Imprevisto 2
di
Liciaa
genere
incesti
Era una situazione surreale quella in cui mi trovavo,in topless che spingevo mio nipote dentro il bagno di casa mia con marito e ospiti in terrazzo.
Appena dentro chiusi la porta e lo guardai ma lui abbassò lo sguardo imbarazzato.
Gli dissi di non imbarazzarsi e che lo capivo se cercava di guardare le tette alla zietta,e che alla sua età era normale guardare donne più grandi e mature..
Lui mi rispose che non voleva e che ora si vergognava del suo gesto,ma prima che finisse la frase lo interruppi mettendogli un dito sulla bocca per non farlo parlare..
Guardandolo negli occhi ora vedevo un uomo di fronte a un dubbio ma pensai io a toglierglielo prendendo le sue mani e appoggiandole al mio seno libero, mentre tremava tutto..
Gli chiesi se gli piacesse quello che toccava ma non articolò parola talmente concentrato a riempirsi le mani con le mie tette che cominciò a palpare con convinzione.
Volevo mi guardasse tutta nuda e spostando le sue mani indietreggiai di qualche passo vedendo il suo sguardo deluso ma subito si allargò in un sorriso ,mentre lentamente mi sfilavo gonna e mutandine,nel vedere la mia figa ben depilata e curata.
Non avrei mai pensato di fare un gioco simile con mio nipote ma la situazione che si era creata era diventata bollente e incontrollata..
Non sapevo che fare,avevo voglia di sentire un bel cazzo in quel momento e avvicinandomi a lui gli appoggiai una mano sulla patta per sentire com’era la situazione nei suoi pantaloni..
E si rivelò molto dura,devo dire..
Però avevamo un problema:non eravamo soli in casa in quel momento e rischiavamo che qualcuno avesse bisogno del bagno cogliendoci sul fatto..
A quel punto la paura di esser scoperti prevalse e riacquistando un barlume di lucidità gli chiesi scusa prendendolo per il braccio facendolo uscire di corsa dal bagno…
Dopo quel brevissimo contatto avevo la micia in fiamme e dovevo assolutamente sfogarmi un po’ dalla voglia che era salita in me.
Decisi allora di farmi una doccia e farmi un ditalino per calmarmi un po’ dal fuoco che mi era scoppiato in mezzo alle gambe,e mentre mi toccavo la mente non poteva che correre al ragazzino inesperto che poco fa aveva toccato le mie tette. Venni come una fontana al solo pensiero di farmi toccare da lui e tremante mi accasciai contro il box doccia..
Rivestita e sistemata ora dovevo tornare dai miei ospiti.
Ma come superare l’imbarazzo della presenza di mio nipote??
Fortunatamente al mio rientro in terrazza erano tutti divisi in gruppetti e concentrati chi in discorsi politici e chi in pettegolezzi da bar e nessuno fece caso alla mia assenza prolungata,e sollevata, mi sistemai su una sdraio a fumare una sigaretta..
Ero stordita e non sapevo che pensare,mi sentivo eccitata ma sporca allo stesso tempo e sensazioni strane si aggiravano dentro di me..
Finché si avvicinò mio nipote e si sedette a fianco a me..Nessuno dei due riusciva a spiaccicare parola e fare nulla,e per togliere un pochino di imbarazzo mi allungai per dargli un bacio sulla guancia..
Appena mi avvicinai lui mi abbracciò e mi sussurrò grazie nell’orecchio,aggiungendo che gli era piaciuto parecchio lo spettacolo che aveva visto…e toccato.
Finito l’abbraccio lui si allontanò lasciandomi imbarazzata e rossa in viso.
Avevo sedotto mio nipote e lui aveva riacceso in me una voglia matta come da tempo non avveniva. Doveva essere mio totalmente ora!
Però avrei dovuto essere cauta e non destare sospetti in mio marito o i suoi genitori,se volevo averlo..Dovevo trovare un sistema per averlo dentro le mie mutande,senza che nessuno lo scoprisse ,era difficile ma dovevo riuscirci!!!!
Era arrivata ormai l’ora dei saluti e alla spicciolata stavano andando via tutti,mentre mio marito salutava degli ospiti all’ingresso di casa feci cenno a mio nipote di venire verso di me e lo invitai a seguirmi in cucina..
Una volta dentro lo guardai negli occhi facendomi promettere di non rivelare a nessuno niente di quello che era avvenuto tra me e lui perché sarebbe potuto essere pericoloso e dannoso se qualcuno avesse saputo cosa facessero zia e nipotino insieme..
Lui aveva capito benissimo ma si mostrò un pochino deluso,sperava in qualche mio cenno per portare avanti il gioco ma io uscii dalla stanza senza fare più alcunché..Ma era solo una mossa la mia,infatti stavo andando a recuperare le mutandine che avevo bagnato in ascensore,grazie a lui, e che volevo regalargli..
Una volta recuperate, andai verso la porta di uscita e vidi mio nipote andare verso l’ascensore e gli corsi incontro urlando di aspettarmi,non notando mio marito che mi guardava come se avesse visto una matta..
Alessandro blocco l’ascensore stranito e mio marito chiese il perché del mio urlo.
Inventai la scusa delle sigarette,che le avevo finite e dovevo scendere a comprarle e mi scocciava aspettare un'altra corsa dell’ascensore e lui capendo benissimo che il nostro gioco era tutt’altro che finito si affrettò a darmi ragione dicendo a suo zio che stava già scendendo e che avrebbe diviso volentieri con me la corsa..
Una volta dentro con mio nipote aspettai solo la chiusura delle porte per baciarlo e lui rispose alla grande togliendomi il fiato e allungando una mano per palparmi il sedere sodo.
Purtroppo non durò molto quel bacio porco e peccaminoso perché eravamo quasi alla fine della corsa e saremmo dovuti uscire,ma prima lo abbracciai e infilai una mano nella sua tasca per lasciargli le mie mutande come ricordo..
Lasciandolo solo a rimirare il trofeo mi allontanai sculettando verso il distributore di sigarette.
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