Passione

di
genere
etero

Mi piacerebbe averla qui, quando mi sveglio.
Con la finestra aperta che da sul mare.
Con quell’odore salmastro un po’ salato.
Ancora la temperatura non è così rovente, si starebbe bene insieme, vicini, abbracciati.
La vedo.
Indossa la mia canottiera bianca, le sta grande, tanto grande.
Niente slip, li abbiamo sfilati ieri sera e non so dove sono finiti.
Con la luce del mattino la sua pelle sembra ancora più bianca.
Mi piace abbracciarla e vedere il contrasto dei nostri colori.
Le sorrido.
Il seno le esce irrimediabilmente dalla canottiera.
Come sempre ha i capezzoli duri e turgidi.
La mia erezione è quasi immediata.
Le si avvicina, il capezzolo capriccioso è a pochi centimetri dalla mia bocca.
Succhio avidamente, come un neonato.
Sono drogato di lei della sua pelle, del suo seno.
Ne ho bisogno.
Il mio pene è sempre più duro, cominciano a fare capolino le prime gocce di liquido.
Lei se ne accorge, passa un dito sulla mia cappella gonfia.
Col dito raccoglie la goccia e se la porta alla bocca.
Si alza e si inginocchia tra le mie gambe.
La lingua scivola tra i testicoli, su tutta l'asta il preludio di un pompino, di quelli fantastici, di quelli che arrivano all’anima.
Dopo un po', non c'è più la sua bocca sul mio uccello, ma la sua fica, con le sue labbra sporgenti, avviluppanti che mi abbracciano il cazzo.
I suoi umori li sento tutti su di me…sembra olio…nessuna frizione quando comincia a fare su e giù.
Solo estasi, voluttà e piacere.
Con le mani assecondo il movimento delle sue natiche.
Non so per quanto tempo potrò resistere…
Fa entrate ed uscire la mia cappella dalla sua fica.
Ha i semi gonfi e gli occhi pieni di fiamme.
Ansima.
Forse ansimo pure io.
Non avrei mai voluto e si ferma, si siede sulla mia pancia e me la inonda di umori…
Si gira e si siede sul mio viso.
Inizio a succhiarla avido.
Lo so che impazzisce per la mia lingua.
So anche come va a finire: zampilla e mi inonda. È una diga rotta, ho la faccia madida del suo squirt.
Sono al completo servizio della mia regina, voglio farla godere, voglio farla impazzire.
Anche se ha squirtato non smetto di leccarla, di succhiarla, di berla.
Lei sembra quasi essersi dimenticata del mio cazzo, che solitario non ha perso l’erezione
Per lei sono come la scossa elettrica, vibra, gremita, un po' soffre è un po’ gode.
Ed io godo nel vederla così.
Non resisto la debbo penetrare.
Non resisto più.
Mi alzo la faccio girare, la prendo da dietro.
Lo so quanto le piace essere dominata, dopo che lei ha dominato a me.
Affondo il cazzo fino alle palle. Lei non smette di godere.
La fica bollente bagnata è estasi pura per me.
È il paradiso.
Vengo…copioso, bollente, come un’onda del mare, la inondo…
Lei è mia.
Io sono suo.
scritto il
2017-12-10
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