Sara e il brindisi di capodanno
di
36degrees
genere
orge
10, 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1…
Sara credeva fermamente nel detto “chi non scopa a capodanno non scopa tutto l’anno” e aveva deciso spontaneamente di trascorrere la notte di San Silvestro con me ed altri quattro amici, tutti uomini, Marco, Luigi, Matteo e Francesco.
Non solo aveva deciso di passare il capodanno circondata da soli uomini, ma riteneva anche fosse il caso di farsi scopare da tutti e cinque, giusto per essere sicura di avere davanti un anno sessualmente appagante dopo aver troncato la relazione con mio cugino Cristiano.
Fu così che ci trovammo tutti insieme a festeggiare a casa di Marco.
Al termine del conto alla rovescia verso l’anno nuovo, Marco stappò lo spumante ed io lo spinsi con forza nel culo di Sara, piegata davanti a me sopra il tavolo a novanta gradi con pantaloni e mutandine abbassati e le braccia protese in avanti.
Il suo urlo di dolore e piacere venne sovrastato dal rumore della bottiglia stappata e dai canti di festa che provenivano dalla televisione accesa.
Passai così i primi istanti del nuovo anno a spingerlo nel suo meraviglioso culetto mentre gli altri riempivano gioiosamente i bicchieri e guardavano eccitati la scena in attesa del loro turno.
Naturalmente riempirono un bicchiere anche per me ed uno per Sara e ci invitarono ad unirci al brindisi.
Presi in mano il mio bicchiere senza smettere di inculare Sara che a sua volta prese con fatica in mano il suo.
“Auguri a tutti!”, disse Marco. Avvicinammo i bicchieri per un cin-cin e li abbassammo leggermente verso il tavolo per permettere anche a Sara di brindare.
“Al nuovo anno...e alla grandissima troia che ci stiamo per fare!”, aggiunse Luigi ricevendo un boato di approvazione.
Portai il bicchiere alla bocca e bevvi un po’ di spumante lasciando il membro dentro Sara ma smettendo per un attimo di spingere.
Lei si illuse di poter bere un sorso di spumante a sua volta ma quando avvicinò il bicchiere alle labbra le diedi un rumoroso schiaffo sulla natica che fece traballare lo spumante nel bicchiere, quindi ricominciai a spingerlo con forza dentro di lei.
Sara cercò comunque caparbiamente di bere ma lo spumante che cadeva dal bicchiere sul tavolo era decisamente più di quello che le finiva in bocca.
I ragazzi ridevano divertiti guardando Sara affannarsi goffamente per bere un goccio di spumante.
Quando il suo bicchiere fu completamente vuoto tirai fuori il membro dal suo ano.
“Guarda che disastro hai combinato!”, la rimproverai.
Mi avvicinai all’altro capo del tavolo e spingendole la testa verso il basso le feci ripulire per bene il tavolo leccando e risucchiando lo spumante da sopra di esso.
Fu il turno degli altri ragazzi che la scoparono a loro volta come meglio credevano.
Marco approfittò dei suoi orifizi lasciandola piegata sopra il tavolo; glielo mise nella figa e in culo, quindi avvicinò il membro al suo viso e, dopo essersi versato un po’di spumante sulla cappella, glielo mise in bocca e si fece spompinare a dovere.
Luigi e Matteo le chiesero di spogliarsi, quindi la portarono sul divano e le scoparono bocca, figa e culo in diverse posizioni regalandole (e regalando alla vista di noi altri) una emozionante sessione di doppia penetrazione.
Per ultimo Francesco prese posto sulla sedia, chiese a Sara di inginocchiarsi di fronte a lui e appoggiandole il membro tra le tette si fece fare una meravigliosa spagnola; la fece quindi alzare e sedutasi a cavalcioni sopra di lui la guardò dimenarsi sopra il suo cazzo mentre lui le stringeva forte le natiche riempiendole di sonori schiaffi.
Sara era esausta e i nostri membri erano gonfi di sborra calda che non vedevamo l’ora di donare alla nostra dea del sesso.
Ci trovammo tutti concordi nel voler svuotare le nostre palle sul dolce viso di Sara, regalandole così il primo bukkake del nuovo anno.
Sara si inginocchiò e noi in piedi la accerchiammo con i nostri cazzi mentre fuori i fuochi d’artificio salutavano l’avvento dell’anno nuovo.
Presi il bicchiere di Sara dal tavolo e glielo misi in mano chiedendole di tenerlo sotto al mento.
Fui il primo a venire; diressi i miei schizzi in parte sui suoi occhi ed in parte nel bicchiere che Sara teneva stretto con entrambe le mani.
Quindi fu il turno di Luigi e Matteo che, così come l’avevano scopata insieme, le vennero addosso quasi contemporaneamente colpendole naso, guancie, bocca e capelli.
Marco le schizzò sulla fronte prima di dirigere il getto verso il bicchiere.
Infine Francesco si preparò a venire attorcigliando una ciocca di capelli di Sara attorno al suo membro, quindi le sborrò in faccia colpendola in fronte, sugli occhi e indirizzando gli ultimi schizzi verso il bicchiere.
Il viso di Sara era ora una maschera di sperma; faticava addirittura a tenere gli occhi aperti e quando li sbatteva formava dei filamenti di sborra tra le sopracciglia e le palpebre.
Soddisfatti ci preparammo al brindisi finale.
Marco prese la bottiglia e riempì i nostri bicchieri di spumante.
Sara rimase in ginocchio e cercò di ripulirsi il viso con le mani indirizzando lo sperma che le colava dal volto verso il bicchiere che risultava ora pieno della nostra sborra per tre quarti.
Sara infilò quindi un dito nel bicchiere e lo fece girare cercando di amalgamarne il contenuto; soddisfatta del risultato ripulì il dito infilandoselo in bocca.
“Cin-cin!”, dissi abbassando il bicchiere verso quello di Sara.
I ragazzi fecero lo stesso; “cin-cin!”, “buon anno!”, dissero in coro abbassando a loro volta i bicchieri, quindi bevemmo soddisfatti la nostra dose di spumante mentre Sara, dopo essersi fatta scivolare la nostra sborra in bocca fino a svuotare il bicchiere, la fece centrifugare un po’ nella sua cavità orale prima di ingoiare e di mostrarci felice la sua bocca vuota facendoci una linguaccia con quella stessa lingua che pochi secondi dopo avrebbe usato per ripulire totalmente il bicchiere da ogni residuo di liquido seminale di quello che sperava essere soltanto il primo di tanti drink che avrebbe consumato nel nuovo anno.
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Sara credeva fermamente nel detto “chi non scopa a capodanno non scopa tutto l’anno” e aveva deciso spontaneamente di trascorrere la notte di San Silvestro con me ed altri quattro amici, tutti uomini, Marco, Luigi, Matteo e Francesco.
Non solo aveva deciso di passare il capodanno circondata da soli uomini, ma riteneva anche fosse il caso di farsi scopare da tutti e cinque, giusto per essere sicura di avere davanti un anno sessualmente appagante dopo aver troncato la relazione con mio cugino Cristiano.
Fu così che ci trovammo tutti insieme a festeggiare a casa di Marco.
Al termine del conto alla rovescia verso l’anno nuovo, Marco stappò lo spumante ed io lo spinsi con forza nel culo di Sara, piegata davanti a me sopra il tavolo a novanta gradi con pantaloni e mutandine abbassati e le braccia protese in avanti.
Il suo urlo di dolore e piacere venne sovrastato dal rumore della bottiglia stappata e dai canti di festa che provenivano dalla televisione accesa.
Passai così i primi istanti del nuovo anno a spingerlo nel suo meraviglioso culetto mentre gli altri riempivano gioiosamente i bicchieri e guardavano eccitati la scena in attesa del loro turno.
Naturalmente riempirono un bicchiere anche per me ed uno per Sara e ci invitarono ad unirci al brindisi.
Presi in mano il mio bicchiere senza smettere di inculare Sara che a sua volta prese con fatica in mano il suo.
“Auguri a tutti!”, disse Marco. Avvicinammo i bicchieri per un cin-cin e li abbassammo leggermente verso il tavolo per permettere anche a Sara di brindare.
“Al nuovo anno...e alla grandissima troia che ci stiamo per fare!”, aggiunse Luigi ricevendo un boato di approvazione.
Portai il bicchiere alla bocca e bevvi un po’ di spumante lasciando il membro dentro Sara ma smettendo per un attimo di spingere.
Lei si illuse di poter bere un sorso di spumante a sua volta ma quando avvicinò il bicchiere alle labbra le diedi un rumoroso schiaffo sulla natica che fece traballare lo spumante nel bicchiere, quindi ricominciai a spingerlo con forza dentro di lei.
Sara cercò comunque caparbiamente di bere ma lo spumante che cadeva dal bicchiere sul tavolo era decisamente più di quello che le finiva in bocca.
I ragazzi ridevano divertiti guardando Sara affannarsi goffamente per bere un goccio di spumante.
Quando il suo bicchiere fu completamente vuoto tirai fuori il membro dal suo ano.
“Guarda che disastro hai combinato!”, la rimproverai.
Mi avvicinai all’altro capo del tavolo e spingendole la testa verso il basso le feci ripulire per bene il tavolo leccando e risucchiando lo spumante da sopra di esso.
Fu il turno degli altri ragazzi che la scoparono a loro volta come meglio credevano.
Marco approfittò dei suoi orifizi lasciandola piegata sopra il tavolo; glielo mise nella figa e in culo, quindi avvicinò il membro al suo viso e, dopo essersi versato un po’di spumante sulla cappella, glielo mise in bocca e si fece spompinare a dovere.
Luigi e Matteo le chiesero di spogliarsi, quindi la portarono sul divano e le scoparono bocca, figa e culo in diverse posizioni regalandole (e regalando alla vista di noi altri) una emozionante sessione di doppia penetrazione.
Per ultimo Francesco prese posto sulla sedia, chiese a Sara di inginocchiarsi di fronte a lui e appoggiandole il membro tra le tette si fece fare una meravigliosa spagnola; la fece quindi alzare e sedutasi a cavalcioni sopra di lui la guardò dimenarsi sopra il suo cazzo mentre lui le stringeva forte le natiche riempiendole di sonori schiaffi.
Sara era esausta e i nostri membri erano gonfi di sborra calda che non vedevamo l’ora di donare alla nostra dea del sesso.
Ci trovammo tutti concordi nel voler svuotare le nostre palle sul dolce viso di Sara, regalandole così il primo bukkake del nuovo anno.
Sara si inginocchiò e noi in piedi la accerchiammo con i nostri cazzi mentre fuori i fuochi d’artificio salutavano l’avvento dell’anno nuovo.
Presi il bicchiere di Sara dal tavolo e glielo misi in mano chiedendole di tenerlo sotto al mento.
Fui il primo a venire; diressi i miei schizzi in parte sui suoi occhi ed in parte nel bicchiere che Sara teneva stretto con entrambe le mani.
Quindi fu il turno di Luigi e Matteo che, così come l’avevano scopata insieme, le vennero addosso quasi contemporaneamente colpendole naso, guancie, bocca e capelli.
Marco le schizzò sulla fronte prima di dirigere il getto verso il bicchiere.
Infine Francesco si preparò a venire attorcigliando una ciocca di capelli di Sara attorno al suo membro, quindi le sborrò in faccia colpendola in fronte, sugli occhi e indirizzando gli ultimi schizzi verso il bicchiere.
Il viso di Sara era ora una maschera di sperma; faticava addirittura a tenere gli occhi aperti e quando li sbatteva formava dei filamenti di sborra tra le sopracciglia e le palpebre.
Soddisfatti ci preparammo al brindisi finale.
Marco prese la bottiglia e riempì i nostri bicchieri di spumante.
Sara rimase in ginocchio e cercò di ripulirsi il viso con le mani indirizzando lo sperma che le colava dal volto verso il bicchiere che risultava ora pieno della nostra sborra per tre quarti.
Sara infilò quindi un dito nel bicchiere e lo fece girare cercando di amalgamarne il contenuto; soddisfatta del risultato ripulì il dito infilandoselo in bocca.
“Cin-cin!”, dissi abbassando il bicchiere verso quello di Sara.
I ragazzi fecero lo stesso; “cin-cin!”, “buon anno!”, dissero in coro abbassando a loro volta i bicchieri, quindi bevemmo soddisfatti la nostra dose di spumante mentre Sara, dopo essersi fatta scivolare la nostra sborra in bocca fino a svuotare il bicchiere, la fece centrifugare un po’ nella sua cavità orale prima di ingoiare e di mostrarci felice la sua bocca vuota facendoci una linguaccia con quella stessa lingua che pochi secondi dopo avrebbe usato per ripulire totalmente il bicchiere da ogni residuo di liquido seminale di quello che sperava essere soltanto il primo di tanti drink che avrebbe consumato nel nuovo anno.
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