La vecchia porca di campagna 3
di
Naturelle1980
genere
etero
Puntualmente il 28 alle 14:00 io e Zaccaria bussammo alla porta della signora Rosa, la quale ci apri col sorriso tra le labbra, > ci disse, noi entrammo e ci sedemmo al solito tavolo, oltre a noi tre c’era anche Marco, la vecchia ci preparò il caffè e poi disse >, rimanemmo così soli con Marco. Gli spiegammo ciò che oggi volevamo fare e lui ci chiese se sua madre era d’accordo, ovviamente rispondemmo, quasi trasali, non si capiva se sorrideva o si era impaurito, sta di fatto che quando la madre rientro, Marco si sedette in modo da vere tutto, io dissi che potevamo iniziare a divertirci.
Ci spogliammo completamente, tutti tranne Marco, e iniziammo a giocare con la vecchia, ci baciammo, le lingue si incrociavano, le nostre mani correvano su tutto il corpo della signora, sa facemmo salire sul tavolo, e subito ci dedicammo alle sue grosse, gonfie mammelle, la vecchia ci teneva la testa, e noi due succhiavamo e mordicchiavamo i capezzoli, accarezzandogli la pancia, il sedere, e passavamo la mano sulle grosse labbra, senza pero introdurre le dita. Intanto il figlio, seduto sulla sedia restava a guardare.
Finita quella maestosa opera presentammo i nostri cazzi quasi turgidi alla bocca della signora Rosa, che con avidità li prese in bocca tutti e due, venimmo quasi uno dopo l’altro e la vecchia baldracca ingoio tutto.
Poi facemmo girare la signora a pancia sotto, con la testa e le tette che penzolavano da un lato, invitammo Marco a sedersi davanti alla madre, e mentre noi a turno scopavamo il culo della madre, lui si era sbottonato i pantaloni, e la troia lo segava, poi glielo prese in bocca tirandogli un pompino da manuale, allora Marco inizio a palpeggiare le mammelle della madre sempre più avidamente, con sempre più foga, fin quando esplose il suo piacere in bocca alla vecchia porcona, che ora non si accontentava più di due grossi cazzi.
Facemmo mettere la signora Rosa a pecora sul tavolo, e io mi sistemai sotto di lei, quelle tette che mi sbattevano in faccia mi facevano impazzire, e la penetrai con più voglia ancora, mentre Zaccaria spiegava a Marco cosa doveva fare, così il figlio appoggio la sua cappella rossa e gonfia sul buco del culo della madre, inizio a spingere, e tra un urlo ed un altro, la signora Rosa disse a al figlio:>. Dovette sembrargli quasi un ordine, tanto che inculò la madre in un sol colpo e inizio subito a pistonarla con molta intensità, sempre più forte, tanto da fare quasi male alla vecchia troia, quando tutti e quattro venemmo copiosamente, decidemmo di cambiarci di posto.
Zaccaria si sistemò sul tavolo, io a cavalcioni sulla baldracca, e Marco pronto a scopare la madre in figa, la vecchia e il mio amico già scopavano, mentre io spiegavo all’imbranato cosa fare, così lentamente Marco infilò il suo cazzo nella fradicia figa della madre, e tutti e tre riprendemmo a scopare la vecchia.
I gemiti di piacere si sovrapponevano, Marco sborrò nella figa di sua madre, Zaccaria gli riempi le viscere di caldo liquido e io le impiastrai le grosse, gonfie, mammelle, così da vedere la signora Rosa cercare di leccare il mio nettare sparso sul suo corpo.
Alla fine eravamo tutti esausti, tutti tranne Marco, che continuò a leccare la figa della madre che totalmente in estasi, non capiva più nulla.
Davanti a tanta vista io e Zaccaria ripresentammo i cazzi alla bocca della vecchia troia, che senza indugiare li ingoio tutti in una sola volta, il figlio si fermò, giusto il tempo di procurarsi due tubi cilindrici abbastanza larghi, si girò e penetrò il culo e la figa della madre senza pensarci, la vecchia urlò dal dolore, ma Marco continuava, avanti e indietro, in profondita nella madre, fin quando questa volta, dopo l’ennesimo orgasmo collettivo ci lasciammo cadere sulle sedie.
Quando ci rivestimmo io e Zaccaria, Marco era ancora nudo che dormiva sulla sedia, e la signora Rosa, quella vecchia baldraccona era ancora li che ansimava sul tavolo, con ancora i due pali di metallo che le riempivano i buchi.
Chiesi alla signora Rosa quando saremo potuti tornare, lei ci rispose il 5 maggio prossimo…………CONTINUA
Se avete dei suggerimenti per i nostri giochi o domande naturelle1980@virgilio.it
Ci spogliammo completamente, tutti tranne Marco, e iniziammo a giocare con la vecchia, ci baciammo, le lingue si incrociavano, le nostre mani correvano su tutto il corpo della signora, sa facemmo salire sul tavolo, e subito ci dedicammo alle sue grosse, gonfie mammelle, la vecchia ci teneva la testa, e noi due succhiavamo e mordicchiavamo i capezzoli, accarezzandogli la pancia, il sedere, e passavamo la mano sulle grosse labbra, senza pero introdurre le dita. Intanto il figlio, seduto sulla sedia restava a guardare.
Finita quella maestosa opera presentammo i nostri cazzi quasi turgidi alla bocca della signora Rosa, che con avidità li prese in bocca tutti e due, venimmo quasi uno dopo l’altro e la vecchia baldracca ingoio tutto.
Poi facemmo girare la signora a pancia sotto, con la testa e le tette che penzolavano da un lato, invitammo Marco a sedersi davanti alla madre, e mentre noi a turno scopavamo il culo della madre, lui si era sbottonato i pantaloni, e la troia lo segava, poi glielo prese in bocca tirandogli un pompino da manuale, allora Marco inizio a palpeggiare le mammelle della madre sempre più avidamente, con sempre più foga, fin quando esplose il suo piacere in bocca alla vecchia porcona, che ora non si accontentava più di due grossi cazzi.
Facemmo mettere la signora Rosa a pecora sul tavolo, e io mi sistemai sotto di lei, quelle tette che mi sbattevano in faccia mi facevano impazzire, e la penetrai con più voglia ancora, mentre Zaccaria spiegava a Marco cosa doveva fare, così il figlio appoggio la sua cappella rossa e gonfia sul buco del culo della madre, inizio a spingere, e tra un urlo ed un altro, la signora Rosa disse a al figlio:>. Dovette sembrargli quasi un ordine, tanto che inculò la madre in un sol colpo e inizio subito a pistonarla con molta intensità, sempre più forte, tanto da fare quasi male alla vecchia troia, quando tutti e quattro venemmo copiosamente, decidemmo di cambiarci di posto.
Zaccaria si sistemò sul tavolo, io a cavalcioni sulla baldracca, e Marco pronto a scopare la madre in figa, la vecchia e il mio amico già scopavano, mentre io spiegavo all’imbranato cosa fare, così lentamente Marco infilò il suo cazzo nella fradicia figa della madre, e tutti e tre riprendemmo a scopare la vecchia.
I gemiti di piacere si sovrapponevano, Marco sborrò nella figa di sua madre, Zaccaria gli riempi le viscere di caldo liquido e io le impiastrai le grosse, gonfie, mammelle, così da vedere la signora Rosa cercare di leccare il mio nettare sparso sul suo corpo.
Alla fine eravamo tutti esausti, tutti tranne Marco, che continuò a leccare la figa della madre che totalmente in estasi, non capiva più nulla.
Davanti a tanta vista io e Zaccaria ripresentammo i cazzi alla bocca della vecchia troia, che senza indugiare li ingoio tutti in una sola volta, il figlio si fermò, giusto il tempo di procurarsi due tubi cilindrici abbastanza larghi, si girò e penetrò il culo e la figa della madre senza pensarci, la vecchia urlò dal dolore, ma Marco continuava, avanti e indietro, in profondita nella madre, fin quando questa volta, dopo l’ennesimo orgasmo collettivo ci lasciammo cadere sulle sedie.
Quando ci rivestimmo io e Zaccaria, Marco era ancora nudo che dormiva sulla sedia, e la signora Rosa, quella vecchia baldraccona era ancora li che ansimava sul tavolo, con ancora i due pali di metallo che le riempivano i buchi.
Chiesi alla signora Rosa quando saremo potuti tornare, lei ci rispose il 5 maggio prossimo…………CONTINUA
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