Sguattero domestico
di
servio1234
genere
dominazione
“Entra servo e baciami i piedi...”
L’'ordine arriva secco con voce imperiosa. Cercavo una relazione schiavo padrona in qualita' di sguattero domestico e finalmente l'avevo trovata, potendo realizzare questa fantasia che da tempo mi girava nella mente.
“ C'è' sempre bisogno di uno sguattero in casa...”
Questa la risposta ad una mia richiesta di disponibilita’ attraverso mail precedenti.
La Padrona dopo una telefonata mi convoca in un bar per verficare la merce e la mia reale intenzione di devozione. Sono leggermente emozionato e speranzoso, una sensazione che non si stanca mai di apprezzare. E' piu' giovane di me, ma con tanta esperienza alle spalle e lo dimostra subito. Veste con indumenti sportivi e la cosa viene da me apprezzata, perchè' si presenta per come è', e non per come potrebbe volere la controparte.
“Ogni volta che ti chiamo accorri senza fiatare, chiaro?”
Come presentazione penso non c'è male, mi sembra convinta del ruolo.
“La prima volta che accampi scuse hai chiuso capito?”
Definiti gli ultimi dettagli operativi mi ordina un messaggino giornaliero al mattino di saluto come atto di devozione.
Per più di un mese non arrivano ordini, ma una mattina arriva finalmente la convocazione.
“Presentati alle 15, suona al campanello ed appena entri saluta come devi.”
Arrivata l'ora stabilita e con il cuore agitato suono un minuto prima.
Apre. Entrando mi inginocchio, le bacio i piedi e come ricompensa mi arriva un ceffone in pieno viso.
“Hai suonato in anticipo non succeda più, ora veloce vieni nel bagno.”
La mia nuova Padrona si è’ presentata con indosso un bel paio di stivali neri, sopra dei pantaloni attillati, per il resto è’ vestita in maniera normale. Gli stivali sono l’unico incentivo iniziale concesso in fase di conoscenza, mai più calzati.
Arrivano cosi' le istruzioni operative con tono secco e severo. Inutile dire che sono previste punizioni in caso di infrazioni. Mi viene ordinato di spogliarmi e mi fa indossare un perizoma rosso.
Essendo estate sarà un sollievo questo abbigliamento. Peccato non possa guardare mai negli occhi la Padrona di casa, non poter cogliere la soddisfazione nel punire la sua merce, mi è stato vietato espressamente.
“Ora datti da fare mentre io mi rilasso sul divano”
Ha inzio cosi' il mio servizio di sguattero reale con cadenza settimanale mediante invio di sms.
“Dopo il bagno vieni in cucina servo che ti aspetta un bel lavoro”.
Mentre lavo la vasca da bagno la mia mente attenta è proiettata all'esterno del bagno in attesa di un cenno della Dea. Non e' l'eventuale punizione che mi fa lavorare con precisione e dedizione, ma il fatto di sentirmi usato a puntino. Più gli ordini sono secchi e decisi, più provo gioia nel servire. Una situazione quasi inconcepibile considerando il mio carattere e la mia indole. In passato ho avuto diverse situazioni da sottomesso avvertendo spesso da parte della dominante una mancanza di appartenenza e possesso. Solo una situazione reale di dipendenza poteva eliminare ciò e devo concludere che alla fine non mi sbagliavo.
Finito il mio compito avviso la Padrona che, intimandomi lo sguardo basso, verifica dettagliatamente ogni particolare e puntualmente arrivano gli ovvi schiaffi sul viso che sugellano la dipendenza.
A quattro zampe vengo accompagnato in cucina e mi ritrovo una bella fila di piatti da lavare.
“Non credere di aver finito, dopo i piatti mi pulisci il pavimento schiavo”.
Mentre lavo il pavimento vengo ripreso più volte ma la cosa mi piace e mi sprona maggiormente. Lei con l'esperienza che ha, lo sa e sa come dirigere la sua proprieta'. E' stato deciso da entrambi liberamente questo rapporto ed è per questo che mi sento libero, libero di vivere le mie emozioni senza vergogna e senza giustificazioni.
Dopo aver chattato con i suoi amici un'ora, la Padrona mi assesta una stilettata con il suo frustino sul posteriore e la prevedibile serie di schiaffi, sibilando
“Se vuoi che ti riconvochi e ti metta successivamente il collare, lo dovrai meritare. Adesso vieni qua, mi serve uno sgabello per i miei piedi, mi devo rilassare.”
Tutto sudato e stanco vengo adibito a tale scopo, mentre la padrona si riposa. Finiti i miei compiti si fa baciare nuovamente le basse estremità e con durezza mi mette alla porta. La relazione dura cosi' per 3 mesi alla fine della quale mi mette il collare e mi permette di adempiere ad altri servizi iniziali, come ad esempio il bidet umano. Mentre sono preso dalle stoviglie mi chiama e mi ordina di raggiungerla in bagno. La trovo seduta sul water e sento il rumore del nettare che scende.
“Vieni qua sguattero. Usa la lingua e pulisci bene.”
Con ingordigia ed impegno ripulisco tutto.
“Bravo ora hai i miei umori su di te e guai se ti lavi, adesso torna a lavare. Se continui cosi' vedrò di cederti ogni tanto a qualche mia amica. Ti manderò un sms con via e campanello, tu senza fiatare andrai, pulirai ed alla fine te ne andrai senza discussioni.
Se la mia amica non sarà soddisfatta assaggerai la mia frusta.”
Il futuro sembrava riservare ulteriori emozioni fino a quando la padrona unilateralmente ha licenziato il suo sguattero personale per improvvisi impedimenti. Mi è rimasta un'esperienza faticosa ma emozionante. Volevo provare una situazione reale e sono riuscito ad assaporarla ma quanti piatti…..
L’'ordine arriva secco con voce imperiosa. Cercavo una relazione schiavo padrona in qualita' di sguattero domestico e finalmente l'avevo trovata, potendo realizzare questa fantasia che da tempo mi girava nella mente.
“ C'è' sempre bisogno di uno sguattero in casa...”
Questa la risposta ad una mia richiesta di disponibilita’ attraverso mail precedenti.
La Padrona dopo una telefonata mi convoca in un bar per verficare la merce e la mia reale intenzione di devozione. Sono leggermente emozionato e speranzoso, una sensazione che non si stanca mai di apprezzare. E' piu' giovane di me, ma con tanta esperienza alle spalle e lo dimostra subito. Veste con indumenti sportivi e la cosa viene da me apprezzata, perchè' si presenta per come è', e non per come potrebbe volere la controparte.
“Ogni volta che ti chiamo accorri senza fiatare, chiaro?”
Come presentazione penso non c'è male, mi sembra convinta del ruolo.
“La prima volta che accampi scuse hai chiuso capito?”
Definiti gli ultimi dettagli operativi mi ordina un messaggino giornaliero al mattino di saluto come atto di devozione.
Per più di un mese non arrivano ordini, ma una mattina arriva finalmente la convocazione.
“Presentati alle 15, suona al campanello ed appena entri saluta come devi.”
Arrivata l'ora stabilita e con il cuore agitato suono un minuto prima.
Apre. Entrando mi inginocchio, le bacio i piedi e come ricompensa mi arriva un ceffone in pieno viso.
“Hai suonato in anticipo non succeda più, ora veloce vieni nel bagno.”
La mia nuova Padrona si è’ presentata con indosso un bel paio di stivali neri, sopra dei pantaloni attillati, per il resto è’ vestita in maniera normale. Gli stivali sono l’unico incentivo iniziale concesso in fase di conoscenza, mai più calzati.
Arrivano cosi' le istruzioni operative con tono secco e severo. Inutile dire che sono previste punizioni in caso di infrazioni. Mi viene ordinato di spogliarmi e mi fa indossare un perizoma rosso.
Essendo estate sarà un sollievo questo abbigliamento. Peccato non possa guardare mai negli occhi la Padrona di casa, non poter cogliere la soddisfazione nel punire la sua merce, mi è stato vietato espressamente.
“Ora datti da fare mentre io mi rilasso sul divano”
Ha inzio cosi' il mio servizio di sguattero reale con cadenza settimanale mediante invio di sms.
“Dopo il bagno vieni in cucina servo che ti aspetta un bel lavoro”.
Mentre lavo la vasca da bagno la mia mente attenta è proiettata all'esterno del bagno in attesa di un cenno della Dea. Non e' l'eventuale punizione che mi fa lavorare con precisione e dedizione, ma il fatto di sentirmi usato a puntino. Più gli ordini sono secchi e decisi, più provo gioia nel servire. Una situazione quasi inconcepibile considerando il mio carattere e la mia indole. In passato ho avuto diverse situazioni da sottomesso avvertendo spesso da parte della dominante una mancanza di appartenenza e possesso. Solo una situazione reale di dipendenza poteva eliminare ciò e devo concludere che alla fine non mi sbagliavo.
Finito il mio compito avviso la Padrona che, intimandomi lo sguardo basso, verifica dettagliatamente ogni particolare e puntualmente arrivano gli ovvi schiaffi sul viso che sugellano la dipendenza.
A quattro zampe vengo accompagnato in cucina e mi ritrovo una bella fila di piatti da lavare.
“Non credere di aver finito, dopo i piatti mi pulisci il pavimento schiavo”.
Mentre lavo il pavimento vengo ripreso più volte ma la cosa mi piace e mi sprona maggiormente. Lei con l'esperienza che ha, lo sa e sa come dirigere la sua proprieta'. E' stato deciso da entrambi liberamente questo rapporto ed è per questo che mi sento libero, libero di vivere le mie emozioni senza vergogna e senza giustificazioni.
Dopo aver chattato con i suoi amici un'ora, la Padrona mi assesta una stilettata con il suo frustino sul posteriore e la prevedibile serie di schiaffi, sibilando
“Se vuoi che ti riconvochi e ti metta successivamente il collare, lo dovrai meritare. Adesso vieni qua, mi serve uno sgabello per i miei piedi, mi devo rilassare.”
Tutto sudato e stanco vengo adibito a tale scopo, mentre la padrona si riposa. Finiti i miei compiti si fa baciare nuovamente le basse estremità e con durezza mi mette alla porta. La relazione dura cosi' per 3 mesi alla fine della quale mi mette il collare e mi permette di adempiere ad altri servizi iniziali, come ad esempio il bidet umano. Mentre sono preso dalle stoviglie mi chiama e mi ordina di raggiungerla in bagno. La trovo seduta sul water e sento il rumore del nettare che scende.
“Vieni qua sguattero. Usa la lingua e pulisci bene.”
Con ingordigia ed impegno ripulisco tutto.
“Bravo ora hai i miei umori su di te e guai se ti lavi, adesso torna a lavare. Se continui cosi' vedrò di cederti ogni tanto a qualche mia amica. Ti manderò un sms con via e campanello, tu senza fiatare andrai, pulirai ed alla fine te ne andrai senza discussioni.
Se la mia amica non sarà soddisfatta assaggerai la mia frusta.”
Il futuro sembrava riservare ulteriori emozioni fino a quando la padrona unilateralmente ha licenziato il suo sguattero personale per improvvisi impedimenti. Mi è rimasta un'esperienza faticosa ma emozionante. Volevo provare una situazione reale e sono riuscito ad assaporarla ma quanti piatti…..
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