I coinquilini - 3 (la spa)
di
Canaletto
genere
scambio di coppia
La storia tra me e Lor andava avanti ormai da un paio di settimane. E non era mancata occasione per condividere il nostro piacere con i nostri due amici. A casa ormai non disdegnavamo di andare in giro totalmente nudi e alcuni episodi contribuivano a mantenere molto alta la tensione erotica tra noi quattro. Come quando una mattina Martina, dopo una sveltina consumata in camera tra me e Lor, mi vide uscire nuda e ancora un po' sporca di sperma sul mio seno e sulla pancia.
- E questo? Sentiamo un po'...
Con l'indice raccolse un'abbondante goccia di liquido denso e se la portò alla bocca, il tutto sotto gli occhi divertiti di Matteo, evidentemente per nulla sorpreso dalla troiaggine della sua ragazza.
- Bisogna sempre iniziare la giornata con una buona colazione! Giusto amore?
- Come se non ti fosse bastato quello che hai bevuto poco fa, tesoro...
Le risate attirarono l'attenzione di Lorenzo, che uscì dalla camera curioso. Ma gli spiegai cosa fosse successo solo qualche ora dopo, scrivendogli su whatsapp mentre stava a lavoro e ricevendo in cambio una foto del suo cazzo teso per l'eccitazione che gli era venuta.
Fu la sera successiva che i ragazzi ci comunicarono che avevano preparato un regalino per noi: due giorni dopo saremmo andati tutti e 4 in una spa di proprietà di un amico di Lor, che veniva affittata in maniera riservata per alcune ore a coppie o semplicemente a gente che voleva rilassarsi o festeggiare qualcosa. Avremmo avuto per 3 la struttura tutta per noi, con tanto di fragole e prosecco.
Il giorno dopo io e Martina andammo a comprare dei costumi molto sexy per farci vedere al meglio dai nostri boys, anche se già sapevamo che non li avremmo tenuti addosso per molto.
Appena arrivati ci indicarono gli spogliatoi, divisi per sesso. Noi femminucce ci sistemammo al meglio, anche se non c'era molto da sistemare. Il mio bikini aveva una forma normale, con slip e triangolini, ma era tutto bianco, tanto da diventare certamente trasparente non appena si fosse bagnato, così da mostrare i miei capezzoli e le labbra della mia fighetta, che avevo accuratamente depilato per renderla bella liscia. Martina, invece, aveva optato per un costume nero con un micro perizoma che evidenziava bene il suo culetto e la forma delle labbra della fighetta, mentre sopra aveva un top senza spalline con una imbottitura strategica per “pompare” un po' la sua seconda.
Quando uscimmo i ragazzi rimasero a bocca aperta. Ci abbracciarono e ci infilarono immediatamente le lingue nelle nostre bocche, mentre le mani esploravano le parti scoperte dei nostri corpi... e non solo.
Fui io a spezzare l'atmosfera:
- Allora, non vogliamo vedere che c'è qua dentro?
Furono tutti d'accordo: c'era tempo per andare oltre, eravamo appena arrivati. La spa era composta da una vasca idromassaggio in cui saremmo entrati tranquillamente tutti e quattro, due piccole salette con sauna e bagno turco, una doccia emozionale e una stanza affiancata con un grande letto-divano rotondo su cui rilassarsi, magari sorseggiando un tè o una tisana.
Matteo e Martina si immersero nella vasca, mentre io e Lor ci chiudemmo nel bagno turco. L'umidità fece subito l'effetto previsto sul mio costume. E il mio costume fece subito l'effetto previsto sul costume di Lor, uno slip da nuotatore di colore azzurro.
- Ehi, qualcuno vuole affacciarsi..., gli dissi mentre gli accarezzavo la gamba.
In tutta risposta, lui iniziò a massaggiarmi i capezzoli da sopra la stoffa del costume, che diventò subito tesissima.
- Anche tu rischi di bucare il costume con questi chiodini.
- Hai ragione, forse è meglio toglierlo...
Fu lui stesso a sciogliere il laccetto del mio reggiseno e sfilarlo dalla testa, per poi fiondarsi subito a leccarmi i seni. Dopo qualche minuto, Lor suggerì di uscire, anche perché il caldo umido stava diventando intollerabile. Ci dirigemmo verso la vasca, dove trovammo uno spettacolo straordinario. I nostri amici, infatti, erano andati più avanti di noi e ora Martina stava cavalcando Matteo, che le succhiava il seno aumentando la sua eccitazione. I loro costumi erano sparsi in giro per la stanza, raggiunti in pochi secondi anche dai nostri.
Feci sedere Lor sul bordo della vasca, mentre io mi immersi in acqua. Martina, con il viso sconvolto dal godimento, mi sorrise e io la baciai intensamente, tra i complimenti dei nostri ragazzi. Staccai la bocca da quella di Marti e, con ancora più passione, mi fiondai sul cazzo di Lor, che lentamente feci sparire quasi per tutto, infilandomelo fino in gola.
Andai avanti con il pompino per un po', mentre Martina accanto a me era già al suo secondo orgasmo. Lorenzo non voleva venire troppo presto, così mi spostò e anche lui entrò in acqua. Passando accanto a Martina, ne approfitto per palparle il culo, mentre Matteo la stava prendendo ora a 90. La sua reazione non fu per nulla gelosa, anzi.
- Infilale il dito dentro, le piace da impazzire.
Il mio ragazzo mi cercò con gli occhi in cerca di un'approvazione che ricevette immediatamente e quindi sprofondò il suo pollice nell'ano dell'amica, che gemette così il suo ennesimo orgasmo. Anche Matteo era sul punto di venire e lo fece sfilandosi dalla fica di Martina e schizzando sulla sua schiena. Toccava a me, stavolta, assaggiare il suo sperma. Iniziai a percorrere con la lingua la schiena della mia amica che, finito il lavoro, si girò a baciarmi, cogliendo dalla mia bocca i residui del succo del suo ragazzo.
Lor approfittò del fatto che ero sporta in avanti per avvicinarsi dietro di me e infilzarmi. Fu una dolcissima sorpresa sentirlo entrare lentamente dentro di me, fino in fondo. Cominciò a muoversi lentamente mentre le bolle dell’idromassaggio mi solleticavano il ventre. Mi sembrava di stare in paradiso. Matteo e Martina si spostarono nella sauna, lasciandoci da soli. Dopo qualche minuto di quella intensa scopata, Lor schizzò dentro di me mentre anche io raggiungevo l’orgasmo.
Ci ritrovammo con gli altri sdraiati sul grande letto, perfetto per riposarci e bere una tisana. E per riaccendere l’eccitazione.
- E così voi due lesbicate anche? Capito Lor? Non ci avevano detto niente...
- Mica possiamo raccontarvi tutto!
- Giusto, dovrete scoprirci pian piano...
Lorenzo colse la palla al balzo:
- Avete ragione. Mat, vuoi scoprire il sapore della fighetta di Fede?
- Con piacere. Ovviamente se Marti vuole anche tu potresti assaggiarla...
Era quello che tutti aspettavamo. Io e Martina ci piazzammo al centro del letto con i nostri culetti per aria, mentre i ragazzi si piazzarono dietro di noi iniziando a leccarci. Ovviamente a coppie invertite. La lingua di Matteo non era delicata come quella di Lorenzo, ma i suoi colpetti nervosi, la profondità che riusciva a raggiungere entrandomi dentro mi stavano donando comunque sensazioni straordinarie. Davanti ai miei occhi, Martina godeva delle lappate del mio ragazzo tra le sue labbra più intime. Ci guardammo e ci avvicinammo per scambiarci un dolce bacio sulle labbra. Un gesto di tenerezza, con il quale volevamo condividere e festeggiare quell’esperienza erotica ad alta tensione che i nostri ragazzi ci stavano donando. I nostri gemiti erano l’unica cosa che si sentiva nella stanza, con in sottofondo il rumore dell’idromassaggio che gorgogliava nella stanza accanto.
Le lappate di Matteo diventarono sempre più ampio e ormai la sua lingua indugiava sempre più spesso nel solco delle mie natiche, a leccare il forellino anale. Sapevo che Martina era molto sensibile lì e i suoi gemiti più intensi mi fecero intuire che anche Lorenzo le stava riservando lo stesso trattamento. Che si fossero messi d’accordo alle nostre spalle (anzi, al nostro culo)? Il sospetto divenne certezza quando i ragazzi si fermarono e, dopo essersi scambiati uno sguardo d’intesa, puntarono i loro cazzi fra le nostre natiche. Gli stessi pensieri dovettero attraversare anche la mente di Martina, che infatti sollevò lo sguardo verso di me e muovendo le labbra, ma senza far sentire la sua voce, mi disse: “Che stronzi!”. Poi la sua voce uscì eccome, quando Lorenzo sfondò di colpo il suo culo, mentre anche io sentii bruciare il mio, violato dal cazzo di Matteo. Fu una splendida tortura. I due ragazzi sembravano indemoniati, mentre noi ragazze ormai urlavamo senza pudore, sperando che i rumori della spa e le pareti isolate impedissero agli altri clienti di sentirci all’esterno della sala. Matteo mi inculava con forza, mentre le sue dita dapprima sfioravano il mio clitoride aumentando la sensazione di piacere, per poi iniziare a penetrare nella mia fighetta donandomi una sensazione di pienezza appagante. Tra me e Martina era una gara di orgasmi, finché anche i ragazzi furono pronti a venire. Riconobbi l’espressione che ormai conoscevo bene sul volto di Lor davanti a me, mentre sentii dietro Matteo accelerare ancora di più i suoi colpi e poi bloccarsi in fondo alle mie viscere, per scaricarmi dentro il suo nettare.
Crollammo tutti e quattro spossati ma soddisfatti sul lettone che ci ospitava. In pochi secondi ricomponemmo le coppie corrette, cercando nei rispettivi compagni quelle coccole che servivano insieme a confermare l’amore che ci univa e a garantire che quella sarebbe stata solo la prima delle occasioni che ci saremmo donati per godere tutti insieme.
- FINE -
- E questo? Sentiamo un po'...
Con l'indice raccolse un'abbondante goccia di liquido denso e se la portò alla bocca, il tutto sotto gli occhi divertiti di Matteo, evidentemente per nulla sorpreso dalla troiaggine della sua ragazza.
- Bisogna sempre iniziare la giornata con una buona colazione! Giusto amore?
- Come se non ti fosse bastato quello che hai bevuto poco fa, tesoro...
Le risate attirarono l'attenzione di Lorenzo, che uscì dalla camera curioso. Ma gli spiegai cosa fosse successo solo qualche ora dopo, scrivendogli su whatsapp mentre stava a lavoro e ricevendo in cambio una foto del suo cazzo teso per l'eccitazione che gli era venuta.
Fu la sera successiva che i ragazzi ci comunicarono che avevano preparato un regalino per noi: due giorni dopo saremmo andati tutti e 4 in una spa di proprietà di un amico di Lor, che veniva affittata in maniera riservata per alcune ore a coppie o semplicemente a gente che voleva rilassarsi o festeggiare qualcosa. Avremmo avuto per 3 la struttura tutta per noi, con tanto di fragole e prosecco.
Il giorno dopo io e Martina andammo a comprare dei costumi molto sexy per farci vedere al meglio dai nostri boys, anche se già sapevamo che non li avremmo tenuti addosso per molto.
Appena arrivati ci indicarono gli spogliatoi, divisi per sesso. Noi femminucce ci sistemammo al meglio, anche se non c'era molto da sistemare. Il mio bikini aveva una forma normale, con slip e triangolini, ma era tutto bianco, tanto da diventare certamente trasparente non appena si fosse bagnato, così da mostrare i miei capezzoli e le labbra della mia fighetta, che avevo accuratamente depilato per renderla bella liscia. Martina, invece, aveva optato per un costume nero con un micro perizoma che evidenziava bene il suo culetto e la forma delle labbra della fighetta, mentre sopra aveva un top senza spalline con una imbottitura strategica per “pompare” un po' la sua seconda.
Quando uscimmo i ragazzi rimasero a bocca aperta. Ci abbracciarono e ci infilarono immediatamente le lingue nelle nostre bocche, mentre le mani esploravano le parti scoperte dei nostri corpi... e non solo.
Fui io a spezzare l'atmosfera:
- Allora, non vogliamo vedere che c'è qua dentro?
Furono tutti d'accordo: c'era tempo per andare oltre, eravamo appena arrivati. La spa era composta da una vasca idromassaggio in cui saremmo entrati tranquillamente tutti e quattro, due piccole salette con sauna e bagno turco, una doccia emozionale e una stanza affiancata con un grande letto-divano rotondo su cui rilassarsi, magari sorseggiando un tè o una tisana.
Matteo e Martina si immersero nella vasca, mentre io e Lor ci chiudemmo nel bagno turco. L'umidità fece subito l'effetto previsto sul mio costume. E il mio costume fece subito l'effetto previsto sul costume di Lor, uno slip da nuotatore di colore azzurro.
- Ehi, qualcuno vuole affacciarsi..., gli dissi mentre gli accarezzavo la gamba.
In tutta risposta, lui iniziò a massaggiarmi i capezzoli da sopra la stoffa del costume, che diventò subito tesissima.
- Anche tu rischi di bucare il costume con questi chiodini.
- Hai ragione, forse è meglio toglierlo...
Fu lui stesso a sciogliere il laccetto del mio reggiseno e sfilarlo dalla testa, per poi fiondarsi subito a leccarmi i seni. Dopo qualche minuto, Lor suggerì di uscire, anche perché il caldo umido stava diventando intollerabile. Ci dirigemmo verso la vasca, dove trovammo uno spettacolo straordinario. I nostri amici, infatti, erano andati più avanti di noi e ora Martina stava cavalcando Matteo, che le succhiava il seno aumentando la sua eccitazione. I loro costumi erano sparsi in giro per la stanza, raggiunti in pochi secondi anche dai nostri.
Feci sedere Lor sul bordo della vasca, mentre io mi immersi in acqua. Martina, con il viso sconvolto dal godimento, mi sorrise e io la baciai intensamente, tra i complimenti dei nostri ragazzi. Staccai la bocca da quella di Marti e, con ancora più passione, mi fiondai sul cazzo di Lor, che lentamente feci sparire quasi per tutto, infilandomelo fino in gola.
Andai avanti con il pompino per un po', mentre Martina accanto a me era già al suo secondo orgasmo. Lorenzo non voleva venire troppo presto, così mi spostò e anche lui entrò in acqua. Passando accanto a Martina, ne approfitto per palparle il culo, mentre Matteo la stava prendendo ora a 90. La sua reazione non fu per nulla gelosa, anzi.
- Infilale il dito dentro, le piace da impazzire.
Il mio ragazzo mi cercò con gli occhi in cerca di un'approvazione che ricevette immediatamente e quindi sprofondò il suo pollice nell'ano dell'amica, che gemette così il suo ennesimo orgasmo. Anche Matteo era sul punto di venire e lo fece sfilandosi dalla fica di Martina e schizzando sulla sua schiena. Toccava a me, stavolta, assaggiare il suo sperma. Iniziai a percorrere con la lingua la schiena della mia amica che, finito il lavoro, si girò a baciarmi, cogliendo dalla mia bocca i residui del succo del suo ragazzo.
Lor approfittò del fatto che ero sporta in avanti per avvicinarsi dietro di me e infilzarmi. Fu una dolcissima sorpresa sentirlo entrare lentamente dentro di me, fino in fondo. Cominciò a muoversi lentamente mentre le bolle dell’idromassaggio mi solleticavano il ventre. Mi sembrava di stare in paradiso. Matteo e Martina si spostarono nella sauna, lasciandoci da soli. Dopo qualche minuto di quella intensa scopata, Lor schizzò dentro di me mentre anche io raggiungevo l’orgasmo.
Ci ritrovammo con gli altri sdraiati sul grande letto, perfetto per riposarci e bere una tisana. E per riaccendere l’eccitazione.
- E così voi due lesbicate anche? Capito Lor? Non ci avevano detto niente...
- Mica possiamo raccontarvi tutto!
- Giusto, dovrete scoprirci pian piano...
Lorenzo colse la palla al balzo:
- Avete ragione. Mat, vuoi scoprire il sapore della fighetta di Fede?
- Con piacere. Ovviamente se Marti vuole anche tu potresti assaggiarla...
Era quello che tutti aspettavamo. Io e Martina ci piazzammo al centro del letto con i nostri culetti per aria, mentre i ragazzi si piazzarono dietro di noi iniziando a leccarci. Ovviamente a coppie invertite. La lingua di Matteo non era delicata come quella di Lorenzo, ma i suoi colpetti nervosi, la profondità che riusciva a raggiungere entrandomi dentro mi stavano donando comunque sensazioni straordinarie. Davanti ai miei occhi, Martina godeva delle lappate del mio ragazzo tra le sue labbra più intime. Ci guardammo e ci avvicinammo per scambiarci un dolce bacio sulle labbra. Un gesto di tenerezza, con il quale volevamo condividere e festeggiare quell’esperienza erotica ad alta tensione che i nostri ragazzi ci stavano donando. I nostri gemiti erano l’unica cosa che si sentiva nella stanza, con in sottofondo il rumore dell’idromassaggio che gorgogliava nella stanza accanto.
Le lappate di Matteo diventarono sempre più ampio e ormai la sua lingua indugiava sempre più spesso nel solco delle mie natiche, a leccare il forellino anale. Sapevo che Martina era molto sensibile lì e i suoi gemiti più intensi mi fecero intuire che anche Lorenzo le stava riservando lo stesso trattamento. Che si fossero messi d’accordo alle nostre spalle (anzi, al nostro culo)? Il sospetto divenne certezza quando i ragazzi si fermarono e, dopo essersi scambiati uno sguardo d’intesa, puntarono i loro cazzi fra le nostre natiche. Gli stessi pensieri dovettero attraversare anche la mente di Martina, che infatti sollevò lo sguardo verso di me e muovendo le labbra, ma senza far sentire la sua voce, mi disse: “Che stronzi!”. Poi la sua voce uscì eccome, quando Lorenzo sfondò di colpo il suo culo, mentre anche io sentii bruciare il mio, violato dal cazzo di Matteo. Fu una splendida tortura. I due ragazzi sembravano indemoniati, mentre noi ragazze ormai urlavamo senza pudore, sperando che i rumori della spa e le pareti isolate impedissero agli altri clienti di sentirci all’esterno della sala. Matteo mi inculava con forza, mentre le sue dita dapprima sfioravano il mio clitoride aumentando la sensazione di piacere, per poi iniziare a penetrare nella mia fighetta donandomi una sensazione di pienezza appagante. Tra me e Martina era una gara di orgasmi, finché anche i ragazzi furono pronti a venire. Riconobbi l’espressione che ormai conoscevo bene sul volto di Lor davanti a me, mentre sentii dietro Matteo accelerare ancora di più i suoi colpi e poi bloccarsi in fondo alle mie viscere, per scaricarmi dentro il suo nettare.
Crollammo tutti e quattro spossati ma soddisfatti sul lettone che ci ospitava. In pochi secondi ricomponemmo le coppie corrette, cercando nei rispettivi compagni quelle coccole che servivano insieme a confermare l’amore che ci univa e a garantire che quella sarebbe stata solo la prima delle occasioni che ci saremmo donati per godere tutti insieme.
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