Scopata a casa della mia amante Federica (2)

Per essere sicuro di avere tutto il tempo necessario per godermi la mia amante Federica, il giorno in cui mi disse di andare a casa sua presi un giorno di ferie. La settimana prima di questo evento avevo avuto con Federica solo un rapido incontro, dove oltre a qualche toccatina intima non eravamo riusciti ad andare. Ero molto eccitato, anche perché al momento di prospettarmi la scopata in casa mi aveva detto che aveva un idea piccante. Mi lavai bene essendo Federica pignolissima in quanto all'igiene intima. Per non dare sospetti mi vestii tranquillamente come se dovessi andare a lavorare. Federica mi aveva spiegato minutamente dove andare anche se in realtà conoscevo benissimo la sua abitazione. Parcheggiai lungo la strada leggermente più lontano da casa sua, e come mi aveva detto passai dal sentiero posteriore fino ad arrivare al portoncino del giardino. Suonai e la voce sempre suadente di Federica mi chiese "Chi è?". Le dissi il nome e subito mi aprii. Subito dopo il cancello passai un piccolo giardino e arrivai alla porta del suo appartamento, che era già aperta. Entrai e subito mi resi conto che dietro la porta c'era Federica vestita come una puttana. Ricordo benissimo come mi stava aspettando: aveva una sopravveste nera completamente trasparente con alcuni bordi in pizzo dalla quale si intravedeva direttamente l'intimo che aveva sotto. O meglio quel poco che aveva..... Non aveva il reggiseno così si intravedeva perfettamente l'areola dei suoi capezzoli duri. Sotto si vedeva un micro perizoma con un bordino che gli faceva da gonnellino dal quale penzolavano i lacci del reggicalze. Ai piedi aveva i tacchi, anche se devo ammettere che Federica porta quasi sempre i tacchi essendo bassa di statura. Ovviamente era truccatissima e accessoriata: orecchini a pendente, braccialetto a fasce multiple e collana che le calava dolcemente sopra le tette. Era veramente una bellissima visione e non lasciava dubbi sul proseguimento della mattinata. Mi disse: "ti piace il regalo di S.Valentino che mi ha fatto mio marito?" ed aveva un sorrisetto stampato in faccia. Io sinceramente le risposi: "certo ti sta molto bene anche se non vedo l'ora di togliertelo di dosso". Sorrise e mi si avvicinò; ci scambiammo un bacio e subito approfittai per tastarle il culo. Mi tolse la mano dicendomi: "non avere furia, godiamoci le libertà della casa". Così dicendo si allontanò da me sculettando visibilmente verso la cucina. La casa di Federica non è molto spaziosa e l'ingresso è direttamente collegato con la cucina. Nell'ingresso capeggiava una sua foto assieme al marito e ai figli, e mi venne da chiedermi cosa avrebbero pensato di lei vedendola in quel modo. Io da parte mia mi sentivo contento che lei fosse in quel modo. Prese due bicchieri e una bottiglia di vino e mi disse: "Vuoi favorire?". Annuii. Mi verso un mezzo bicchiere e poi bevemmo svuotando i bicchieri. Federica bevve molto piano, con le sue labbra coperte interamente di rossetto rosso, che lasciarono un chiaro alone sopra il bicchiere. Non vi devo dire che io già mi ero indurito tutto e penso che la cosa si vedesse chiaramente anche dai pantaloni. Mi guardò dicendo: "Potremmo andare in camera a metterci comodi, che ne pensi? Togliti pure la giacca, mettiti comodo". Non me lo feci dire due volte; la seguii avido di la nella sua camera. Devo dire che pensavo di trovare una camera più ordinata, invece c'era una sedia dove capeggiavano indumenti maschili, sicuramente del marito. Entrando per poco non andai a sbattere contro il comodino che si trovava subito passata la porta, sopra il quale c'erano alcune catene chiaramente da uomo e una piccola cornice che ritraeva Federica e il marito nel giorno del matrimonio. Mi fece subito cenno di sedermi sopra il letto, mentre lei se ne andò in fondo alla camera vicino all'armadio. Mi guardò e disse :"Inizia a spogliarti su!"