Scopata a casa della mia amante Federica (3)

Mi spogliai senza aspettare....Federica in piedi mi stava osservando e nel frattempo si era portata una mano alla figa. Quando scopiamo in macchina molto spesso si diverte a sditalinarsi mentre mi succhia il cazzo. Vedevo il suo dito medio scomparire sotto le mutandine, ed entrare dentro la sua figa, senza incontrare molta resistenza. saranno state le due gravidanze o il sesso, ma devo ammettere che ha una figa molto ben aperta, con delle labbra che si intravedevano facilmente sotto il perizoma. Si stava masturbando, ma la sua espressione era immutata, concentrata sui miei movimenti. Io nel frattempo ero rimasto in mutande, appoggiando gli indumenti la nel comodino. "Vedo che il tuo fratellino è contento come sempre di vedermi eh?" mi fece con quella sua aria da gatta vogliosa. "Certo" risposi "è sempre pronto a godersi una bella figa come te!!" Non si scompose, anzi tolse il dito da dentro e iniziò a lisciarsi con la mano destra. Sopra il suo braccio si vedeva chiaramente il nome della figlia tatuato. Piano piano salì con la mano verso il suo seno (una terza abbondante) iniziando ad accarezzarsi piano piano i capezzoli ed iniziando a mugolare sommessamente. Si scostò con la sinistra, dove invece si notava il nome tatuato di suo figlio, la sopravveste trasparente per poi togliersela piano piano dalle spalle. Mi stava facendo impazzire anche se non la stavo toccando. Sembrava uno spogliarello e di tanto in tanto mentre mugolava toccandosi i capezzoli, iniziò a dire il mio nome. Stavo per alzarmi ed andare da lei ma lei subito mi fermò con un gesto perentorio della mano. "Aspetta non avere fretta, voglio fartelo indurire ancora prima di poterci divertire" e fece quello che non mi aspettavo: portò fuori la lingua dalla bocca e si leccò piano piano il capezzolo destro. Mi sentii avvampare in basso: Federica, senza togliere gli occhi di dosso dal mio volto, si stava leccando le tette per me, come mai le avevo visto fare nei nostri incontri. All'improvviso si voltò, dandomi le spalle, e fu allora che notai che dietro aveva uno specchio dal quale intravedevo tranquillamente quello che stava facendo. Il suo culo, poco celato dal filo del perizoma e dal piccolo bordo in stile gonnella, era davanti a me, ma soprattutto lo spacco della sua figa, che sembrava aver inglobato il perizoma. Invece guardando allo specchio, la vedevo toccarsi le tette. "Cosa vorresti caro?" mi disse. Non ebbi problemi a rispondere "Fammi uno dei tuoi pompini che mi sta scoppiando". Federica si girò nuovamente verso di me e iniziò ad avvicinarsi al letto dove io ero seduto seminudo, con il cazzo che mi fuoriusciva vistosamente dalle mutande. Si mise a sedere davanti a me e si scostò leggermente il perizoma per far si che potessi ammirare la sua figa (non che ce ne fosse bisogno, visto che il perizoma non riusciva a contenerla) e si infilò due dita dentro. In un attimo le tolse e le porto ancora umide alla mia bocca e mi disse "Senti se sono bagnata"..... con la lingua diedi una leggera leccata e notai subito che avesse la mano completamente bagnata. Quasi non mi accorsi che nel solito momento lei si fosse abbassata e avesse iniziato a leccarmi l'asta del pene. Federica andava su e giu con la lingua strusciandosi, provocandomi un brivido tutte le volte che si avvicinava alla mia cappella. Mi trovai anche io a mugolare..... Federica non contenta passò la sua lingua sopra le palle, che erano ancora contenute dalle mie mutande; quindi con la mano destra si afferrò al bordo e tirò fuori anche quelle. Così appoggiò le sue dita sopra le mie palle e senza problema si infilò il mio cazzo in bocca riuscendo, come avveniva anche in macchina, ad arrivare quasi alla base. Mentre lo faceva mi stava ancora guardando con la sua espressione da pompinara per godersi le mie reazioni. Deve aver visto il mio volto diventare paonazzo perché quasi subito si porto di nuovo più in alto, lasciando solo la cappella tra le sue labbra. Con la maestria che le ho sempre riconosciuto iniziò a succhiarmi il cazzo, alternando profonde succhiate a leggeri colpettini di lingua o discese verso la base.