Weekend nella casa di montagna

di
genere
bondage

Eravamo arrivati intorno alle 21.La casa era immersa nel buio fitto del bosco e la luna illuminava appena appena il vialetto di casa.Parcheggiai la macchina,quindi tolsi dal baule le nostre due valigie e cominciai a esplorare le tasche alla ricerca della chiave di casa.Non faceva molto freddo.Eravamo a metà marzo e il clima era decisamente migliorato.Avevamo deciso di passare lì il weekend,alla ricerca di un pò di tranquillità e pace e quel villino isolato e ben distante da ogni forma di vita umana era l'ideale.Baciai Lisa sulle labbra mentre cercavo, piuttosto impacciato,le chiavi."Eccole qui"-disse Lisa sventolandomele sotto il naso"le ho prese io,ricordi?".Aprì la porta e attivò la corrente dal pannello,poi andò in cucina ad accendere il frigorifero.Avevamo fatto già la spesa ovviamente,d'altra parte non volevamo vedere nessuno in quei giorni.Spegnemmo i cellulari,staccando in questo modo l'ultimo legame con la civiltà e ci baciammo con passione.Lisa indossava un tubino nero molto corto.L'avevo presa in giro x questo"guarda che non andiamo al gran galà"-le dissi prima di partire.Sistemammo la spesa quindi ci dirigemmo in camera vogliosi come non mai di inaugurare il nostro weekend di sesso.Ci spogliammo a velocità supersonica e cominciammo a baciarci con frenesia.Adagiai dolcemente Lisa sul letto,quindi iniziai ad accarezzarle l'inguine.Sentii una specie di tonfo e mi fermai."Cos'è stato"?chiese lei spaventata."Non lo so,ora vado a vedere" le dissi alzandomi.Aprii la porta e.....mi ritrovai con una pistola puntata contro.Erano in 4,col volto coperto da un passamontagna.Istintivamente mi coprii le parti intime con le mani.Eravamo completamente nudi,prigionieri di 4 malviventi armati.Il più grosso dei ladri ci disse che se ci fossimo comportati bene non ci sarebbe successo niente,quindi ci ordinò di sdraiarci supini sul letto."Legali"-ordinò a un suo compare.Il tipo estrasse da una borsa delle corde e subito cominciò a legarmi le mani dietro la schiena.Quando fece il nodo sussultai x il dolore e protestai"Non è necessario legarci così stretti,dannazione,poi dovremo pur avere la possibilità di liberarci".Il tipo emise una risata sinistra e recuperata un'altra corda bloccò in maniera ancora più incisiva i miei poveri polsi.Quindi passò ai piedi e x finire estrasse uno straccio.Capita l'antifona ripresi a protestare vivacemente"perchè volete imbavagliarci?Anche se urliamo, chi credete che ci senta?"X tutta risposta mi ritrovai con lo straccio stretto tra i denti in un batter d'occhio.Soddisfatti del risultato, uscirono dalla camera e presto cominciarono rumori di cassetti svuotati,di mobili spostati e bisbigli in sottofondo.Guardai Lisa.Aveva gli occhi terrorizzati e mi guardava cercando rassicurazioni che in quel momento non potevo di certo darle.Dopo una mezzoretta i rumori finirono e i tizi tornarono in camera.Controllarono i nodi che ci legavano quindi quello che probabilmente era il capo ci disse"Bene signori,mi spiace avervi legati così stretti,ma abbiamo intenzione di ripulire altre case in una zona qua vicino,percui vogliamo essere certi che x un bel pò non possiate dare l'allarme.Forza damerino,ti aspetta un lungo lavoro"aggiunse sogghignando malvagiamente.Finalmente se ne andarono.La situazione era questa:Lisa aveva le mani legate alla testiera del letto e ovviamente imbavagliata.Io legato mani e piedi saldamente.Iniziai a dimenarmi furiosamente cercando in qualche modo di allentare un pò i nodi.Lisa fece lo stesso,incitandomi ogni tanto a tenere duro.Dopo mezz'ora dovetti fermarmi un'attimo.Ero fradicio di sudore e purtroppo non avevo ottenuto ancora nessun risultato.Lisa mi chiese, cercando di scandire il più possibile, le parole di avvicinarmi a lei.Mi trascinai a fatica fino a lei che cominciò con la bocca a tentare di togliermi il bavaglio.L'operazione,seppure con qualche difficoltà,riuscì e io potei ricambiare ben volentieri il favore."almeno possiamo comunicare"le dissi,sollevato di non avere più quel dannato straccio in bocca."già, ma siamo ancora legati" sospirò lei.Ripresi a dimenarmi come un pazzo ma, dopo una furiosa lotta di parecchi minuti, fui costretto a fermarmi di nuovo."Dannazione"-imprecai infuriato "non riesco a liberarmi".Lisa cercò di consolarmi"Stai tranquillo,vedrai che ci vorrà un pò di tempo ma sono sicura ce la farai"."non era questo il weekend che volevo passare con te".Mi accostai al suo viso e la baciai.Lei cominciò a baciarmi sul collo e a darmi leggeri morsi.Mi eccitai e benchè legato,iniziai lentamente a baciarle i seni e a leccarle i capezzoli,quindi mi spostai più giù martoriandole il clitoride con la lingua.Lei emetteva dei profondi sospiri,implorandomi di non smettere.Piano piano mi spostai sopra di lei(impresa tutt'altro che semplice a causa dei lacci)e cominciai a penetrarla con forza.Ogni tanto perdevo l'equilibrio,interrompendo il ritmo,ma non mi scorragiai e proseguii con veemenza.Non fu di certo il più bel rapporto sessuale della mia esistenza,ma di certo l'atmosfera strana,rendeva la cosa molto eccitante.Mi accasciai vicino a lei,ancora ansimante x lo sforzo.Lei riprese a baciarmi sul viso e sul collo.Ormai non ci accorgevamo più di essere ancora prigionieri.Entrambi desideravamo solo l'altro.Ripresi nuovamente a penetrarla,maledicendo il fatto di non poter cambiare posizione.Le urla di piacere di Lisa rimbombavano x tutta la stanza.Pensai, ridendo,che se qualcuno fosse passato sotto casa,non avrebbe pensato di certo a due persone legate dai ladri e bisognose di aiuto.Ci calmammo.Ormai erano passate quasi due ore ed eravamo ancora saldamente legati.Cercai di pensare a qualche soluzione,quando il mio sguardo si posò su un paio di forbici sopra il comodino.Mi trascinai in fondo al letto quindi,stando bene attento a non cadere,saltellai fino al comodino.Impiegai parecchio tempo prima di poter agguantare le forbici ma grazie a Dio ci riuscii.Mi sedetti sul letto e cominciai a lavorare sulle corde con la forbice.Le corde erano molto spesse e robuste e con le mani legate non riuscivo ad usarle appieno.Lisa nel frattempo si era assopita,stanca di guardare il suo lui armeggiare e imprecare x raggiungere la tanta agognata libertà.Passarono le due ore più lunghe dell'intera mia esistenza ma alla fine le corde cedettero.Esultai entusiasta e terminai di slegarmi.Quindi feci lo stesso con Lisa."dobbiamo avvertire la polizia"-disse Lisa.Ci guardammo.Avevamo i polsi scavati dalle corde e i segni del bavaglio sulla bocca.Scoppiammo a ridere come due ragazzini e riprendemmo a baciarci furiosamente.In quel momento chiamare la polizia o controllare i danni del furto erano l'ultimo nostro pensiero.Presi Lisa dal dietro e cominciai a scoparla con forza.Finalmente libero,potevo muovermi come volevo.Lisa riprese a urlare di piacere e io maliziosamente la imbavagliai con lo straccio che avevano usato i rapinatori.La cosa la eccitò ancora di più e i suoi mugolii aumentarono la mia eccitazione a dismisura.Venimmo quasi in simultanea,quindi mi sdraiai vicino a lei."Che avventura però""sai che ti dico,chiamiamo domani la polizia.Ormai e tardi e.....non ho ancora finito con te"
scritto il
2018-04-08
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