Mamma Ilaria - Trasformazione

di
genere
fisting

Dopo quell'esperienza, passai due/tre giorni a tormentarmi per quello che avevo fatto. Uscivo poco, avevo smesso di masturbarmi, nonostante ne sentissi la forte necessità e con Roby non ci furono altre esperienze, nonostante avesse provato più volte a farmi cedere. Lo vedeva che ogni volta che mi sfiorava, quasi trasalivo, ma ogni volta che le sue mani cercavano di spogliarmi mi allontanavo.
Il quarto giorno l'astinenza divenne tanto forte che, mentre facevo le vasche per i negozi del centro, mi misi a fissare le mani di ogni ragazzo o uomo che incrociavo, fantasticando su quello che avrebbero potuto farmi. Mi stavo eccitando sempre di più, i capezzoli erano tanto turgidi da essere notati attraverso il reggiseno e la canottiera, mi venne la pelle d'oca, provavo piacere nel sentirli sfregare contro il tessuto, così come nel sentire il clitoride strofinare contro le mutandine fradice. Tutto quello che avrei voluto fare sarebbe stato spogliarmi li in strada e toccarmi per placare quella forte sensazione di eccitamento.
Decisi quindi di tornare a casa, nella speranza che quella sensazione cessasse. Anche il tragitto in macchina fu un supplizio: buche, dossi e il fondo stradale irregolare facevano si che la macchina, ed il mio sedile di conseguenza, vibrassero, arrecandomi sempre più piacere.
Finalmente arrivai a casa, mi distesi sul divano e chiusi gli occhi nella speranza di riuscire a prendere sonno. Ovviamente non ci riuscivo, sempre ossessionata da quel bisogno impellente di toccarmi. Sentii la porta del bagno aprirsi, e mio figlio uscire e dirigersi in salotto, dove mi trovavo anche io. Aprii gli occhi.
-"Roby, ma che cazzo fai?!" Rimasi incredula. Era in piedi davanti al divano, completamente nudo, mani sui fianchi che mi fissava, con l'asta del cazzo ben eretta protesa verso di me.
-"Roby vatti a coprire subito!" Gli dissi con tono poco convincente. Inoltre, quasi incosciamente, mi misi seduta davanti a lui, con il cazzo all'altezza del viso. Dico "quasi" inconsciamente, perchè in fondo non avrei voluto altro che essere presa con forza dal cazzo di mio figlio.
-"Roby, non posso, sono tua madre..." continuavo a parlare praticamente da sola, mentre lui mi fissava con un sorrisino malizioso. Allungò la mano dietro la mia testa, spingendola verso il suo membro. Io non facevo alcuna resistenza e, anzi, aprii la bocca. Continuava a spingermelo in gola molto lentamente, un centimetro alla volta. Arrivai fino alla base, e lo estrasse lentamente, esattamente come lo aveva inserito.
-"...Sono tua madre, una madre sola..." e lo rimise nella mia bocca, per poi estrarlo di nuovo.
-"...Una madre sola e sempre eccitata..." lo ripresi in gola, questa volta da sola.
-"...e che deve essere soddisfatta, più e piu volte" al ché iniziai a spompinarlo, con forza e passione. Lui ansimava e in poco tempo venne, premendomi la testa contro di sé. Eiaculò direttamente nella mia gola, e rimasi in quella posizione finchè non fui certa che avesse spruzzato tutto.
-"E io prometto di soddisfarti tutte le volta che vuoi, mamma" disse, mentre ancora non si era completamente ripreso.
Mi sfilai pantaloni e mutandine , mi voltai di spalle, in ginocchio sul divano davanti a lui, con le mani poggiate sullo schienale.
-"Allora sbrigati a dare una MANO alla mamma che ne ha bisogno" dissi divaricando le gambe e afferrandomi le natiche allargandole. Lui sorrise, si inginocchiò per terra dietro di me e si leccò le dita. Uno, due, tre dita si intrufolarono dentro di me, poi il quarto. Io ansimavo e mugolavo incontrollata.
-"Dammi tutta la mano amore! Mi serve tutta!" Lo incitai. In un attimo era l'intera mano di mio figlio ad entrare e uscire dalla mia fica bagnata. Godevo, all'impazzata. Godevo talmente tanto che i miei umori gocciolavano lungo il braccio di mio figlio. Poi lo fece di nuovo: sentii un altro paio di dita farsi spazio nella mia vagina.
-"Roby che vuoi fare?"
-"Soddisfo la mia mamma" ed aggiunse un terzo dito.
-"Roby se continui così mi spacchi in due!"
-"No, stai tranquilla mamma" disse inserendo il quarto dito. Sentivo la fica dilatarsi e mi piaceva.
-"Roby stanno diventando troppi!"
-"Con te non sono mai troppi!" Disse inserendo completamente la seconda mano. Cominciò a estrarle e ri-inserirle sempre più velocemente, e mi piaceva.
Non ci volle molto perchè raggiunsi l'orgasmo, intenso, forte. Sfilò le mani, ma non completamente. Lasciò dentro tre dita per mano e mi tenne aperta la fica.
-"Wow mamma! Hai la fica enorme, si vede tutto!" Disse sghignazzando.
-"Se continuerai a giocare con lei come hai appena fatto, diventerà ancora più larga" risposi ridendo.
-"Sono convinto che se ci infilassi il cazzo non te ne accorgeresti"
-"Ora come ora credo proprio di no".
Lasciò la presa, facendo rilassare le mie grandi labbra.
-"Sono convinto che qui, invece, lo sentiresti" disse infilandomi un dito nel culo.
-"Che pensi di fare?!" Dissi con voce preoccupata, spalancando gli occhi.
Sfilò il dito, si alzò ed appoggiò il cazzo tra le mie natiche.
-"Roby, sono ancora vergine li. Non lo fare! Se vuoi ti faccio un altro pompino!" Ero preoccupata, ma non mi scansavo. Lui prese la mira.
-"Amore dai, te lo prendo tutto in gola! E dopo ingoio! Oppure puoi continuare a giocare con la fica! Puoi farci tutto ciò che vuoi!" Cercavo di dissuaderlo, ma con un colpo deciso, spinse tutto il suo arenese nel mio culo. Tutto in un colpo solo. Io ero impietrita dal dolore, con gli occhi sgranati a fissare il vuoto, e la bocca aperta senza emettere alcun suono, mentre lui imperterrito, mi inculava con forza, afferrandomi per i fianchi.
Ansimava, ed io rimanevo in silenzio. Mi sbatteva, forte. Ad ogni colpo che assestava, però, il mio culo sembrava adattarsi sempre di più finché, dopo vari minuti, il dolore non lasciò completamente il posto al piacere.
-"Ti piace nel culo mamma?"
-"Si" risposi in preda all'estasi.
Accelerò il ritmo aiutandosi afferrandomi i fianchi. La sensazione di piacere era talmente intensa che iniziai a squirtare, mantre mio figlio continuava a scoparmi il culo imperterrito. Dopo poco venne anche lui, sborrandomi dentro. Mi voltai e mi inginocchiai per terra. Lo spompinai per pulirlo bene, memtre il suo sperma prese a uscire dal mio buco del culo gocciolando per terra.
-"Allora mamma, facciamo un patto: io continuo ad occuparmi della tua fica, del culo e anche della bocca ogni volta che vuoi, in cambio sarai una mia esclusiva. D'accordo?" Disse buttandosi a sedere sul divano, esausto.
-"Come vuoi, ma sappi che dovrai impegnarti molto più di così per soddisfarmi. Ho anni di astinenza da recuperare..." dissi mettendomi a pecora in terra davanti a lui, con la faccia poggiata al pavimento. Mi afferrai le natiche, le allargai, mettendo in mostra fica e culo e lo invitai a reggiungermi.
Mi guardò con gli occhi sgranati, ma non si fece chiamare una seconda volta.
di
scritto il
2017-12-18
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