Mamma si confessa - Remake
di
Nealviam
genere
incesti
Questa mia storia di fantasia, prende spunto da un racconto di
Donnemature, ( " Mamma si confessa 2") che seppure scritto in un
italiano non impeccabile, resta tra i miei preferiti.
Sono partito dalla fine del racconto, modificandola e ampliandola, per
poi proseguire col racconto mio.
Mamma era davanti a me sulle scale
e mi accorsi solo in quel momemto che non aveva messo nessun
copricostume , ma solo un pareo trasparente, ed io le feci notare
subito la cosa.. " Poi vedi come fai mamma?" " Che c'é Luca?" "Mi dici
quale uomo sulla terra non ti guarderebbe il culo oggi?" Si mise a
ridere e in maniera sarcastica mi disse: " E sai oggi sono un po'
sbadata" " Beh devo dire che quando sei sbadata a me non dispiace
affatto" "Dai stupido andiamo a far la spesa se no si fa tardi" " Va bene
io ti porto ma poi tu mi racconti cosa hai fatto con Giò e il suo amico
mica mi sono dimenticato,anzi ti dico la verità ci penso tutte le sere,il
resto puoi anche immaginarlo di cosa faccio mentre ci penso
mamma." "Va bene rompiballe ti racconterò tutto, ma prima mi porti"
Entrammo nel minimarket a fare la spesa, e mentre prendevamo la
roba guardai mamma che mi disse.. " Che c'é Luca?" "Non ti senti
osservata mamma?" " No luca perché?" " Perché io invece ho la netta
impressione che in molti ti stanno guardando il culo.." " Ah sì, Luca tu
dici?La colpa è tua che mi hai fatto mettere questo costume" " È un
merito mamma, non una colpa" "Quindi dovrei anche ringraziarti?" Non
dissi nulla fino a quando tornammo in macchina..ma appena saliti fu
lei a dirmi. " Il cassiere mi ha squadrata dalla testa ai piedi" "Te l'ho
detto mamma che ti avrebbero guardata tutti..tu non mi credi quando
ti dico che ne faresti impazzire tanti.." " Eh scommetto che a te non
dispiace vero?Posso sapere a cosa pensavi quando ti ho detto di Giò
e il suo amico?" Quella domanda mi spiazzo' , era molto diretta e
secca, e mamma aveva sempre tentennato in quegli argomenti, invece in
quella domanda non c'era nessun tentennamento e io non solo non
me lo aspettavo ma rimasi davvero spiazzato.. " E mamma pensavo a
ciò che mi hai detto tu, che sei stata anche con Giò e il suo amico" "No
Luca voglio sapere cosa pensavi proprio! " Ed io ridendo... " Che
adesso vuoi tu i dettagli?" E la risposta fu secca.. "Sì Luca voglio i
dettagli" Rimasi sbalordito, ma mamma aveva assunto una faccia da
porca e il mio cazzo se ne accorse subito: lo sentivo duro dentro il
costume, ma non sapevo se potevo essere diretto..cosi girai un po'
intorno alla domanda.. "E niente mamma, da come mi hai detto che sei
stata a letto con tutti e due.." " Dimmi la verità Luca, tanto ormai
abbiamo pochi segreti..ti segavi mentre immaginavi che scopavo con
loro? Ti eccita l’idea di tua madre che si fa scopare? Dimmelo… ti
eccita il pensiero che mi faccio sbattere da altri? Vorresti a guardarmi
mentre lo faccio ? Dimmelo! – la sua voce era quasi un orgasmo.
" Sì – le confessai- i eccita da matti pensare che fai la porca con altri uomini"
La vidi serrare con forza gli occhi e controllare il respiro. " Eravamo
ormai sotto casa.. Mi guardò e scese dalla macchina, il suo sguardo
non sciolse i dubbi di come aveva preso la mia risposta, la seguii fino
su in casa, si sedette sul divano e io mi misi al suo fianco.. "E tu me
l'hai chiesto mamma e io sono stato sincero. Adesso però devi
raccontarmi tutto, tocca a te essere sincera." Va bene porcellino, io ti
racconto ma guai a te se te ne uscirai con qualcuno.Deve rimanere
un segreto assoluto fra noi." " Stai tranquilla Mamma, sarò non una
tomba ma un sarcofago" " Ok . Il giorno prima di partire andai in
paese con il pullman per comprare qualche prodotto locale da
riportare a casa, al ritorno mentre aspettavo alla fermata si è
accostato il grosso monovolume di Giò che era insieme al suo socio
ed amico Ezio. Mi hanno offerto di accompagnarmi. Prima però si sono
fermati a quella nuova gelateria appena fuori paese. Atmosfera
serena ed allegra, per un paio d'ore distensive. Non ti nascondo che
mi ero accorta che il loro sguardo cadeva spesso selle mie tette o
sulle mie cosce, ma mi sembrò del tutto normale, i maschi sono così e
mi sentii perfino lusingata. Desiderata da due begli uomini! Si fece
l'ora di rientrare, mi accompagnarono, perché io dovevo prendere le
valigie: il mio aereo partiva dopo due ore. Dovevo rientrare prima in
città perché mio fratello era caduto con la moto e si era rotto il femore.
Giò e il suo amico insistettero per accompagnarmi, io accettai. Feci una
doccia veloce, preparai i bagagli e frugai tra i miei vecchi vestiti. Scelsi
un abitino corto nero cangiante, aderente, sbracciato e abbastanza
scollato che non mi mettevo da anni. Mi Guardai allo specchio e
sinceramente mi trovai ancora piacente. Salutai tuo padre e andai.
Il mio abbigliamento colpì i miei
accompagnatori, e ancora di più quando salendo a fianco di Giò il mio
vestito salì fino a scoprire il ricamo delle autoreggenti nere ricamate.
Qualcosa mi diceva che quella serata mi avrebbe riservato delle sorprese.
Era ancora presto per andare all'aeroporto per cui Giò decise di
andare a mangiare in un ristorante di un suo amico.Ottima cena a
base di pesce, eccellente vino bianco, scherzi, battute atmosfera
frizzantina. MI sentivo libera, leggera, eccitata, volevo almeno chiudere
in bellezza quella vacanza così noiosa e deludente. Avevo proprio
voglia di divertirmi e di lasciarmi ogni pensiero alle spalle, senza
comunque dover per forza esagerare.Di certo non avrei forzato io la
situazione ma dentro di me sapevo che questa volta se fosse capitato
mi sarei lasciata andare. Con tuo padre non facevo sesso da 8 mesi,
se si può chiamare scopare quella monta velocissima, tipo coniglio,
che mi lasciava perennemente insoddisfatta e costretta a masturbarmi
ogni volta. Tuo padre è un brav'uomo e gli voglio bene, ma insomma
anche io ho le mie esigenze.
Cenammo, bevemmo e
brindammo più volte, la serata era molto calda e noi tutti quanti molto
allegri. Alla fine della cena, Giò lanciò l'idea che avrebbe dato la svolta
definitiva alla serata: " Senti Paola, ho un grande amico all'aeroporto,
lo chiamo e ti faccio spostare il volo a domattina. Così stanotte ci
godiamo l'ultimo giorno di vacanze. Che dici? Dai tanto stanotte o
domattina cambia poco." Dicendo sì avrei accettato tutte le
conseguenze e io ormai volevo arrivare fino in fondo. Ovviamente
accettai. E subito Giò con entusiasmo: " Benissimo chiamo il mio
amico e sistemo tutto. Poi ce ne andiamo in un pub qui vicino, buona
birra, musica anni 70/80 dal vivo e pista da ballo. Vera serata da
boomer." Così andammo in questo pub, io mi sentivo molto su di giri,
e francamente le lusinghe di Giò e di Ezio mi facevano sentire molto
bene. Non che avessi intenzioni “bellicose”, intendiamoci, ma mi
sentivo particolarmente leggera, e con tanta voglia di ballare e
divertirmi. Tra un ballo latino e l’altro e un po’ di buona musica anni ’80
bevemmo anche un po’ troppo, visto che ognuno a turno pretendeva
di offrire da bere a tutti. Fatto sta che non so come e non so perché,
mi ritrovai a chiacchierare con Ezio in un angolo un po’ più appartato
del locale (che è un locale all’aperto), e mentre parlavamo sentii con
eccitazione la sua mano che scorreva sulla mia coscia. Anzichè
reagire mi ritrovai ad avvicinarmi a lui e a baciarlo come una
ragazzina, mentre lui con la mano osava un po’ di più.
Dopo un paio di minuti da quell’approccio sentii la voce di Giò che
tornava con un cabaret di pasticcini.Allora mi ricomposi, ma quando
lui arrivò sembrava aver intuito tutto:
"Che state combinando qui? Non vi si può lasciare soli un attimo,
eh?"
Io arrossii, ma ci mettemmo tutti a ridere.
"Vi ho interrotto? Me ne devo andare?"
"Ma dai ! Mica stavamo facendo nulla di proibito!"dissi io
ingenuamente.
Si sedette con noi e rimanemmo a chiacchierare per un po’, io ero
piuttosto dispiaciuta per l’interruzione, ma tutto sommato stavo
cominciando a pensare che era stato meglio così. Dopo un po' Ezio
propose di andare ad un forno che conosceva lui a mangiare la pizza
appena sfornata, visto che ormai erano quasi le due e a breve il locale
avrebbe chiuso. Così ci muovemmo. Giò guidava, io salii dietro ed
Ezio invece di stare davanti a fianco di Giò si sedette vicino a me con
chiare intenzioni. Mentre viaggiavamo sentii di nuovo quella mano
carezzarmi la coscia, diventai rossa di colpo, ma sentii di nuovo salire
la stessa eccitazione di prima. Lo lasciai fare, e sentii la sua mano
sfiorarmi le mutandine. Mi girai a guardarlo e mi trovai di nuovo a
baciarlo, un bacio caldo privo di amore ma pieno di eccitazione. Sentii
le sue dita frugarmi mentre affondavo la lingua nella sua bocca. Mi
ritrovai quasi per istinto a palpargli la patta dei pantaloni, saggiando le
dimensioni del suo cazzo che si stava gonfiando. Lui mi prese la mano
e se la guidò dentro i pantaloni, e io mi ritrovai a massaggiare quel
cazzo non ancora completamente turgido ma che già prometteva
bene. A un certo punto alzai la testa e i resi conto che Giò si godeva
lo spettacolo dallo specchietto. Ero imbarazzatissima, ma anche
eccitata come non mi sentivo da anni. Le sue dita mi entravano e
uscivano ormai ritmicamente e io stavo ansimando, allora lui fece
cenno a Giò di fermarsi. Fermò l’auto in un piccolo piazzale non
illuminato, sterrato e deserto, non sapevo di preciso dove fossimo, lui
iniziò a leccarmi mentre ero seduta sul sedile, facendomi divaricare le
gambe. Giò scese dall’auto. Io ero bagnatissima, del mio piacere e della
sua saliva, lui continuava a leccarmi, palpeggiandomi le tette mentre lo
faceva. Credevo Giò si fosse allontanato per lasciarci soli, e invece
d’improvviso sentii il tocco di un’altra mano sul mio seno.
Un minuto dopo ero seduta con lo sportello aperto e il cazzo di Giò
nella mia bocca, mentre Ezio seduto ancora dietro di me mi carezzava
le tette e la fica da dietro. Li assaggiai tutti e 2 a turno, e poi
finalmente Ezio si decise a scoparmi, sul sedile dell’auto. Mi
scoparono a turno, e mentre Giò mi stava scopando a sua volta, mi
ritrovai il cazzo di Ezio davanti agli occhi: era chiaro che voleva fare il
bis, e io non ci stavo capendo più nulla. Aprii la bocca e lo feci entrare.
Sentire i due cazzi, uno nella mia fica e uno nella mia bocca, che
spingevano, mi fece perdere definitivamente ogni controllo. Mi
abbandonai a loro, e sentii Giò venirmi dentro come un fiume in piena,
mentre Ezio continuava a riempirmi la bocca col suo cazzo. Sentivo
che parlottavano e commentavano tra di sè, anche qualche parolina
forte, come troia, maiala e cose simili. Ma non me ne importava, ormai
ero andata. Mi ritrovai fuori dall’auto, su una coperta presa dal
bagagliaio, a quattro zampe, scopata da dietro: uno era in fica e un
altro si avvicinò da dietro allargandomi le chiappe. Realizzai quello che
stava per accadere: voleva farmi il culo. Cercai di oppormi ma era
tardi. Giò era chinato sul mio culo e mi stava leccando il buchetto:
Persi il controllo e lo incitai a sfondarmi. "Dai sììììì...inculami...sììììììì
"Presero ad alternarsi: culo, fica bocca: ormai non sapevo più da
quale dei due, mentre i sapori dei cazzi si alternavano nel mio culo
nella fica e nella mia bocca. Non so quante volte ognuno di loro venne,
mi sentivo completamente fradicia dentro e fuori, dei miei umori e del
loro sperma, il cui sapore acidulo mi riempiva la bocca la fica e il buco
del culo che mi faceva male."Ma avevo goduto tantissimo ero
soddisfattissima. Intorno alle 4 di mattina mi accompagnarono ad un
alberghetto in zona. Dormii fino alle 11 e ripartii.A tuo padre raccontai
che per uno sciopero avevano sospeso i voli."
"Oh mamma come mi hai fatto eccitare! che porca che sei.Che
troia......mi hai fatto arrapare".
Mi abbassai il costume ero completamente nudo, mamma mi fissava,
entrambi eravamo troppo eccitati.. Presi la mano di mamma e me la
portai sul cazzo." Mmmmmm ohhh mamma quanto muovi bene quella
mano..." " E tu Luca ti ecciti se al supermercato mi guardano il culo?"
"Mmmmmmm ohhh si che mi eccito..ti prego continua" " Mmmm
Luca.. e ti ecciti se ti dico che mi hanno rotto culo e fica quella sera?" "
Mmmmm Dio mamma mi stai facendo morire..lo senti quanto me lo fai
diventare duro..mmmmmm ohhhh siiiiii" " "E ti ecciti al solo pensiero
che tua mamma scopa con due uomini?" " Unmmm mmmmmmm
ohhhhhh mamma...dai ti prego prendilo ...
... in bocca anche a me..." Mamma si abbassò.. " Vedi Luca cosi ho
fatto a loro, come sto facendo a te.." " Mmmmmm ohhhh mamma sei
fantastica, hai un bocca da pompinara.....mmmmmmm ohhhhhh"
"Mmm Luca é la stessa cosa che dicevano anche loro..." Mamma alzò
la testa...e tornò sulla mano sul cazzo,sospirava piena di eccitazione...
" Ohhhhh Luca, amore..." Mi alzai, mi inginocchiai davanti a mamma
che era seduta di fronte sul divano,le tolsi il costume, prima il
reggiseno poi le mutandine, le allargai le gambe.. " Oohho mmmmmm
Luca,ohhhhh siiiii" " Ti piace mamma farti leccare la fica...mmmmmm"
" Sei fantastico...mmmmmm ma dove eri fino adesso...andiamo sul
letto dai..." Andammo sul letto.. Mamma mi fece sdraiare e mise il mio
cazzo tra le sue tette... " Dimmi Luca, dici che in tanti vorrebbero fare
quello che stai facendo tu adesso ?...
Mmmmmm ohhhhh" " Ohhhhh mammma siiiii ...e te lo dimostrerò se
vorrai...ohhhhhh mmmmm...ora girati voglio vedere quanto sei troia a
pecora..." Mamma si girò ed era uno spettacolo..le strisciavo il cazzo
sulla sua fica bagnata.. " Dai amore dammelo mmmmm non resisto
più...ohhhhhhh scopami..." " Mmmmmmm ti piace il cazzo mamma...
promettimi che non finisce qui ti prego..mmmmm ohhhhh" " Lucaaa
amore quello che vuoi ma scopami mi sento cosi troia..mmmmm
oooooohhh siiii" "Oh mamma ti piace scopare,dai dimmi quanto ti
piace il cazzo?" "Mmmmmmamore... vorrai dire i cazzi...ti piacerebbe
se adesso ne avessi uno qui da spompinare....mmmmm ohhhhhh" "
Mmmmmmmmmmmm ...... mammaaaa fosse per me anche due...sono
sicuro che saresti brava comunque...mmmm che troia.." " Mmmmmm
Luca sto continuando a venire solo all' idea...." " Mmmmmm mi fai
sborrare mamma... " Mamma si girò... " vuoi venire in bocca Luca...?
No, stavolta mi fai godere col tuo culo.
- Va bene, caro, come vuoi. Porco, sìììì...inculami...sììì".
Senza tanti complimenti mi feci succhiare la cappella fin quasi a
svenire dal godimento, poi la feci inginocchiare sul letto e le diedi
un'altra leccata al culo. Infine le montai in groppa e la inculai di brutto.
In piedi sul letto m'infilai dentro di lei fino ai coglioni e iniziai a
pomparla. Nella foga le diedi qualche schiaffo sulle natiche, sulla
schiena e sulle cosce. Nel tentativo di montarla meglio mi alzai quasi in
piedi cercando d'infilarle in culo anche le palle. Sentivo la goduta
risalire dai lombi, traversarmi i coglioni e fluire dentro di me."Dai Luca,
sfondami, fami godere, rompimi il culo come Giò ed Ezio." Le stavo
facendo male e si lamentava, ma godeva e la cosa mi arrapava ancor
di più. Sborrai finalmente nel suo sfinterescaricandole in corpo una
quantità impressionante di sperma, mentre lei si masturbava.
"È stato fantastico mamma! Sei una fantastica troia, la mia troia.Ti è
piaciuto ?"
"Ohhhh luca ... sei pazzesco...ma dobbiamo correre siamo in ritardo
daiiii" " Dio mio mamma... sono esausto ma felice..." " ah amore mi
cambio il costume e andiamo..." Ci mettemmo a ridere prima di correre
verso la spiaggia...
Continua
Donnemature, ( " Mamma si confessa 2") che seppure scritto in un
italiano non impeccabile, resta tra i miei preferiti.
Sono partito dalla fine del racconto, modificandola e ampliandola, per
poi proseguire col racconto mio.
Mamma era davanti a me sulle scale
e mi accorsi solo in quel momemto che non aveva messo nessun
copricostume , ma solo un pareo trasparente, ed io le feci notare
subito la cosa.. " Poi vedi come fai mamma?" " Che c'é Luca?" "Mi dici
quale uomo sulla terra non ti guarderebbe il culo oggi?" Si mise a
ridere e in maniera sarcastica mi disse: " E sai oggi sono un po'
sbadata" " Beh devo dire che quando sei sbadata a me non dispiace
affatto" "Dai stupido andiamo a far la spesa se no si fa tardi" " Va bene
io ti porto ma poi tu mi racconti cosa hai fatto con Giò e il suo amico
mica mi sono dimenticato,anzi ti dico la verità ci penso tutte le sere,il
resto puoi anche immaginarlo di cosa faccio mentre ci penso
mamma." "Va bene rompiballe ti racconterò tutto, ma prima mi porti"
Entrammo nel minimarket a fare la spesa, e mentre prendevamo la
roba guardai mamma che mi disse.. " Che c'é Luca?" "Non ti senti
osservata mamma?" " No luca perché?" " Perché io invece ho la netta
impressione che in molti ti stanno guardando il culo.." " Ah sì, Luca tu
dici?La colpa è tua che mi hai fatto mettere questo costume" " È un
merito mamma, non una colpa" "Quindi dovrei anche ringraziarti?" Non
dissi nulla fino a quando tornammo in macchina..ma appena saliti fu
lei a dirmi. " Il cassiere mi ha squadrata dalla testa ai piedi" "Te l'ho
detto mamma che ti avrebbero guardata tutti..tu non mi credi quando
ti dico che ne faresti impazzire tanti.." " Eh scommetto che a te non
dispiace vero?Posso sapere a cosa pensavi quando ti ho detto di Giò
e il suo amico?" Quella domanda mi spiazzo' , era molto diretta e
secca, e mamma aveva sempre tentennato in quegli argomenti, invece in
quella domanda non c'era nessun tentennamento e io non solo non
me lo aspettavo ma rimasi davvero spiazzato.. " E mamma pensavo a
ciò che mi hai detto tu, che sei stata anche con Giò e il suo amico" "No
Luca voglio sapere cosa pensavi proprio! " Ed io ridendo... " Che
adesso vuoi tu i dettagli?" E la risposta fu secca.. "Sì Luca voglio i
dettagli" Rimasi sbalordito, ma mamma aveva assunto una faccia da
porca e il mio cazzo se ne accorse subito: lo sentivo duro dentro il
costume, ma non sapevo se potevo essere diretto..cosi girai un po'
intorno alla domanda.. "E niente mamma, da come mi hai detto che sei
stata a letto con tutti e due.." " Dimmi la verità Luca, tanto ormai
abbiamo pochi segreti..ti segavi mentre immaginavi che scopavo con
loro? Ti eccita l’idea di tua madre che si fa scopare? Dimmelo… ti
eccita il pensiero che mi faccio sbattere da altri? Vorresti a guardarmi
mentre lo faccio ? Dimmelo! – la sua voce era quasi un orgasmo.
" Sì – le confessai- i eccita da matti pensare che fai la porca con altri uomini"
La vidi serrare con forza gli occhi e controllare il respiro. " Eravamo
ormai sotto casa.. Mi guardò e scese dalla macchina, il suo sguardo
non sciolse i dubbi di come aveva preso la mia risposta, la seguii fino
su in casa, si sedette sul divano e io mi misi al suo fianco.. "E tu me
l'hai chiesto mamma e io sono stato sincero. Adesso però devi
raccontarmi tutto, tocca a te essere sincera." Va bene porcellino, io ti
racconto ma guai a te se te ne uscirai con qualcuno.Deve rimanere
un segreto assoluto fra noi." " Stai tranquilla Mamma, sarò non una
tomba ma un sarcofago" " Ok . Il giorno prima di partire andai in
paese con il pullman per comprare qualche prodotto locale da
riportare a casa, al ritorno mentre aspettavo alla fermata si è
accostato il grosso monovolume di Giò che era insieme al suo socio
ed amico Ezio. Mi hanno offerto di accompagnarmi. Prima però si sono
fermati a quella nuova gelateria appena fuori paese. Atmosfera
serena ed allegra, per un paio d'ore distensive. Non ti nascondo che
mi ero accorta che il loro sguardo cadeva spesso selle mie tette o
sulle mie cosce, ma mi sembrò del tutto normale, i maschi sono così e
mi sentii perfino lusingata. Desiderata da due begli uomini! Si fece
l'ora di rientrare, mi accompagnarono, perché io dovevo prendere le
valigie: il mio aereo partiva dopo due ore. Dovevo rientrare prima in
città perché mio fratello era caduto con la moto e si era rotto il femore.
Giò e il suo amico insistettero per accompagnarmi, io accettai. Feci una
doccia veloce, preparai i bagagli e frugai tra i miei vecchi vestiti. Scelsi
un abitino corto nero cangiante, aderente, sbracciato e abbastanza
scollato che non mi mettevo da anni. Mi Guardai allo specchio e
sinceramente mi trovai ancora piacente. Salutai tuo padre e andai.
Il mio abbigliamento colpì i miei
accompagnatori, e ancora di più quando salendo a fianco di Giò il mio
vestito salì fino a scoprire il ricamo delle autoreggenti nere ricamate.
Qualcosa mi diceva che quella serata mi avrebbe riservato delle sorprese.
Era ancora presto per andare all'aeroporto per cui Giò decise di
andare a mangiare in un ristorante di un suo amico.Ottima cena a
base di pesce, eccellente vino bianco, scherzi, battute atmosfera
frizzantina. MI sentivo libera, leggera, eccitata, volevo almeno chiudere
in bellezza quella vacanza così noiosa e deludente. Avevo proprio
voglia di divertirmi e di lasciarmi ogni pensiero alle spalle, senza
comunque dover per forza esagerare.Di certo non avrei forzato io la
situazione ma dentro di me sapevo che questa volta se fosse capitato
mi sarei lasciata andare. Con tuo padre non facevo sesso da 8 mesi,
se si può chiamare scopare quella monta velocissima, tipo coniglio,
che mi lasciava perennemente insoddisfatta e costretta a masturbarmi
ogni volta. Tuo padre è un brav'uomo e gli voglio bene, ma insomma
anche io ho le mie esigenze.
Cenammo, bevemmo e
brindammo più volte, la serata era molto calda e noi tutti quanti molto
allegri. Alla fine della cena, Giò lanciò l'idea che avrebbe dato la svolta
definitiva alla serata: " Senti Paola, ho un grande amico all'aeroporto,
lo chiamo e ti faccio spostare il volo a domattina. Così stanotte ci
godiamo l'ultimo giorno di vacanze. Che dici? Dai tanto stanotte o
domattina cambia poco." Dicendo sì avrei accettato tutte le
conseguenze e io ormai volevo arrivare fino in fondo. Ovviamente
accettai. E subito Giò con entusiasmo: " Benissimo chiamo il mio
amico e sistemo tutto. Poi ce ne andiamo in un pub qui vicino, buona
birra, musica anni 70/80 dal vivo e pista da ballo. Vera serata da
boomer." Così andammo in questo pub, io mi sentivo molto su di giri,
e francamente le lusinghe di Giò e di Ezio mi facevano sentire molto
bene. Non che avessi intenzioni “bellicose”, intendiamoci, ma mi
sentivo particolarmente leggera, e con tanta voglia di ballare e
divertirmi. Tra un ballo latino e l’altro e un po’ di buona musica anni ’80
bevemmo anche un po’ troppo, visto che ognuno a turno pretendeva
di offrire da bere a tutti. Fatto sta che non so come e non so perché,
mi ritrovai a chiacchierare con Ezio in un angolo un po’ più appartato
del locale (che è un locale all’aperto), e mentre parlavamo sentii con
eccitazione la sua mano che scorreva sulla mia coscia. Anzichè
reagire mi ritrovai ad avvicinarmi a lui e a baciarlo come una
ragazzina, mentre lui con la mano osava un po’ di più.
Dopo un paio di minuti da quell’approccio sentii la voce di Giò che
tornava con un cabaret di pasticcini.Allora mi ricomposi, ma quando
lui arrivò sembrava aver intuito tutto:
"Che state combinando qui? Non vi si può lasciare soli un attimo,
eh?"
Io arrossii, ma ci mettemmo tutti a ridere.
"Vi ho interrotto? Me ne devo andare?"
"Ma dai ! Mica stavamo facendo nulla di proibito!"dissi io
ingenuamente.
Si sedette con noi e rimanemmo a chiacchierare per un po’, io ero
piuttosto dispiaciuta per l’interruzione, ma tutto sommato stavo
cominciando a pensare che era stato meglio così. Dopo un po' Ezio
propose di andare ad un forno che conosceva lui a mangiare la pizza
appena sfornata, visto che ormai erano quasi le due e a breve il locale
avrebbe chiuso. Così ci muovemmo. Giò guidava, io salii dietro ed
Ezio invece di stare davanti a fianco di Giò si sedette vicino a me con
chiare intenzioni. Mentre viaggiavamo sentii di nuovo quella mano
carezzarmi la coscia, diventai rossa di colpo, ma sentii di nuovo salire
la stessa eccitazione di prima. Lo lasciai fare, e sentii la sua mano
sfiorarmi le mutandine. Mi girai a guardarlo e mi trovai di nuovo a
baciarlo, un bacio caldo privo di amore ma pieno di eccitazione. Sentii
le sue dita frugarmi mentre affondavo la lingua nella sua bocca. Mi
ritrovai quasi per istinto a palpargli la patta dei pantaloni, saggiando le
dimensioni del suo cazzo che si stava gonfiando. Lui mi prese la mano
e se la guidò dentro i pantaloni, e io mi ritrovai a massaggiare quel
cazzo non ancora completamente turgido ma che già prometteva
bene. A un certo punto alzai la testa e i resi conto che Giò si godeva
lo spettacolo dallo specchietto. Ero imbarazzatissima, ma anche
eccitata come non mi sentivo da anni. Le sue dita mi entravano e
uscivano ormai ritmicamente e io stavo ansimando, allora lui fece
cenno a Giò di fermarsi. Fermò l’auto in un piccolo piazzale non
illuminato, sterrato e deserto, non sapevo di preciso dove fossimo, lui
iniziò a leccarmi mentre ero seduta sul sedile, facendomi divaricare le
gambe. Giò scese dall’auto. Io ero bagnatissima, del mio piacere e della
sua saliva, lui continuava a leccarmi, palpeggiandomi le tette mentre lo
faceva. Credevo Giò si fosse allontanato per lasciarci soli, e invece
d’improvviso sentii il tocco di un’altra mano sul mio seno.
Un minuto dopo ero seduta con lo sportello aperto e il cazzo di Giò
nella mia bocca, mentre Ezio seduto ancora dietro di me mi carezzava
le tette e la fica da dietro. Li assaggiai tutti e 2 a turno, e poi
finalmente Ezio si decise a scoparmi, sul sedile dell’auto. Mi
scoparono a turno, e mentre Giò mi stava scopando a sua volta, mi
ritrovai il cazzo di Ezio davanti agli occhi: era chiaro che voleva fare il
bis, e io non ci stavo capendo più nulla. Aprii la bocca e lo feci entrare.
Sentire i due cazzi, uno nella mia fica e uno nella mia bocca, che
spingevano, mi fece perdere definitivamente ogni controllo. Mi
abbandonai a loro, e sentii Giò venirmi dentro come un fiume in piena,
mentre Ezio continuava a riempirmi la bocca col suo cazzo. Sentivo
che parlottavano e commentavano tra di sè, anche qualche parolina
forte, come troia, maiala e cose simili. Ma non me ne importava, ormai
ero andata. Mi ritrovai fuori dall’auto, su una coperta presa dal
bagagliaio, a quattro zampe, scopata da dietro: uno era in fica e un
altro si avvicinò da dietro allargandomi le chiappe. Realizzai quello che
stava per accadere: voleva farmi il culo. Cercai di oppormi ma era
tardi. Giò era chinato sul mio culo e mi stava leccando il buchetto:
Persi il controllo e lo incitai a sfondarmi. "Dai sììììì...inculami...sììììììì
"Presero ad alternarsi: culo, fica bocca: ormai non sapevo più da
quale dei due, mentre i sapori dei cazzi si alternavano nel mio culo
nella fica e nella mia bocca. Non so quante volte ognuno di loro venne,
mi sentivo completamente fradicia dentro e fuori, dei miei umori e del
loro sperma, il cui sapore acidulo mi riempiva la bocca la fica e il buco
del culo che mi faceva male."Ma avevo goduto tantissimo ero
soddisfattissima. Intorno alle 4 di mattina mi accompagnarono ad un
alberghetto in zona. Dormii fino alle 11 e ripartii.A tuo padre raccontai
che per uno sciopero avevano sospeso i voli."
"Oh mamma come mi hai fatto eccitare! che porca che sei.Che
troia......mi hai fatto arrapare".
Mi abbassai il costume ero completamente nudo, mamma mi fissava,
entrambi eravamo troppo eccitati.. Presi la mano di mamma e me la
portai sul cazzo." Mmmmmm ohhh mamma quanto muovi bene quella
mano..." " E tu Luca ti ecciti se al supermercato mi guardano il culo?"
"Mmmmmmm ohhh si che mi eccito..ti prego continua" " Mmmm
Luca.. e ti ecciti se ti dico che mi hanno rotto culo e fica quella sera?" "
Mmmmm Dio mamma mi stai facendo morire..lo senti quanto me lo fai
diventare duro..mmmmmm ohhhh siiiiii" " "E ti ecciti al solo pensiero
che tua mamma scopa con due uomini?" " Unmmm mmmmmmm
ohhhhhh mamma...dai ti prego prendilo ...
... in bocca anche a me..." Mamma si abbassò.. " Vedi Luca cosi ho
fatto a loro, come sto facendo a te.." " Mmmmmm ohhhh mamma sei
fantastica, hai un bocca da pompinara.....mmmmmmm ohhhhhh"
"Mmm Luca é la stessa cosa che dicevano anche loro..." Mamma alzò
la testa...e tornò sulla mano sul cazzo,sospirava piena di eccitazione...
" Ohhhhh Luca, amore..." Mi alzai, mi inginocchiai davanti a mamma
che era seduta di fronte sul divano,le tolsi il costume, prima il
reggiseno poi le mutandine, le allargai le gambe.. " Oohho mmmmmm
Luca,ohhhhh siiiii" " Ti piace mamma farti leccare la fica...mmmmmm"
" Sei fantastico...mmmmmm ma dove eri fino adesso...andiamo sul
letto dai..." Andammo sul letto.. Mamma mi fece sdraiare e mise il mio
cazzo tra le sue tette... " Dimmi Luca, dici che in tanti vorrebbero fare
quello che stai facendo tu adesso ?...
Mmmmmm ohhhhh" " Ohhhhh mammma siiiii ...e te lo dimostrerò se
vorrai...ohhhhhh mmmmm...ora girati voglio vedere quanto sei troia a
pecora..." Mamma si girò ed era uno spettacolo..le strisciavo il cazzo
sulla sua fica bagnata.. " Dai amore dammelo mmmmm non resisto
più...ohhhhhhh scopami..." " Mmmmmmm ti piace il cazzo mamma...
promettimi che non finisce qui ti prego..mmmmm ohhhhh" " Lucaaa
amore quello che vuoi ma scopami mi sento cosi troia..mmmmm
oooooohhh siiii" "Oh mamma ti piace scopare,dai dimmi quanto ti
piace il cazzo?" "Mmmmmmamore... vorrai dire i cazzi...ti piacerebbe
se adesso ne avessi uno qui da spompinare....mmmmm ohhhhhh" "
Mmmmmmmmmmmm ...... mammaaaa fosse per me anche due...sono
sicuro che saresti brava comunque...mmmm che troia.." " Mmmmmm
Luca sto continuando a venire solo all' idea...." " Mmmmmm mi fai
sborrare mamma... " Mamma si girò... " vuoi venire in bocca Luca...?
No, stavolta mi fai godere col tuo culo.
- Va bene, caro, come vuoi. Porco, sìììì...inculami...sììì".
Senza tanti complimenti mi feci succhiare la cappella fin quasi a
svenire dal godimento, poi la feci inginocchiare sul letto e le diedi
un'altra leccata al culo. Infine le montai in groppa e la inculai di brutto.
In piedi sul letto m'infilai dentro di lei fino ai coglioni e iniziai a
pomparla. Nella foga le diedi qualche schiaffo sulle natiche, sulla
schiena e sulle cosce. Nel tentativo di montarla meglio mi alzai quasi in
piedi cercando d'infilarle in culo anche le palle. Sentivo la goduta
risalire dai lombi, traversarmi i coglioni e fluire dentro di me."Dai Luca,
sfondami, fami godere, rompimi il culo come Giò ed Ezio." Le stavo
facendo male e si lamentava, ma godeva e la cosa mi arrapava ancor
di più. Sborrai finalmente nel suo sfinterescaricandole in corpo una
quantità impressionante di sperma, mentre lei si masturbava.
"È stato fantastico mamma! Sei una fantastica troia, la mia troia.Ti è
piaciuto ?"
"Ohhhh luca ... sei pazzesco...ma dobbiamo correre siamo in ritardo
daiiii" " Dio mio mamma... sono esausto ma felice..." " ah amore mi
cambio il costume e andiamo..." Ci mettemmo a ridere prima di correre
verso la spiaggia...
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