I super poteri del nipotino terza parte
di
Nealviam
genere
incesti
Come preventivato Marco, il nipote di Sonia, passava ogni tanto, diciamo pure spesso, a casa nostra per sollazzarsi con la sua zietta che gli aveva fatto provare il brivido e i piaceri del sesso vero. Sonia la mia compagna, la mia troia sempre affamata di cazzo, in particolare del cazzone del nipotino, che nonostante la giovane età in mezzo alle gambe vantava un palo di carne da primato.
Ormai il gioco era diventato scoperto, avevamo detto a Marco il nostro modo “libero” di intendere il sesso, e perciò scopavamo in tre aggiungendolo alla lista dei nostri vibratori umana., come Sonia definiva i suoi partners delle nostre sedute di sesso sfrenato. Sonia era ben contenta di prendere due cazzi insieme, in special modo il cazzone del nipotino, che già aveva avuto modo di testare in tutti i buchi.
Un giovedì pomeriggio dopo una scopata di qualche ora Marco ci comunicò che avrebbe proposto un nuovo gioco per Sonia che sicuramente le sarebbe piaciuto molto. Mi chiese il permesso, io curioso lo accordai, : volevo proprio vedere che cosa aveva architettato. Nemmeno la mia compagna era a conoscenza del gioco a cui accennava lo stallone. Sonia aveva delle precise e semplici istruzioni: vestirsi da troia!
Il giorno prima del ‘gioco’ infatti andammo a fare un po’ di shopping, le comprai delle calze autoreggenti neri, una mini gonna molto corta, un corpetto con pizzi e fiocchetti e per finire un completo di intimo iper-attillato e ristretto che metteva in evidenza le due tettone che tanto piacevano a Marco.
L’attesa fino a sabato sembrò interminabile, già dalle 13 Sonia iniziò a prepararsi truccandosi come una vera mignotta e vestendosi con gli abiti che avevamo comprato in centro il giorno prima: anche io ero eccitatissimo, e mi preparai all’arrivo di Marco, che con un leggero ritardo suonò alla porta.
I due amanti si scambiarono un bacio passionale “Vedo che hai seguito le mie istruzioni: brava troietta, ora vuoi vedere il giochetto che ti ho preparato vero?” così dicendo tirò fuori un righello e lo porse a Sonia “Il tuo gioco è fuori dalla porta ora te lo faccio entrare”. Spalancando la porta si videro 4 ragazzini più o meno coetanei di Marco entrare in casa, tutti e quattro estasiati alla vista di Sonia che invece sembrava un po’ imbarazzata e scocciata “Ecco ragazzi questa qui è la troia che vi dicevo, oggi pomeriggio ci divertiremo un po’ con lei, che dite?”. Si era portato degli amichetti a casa per divertirsi con Sonia, stava per formarsi un’orgia davanti ai miei occhi: cinque ragazzini con Sonia protagonista, il mio cazzo già non stava più nelle mutande, così iniziai a menarmelo furiosamente. “Cazzo è proprio una bella troia guarda che meloni” “Mmm sìsì e poi ha anche un bel culetto sodo” I ragazzini iniziarono a palpare la vacca dappertutto che, se inizialmente pareva riluttante e non troppo felice della sorpresa, stava iniziando a gradire il trattamento. Marco pensò bene di intervenire :“Ragazzi ricordatevi le regole, se volete divertirvi oggi pomeriggio dovrete seguire le mie regole chiaro?” “Certo Marco” risposero in coro i quattro, poi il nostro nipotino indicando il righello in mano alla mia compagna la invitò a spogliarli uno per uno e a misurare le loro dotazioni. Tutti e quattro gli ospiti si iniziarono a toccare la patta da sopra i pantaloni, ma secondo gli ordini sarebbe stata Sonia dover estrarre i cazzi, farli rizzare del tutto e poi misurarli minuziosamente. I primi due erano due ragazzotti dell’età di Marco, il primo si chiamava Paolo, il secondo Arturo. La mia compagna estrasse due bei cazzoni, che non erano al livello di Marco, ma dopo averli menati e ciucciati un po’ li misurò entrambi 21cm, il terzo ragazzo era Ahmed, marocchino davvero brutto a vedersi, ma Sonia non poteva non gradire una dote come la sua di 25cm molto dura e dello stesso diametro degli altri due piselloni. L’ultimo ragazzino era Leonardo, magrino, quasi rachitico con gli occhiali, le lentiggini sulle guance e i denti un po’ sporgenti, non si capiva cosa ci facesse in mezzo a quei maschioni iperdotati, tutti molto sviluppati per la loro età. Ma quando estrasse la verga di Leonardo Sonia ebbe una bella sorpresa tra le mani, infatti,nonostante le sembianze da sfigato,il giovincello aveva un biscione di 27cm tra le gambe!!! Era più dotato del marocchino, su quel corpicino poi il suo pisellone svettava ancora di più. L’ultimo a essere ‘misurato’ fu Maro che chiaramente batteva tutti i suoi amici con 28cm e una circonferenza maggiore rispetto a tutti gli altri. “Zia li ho selezionati bene i miei amici: Paolo e Arturo giocano con me a calcio e sono i più dotati dopo di me; Ahmed andava con me a scuola e mi ricordavo che negli spogliatoi dopo ginnastica mostrava sempre il suo biscione, anche se oramai lo batto facilmente, infine c’è Leonardo… pensavo già che saremmo dovuti venire solo in 4, ma ho scoperto per caso il mio vicino di casa che si segava guardandosi dei porno, è veramente dotato e sapevo che ti sarebbe piaciuto molto”.
I 5 stalloni si trovavano nudi in cerchio con Sonia in ginocchio al centro che non poteva credere ai suoi occhi, c’erano 5 piselloni, grossissimi, pronti solo per lei; Presto a Sonia fu lasciato solo il perizoma addosso e per non perdere tempo iniziò a ciucciare i suoi stalloni, ne ciucciava uno alla volta e intanto ne segava due per poi dare il cambio con un ritmo ciclico, “Troiona hai pranzato?” “No perché slurp slurp?” “Ora ti daremo da mangiare noi troietta, ragazzi fatele ingoiare un po’ di sborra calda”.
Sonia a quelle parole iniziò a pompare un cazzo solo alla volta, succhiando come un aspirapolvere e segando come una forsennata, il primo a venire fu Leonardo che riversò una grandissima quantità di sperma nella bocca di lei, poco dopo seguirono i due compagni di calcio di Marco che vennero parzialmente anche sulla faccia e le tette di lei, che però da brava bevitrice di sperma raccolse tutto il liquido biancastro e se lo spinse in bocca; infine Ahmed iniziò un bocchino molto violento ficcandole il cazzone fino in gola e a spingerle su e giù il suo palo tenendola per la nuca, ogni tanto estraeva il cazzone per farla rifiatare e farsi succhiare le palle “ti piace il mio cazzo troia?” “mmm slurp è buonissimo slurp sa davvero di slurp uomo”, prese addirittura a schiaffeggiarla con il suo nerchione sulle guance fino a che anche lui non esplose nella bocca della mia compagna succhiacazzi, che sazia si pulì la bocca con il polso dicendo poi “Mi sono fatta davvero una scorpacciata di sborra ragazzi, grazie a tutti”.
Io ero col cazzo in mano segandomi alla vista di Sonia che ingoiava litri di sborra che fuoriuscivano da dei piselloni aitanti, duri e potenti.
“ Mauri, tesoro, hai visto ? Ti sono Piaciuta? “ “ Mmmm…lo sai che mi fai impazzire quando fai la troia…” Mi avvicinai con i miei 24 cm di cazzo in tiro ,che certo non sfiguravano in quella selva di pali di carne, lo appoggiai alla bocca della zoccola “ Adesso prendi anche la mia di sborra “ “ Siiii amore sìììììì..” e mi regalò uno dei suoi pompini paradisiaci finchè non le scaricai in gola il frutto di tutto l’arrapamento che mi aveva provocato. Lei mi ripulì per bene poi guardò Marco che era rimasto un po’ in disparte. “ Marcolino ma tu ? Non fai le coccole alla zietta “ Marco si rifece subito: strappò letteralmente le mutandine di Sonia e iniziò a trombarsela a pecorina tra le urla di piacere di lei e gli incitamenti degli altri quattro, che si toccavano per riprendersi dal mega pompino della troietta “Dai sfondala quella troia ahahah”.
Dopo trenta minuti di pecorina Marco estrasse il suo cazzo sguainandolo come una spada, porse il cazzone sulle sapienti labbra di Sonia che fece il resto ingoiando anche lo sperma di lui , come al solito molto abbondante e denso. La mia compagna pensava di poter avere un attimo di tregua, ma sia Marco che gli altri quattro avevano nuovamente i cazzi svettanti ed erano tuttaltro che stanchi e appagati. Si accarezzano i cazzi dritti guardando Sonia con gli occhi ancora pieni di libidine. " Troia adesso ti scopiamo tutti, e dopo ti facciamo anche il culo..." Lei si masturbava godendosi la scena, pronta ad accogliere i cinque giovani membri.
"MMMMMM....si scopatemi , inculatemi, sfondatemi......sono la vostra zoccola...."
Il primo a penetrare Sonia fu Ahmed che si rivelò ancora una volta molto arrogante e un po’ violento nei suoi modi di fare, infatti dopo aver messo la mia compagna a pecora iniziò a vibrare dei colpi molto forti: la fica di lei si era notevolmente allargata.
Dopo un quarto d’ora Ahmed iniziò a sborrare nella fregna della mia compagna, che senza nemmeno il tempo di pulirsi dovette accogliere il cazzo di Marco, poi quello di Arturo, quello di Leonardo e ancora quello di Marco; le sborrarono ovunque : sul corpo, sul seno, in faccia, sulle chiappe, sulla schiena, in fica in bocca: era completamente coperta di sperma, ma visto il numero dei giovani tra una sborrata e l’altra gli altri avevano tempo di riprendersi rendendo il piacere di Sonia infinito.
Marco fece stendere Sonia di schiena sul tappeto e mentre uno da davanti le infilava il pisellone in bocca un altro abusava di lei scopandosela da terra, stavolta però quegli stronzi non esageravano, infatti dopo 5 minuti di pompata di bocca o scopata in fica i cinque ragazzini si davano il cambio per poter durare di più. “Ho la fica in fiamme mmm ma quanto godo però!!! Non ho mai goduto tante volte in vita mia” i cinque stalloni stavolta si erano regolati quasi alla perfezione infatti dopo 45 minuti fecero nuovamente inginocchiare Sonia, visibilmente provata, spruzzandole addosso altri litri di sborra quasi all’unisono. “Ahahah hai un bell’odore di sborra puttana! Forse è meglio che ti faccia una doccetta perché qui non siamo ancora sazi, vogliamo scoparti un altro po’ ” disse Ahmed con tono tracotante.
I cinque ragazzi accompagnarono Sonia a farsi la doccia, lavandola e palpandola .
Dopo un quarto d’ora tornarono con la vacca tra le braccia con in dosso un accappatoio di seta rosa, visibilmente divertita e felice “Dai datemi un altro po’ di cazzo fatemi vedere il gioco di cui mi parlavate!” “Certo puttana ti faccio subito vedere” disse Luca che la prese al volo per i fianchi infilandole la mazza fino a metà fica che la fece urlare, poi senza nemmeno l’uso delle braccia iniziò a scoparsela!!! Sonia abbracciava il suo tenero amante che per sollevarla usava solo il suo cazzone e scopandosela con forti colpi dell’addome!!! La vacca godeva come una cagna in calore, ma soffriva ad ogni affondo dello stallone che finalmente venne sbrodolando sui suoi meloni sperma caldo,
Ma non era ancora soddisfatta, la porcona....
"Ragazzi... ma il mio culetto ve lo siete scordati?..." Marco, Arturo, Ahmed , Paolo e Leonardo
Loro si guardarono meravigliati.
"Si avete capito, voglio essere inculata... chi è il primo?"
Marco si tolse dalla fica e iniziò a strusciarglielo sul buco del culo, per lubrificarlo con la sborra e gli umori che le colavano dalla fica.
Poi puntò la cappella sull'ano e la penetrò leggermente, ma ancora era stretto.
Allora si abbassò e prese a leccarle fica e ano contemporaneamente, provocandole un orgasmo.
"Ma sei una porcellina tu... ti piace avere tutti questi cazzi per te vero?"
Era abbastanza lubrificata adesso e Marco la inculò, strappandole un urlo....ma di piacere.
Quella visione fece eccitare oltremodo Ahmed, che prese a segarsi sulle tette della zoccola facendosi fare una bella spagnola e le sborrò addosso, ansimando.. schizzandole in faccia e sulle bocce.
"Perché non ti sposti e ti metti sotto di lei, ora che ha il culo dilatato? Voglio farle provare una doppia penetrazione...che ne dici porca?" Chiese Marco, che pareva leggerle nel pensiero.
"Si si!! Voglio due cazzi... uno in fica e l'altro nel culo!!"
Gli altri ragazzi avvicinarono il cazzo alla bocca di Sonia facendosi spompinare e chiavandola in bocca a turno.
"La vuoi un po' di sborra eh? La vuoi porcellina?"
"Siii sborratemi in bocca sono la vostra troietta... sborrateeee... voglio bere tutto... sono assetata di sborra!
Marco la fece mettere sopra di lui, inculandola di nuovo e le tenne le cosce allargate... Ahmed, le penetrò la fica.
La troia godeva in maniera indescrivibile... due cazzi in corpo, divisi da una sottile membrana di carne... due paia di palle che sbattevano contro di lei mentre la penetravano tutta.
"Sfondatemi ragazzi... Dai mettetemi un altro cazzo in fica…dai "
" Che troia che sei. il cazzo non ti basta mai…..." Marco invito Leonardo . “ dai Leo schiaffale in fica anche il tuo cazzone. Riempiamola bene. “
Leonardo arrivò di corsa puntò il su cazzo in fica e sia oure a fatica riuscì d entrare affiancandosi a quello di Ahmed.
Lei era in estasi “ Dio mio…..bellissimo….sìììì spingete , sfondatemi”
Presero allora a chiavarla lentamente, tirandoli tutti fuori e poi rimettendoli dentro... facendole sentire tutta la consistenza di quei cazzi durissimi.
Marco sborrò e rimase sotto di lei con il cazzo ancora duro, dopo averlo tolto dal culo.
"Sei proprio una troia ..." diceva Arturo continuando a segarsi ... e lei vide con piacere che il suo cazzo era tornato duro.
"Lo vuoi provare il mio in fica?" disse
"Ma certo tesoro..."
E in un attimo le infilò il cazzone in fica.
Leonardo col suo cazzone sfilò il cazzone dalla fica e senza chiedere il permesso , penetrò in un colpo solo il culo di Sonia che stavolta urlò dal dolore. Ma poi quella mazza di carne pulsante le trasmise solo un grande piacere. Era un cazzo enorme e non c'entrava tutto... era come farsi spaccare il culo.
Dolore ma anche tanto piacere... mentre le pareti anali si allargavano e si assestavano per la pressione di quel palo.
La prese per i fianchi e cominciò a incularla vigorosamente, mentre Arturo la scopava in fica gli altri due si segavano sulla sua bocca velocemente.
Sborrarono tutti e due contemporaneamente... sulle labbra... sugli occhi... in fica in culo la sua faccia era diventata una maschera di sborra.
La fregna e il culo erano dilatati era completamente riempita.
Sussultava sotto le spinte di quel superdotato e il piacere saliva... saliva... e venne per la quinta volta, facendo sborrare anche lui.,
Un cazzo così grosso era inevitabile che le procurasse un piacere pazzesco, seppure nel dolore del culo spaccato.
Ero in estasi arrapatissimo. Lei mi guardò con tenerezza :” Amore vieni a leccare la fica della tua donna, “ Mi avvicinai subito . Feci scansare tutti . Adesso è tutta mia. Mi sistemai a 69 con lei e cominciai a lappare la fica e il culo che erano ancora pieni di sborra . Lei ingoiò tutto il mio cazzo, ciucciandolo , succhiandolo con passione. Poi sfilò il cazzo dalla bocca per sussurrarmi “ Amore scopami, ho voglia di te “ La baciai con tutto l’amore che potevo, per tutto il piacere che mi regalava. Era mia solo mia, talmente mia che potevo guardarla scopare con chiunque, sapendo che amava solo me , e che con nessuno godeva come con me. Salii sopra di lei e infilai il mio cazzo in quella fica ormai dilatatissima e la scopai , intensamente, affondando ogni colpo. La sentivo fremere. Mi baciava, mi accarezzava la schiena sussurandomi le più dolci parole. “ Amore siiii …ti amo.. Sto godendo….siiii …sei fantastico…Grazie per queste splendide serate che mi regali” E come quasi sempre capitava venimmo insieme sotto lo sguardo sorpreso e ammirato dei giovani stalloni. Lei li guardò felice e soddisfatta : “ E’ il mio uomo. Lo adoro. Grazie anche a voi ragazzi. “Ci abbattemmo tutti per terra, stremati... in un groviglio di cosce, cazzi e culi.
"Allora Sonia?, Amore Ti è piaciuto?"
"Si Dolce mio ... rifacciamolo presto...."
Ormai il gioco era diventato scoperto, avevamo detto a Marco il nostro modo “libero” di intendere il sesso, e perciò scopavamo in tre aggiungendolo alla lista dei nostri vibratori umana., come Sonia definiva i suoi partners delle nostre sedute di sesso sfrenato. Sonia era ben contenta di prendere due cazzi insieme, in special modo il cazzone del nipotino, che già aveva avuto modo di testare in tutti i buchi.
Un giovedì pomeriggio dopo una scopata di qualche ora Marco ci comunicò che avrebbe proposto un nuovo gioco per Sonia che sicuramente le sarebbe piaciuto molto. Mi chiese il permesso, io curioso lo accordai, : volevo proprio vedere che cosa aveva architettato. Nemmeno la mia compagna era a conoscenza del gioco a cui accennava lo stallone. Sonia aveva delle precise e semplici istruzioni: vestirsi da troia!
Il giorno prima del ‘gioco’ infatti andammo a fare un po’ di shopping, le comprai delle calze autoreggenti neri, una mini gonna molto corta, un corpetto con pizzi e fiocchetti e per finire un completo di intimo iper-attillato e ristretto che metteva in evidenza le due tettone che tanto piacevano a Marco.
L’attesa fino a sabato sembrò interminabile, già dalle 13 Sonia iniziò a prepararsi truccandosi come una vera mignotta e vestendosi con gli abiti che avevamo comprato in centro il giorno prima: anche io ero eccitatissimo, e mi preparai all’arrivo di Marco, che con un leggero ritardo suonò alla porta.
I due amanti si scambiarono un bacio passionale “Vedo che hai seguito le mie istruzioni: brava troietta, ora vuoi vedere il giochetto che ti ho preparato vero?” così dicendo tirò fuori un righello e lo porse a Sonia “Il tuo gioco è fuori dalla porta ora te lo faccio entrare”. Spalancando la porta si videro 4 ragazzini più o meno coetanei di Marco entrare in casa, tutti e quattro estasiati alla vista di Sonia che invece sembrava un po’ imbarazzata e scocciata “Ecco ragazzi questa qui è la troia che vi dicevo, oggi pomeriggio ci divertiremo un po’ con lei, che dite?”. Si era portato degli amichetti a casa per divertirsi con Sonia, stava per formarsi un’orgia davanti ai miei occhi: cinque ragazzini con Sonia protagonista, il mio cazzo già non stava più nelle mutande, così iniziai a menarmelo furiosamente. “Cazzo è proprio una bella troia guarda che meloni” “Mmm sìsì e poi ha anche un bel culetto sodo” I ragazzini iniziarono a palpare la vacca dappertutto che, se inizialmente pareva riluttante e non troppo felice della sorpresa, stava iniziando a gradire il trattamento. Marco pensò bene di intervenire :“Ragazzi ricordatevi le regole, se volete divertirvi oggi pomeriggio dovrete seguire le mie regole chiaro?” “Certo Marco” risposero in coro i quattro, poi il nostro nipotino indicando il righello in mano alla mia compagna la invitò a spogliarli uno per uno e a misurare le loro dotazioni. Tutti e quattro gli ospiti si iniziarono a toccare la patta da sopra i pantaloni, ma secondo gli ordini sarebbe stata Sonia dover estrarre i cazzi, farli rizzare del tutto e poi misurarli minuziosamente. I primi due erano due ragazzotti dell’età di Marco, il primo si chiamava Paolo, il secondo Arturo. La mia compagna estrasse due bei cazzoni, che non erano al livello di Marco, ma dopo averli menati e ciucciati un po’ li misurò entrambi 21cm, il terzo ragazzo era Ahmed, marocchino davvero brutto a vedersi, ma Sonia non poteva non gradire una dote come la sua di 25cm molto dura e dello stesso diametro degli altri due piselloni. L’ultimo ragazzino era Leonardo, magrino, quasi rachitico con gli occhiali, le lentiggini sulle guance e i denti un po’ sporgenti, non si capiva cosa ci facesse in mezzo a quei maschioni iperdotati, tutti molto sviluppati per la loro età. Ma quando estrasse la verga di Leonardo Sonia ebbe una bella sorpresa tra le mani, infatti,nonostante le sembianze da sfigato,il giovincello aveva un biscione di 27cm tra le gambe!!! Era più dotato del marocchino, su quel corpicino poi il suo pisellone svettava ancora di più. L’ultimo a essere ‘misurato’ fu Maro che chiaramente batteva tutti i suoi amici con 28cm e una circonferenza maggiore rispetto a tutti gli altri. “Zia li ho selezionati bene i miei amici: Paolo e Arturo giocano con me a calcio e sono i più dotati dopo di me; Ahmed andava con me a scuola e mi ricordavo che negli spogliatoi dopo ginnastica mostrava sempre il suo biscione, anche se oramai lo batto facilmente, infine c’è Leonardo… pensavo già che saremmo dovuti venire solo in 4, ma ho scoperto per caso il mio vicino di casa che si segava guardandosi dei porno, è veramente dotato e sapevo che ti sarebbe piaciuto molto”.
I 5 stalloni si trovavano nudi in cerchio con Sonia in ginocchio al centro che non poteva credere ai suoi occhi, c’erano 5 piselloni, grossissimi, pronti solo per lei; Presto a Sonia fu lasciato solo il perizoma addosso e per non perdere tempo iniziò a ciucciare i suoi stalloni, ne ciucciava uno alla volta e intanto ne segava due per poi dare il cambio con un ritmo ciclico, “Troiona hai pranzato?” “No perché slurp slurp?” “Ora ti daremo da mangiare noi troietta, ragazzi fatele ingoiare un po’ di sborra calda”.
Sonia a quelle parole iniziò a pompare un cazzo solo alla volta, succhiando come un aspirapolvere e segando come una forsennata, il primo a venire fu Leonardo che riversò una grandissima quantità di sperma nella bocca di lei, poco dopo seguirono i due compagni di calcio di Marco che vennero parzialmente anche sulla faccia e le tette di lei, che però da brava bevitrice di sperma raccolse tutto il liquido biancastro e se lo spinse in bocca; infine Ahmed iniziò un bocchino molto violento ficcandole il cazzone fino in gola e a spingerle su e giù il suo palo tenendola per la nuca, ogni tanto estraeva il cazzone per farla rifiatare e farsi succhiare le palle “ti piace il mio cazzo troia?” “mmm slurp è buonissimo slurp sa davvero di slurp uomo”, prese addirittura a schiaffeggiarla con il suo nerchione sulle guance fino a che anche lui non esplose nella bocca della mia compagna succhiacazzi, che sazia si pulì la bocca con il polso dicendo poi “Mi sono fatta davvero una scorpacciata di sborra ragazzi, grazie a tutti”.
Io ero col cazzo in mano segandomi alla vista di Sonia che ingoiava litri di sborra che fuoriuscivano da dei piselloni aitanti, duri e potenti.
“ Mauri, tesoro, hai visto ? Ti sono Piaciuta? “ “ Mmmm…lo sai che mi fai impazzire quando fai la troia…” Mi avvicinai con i miei 24 cm di cazzo in tiro ,che certo non sfiguravano in quella selva di pali di carne, lo appoggiai alla bocca della zoccola “ Adesso prendi anche la mia di sborra “ “ Siiii amore sìììììì..” e mi regalò uno dei suoi pompini paradisiaci finchè non le scaricai in gola il frutto di tutto l’arrapamento che mi aveva provocato. Lei mi ripulì per bene poi guardò Marco che era rimasto un po’ in disparte. “ Marcolino ma tu ? Non fai le coccole alla zietta “ Marco si rifece subito: strappò letteralmente le mutandine di Sonia e iniziò a trombarsela a pecorina tra le urla di piacere di lei e gli incitamenti degli altri quattro, che si toccavano per riprendersi dal mega pompino della troietta “Dai sfondala quella troia ahahah”.
Dopo trenta minuti di pecorina Marco estrasse il suo cazzo sguainandolo come una spada, porse il cazzone sulle sapienti labbra di Sonia che fece il resto ingoiando anche lo sperma di lui , come al solito molto abbondante e denso. La mia compagna pensava di poter avere un attimo di tregua, ma sia Marco che gli altri quattro avevano nuovamente i cazzi svettanti ed erano tuttaltro che stanchi e appagati. Si accarezzano i cazzi dritti guardando Sonia con gli occhi ancora pieni di libidine. " Troia adesso ti scopiamo tutti, e dopo ti facciamo anche il culo..." Lei si masturbava godendosi la scena, pronta ad accogliere i cinque giovani membri.
"MMMMMM....si scopatemi , inculatemi, sfondatemi......sono la vostra zoccola...."
Il primo a penetrare Sonia fu Ahmed che si rivelò ancora una volta molto arrogante e un po’ violento nei suoi modi di fare, infatti dopo aver messo la mia compagna a pecora iniziò a vibrare dei colpi molto forti: la fica di lei si era notevolmente allargata.
Dopo un quarto d’ora Ahmed iniziò a sborrare nella fregna della mia compagna, che senza nemmeno il tempo di pulirsi dovette accogliere il cazzo di Marco, poi quello di Arturo, quello di Leonardo e ancora quello di Marco; le sborrarono ovunque : sul corpo, sul seno, in faccia, sulle chiappe, sulla schiena, in fica in bocca: era completamente coperta di sperma, ma visto il numero dei giovani tra una sborrata e l’altra gli altri avevano tempo di riprendersi rendendo il piacere di Sonia infinito.
Marco fece stendere Sonia di schiena sul tappeto e mentre uno da davanti le infilava il pisellone in bocca un altro abusava di lei scopandosela da terra, stavolta però quegli stronzi non esageravano, infatti dopo 5 minuti di pompata di bocca o scopata in fica i cinque ragazzini si davano il cambio per poter durare di più. “Ho la fica in fiamme mmm ma quanto godo però!!! Non ho mai goduto tante volte in vita mia” i cinque stalloni stavolta si erano regolati quasi alla perfezione infatti dopo 45 minuti fecero nuovamente inginocchiare Sonia, visibilmente provata, spruzzandole addosso altri litri di sborra quasi all’unisono. “Ahahah hai un bell’odore di sborra puttana! Forse è meglio che ti faccia una doccetta perché qui non siamo ancora sazi, vogliamo scoparti un altro po’ ” disse Ahmed con tono tracotante.
I cinque ragazzi accompagnarono Sonia a farsi la doccia, lavandola e palpandola .
Dopo un quarto d’ora tornarono con la vacca tra le braccia con in dosso un accappatoio di seta rosa, visibilmente divertita e felice “Dai datemi un altro po’ di cazzo fatemi vedere il gioco di cui mi parlavate!” “Certo puttana ti faccio subito vedere” disse Luca che la prese al volo per i fianchi infilandole la mazza fino a metà fica che la fece urlare, poi senza nemmeno l’uso delle braccia iniziò a scoparsela!!! Sonia abbracciava il suo tenero amante che per sollevarla usava solo il suo cazzone e scopandosela con forti colpi dell’addome!!! La vacca godeva come una cagna in calore, ma soffriva ad ogni affondo dello stallone che finalmente venne sbrodolando sui suoi meloni sperma caldo,
Ma non era ancora soddisfatta, la porcona....
"Ragazzi... ma il mio culetto ve lo siete scordati?..." Marco, Arturo, Ahmed , Paolo e Leonardo
Loro si guardarono meravigliati.
"Si avete capito, voglio essere inculata... chi è il primo?"
Marco si tolse dalla fica e iniziò a strusciarglielo sul buco del culo, per lubrificarlo con la sborra e gli umori che le colavano dalla fica.
Poi puntò la cappella sull'ano e la penetrò leggermente, ma ancora era stretto.
Allora si abbassò e prese a leccarle fica e ano contemporaneamente, provocandole un orgasmo.
"Ma sei una porcellina tu... ti piace avere tutti questi cazzi per te vero?"
Era abbastanza lubrificata adesso e Marco la inculò, strappandole un urlo....ma di piacere.
Quella visione fece eccitare oltremodo Ahmed, che prese a segarsi sulle tette della zoccola facendosi fare una bella spagnola e le sborrò addosso, ansimando.. schizzandole in faccia e sulle bocce.
"Perché non ti sposti e ti metti sotto di lei, ora che ha il culo dilatato? Voglio farle provare una doppia penetrazione...che ne dici porca?" Chiese Marco, che pareva leggerle nel pensiero.
"Si si!! Voglio due cazzi... uno in fica e l'altro nel culo!!"
Gli altri ragazzi avvicinarono il cazzo alla bocca di Sonia facendosi spompinare e chiavandola in bocca a turno.
"La vuoi un po' di sborra eh? La vuoi porcellina?"
"Siii sborratemi in bocca sono la vostra troietta... sborrateeee... voglio bere tutto... sono assetata di sborra!
Marco la fece mettere sopra di lui, inculandola di nuovo e le tenne le cosce allargate... Ahmed, le penetrò la fica.
La troia godeva in maniera indescrivibile... due cazzi in corpo, divisi da una sottile membrana di carne... due paia di palle che sbattevano contro di lei mentre la penetravano tutta.
"Sfondatemi ragazzi... Dai mettetemi un altro cazzo in fica…dai "
" Che troia che sei. il cazzo non ti basta mai…..." Marco invito Leonardo . “ dai Leo schiaffale in fica anche il tuo cazzone. Riempiamola bene. “
Leonardo arrivò di corsa puntò il su cazzo in fica e sia oure a fatica riuscì d entrare affiancandosi a quello di Ahmed.
Lei era in estasi “ Dio mio…..bellissimo….sìììì spingete , sfondatemi”
Presero allora a chiavarla lentamente, tirandoli tutti fuori e poi rimettendoli dentro... facendole sentire tutta la consistenza di quei cazzi durissimi.
Marco sborrò e rimase sotto di lei con il cazzo ancora duro, dopo averlo tolto dal culo.
"Sei proprio una troia ..." diceva Arturo continuando a segarsi ... e lei vide con piacere che il suo cazzo era tornato duro.
"Lo vuoi provare il mio in fica?" disse
"Ma certo tesoro..."
E in un attimo le infilò il cazzone in fica.
Leonardo col suo cazzone sfilò il cazzone dalla fica e senza chiedere il permesso , penetrò in un colpo solo il culo di Sonia che stavolta urlò dal dolore. Ma poi quella mazza di carne pulsante le trasmise solo un grande piacere. Era un cazzo enorme e non c'entrava tutto... era come farsi spaccare il culo.
Dolore ma anche tanto piacere... mentre le pareti anali si allargavano e si assestavano per la pressione di quel palo.
La prese per i fianchi e cominciò a incularla vigorosamente, mentre Arturo la scopava in fica gli altri due si segavano sulla sua bocca velocemente.
Sborrarono tutti e due contemporaneamente... sulle labbra... sugli occhi... in fica in culo la sua faccia era diventata una maschera di sborra.
La fregna e il culo erano dilatati era completamente riempita.
Sussultava sotto le spinte di quel superdotato e il piacere saliva... saliva... e venne per la quinta volta, facendo sborrare anche lui.,
Un cazzo così grosso era inevitabile che le procurasse un piacere pazzesco, seppure nel dolore del culo spaccato.
Ero in estasi arrapatissimo. Lei mi guardò con tenerezza :” Amore vieni a leccare la fica della tua donna, “ Mi avvicinai subito . Feci scansare tutti . Adesso è tutta mia. Mi sistemai a 69 con lei e cominciai a lappare la fica e il culo che erano ancora pieni di sborra . Lei ingoiò tutto il mio cazzo, ciucciandolo , succhiandolo con passione. Poi sfilò il cazzo dalla bocca per sussurrarmi “ Amore scopami, ho voglia di te “ La baciai con tutto l’amore che potevo, per tutto il piacere che mi regalava. Era mia solo mia, talmente mia che potevo guardarla scopare con chiunque, sapendo che amava solo me , e che con nessuno godeva come con me. Salii sopra di lei e infilai il mio cazzo in quella fica ormai dilatatissima e la scopai , intensamente, affondando ogni colpo. La sentivo fremere. Mi baciava, mi accarezzava la schiena sussurandomi le più dolci parole. “ Amore siiii …ti amo.. Sto godendo….siiii …sei fantastico…Grazie per queste splendide serate che mi regali” E come quasi sempre capitava venimmo insieme sotto lo sguardo sorpreso e ammirato dei giovani stalloni. Lei li guardò felice e soddisfatta : “ E’ il mio uomo. Lo adoro. Grazie anche a voi ragazzi. “Ci abbattemmo tutti per terra, stremati... in un groviglio di cosce, cazzi e culi.
"Allora Sonia?, Amore Ti è piaciuto?"
"Si Dolce mio ... rifacciamolo presto...."
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