Mamma si confessa - Remake

di
genere
incesti

Questa mia storia di fantasia, prende spunto da un racconto di

Donnemature, ( " Mamma si confessa 2") che seppure scritto in un

italiano non impeccabile, resta tra i miei preferiti.
Sono partito dalla fine del racconto, modificandola e ampliandola, per

poi proseguire col racconto mio.
Mamma era davanti a me sulle scale

e mi accorsi solo in quel momemto che non aveva messo nessun

copricostume , ma solo un pareo trasparente, ed io le feci notare

subito la cosa.. " Poi vedi come fai mamma?" " Che c'é Luca?" "Mi dici

quale uomo sulla terra non ti guarderebbe il culo oggi?" Si mise a

ridere e in maniera sarcastica mi disse: " E sai oggi sono un po'

sbadata" " Beh devo dire che quando sei sbadata a me non dispiace

affatto" "Dai stupido andiamo a far la spesa se no si fa tardi" " Va bene

io ti porto ma poi tu mi racconti cosa hai fatto con Giò e il suo amico

mica mi sono dimenticato,anzi ti dico la verità ci penso tutte le sere,il

resto puoi anche immaginarlo di cosa faccio mentre ci penso

mamma." "Va bene rompiballe ti racconterò tutto, ma prima mi porti"

Entrammo nel minimarket a fare la spesa, e mentre prendevamo la

roba guardai mamma che mi disse.. " Che c'é Luca?" "Non ti senti

osservata mamma?" " No luca perché?" " Perché io invece ho la netta

impressione che in molti ti stanno guardando il culo.." " Ah sì, Luca tu

dici?La colpa è tua che mi hai fatto mettere questo costume" " È un

merito mamma, non una colpa" "Quindi dovrei anche ringraziarti?" Non

dissi nulla fino a quando tornammo in macchina..ma appena saliti fu

lei a dirmi. " Il cassiere mi ha squadrata dalla testa ai piedi" "Te l'ho

detto mamma che ti avrebbero guardata tutti..tu non mi credi quando

ti dico che ne faresti impazzire tanti.." " Eh scommetto che a te non

dispiace vero?Posso sapere a cosa pensavi quando ti ho detto di Giò

e il suo amico?" Quella domanda mi spiazzo' , era molto diretta e

secca, e mamma aveva sempre tentennato in quegli argomenti, invece in

quella domanda non c'era nessun tentennamento e io non solo non

me lo aspettavo ma rimasi davvero spiazzato.. " E mamma pensavo a

ciò che mi hai detto tu, che sei stata anche con Giò e il suo amico" "No

Luca voglio sapere cosa pensavi proprio! " Ed io ridendo... " Che

adesso vuoi tu i dettagli?" E la risposta fu secca.. "Sì Luca voglio i

dettagli" Rimasi sbalordito, ma mamma aveva assunto una faccia da

porca e il mio cazzo se ne accorse subito: lo sentivo duro dentro il

costume, ma non sapevo se potevo essere diretto..cosi girai un po'

intorno alla domanda.. "E niente mamma, da come mi hai detto che sei

stata a letto con tutti e due.." " Dimmi la verità Luca, tanto ormai

abbiamo pochi segreti..ti segavi mentre immaginavi che scopavo con

loro? Ti eccita l’idea di tua madre che si fa scopare? Dimmelo… ti

eccita il pensiero che mi faccio sbattere da altri? Vorresti a guardarmi

mentre lo faccio ? Dimmelo! – la sua voce era quasi un orgasmo.
" Sì – le confessai- i eccita da matti pensare che fai la porca con altri uomini"
La vidi serrare con forza gli occhi e controllare il respiro. " Eravamo
ormai sotto casa.. Mi guardò e scese dalla macchina, il suo sguardo
non sciolse i dubbi di come aveva preso la mia risposta, la seguii fino
su in casa, si sedette sul divano e io mi misi al suo fianco.. "E tu me
l'hai chiesto mamma e io sono stato sincero. Adesso però devi
raccontarmi tutto, tocca a te essere sincera." Va bene porcellino, io ti
racconto ma guai a te se te ne uscirai con qualcuno.Deve rimanere
un segreto assoluto fra noi." " Stai tranquilla Mamma, sarò non una
tomba ma un sarcofago" " Ok . Il giorno prima di partire andai in
paese con il pullman per comprare qualche prodotto locale da
riportare a casa, al ritorno mentre aspettavo alla fermata si è
accostato il grosso monovolume di Giò che era insieme al suo socio
ed amico Ezio. Mi hanno offerto di accompagnarmi. Prima però si sono
fermati a quella nuova gelateria appena fuori paese. Atmosfera
serena ed allegra, per un paio d'ore distensive. Non ti nascondo che
mi ero accorta che il loro sguardo cadeva spesso selle mie tette o
sulle mie cosce, ma mi sembrò del tutto normale, i maschi sono così e
mi sentii perfino lusingata. Desiderata da due begli uomini! Si fece
l'ora di rientrare, mi accompagnarono, perché io dovevo prendere le
valigie: il mio aereo partiva dopo due ore. Dovevo rientrare prima in
città perché mio fratello era caduto con la moto e si era rotto il femore.
Giò e il suo amico insistettero per accompagnarmi, io accettai. Feci una
doccia veloce, preparai i bagagli e frugai tra i miei vecchi vestiti. Scelsi
un abitino corto nero cangiante, aderente, sbracciato e abbastanza
scollato che non mi mettevo da anni. Mi Guardai allo specchio e
sinceramente mi trovai ancora piacente. Salutai tuo padre e andai.
Il mio abbigliamento colpì i miei
accompagnatori, e ancora di più quando salendo a fianco di Giò il mio
vestito salì fino a scoprire il ricamo delle autoreggenti nere ricamate.
Qualcosa mi diceva che quella serata mi avrebbe riservato delle sorprese.
Era ancora presto per andare all'aeroporto per cui Giò decise di
andare a mangiare in un ristorante di un suo amico.Ottima cena a
base di pesce, eccellente vino bianco, scherzi, battute atmosfera
frizzantina. MI sentivo libera, leggera, eccitata, volevo almeno chiudere
in bellezza quella vacanza così noiosa e deludente. Avevo proprio
voglia di divertirmi e di lasciarmi ogni pensiero alle spalle, senza
comunque dover per forza esagerare.Di certo non avrei forzato io la
situazione ma dentro di me sapevo che questa volta se fosse capitato
mi sarei lasciata andare. Con tuo padre non facevo sesso da 8 mesi,
se si può chiamare scopare quella monta velocissima, tipo coniglio,
che mi lasciava perennemente insoddisfatta e costretta a masturbarmi
ogni volta. Tuo padre è un brav'uomo e gli voglio bene, ma insomma
anche io ho le mie esigenze.
Cenammo, bevemmo e
brindammo più volte, la serata era molto calda e noi tutti quanti molto
allegri. Alla fine della cena, Giò lanciò l'idea che avrebbe dato la svolta

definitiva alla serata: " Senti Paola, ho un grande amico all'aeroporto,

lo chiamo e ti faccio spostare il volo a domattina. Così stanotte ci

godiamo l'ultimo giorno di vacanze. Che dici? Dai tanto stanotte o

domattina cambia poco." Dicendo sì avrei accettato tutte le

conseguenze e io ormai volevo arrivare fino in fondo. Ovviamente

accettai. E subito Giò con entusiasmo: " Benissimo chiamo il mio

amico e sistemo tutto. Poi ce ne andiamo in un pub qui vicino, buona

birra, musica anni 70/80 dal vivo e pista da ballo. Vera serata da

boomer." Così andammo in questo pub, io mi sentivo molto su di giri,

e francamente le lusinghe di Giò e di Ezio mi facevano sentire molto

bene. Non che avessi intenzioni “bellicose”, intendiamoci, ma mi

sentivo particolarmente leggera, e con tanta voglia di ballare e

divertirmi. Tra un ballo latino e l’altro e un po’ di buona musica anni ’80

bevemmo anche un po’ troppo, visto che ognuno a turno pretendeva

di offrire da bere a tutti. Fatto sta che non so come e non so perché,

mi ritrovai a chiacchierare con Ezio in un angolo un po’ più appartato

del locale (che è un locale all’aperto), e mentre parlavamo sentii con

eccitazione la sua mano che scorreva sulla mia coscia. Anzichè

reagire mi ritrovai ad avvicinarmi a lui e a baciarlo come una

ragazzina, mentre lui con la mano osava un po’ di più.
Dopo un paio di minuti da quell’approccio sentii la voce di Giò che

tornava con un cabaret di pasticcini.Allora mi ricomposi, ma quando

lui arrivò sembrava aver intuito tutto:
"Che state combinando qui? Non vi si può lasciare soli un attimo,

eh?"
Io arrossii, ma ci mettemmo tutti a ridere.
"Vi ho interrotto? Me ne devo andare?"
"Ma dai ! Mica stavamo facendo nulla di proibito!"dissi io

ingenuamente.
Si sedette con noi e rimanemmo a chiacchierare per un po’, io ero

piuttosto dispiaciuta per l’interruzione, ma tutto sommato stavo

cominciando a pensare che era stato meglio così. Dopo un po' Ezio

propose di andare ad un forno che conosceva lui a mangiare la pizza

appena sfornata, visto che ormai erano quasi le due e a breve il locale

avrebbe chiuso. Così ci muovemmo. Giò guidava, io salii dietro ed

Ezio invece di stare davanti a fianco di Giò si sedette vicino a me con

chiare intenzioni. Mentre viaggiavamo sentii di nuovo quella mano

carezzarmi la coscia, diventai rossa di colpo, ma sentii di nuovo salire

la stessa eccitazione di prima. Lo lasciai fare, e sentii la sua mano

sfiorarmi le mutandine. Mi girai a guardarlo e mi trovai di nuovo a

baciarlo, un bacio caldo privo di amore ma pieno di eccitazione. Sentii

le sue dita frugarmi mentre affondavo la lingua nella sua bocca. Mi

ritrovai quasi per istinto a palpargli la patta dei pantaloni, saggiando le

dimensioni del suo cazzo che si stava gonfiando. Lui mi prese la mano

e se la guidò dentro i pantaloni, e io mi ritrovai a massaggiare quel

cazzo non ancora completamente turgido ma che già prometteva

bene. A un certo punto alzai la testa e i resi conto che Giò si godeva

lo spettacolo dallo specchietto. Ero imbarazzatissima, ma anche

eccitata come non mi sentivo da anni. Le sue dita mi entravano e

uscivano ormai ritmicamente e io stavo ansimando, allora lui fece

cenno a Giò di fermarsi. Fermò l’auto in un piccolo piazzale non

illuminato, sterrato e deserto, non sapevo di preciso dove fossimo, lui

iniziò a leccarmi mentre ero seduta sul sedile, facendomi divaricare le

gambe. Giò scese dall’auto. Io ero bagnatissima, del mio piacere e della

sua saliva, lui continuava a leccarmi, palpeggiandomi le tette mentre lo

faceva. Credevo Giò si fosse allontanato per lasciarci soli, e invece

d’improvviso sentii il tocco di un’altra mano sul mio seno.
Un minuto dopo ero seduta con lo sportello aperto e il cazzo di Giò

nella mia bocca, mentre Ezio seduto ancora dietro di me mi carezzava

le tette e la fica da dietro. Li assaggiai tutti e 2 a turno, e poi

finalmente Ezio si decise a scoparmi, sul sedile dell’auto. Mi

scoparono a turno, e mentre Giò mi stava scopando a sua volta, mi

ritrovai il cazzo di Ezio davanti agli occhi: era chiaro che voleva fare il

bis, e io non ci stavo capendo più nulla. Aprii la bocca e lo feci entrare.

Sentire i due cazzi, uno nella mia fica e uno nella mia bocca, che

spingevano, mi fece perdere definitivamente ogni controllo. Mi

abbandonai a loro, e sentii Giò venirmi dentro come un fiume in piena,

mentre Ezio continuava a riempirmi la bocca col suo cazzo. Sentivo

che parlottavano e commentavano tra di sè, anche qualche parolina

forte, come troia, maiala e cose simili. Ma non me ne importava, ormai

ero andata. Mi ritrovai fuori dall’auto, su una coperta presa dal

bagagliaio, a quattro zampe, scopata da dietro: uno era in fica e un

altro si avvicinò da dietro allargandomi le chiappe. Realizzai quello che

stava per accadere: voleva farmi il culo. Cercai di oppormi ma era

tardi. Giò era chinato sul mio culo e mi stava leccando il buchetto:

Persi il controllo e lo incitai a sfondarmi. "Dai sììììì...inculami...sììììììì

"Presero ad alternarsi: culo, fica bocca: ormai non sapevo più da

quale dei due, mentre i sapori dei cazzi si alternavano nel mio culo

nella fica e nella mia bocca. Non so quante volte ognuno di loro venne,

mi sentivo completamente fradicia dentro e fuori, dei miei umori e del

loro sperma, il cui sapore acidulo mi riempiva la bocca la fica e il buco

del culo che mi faceva male."Ma avevo goduto tantissimo ero

soddisfattissima. Intorno alle 4 di mattina mi accompagnarono ad un

alberghetto in zona. Dormii fino alle 11 e ripartii.A tuo padre raccontai

che per uno sciopero avevano sospeso i voli."

"Oh mamma come mi hai fatto eccitare! che porca che sei.Che

troia......mi hai fatto arrapare".
Mi abbassai il costume ero completamente nudo, mamma mi fissava,

entrambi eravamo troppo eccitati.. Presi la mano di mamma e me la

portai sul cazzo." Mmmmmm ohhh mamma quanto muovi bene quella

mano..." " E tu Luca ti ecciti se al supermercato mi guardano il culo?"

"Mmmmmmm ohhh si che mi eccito..ti prego continua" " Mmmm

Luca.. e ti ecciti se ti dico che mi hanno rotto culo e fica quella sera?" "

Mmmmm Dio mamma mi stai facendo morire..lo senti quanto me lo fai

diventare duro..mmmmmm ohhhh siiiiii" " "E ti ecciti al solo pensiero

che tua mamma scopa con due uomini?" " Unmmm mmmmmmm

ohhhhhh mamma...dai ti prego prendilo ...
... in bocca anche a me..." Mamma si abbassò.. " Vedi Luca cosi ho

fatto a loro, come sto facendo a te.." " Mmmmmm ohhhh mamma sei

fantastica, hai un bocca da pompinara.....mmmmmmm ohhhhhh"

"Mmm Luca é la stessa cosa che dicevano anche loro..." Mamma alzò

la testa...e tornò sulla mano sul cazzo,sospirava piena di eccitazione...

" Ohhhhh Luca, amore..." Mi alzai, mi inginocchiai davanti a mamma

che era seduta di fronte sul divano,le tolsi il costume, prima il

reggiseno poi le mutandine, le allargai le gambe.. " Oohho mmmmmm

Luca,ohhhhh siiiii" " Ti piace mamma farti leccare la fica...mmmmmm"

" Sei fantastico...mmmmmm ma dove eri fino adesso...andiamo sul

letto dai..." Andammo sul letto.. Mamma mi fece sdraiare e mise il mio

cazzo tra le sue tette... " Dimmi Luca, dici che in tanti vorrebbero fare

quello che stai facendo tu adesso ?...
Mmmmmm ohhhhh" " Ohhhhh mammma siiiii ...e te lo dimostrerò se

vorrai...ohhhhhh mmmmm...ora girati voglio vedere quanto sei troia a

pecora..." Mamma si girò ed era uno spettacolo..le strisciavo il cazzo

sulla sua fica bagnata.. " Dai amore dammelo mmmmm non resisto

più...ohhhhhhh scopami..." " Mmmmmmm ti piace il cazzo mamma...

promettimi che non finisce qui ti prego..mmmmm ohhhhh" " Lucaaa

amore quello che vuoi ma scopami mi sento cosi troia..mmmmm

oooooohhh siiii" "Oh mamma ti piace scopare,dai dimmi quanto ti

piace il cazzo?" "Mmmmmmamore... vorrai dire i cazzi...ti piacerebbe

se adesso ne avessi uno qui da spompinare....mmmmm ohhhhhh" "

Mmmmmmmmmmmm ...... mammaaaa fosse per me anche due...sono

sicuro che saresti brava comunque...mmmm che troia.." " Mmmmmm

Luca sto continuando a venire solo all' idea...." " Mmmmmm mi fai

sborrare mamma... " Mamma si girò... " vuoi venire in bocca Luca...?
No, stavolta mi fai godere col tuo culo.
- Va bene, caro, come vuoi. Porco, sìììì...inculami...sììì".
Senza tanti complimenti mi feci succhiare la cappella fin quasi a

svenire dal godimento, poi la feci inginocchiare sul letto e le diedi

un'altra leccata al culo. Infine le montai in groppa e la inculai di brutto.

In piedi sul letto m'infilai dentro di lei fino ai coglioni e iniziai a

pomparla. Nella foga le diedi qualche schiaffo sulle natiche, sulla

schiena e sulle cosce. Nel tentativo di montarla meglio mi alzai quasi in

piedi cercando d'infilarle in culo anche le palle. Sentivo la goduta

risalire dai lombi, traversarmi i coglioni e fluire dentro di me."Dai Luca,

sfondami, fami godere, rompimi il culo come Giò ed Ezio." Le stavo

facendo male e si lamentava, ma godeva e la cosa mi arrapava ancor

di più. Sborrai finalmente nel suo sfinterescaricandole in corpo una

quantità impressionante di sperma, mentre lei si masturbava.
"È stato fantastico mamma! Sei una fantastica troia, la mia troia.Ti è

piaciuto ?"
"Ohhhh luca ... sei pazzesco...ma dobbiamo correre siamo in ritardo

daiiii" " Dio mio mamma... sono esausto ma felice..." " ah amore mi

cambio il costume e andiamo..." Ci mettemmo a ridere prima di correre

verso la spiaggia...

Continua



scritto il
2023-10-24
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