ci scappava.Ricordi? ho dovuto inseguirla nei boschi e farla a pezzi,perciò evitiamo di fare tante cazzate''.Annuì con la testa ed uscì garage.Mi diressi in una zona brulicante di puttane,in modo da avere una vasta scelta di puttane.Dopo un paio di km finalmente io e Andrea trovammo la nostra preda: Cristina,27 anni.Io dissi vicino a Cristina:''Ciao bella,qual'è il prezzo per una notte intera,e per una scopata in 3?'' lei pensò e rispose:''Facciamo 350 euro e niente cose strane'' ''Ok'' risposi io.Così Cristina salì in auto completamente ignara del fatto che non avrebbe mai più rivisto la luce del sole.Arrivammo a casa senza aprir bocca,spingemmo Cristina nel salone e mentre io cominciavo a toccarla e a baciarla,Andrea venne dietro di lei con una mazza da baseball e la colpì forte in modo da farle perdere i sensi.Andrea la portò sulle spalle,e io aprì la porta della cantina e accesi tutte le luci.Andrea legò le mani di Cristina con delle catene e la appese come un maiale ad un gancio vicino al muro.Le legò anche le caviglie in modo da non poter scalciare.Accendemmo il caminetto per riscaldare i nostri ''attrezzi'' da lavoro,spogliammo Cristina e attendemmo il suo risveglio.Dopo 1 oretta si risvegliò con aria impaurita.Non le coprimmo neanche la bocca,consapevoli che nessuno ci avrebbe sentiti.Cristina cominciò ad urlare,sempre più forte,fin quando cominciò a piangere,perchè si rese conto di trovarsi in una sala di torture.''COSA VOLETE FARMI?!?!'' disse Cristina presa dalla disperazione.io la guardai e risposi:''Niente,vogliamo solo divertirci'' e suscitai l'ilarità anche di Andrea.Avevo il cazzo duro e come prima cosa glielo ficcai un pò nella figa,in modo da farle godere l'ultima scopata della sua vita.Cristina gemeva e piangeva,era spossata.''Adesso basta'' disse Andrea.Le si avvicinò con una sbarra di ferro rovente e cominciò a menarla piano piano,in modo da farle sentire il ferro rovente sulla pelle nuda.Cristina piangeva sempre più forte.Mentre Andrea continuava a menarla,io presi una sbarra di ferro,come quelle per marchiare le mucche.Solo che sulla nostra c'era scritta puttana.Marchiai la fichetta di Cristina con quella sbarra,ed ella urlava e si dimenava nel tentativo di potersi liberare.Io e Andrea la marchiammo per bene,e dopo che aveva la pelle bruciata e consumata passammo alle armi bianche.Io presi un coltello,e Andrea una mannaia.''NO BASTA BASTA VI PREGO!!!! VI IMPLORO SMETTETELA ODDIO BASTA!!!'' urlava tra le lacrime Cristina.Inizialmente io e Andrea ci sentivamo in colpa,ma dopo un pò di tempo ci prendi il gusto e quelle preghiere non ti fanno più nulla.Io cominciai a tagliarle le dita,e Andrea la graffiava con la mannaia.Il suo bel visino fu graffiato e lacerato dalle lame,e Cristina inerme continuava ad urlare e a piangere.Andrea stanco delle sue lamentele,andò a prendere due catene,una per lui e una per me,e frustammo Cristina con quest'ultime.Ad ogni colpo le catene strappavano e si portavano via un brandello di carne e solo quando io e Andrea riuscimmo ad intravedere le ossa di Cristina ci fermammo.Cristina ormai non piangeva,più ma era solo scossa da tremiti.Presi il coltello e le tagliai via i seni,urlava solo ma non piangeva più,aveva perso molto sangue.2 ore dopo Cristina morì per le ferite.Andrea prese il suo corpo,e lo butto nel fuoco,per far sparire ogni traccia.Pulimmo la cantina e gli attrezzi dal sangue di Cristina,chiudemmo la luce e la porta della cantina a chiave.Cristina non è stata la prima puttana ad essere stata violentata e torturata,e probabilmente non è stata neanche l'ultima.Chiudemmo la luce della villa e andammo a dormire.
Fine.
Vi ricordo ancora che questo racconto è frutto della mia immaginazione.
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