Imprevisto 4
di
Liciaa
genere
incesti
INASPETTATO 4
Ero in bagno a sistemarmi quando mi raggiunse.
A: zia sei bellissima
L: grazie ma non è vero!
A: invece si, hai un corpo di una ventenne e una sensualità che mi fa impazzire.
Mi trovai ad avere un brivido lungo la schiena a quelle parole, sentirsi dire quelle cose faceva sempre piacere, e avvicinandomi a lui per la seconda volta in pochi minuti gli dissi grazie baciandolo teneramente sulla bocca.
Gli chiesi che programmi avesse e mi disse che doveva per forza andare dai suoi nonni a pranzo, lasciandomi visibilmente delusa tant’è che lo notò e aggiunse che però avrebbe preso volentieri il caffè da me facendomi aprire in un sorriso a 32 denti.
Ci rivestimmo entrambi e salutandolo gli dissi che lo aspettavo dopo e che gli avrei fatto il caffè più buono del mondo facendolo ridere di gusto.
Percorsi i 200 metri fino a casa camminando a 20 cm da terra per la felicità e con il pensiero di cosa poter indossare per sorprenderlo un po’, facendomi decidere per una gonna larga a fiori e una canotta scollatissima.
Ero in casa ma sapere di doverlo aspettare almeno un ora mi faceva impazzire, quella mattinata di coccole spinte mi aveva fatto venire voglia non mai e stupiva anche me il desiderio di lui che covavo nel ventre.
Andai di nuovo a farmi una doccia ma questa volta sotto l’acqua mi toccai un po’ per cercare di lenire quella voglia riuscendo però poco nel mio intento finendo la doccia ancora eccitata di prima.
Andai in camera per rivestirmi quando notai il cellulare e mi venne un idea hot.
Non lo avevo mai fatto neanche con mio marito ma decisi di farmi una foto per lui e prendendo in mano il telefono mi sdraiai sul divano e con la camera frontale scattai un selfie a gambe aperte inquadrando solo la passerina ben aperta con 2 dita.
Scattai la foto e gliela inviai.
Non passarono più di 2 minuti che mi rispose con una foto eloquente, infatti aveva messo una mano sulla patta e scritto solo : sto arrivando!!
Andai a vestirmi non vedendo l’ora del suo arrivo, decidendo di truccarmi anche leggermente mettendo giusto un filo di mascara per risaltare gli occhi e un velo di rossetto.
Ero pronta, aspettavo solo lui, avevo gìà anche preparato la caffettiera e mi rigiravo impaziente seduta sul divano quando finalmente suonò il campanello e mi alzai vedendo dal videocitofono che era lui.
Aprii la porta di casa per vederlo scendere dall’ascensore e non appena le porte si aprirono mi stupii,facendomi arrossire, porgendomi un mazzo di fiori coloratissimi.
Entrammo in casa richiudendo il mondo fuori, sapevamo entrambi che non sarebbe esistito nient’altro che noi 2 quel giorno.
L: grazie dei fiori ,ma perché?
A: per te zia, un omaggio alla tua bellezza e perché immagino zio non te li regali mai.
Azzeccò clamorosamente, in quanto mio marito erano anni non me ne regalava più,il chè mi fece apprezzare ancora di più il suo gesto facendomi arrossire ulteriormente.
Mi avviai in cucina per fare il caffè e non appena mi avvicinai ai fornelli lo sentii abbracciarmi da dietro ,appoggiando il pacco duro addosso al mio culo, mettendo le mani praticamente sotto il seno e cominciando a baciarmi il collo con una dolcezza infinita facendomi squagliare nel suo abbraccio.
Non rimasi ferma però e girandomi lo spinsi seduto sulla sedia alzandomi la gonna e mettendomi a cavalcioni su di lui.
Ero seduta sul suo pacco e ci baciavamo come due ragazzini sentendo le sue mani ovunque mentre io gli accarezzavo il petto quando entrò con le dita nelle mutande trovando ben poco di asciutto.
A: zia sei fradicia!!
L: Si lo so,colpa tua che mi fai eccitare così tanto!!
Per tutta risposta lui entro con due dita dentro a masturbarmi piano e poi sempre più forte osando anche con un dito di accarezzarmi il buchetto del culo.
Ero al limite, non volevo venire cosi, non stavolta e con impazienza gli slacciai i pantaloni tirandogli fuori il cazzo ormai duro e pronto levando nel frattempo la sua mano dalla mia fica.
Mi alzai solo un secondo da lui, giusto il tempo di piegarmi per togliere le mutandine, e alzando la gonna mi risedetti strusciandogli la fica gocciolante sopra l’asta facendolo impazzire di piacere.
Ci stavamo strusciando dolcemente e ci piaceva sentire i nostri sessi sfiorarsi ma lo volevo dentro e sollevandomi lo feci entrare piano per abituarmi al diametro, ma che mi fece venire urlando non appena dentro la cappella.
A: tutto bene zia? ti ho fatto male?
L: si , tesoro, mi hai fatto venire altro che male!!
Rimase fermo con il cazzo dentro guardandomi e mettendosi a ridere ma io finalmente appagata mi concentrai su di lui aumentando il ritmo del bacino sentendo le sue mani prendermi per il sedere e aumentare il ritmo della cavalcata.
Stavamo scopando selvaggiamente, io su di lui, e baciandoci con tanta lingua e saliva quando mi disse che stava per venire, e io a parte per avere mio figlio non mi ero mai fatta sborrare dentro, ma non volevo farlo uscire da dentro di me e guardandolo negli occhi gli dissi solo: Riempimi!
Lo sentii che venne, sentii i fiotti caldi uscire e riempirmi la fica facendomi sentire ancora più porca di quanto già non mi sentissi.
Ora avevo solo un problema, farmi prescrivere la pillola.
Non potevo rimanere incinta di mio nipote, fortuna che la mia amica Fiorella era ginecologa...
Ero in bagno a sistemarmi quando mi raggiunse.
A: zia sei bellissima
L: grazie ma non è vero!
A: invece si, hai un corpo di una ventenne e una sensualità che mi fa impazzire.
Mi trovai ad avere un brivido lungo la schiena a quelle parole, sentirsi dire quelle cose faceva sempre piacere, e avvicinandomi a lui per la seconda volta in pochi minuti gli dissi grazie baciandolo teneramente sulla bocca.
Gli chiesi che programmi avesse e mi disse che doveva per forza andare dai suoi nonni a pranzo, lasciandomi visibilmente delusa tant’è che lo notò e aggiunse che però avrebbe preso volentieri il caffè da me facendomi aprire in un sorriso a 32 denti.
Ci rivestimmo entrambi e salutandolo gli dissi che lo aspettavo dopo e che gli avrei fatto il caffè più buono del mondo facendolo ridere di gusto.
Percorsi i 200 metri fino a casa camminando a 20 cm da terra per la felicità e con il pensiero di cosa poter indossare per sorprenderlo un po’, facendomi decidere per una gonna larga a fiori e una canotta scollatissima.
Ero in casa ma sapere di doverlo aspettare almeno un ora mi faceva impazzire, quella mattinata di coccole spinte mi aveva fatto venire voglia non mai e stupiva anche me il desiderio di lui che covavo nel ventre.
Andai di nuovo a farmi una doccia ma questa volta sotto l’acqua mi toccai un po’ per cercare di lenire quella voglia riuscendo però poco nel mio intento finendo la doccia ancora eccitata di prima.
Andai in camera per rivestirmi quando notai il cellulare e mi venne un idea hot.
Non lo avevo mai fatto neanche con mio marito ma decisi di farmi una foto per lui e prendendo in mano il telefono mi sdraiai sul divano e con la camera frontale scattai un selfie a gambe aperte inquadrando solo la passerina ben aperta con 2 dita.
Scattai la foto e gliela inviai.
Non passarono più di 2 minuti che mi rispose con una foto eloquente, infatti aveva messo una mano sulla patta e scritto solo : sto arrivando!!
Andai a vestirmi non vedendo l’ora del suo arrivo, decidendo di truccarmi anche leggermente mettendo giusto un filo di mascara per risaltare gli occhi e un velo di rossetto.
Ero pronta, aspettavo solo lui, avevo gìà anche preparato la caffettiera e mi rigiravo impaziente seduta sul divano quando finalmente suonò il campanello e mi alzai vedendo dal videocitofono che era lui.
Aprii la porta di casa per vederlo scendere dall’ascensore e non appena le porte si aprirono mi stupii,facendomi arrossire, porgendomi un mazzo di fiori coloratissimi.
Entrammo in casa richiudendo il mondo fuori, sapevamo entrambi che non sarebbe esistito nient’altro che noi 2 quel giorno.
L: grazie dei fiori ,ma perché?
A: per te zia, un omaggio alla tua bellezza e perché immagino zio non te li regali mai.
Azzeccò clamorosamente, in quanto mio marito erano anni non me ne regalava più,il chè mi fece apprezzare ancora di più il suo gesto facendomi arrossire ulteriormente.
Mi avviai in cucina per fare il caffè e non appena mi avvicinai ai fornelli lo sentii abbracciarmi da dietro ,appoggiando il pacco duro addosso al mio culo, mettendo le mani praticamente sotto il seno e cominciando a baciarmi il collo con una dolcezza infinita facendomi squagliare nel suo abbraccio.
Non rimasi ferma però e girandomi lo spinsi seduto sulla sedia alzandomi la gonna e mettendomi a cavalcioni su di lui.
Ero seduta sul suo pacco e ci baciavamo come due ragazzini sentendo le sue mani ovunque mentre io gli accarezzavo il petto quando entrò con le dita nelle mutande trovando ben poco di asciutto.
A: zia sei fradicia!!
L: Si lo so,colpa tua che mi fai eccitare così tanto!!
Per tutta risposta lui entro con due dita dentro a masturbarmi piano e poi sempre più forte osando anche con un dito di accarezzarmi il buchetto del culo.
Ero al limite, non volevo venire cosi, non stavolta e con impazienza gli slacciai i pantaloni tirandogli fuori il cazzo ormai duro e pronto levando nel frattempo la sua mano dalla mia fica.
Mi alzai solo un secondo da lui, giusto il tempo di piegarmi per togliere le mutandine, e alzando la gonna mi risedetti strusciandogli la fica gocciolante sopra l’asta facendolo impazzire di piacere.
Ci stavamo strusciando dolcemente e ci piaceva sentire i nostri sessi sfiorarsi ma lo volevo dentro e sollevandomi lo feci entrare piano per abituarmi al diametro, ma che mi fece venire urlando non appena dentro la cappella.
A: tutto bene zia? ti ho fatto male?
L: si , tesoro, mi hai fatto venire altro che male!!
Rimase fermo con il cazzo dentro guardandomi e mettendosi a ridere ma io finalmente appagata mi concentrai su di lui aumentando il ritmo del bacino sentendo le sue mani prendermi per il sedere e aumentare il ritmo della cavalcata.
Stavamo scopando selvaggiamente, io su di lui, e baciandoci con tanta lingua e saliva quando mi disse che stava per venire, e io a parte per avere mio figlio non mi ero mai fatta sborrare dentro, ma non volevo farlo uscire da dentro di me e guardandolo negli occhi gli dissi solo: Riempimi!
Lo sentii che venne, sentii i fiotti caldi uscire e riempirmi la fica facendomi sentire ancora più porca di quanto già non mi sentissi.
Ora avevo solo un problema, farmi prescrivere la pillola.
Non potevo rimanere incinta di mio nipote, fortuna che la mia amica Fiorella era ginecologa...
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Imprevisto 3racconto sucessivo
Imprevisto 5
Commenti dei lettori al racconto erotico