Il dono delle corna (purgatorio)
di
Narcotrax
genere
tradimenti
Passavano i giorni e così le settimane durante le quali il rapporto tra Francesca e me si consolidava sempre più: l amore, il sentimento nostro cui era intrisa anche la dominazione da parte sua nei miei confronti.
Ed io ne godevo sotto tutti i punti di vista, ma il piacere più grande era ed è il suo godimento, il suo piacere tanto mentale quanto fisico la sensazione e l emozione più grande e sentita che lei potesse regalare a me.
Durante le prime settimane ci vedemmo altre volte e cominciai a divenire il suo cesso personale.
La prima volta che accadde ciò eravamo in una stanza d albergo e la cosa successe molte velocemente. Mi mise sulla tazza del bagno con la faccia rivolta verso l esterno e comincio la sua Pioggia dorata dal sapore salino. Ricordo ancora il suo sguardo autoritario mentre si liberava nella mia bocca spalancata: venni immediatamente senza quasi capire che stavo per farlo. Questo fu uno dei primissimi episodi con lei al quale ne susseguirono altri: le feci da portacenere e fu un esperienza particolare e che mi piacque molto.
Schiaffi, calci e sputi corredavano insieme a umiliazioni psicologiche il nostro affetto sbocciato da pochi mesi.
Al lettore desidero dire una cosa importante: questi miei scritti (che tre saranno) non vertono in maniera specifica sulla dominazione in genere, ma su un aspetto che da diversi anni risulta essere la fantasia forse più grande in me: l essere cornuto.
Farò un piccolo passo indietro per meglio spiegarmi.
Mi accorsi di avere un anima dedita al masochismo fin da una giovane età: 17 forse 18 anni.
Nel tempo che passava, anche per dar sfogo seppur indirettamente alla mia suddetta natura, il materiale pornografico che vedevo cominciava ad essere completamente improntato sulla dominazione femminile, sul femdom e tutte le 'pratiche' annesse. Anche le mie letture cambiarono repentinamente e cominciai ad avvicinarmi ai meravigliosi scritti di Sacher-Masoch (e della moglie..), romanzi dedicati (poco o nulla di realmente interessante tranne un meraviglioso romanzo dal titolo V.M. 18) ed opinioni più o meno veritiere su forum o community sul genere. La mia voglia di sapere era tanta almeno quanto di poterla esternare liberamente e metterla in pratica.
Poi, prepotentemente arrivò un ulteriore, forte fantasia: l esser tradito dalla propria donna. L umiliazione che reputo tra le più significative e pesanti da sopportare.
Ogni singola volta che mi masturbavo pensavo a cio: essere fidanzato o sposato e dover accettare tutto questo con estrema crudeltà. Cominciai quindi a spostare le mie ricerche su ciò e tutto questo non fece che accrescere in me il desiderio che comunque restava una fantasia e che probabilmente mai avrei messo in pratica. Poi arrivo lei e con lei sono potuto essere me stesso fin da subito e proprio grazie a ciò, un pomeriggio d estate, inviai a Francesca delle foto (disegni per lo piu) sul tema delle corna consenzienti. Non potevo sapere della sua reazione, ma fin da subito mi disse che era anche una sua fantasia erotica mai messa in pratica. Mi spiego in maniera approfondita e diretta di quanto lei fosse già di suo esibizionista verso il genere maschile (e non solo) e, pur non avendo mai tradito nessun compagno precedente, era una situazione a cui pensava già da qualche anno. Cominciammo a scambiarci materiale, foto, video e racconti dedicati, (molti dei quali glieli passai io dall'interno di questo sito), e a parlarne sempre più liberamente. Lo volevamo entrambi, almeno nelle fantasie rispettive ma nella realtà non sapevamo se e quanto e con chi metterle in pratica.
Il tempo passava e cominciava in lei a insinuarsi una nuova prospettiva rivolta verso me: la castità forzata.
Cominciammo a parlare di questo e della possibilità di prendere una cintura di castità. I motivi erano molto del resto: a cominciare dal fatto che ogni singola parte di me era diventata di sua proprietà e per questo non voleva che io sborrassi in sua assenza. Oltre a ciò la cintura mi avrebbe aiutato, seppur con dolore, a nascondere la mia eccitazione improvvisa.
Spesso mi capitava di avere delle forti erezioni, e quando ciò succedeva in pubblico, specie sul lavoro, la difficoltà fisica e l umiliazione di essere scoperto erano tali che mi convinsi che la cintura di castità mi avrebbe aiutato.
Mi concesse però di toccarmi a patto di non godere mai. Solo lei poteva e doveva godere forte. Pensai che fu giusto ma riflettevo sulla difficoltà di rimanere casto, soprattutto praticando tanta masturbazione senza averne il classico sollievo.
Cominciò un lungo lavaggio del cervello da parte sua (su questo e non solo) e devo dire in tutta sincerità che mi aiutò molto nel convivere con tutto questo. Francesca sa come scoparmi il cervello e fu una cosa che fece fin dal giorno 1.
Ha tanti poteri su di me e questo è uno dei principali.
Tornando alle corna, fu un argomento che non toccammo più per un po di tempo, almeno fin tanto che un brutto giorno Francesca ebbe un malore in casa e il giorno dopo venne ricoverata con una certa urgenza in ospedale dove stette circa due settimane all interno delle quali (oltre soprattutto a guarire dopo i difficili primi giorni di degenza) mi comincio a raccontare di un paio di infermieri che con lei cominciavano ad acquisire una piccola ma costante confidenza. Mi raccontava che spesso quando entrava uno piuttosto che l altro, era solita allargare le gambe e mostrarsi con solo il suo perizoma indosso e aggiungeva nei suoi racconti il fatto che più di una volta vide uno dei due avere delle significative erezioni che molto bene si intravedevano sotto il bianco pantalone. Tutto ciò mi eccitava e non poco e lei era assolutamente cosciente di questo. Mi continuava a far segare con forza ma proibendomi sempre di raggiungere l orgasmo.
Non ci furono altri episodi da narrare di quei giorni e mentre Francesca su riprendeva e usciva dall ospedale, l argomento tornò a cadenza più o meno regolare tra di noi.
A quel punto presi una decisione: avrei cercato io direttamente un amante per la mia donna.
Che fosse l inizio di un purgatorio?
Ed io ne godevo sotto tutti i punti di vista, ma il piacere più grande era ed è il suo godimento, il suo piacere tanto mentale quanto fisico la sensazione e l emozione più grande e sentita che lei potesse regalare a me.
Durante le prime settimane ci vedemmo altre volte e cominciai a divenire il suo cesso personale.
La prima volta che accadde ciò eravamo in una stanza d albergo e la cosa successe molte velocemente. Mi mise sulla tazza del bagno con la faccia rivolta verso l esterno e comincio la sua Pioggia dorata dal sapore salino. Ricordo ancora il suo sguardo autoritario mentre si liberava nella mia bocca spalancata: venni immediatamente senza quasi capire che stavo per farlo. Questo fu uno dei primissimi episodi con lei al quale ne susseguirono altri: le feci da portacenere e fu un esperienza particolare e che mi piacque molto.
Schiaffi, calci e sputi corredavano insieme a umiliazioni psicologiche il nostro affetto sbocciato da pochi mesi.
Al lettore desidero dire una cosa importante: questi miei scritti (che tre saranno) non vertono in maniera specifica sulla dominazione in genere, ma su un aspetto che da diversi anni risulta essere la fantasia forse più grande in me: l essere cornuto.
Farò un piccolo passo indietro per meglio spiegarmi.
Mi accorsi di avere un anima dedita al masochismo fin da una giovane età: 17 forse 18 anni.
Nel tempo che passava, anche per dar sfogo seppur indirettamente alla mia suddetta natura, il materiale pornografico che vedevo cominciava ad essere completamente improntato sulla dominazione femminile, sul femdom e tutte le 'pratiche' annesse. Anche le mie letture cambiarono repentinamente e cominciai ad avvicinarmi ai meravigliosi scritti di Sacher-Masoch (e della moglie..), romanzi dedicati (poco o nulla di realmente interessante tranne un meraviglioso romanzo dal titolo V.M. 18) ed opinioni più o meno veritiere su forum o community sul genere. La mia voglia di sapere era tanta almeno quanto di poterla esternare liberamente e metterla in pratica.
Poi, prepotentemente arrivò un ulteriore, forte fantasia: l esser tradito dalla propria donna. L umiliazione che reputo tra le più significative e pesanti da sopportare.
Ogni singola volta che mi masturbavo pensavo a cio: essere fidanzato o sposato e dover accettare tutto questo con estrema crudeltà. Cominciai quindi a spostare le mie ricerche su ciò e tutto questo non fece che accrescere in me il desiderio che comunque restava una fantasia e che probabilmente mai avrei messo in pratica. Poi arrivo lei e con lei sono potuto essere me stesso fin da subito e proprio grazie a ciò, un pomeriggio d estate, inviai a Francesca delle foto (disegni per lo piu) sul tema delle corna consenzienti. Non potevo sapere della sua reazione, ma fin da subito mi disse che era anche una sua fantasia erotica mai messa in pratica. Mi spiego in maniera approfondita e diretta di quanto lei fosse già di suo esibizionista verso il genere maschile (e non solo) e, pur non avendo mai tradito nessun compagno precedente, era una situazione a cui pensava già da qualche anno. Cominciammo a scambiarci materiale, foto, video e racconti dedicati, (molti dei quali glieli passai io dall'interno di questo sito), e a parlarne sempre più liberamente. Lo volevamo entrambi, almeno nelle fantasie rispettive ma nella realtà non sapevamo se e quanto e con chi metterle in pratica.
Il tempo passava e cominciava in lei a insinuarsi una nuova prospettiva rivolta verso me: la castità forzata.
Cominciammo a parlare di questo e della possibilità di prendere una cintura di castità. I motivi erano molto del resto: a cominciare dal fatto che ogni singola parte di me era diventata di sua proprietà e per questo non voleva che io sborrassi in sua assenza. Oltre a ciò la cintura mi avrebbe aiutato, seppur con dolore, a nascondere la mia eccitazione improvvisa.
Spesso mi capitava di avere delle forti erezioni, e quando ciò succedeva in pubblico, specie sul lavoro, la difficoltà fisica e l umiliazione di essere scoperto erano tali che mi convinsi che la cintura di castità mi avrebbe aiutato.
Mi concesse però di toccarmi a patto di non godere mai. Solo lei poteva e doveva godere forte. Pensai che fu giusto ma riflettevo sulla difficoltà di rimanere casto, soprattutto praticando tanta masturbazione senza averne il classico sollievo.
Cominciò un lungo lavaggio del cervello da parte sua (su questo e non solo) e devo dire in tutta sincerità che mi aiutò molto nel convivere con tutto questo. Francesca sa come scoparmi il cervello e fu una cosa che fece fin dal giorno 1.
Ha tanti poteri su di me e questo è uno dei principali.
Tornando alle corna, fu un argomento che non toccammo più per un po di tempo, almeno fin tanto che un brutto giorno Francesca ebbe un malore in casa e il giorno dopo venne ricoverata con una certa urgenza in ospedale dove stette circa due settimane all interno delle quali (oltre soprattutto a guarire dopo i difficili primi giorni di degenza) mi comincio a raccontare di un paio di infermieri che con lei cominciavano ad acquisire una piccola ma costante confidenza. Mi raccontava che spesso quando entrava uno piuttosto che l altro, era solita allargare le gambe e mostrarsi con solo il suo perizoma indosso e aggiungeva nei suoi racconti il fatto che più di una volta vide uno dei due avere delle significative erezioni che molto bene si intravedevano sotto il bianco pantalone. Tutto ciò mi eccitava e non poco e lei era assolutamente cosciente di questo. Mi continuava a far segare con forza ma proibendomi sempre di raggiungere l orgasmo.
Non ci furono altri episodi da narrare di quei giorni e mentre Francesca su riprendeva e usciva dall ospedale, l argomento tornò a cadenza più o meno regolare tra di noi.
A quel punto presi una decisione: avrei cercato io direttamente un amante per la mia donna.
Che fosse l inizio di un purgatorio?
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