Scopata a casa della mia amante Federica (4)

di
genere
tradimenti

Federica succhiava veramente di gusto facendomi fremere sempre di più. Provai a toccarle il culo ma lei mi scostò la mano, come spesso succedeva in macchina: non gradisce il sesso anale me lo ha sempre detto. All'improvviso mi guardò in faccia e mi disse in tono perentorio di sedermi per bene sopra il letto mentre lei si allontanava dal mio cazzo. Mi sistemai un poco mettendomi dietro la schiena il cuscino (probabilmente del marito di lei) guardandola: lei si slacciò tutto rimanendo solo in tacchi e perizomino, salendo con le scarpe sopra il letto. Mi prese la faccia con una mano e me la portò contro la sua figa consentendomi di leccarla. Era umidissima e apertissima e sentivo tranquillamente i suoi umori leccandola da sopra le mutandine. Federica mugolava guardando il soffitto e continuando a tenermi la faccia ben adesa alla sua fessura. Ad ogni leccata avevo la bocca piena di umori e fui costretto a deglutirli molte volte; era praticamente un fiume in piena. Si staccò da me dicendo "Ti voglio" e senza darmi il tempo si chinò sopra le ginocchia infilandosi il cazzo nella figa senza nemmeno bisogno di scostare il filo del perizoma. E subito iniziò ad ondeggiare sopra il mio cazzo spingendo in alto con le gambe e sollevandosi sopra il cazzo per poi tornare giù ed infilarselo nuovamente tutto dentro. Aveva ancora i tacchi con cui stava sopra il letto, ed in quel modo assomigliava ad una prostituta a pagamento come si vedono in alcuni film pornografici. Sussultava ma riusciva comunque ad infilarselo tutto dentro senza difficoltà, ed io ero già da tempo alla massima erezione. Mi guardava e con tono perentorio mi disse: "Toccami le tette su .... Oddio voglio scoparti". Le afferrai immediatamente le tette iniziando a giocarci a due mani anche con la bocca. Le mordicchiavo dolcemente i capezzoli e lei ansimava dicendo "oh si godo, oh si godo" aggiungendo a queste parole il mio nome. La situazione e l'ambiente rischiavano di farmi venire in breve tempo. Non volendo rischiare ad un certo punto la bloccai e mentre la slinguazzavo avidamente in bocca la feci rialzare e voltare, in modo che fosse seduta con il suo culo sopra le mie gambe. "Dai girati Federica, voglio prenderti!" .... Da brava capì subito le mie intenzioni e si mise a 4 zampe con la faccia puntata verso il fondo del letto. Per divertimento, come faccio spesso in macchina, non la penetrai subito, ma le infilai le mie dita nella figa fino al punto di masturbarla con 4 dita in contemporanea dentro di lei. "Oddio non ti fermare" urlava Federica in modo ripetitivo. Era il momento adatto per prenderla: tolsi le dita e piazzandomi dietro di lei, con un colpo secco le piazzai il cazzo dentro. Federica cacciò un urlo, e se non sapessi che adora essere posseduta con forza mi sarei forse preoccupato di averle fatto male; ed infatti subito si placò iniziando ad emettere gemiti ritmati e dicendo "Siiii spingi forza.... Non ti fermare... Fammi godere". LA ascoltavo ma la mia attenzione era rapita dall'immagine che proiettava lo specchio: mentre la stavo montando a pecora vedevo chiaramente la sua faccia truccata fare delle smorfie di piacere. Ad ogni spinta corrispondeva un gemito e la bocca le rimaneva costantemente aperta evidenziando le sue labbra rosse. "Più forte su più forte" iniziò ad incitarmi; obbedii con piacere aumentando la velocità con cui spingevo il mio cazzo dentro di lei. Con le mani nel frattempo stavo cercando di arrivare alle sue tette, riuscendo solamente a sfiorarle perché, come vedevo dallo specchio, le stavano ballonzando velocissime al ritmo della scopata. Penso che sia durata almeno altri 5 minuti prima che Federica mi dicesse "Fammi venire spingi forza.... dai..ci sono quasi spingi daiiiii". Io spostai le mani dal suo bacino per portarle sopra le sue spalle (Federica è molto più bassa di me) e le dissi "Ti scopo tutta fammi vedere come godi, dai ansima che te lo spingo fino in fondo!". Con le mani sopra le sue spalle la spingevo verso di me mentre con il bacino allargavo i miei movimenti, in modo da far si che le penetrasse a fondo. Senza dirle niente Federica inarcò la schiena....Messa in questa posizione quando le spingevo dentro il mio cazzo mi sembrava di arrivarle fino in fondo. Dopo poco iniziò a mugolare velocissima, quindi si arrestò di colpo cacciando un urlo intenso che temevo potesse essere udito da fuori. Tremò tutta mentre io sentivo una sensazione di caldo intenso che circondava il mio cazzo. Federica stava venendo con uno dei suoi orgasmi fragorosi. Non la lasciai, anzi continuai a spingere a fondo fino a quando non smise di ansimare per riprendere fiato. A quel punto mi fermai e tenendola per i fianchi cercai dolcemente di girarla. Aveva ancora il fiatone mentre mi guardava con la bocca aperta ed uno sguardo godurioso stampato sul volto. La feci appoggiare sopra la sponda del letto e le allargai le gambe il più possibile; le strusciai la mia cappella sopra i peli della sua figa e ppoi la penetrai. lei allargò ancora di più le gambe e piano piano le portò dietro di me avviluppandomi praticamente a se. Anche se mi riduceva la possibilità di movimento, questo contatto forzato era molto eccitante; in più Federica prese a strizzarsi le tette fra le mani guardandomi dritto negli occhi. "Dai vieni fammi vedere che ti piace scopare!" mi disse. Continuai a penetrarla da sopra mentre lei iniziava nuovamente ad ansimare. Come ho scoperto nel tempo Federica è una donna multiorgasmica ed infatti in breve venne nuovamente, urlando "Siiii oddiooooooo!" mentre si strizzava ancora di più le sue tettone. Ormai ero in dirittura di arrivo e quindi uscii da dentro di lei poiché lei non prende la pillola. Mi toccai leggermente mentre lei mi fissava con quella sua aria da pompinara. "Dai sborrami le tette, su fammi vedere!" disse con veemenza. In macchina non le ero mai venuto sopra le tette, ma di solito in bocca in modo da non lasciare tracce sui suoi vestiti. Non me lo feci ripetere. "Siiii vengo Federica...fammi goderee!" urlai anche io e iniziai a venire. Non andò come avevo pensato: forse per l'eccitazione per la novità o forse per il posto dove la stavo scopando, il primo getto fu fortissimo e le arrivò sulla guancia destra, vicinissima alla bocca. Anche lei non se lo aspettava e fece un verso come di disapprovazione, anche se non disse nulla, ed anzi con la mano mi prese il cazzo continuando a segarmi mentre stavo venendo. Il resto della mia sborra le coprì la tetta sinistra e alcuni fiotti arrivarono al suo collo. Quando ebbi finito Federica aveva una buona parte del busto coperta dalla mia sborra. Rimasi sopra di lei ansimante e mi allontanai da lei per rifiatare. Lei si alzò piano piano, ma non riuscì ad impedire che un po' della mia sborra le cadesse anche sopra il letto. Lo sperma che le era arrivato al viso le stava colando, ma lei, come se nulla fosse, se lo pulì con la mano praticamente splamandolo sulla sua guancia. "Non ti preocupare" mi disse "tanto mio marito non nota queste cose, e poi al ritorno dal viaggio di affari vorrà sicuramente fare qualcosa, quindi posso mascherarlo tranquillamente" "Se vuoi ricomporti usa pure il bagno, oio mi farò dopo la doccia". Mi pulii e rivestii con calma. Tornato nel salotto la trovai in perizoma che aveva iniziato a cucinare. "Hai fatto bene...Io inizio a preparare il pranzo perché devo andare a riprendere i miei figli da mia madre". "Non ti preoccupare per uscire così tanto sopra abita mia cugina quindi non hai bisogno di nasconderti". "Ci vediamo poi in negozio e ci sentiamo per messaggi va bene?". si avvicinò a me e mi diede un bacio con la lingua. "sei fantastica lo sai?" le dissi ma lei non rispose ma si limitò a sorridere. Il pensiero che avesse ancora la mia sborra addosso mi faceva quasi venir voglia di scoparla nuovamente.. Purtroppo dovetti andare, lasciando quella splendida donna a cucinare in perizoma. Ma ben sapevo che in breve avrei potuto scoparla nuovamente
scritto il
2018-02-27
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