Un amore di zia - Capitolo 13 - Il piacere della zia
di
Minstrel.love
genere
incesti
La zia si alzò, e io mi posizionai sui cuscini.
“Voglio vedere il tuo bel culetto mentre lo prendi dentro di te” dissi mentre si stava abbassando.
La zia allora si girò con il culo verso di me, posizionò i suoi fianchi sui miei, prese il mio cazzo in mano e lo indirizzo nella sua figa umida.
Diedi uno schiaffetto al sedere.
La zia era in ginocchio di spalle: con un movimento lento ma deciso lasciò scivolare il mio pene nella sua figa stretta.
Ansimava piano mentre piano muoveva il suo bacino. Vedevo il mio sesso entrare e uscire a intervalli regolari, mentre il suo culo sodo si muoveva su e giù.
Spostai le mie mani sulle sue natiche.
“Lo sai che da qui il tuo culetto è bellissimo zietta” dissi mentre la zia si era leggermente alzata sulle ginocchia e aveva buttato la testa indietro.
“Ti piace?” mi rispose gemendo, mentre continuava a muoversi piano.
“Non vedo l’ora di…” ansimai con forza.
La zia accelerò il ritmo. Si riabbassò di nuovo in avanti, stringendo uno dei lenzuoli che erano a terra, e muovendo il suo corpo avanti e indietro.
“ZIA! – dissi io ad alta voce – è così stretta e calda la tua figa!”
La zia gemeva e rallentò un po’ il ritmo: “E’ così duro il tuo cazzo, nipotino!” disse gemendo.
Diedi degli schiaffetti al culo, mentre la zia si muoveva piano. La presi per le mani e le appoggiai vicino al mio viso. La zia si stese quindi all’indietro, sopra di me. Vedevo la sua schiena bianca.
La accarezzai, poi le strinsi il seno.
Cominciai a muovere il mio bacino lentamente, così da spingere il mio sesso duro dentro la sua figa.
“Lo sai che sei bellissima anche vista da qui, zia?” le dissi sorridendo.
La zia si girò per un momento per sorridermi, poi tornò ad appoggiarsi sulle mani: “Spingimelo dentro!”
Cominciai a spingere con un movimento veloce. Sentivo la zia gemere e il suo corpo muoversi a ritmo. Le sue tette si muovevano su e giù e le mie mani erano l’unica barriera al loro movimento.
“Senti come si muovono zia” le dissi.
“Continua, non fermarti, non fermartiii!” urlò.
Ricominciai a spingere con forza, mentre la zia urlava sempre più frequentemente. Spostai le mie mani e le appoggiai sui suoi fianchi per aiutarmi nella penetrazione. Continuai a spingere per qualche minuto, dopo di che la zia si abbassò lasciandosi cadere vicino a me.
“Non pensare che io abbia già finito zietta” le dissi.
Mi girai su di un fianco, mi posizionai dietro di lei, alzai la sua gamba destra, e feci scivolare di nuovo il mio cazzo duro dentro.
Cominciai a spingere mentre con una mano tenevo la gamba alzata.
“Non l’ho mai fatto così – mi disse la zia gemendo – ti prego promettimi che mi farai conoscere altre posizioni!”.
“Certo zia – le dissi ansimando – le scopriremo insieme, io e te” e le diedi un bacio sulle labbra.
La zia mi sorrise, e pronunciò qualcosa che non riuscii a comprendere. Continuai a penetrarla per altri minuti. Vari gemiti dopo, mi fermo con una mano.
Mi fermai. La zia si spostò leggermente e lasciò scivolare fuori il mio pene. Lo accarezzò, poi mi diede un bacio. Con entrambe le braccia mi cinse le spalle, e mi baciò. Baci lunghissimi, mentre lei era stesa sotto di me e io di fianco con la mia gamba sopra le sue.
“Non mi dire che sei venuta” le dissi.
“No, però volevo fermarmi un po’ per non far finire tutto troppo presto” mi disse la zia accarezzandomi.
“Ho voglia di sentirti sopra di me zia”.
La zia rise piano, poi si alzò e fece alzare anche me. Mi fece sedere sul divano. Poi allargò le gambe e si appoggiò su di me, con la figa umida e giocciolante a pochi millimetri dal mio sesso.
“Attenta a non strapparmelo via” le sussurrai in un orecchio.
“Mi credi capace di una cosa del genere” mi disse dandomi un bacio sul collo.
“Da una cavalla come te mi aspetto questo e altro” le dissi guardandola negli occhi.
La zia lentamente scese e il mio cazzo scivolò dentro di lei. La zia emise un gemito, poi cominciò a muoversi lentamente.
“Brava, andiamo con gradi – le dissi portando le mie mani sui suoi fianchi – non abbiamo fretta vero?”.
“Già – mi disse la zia gemendo piano e baciandomi sulla bocca – nessuno ci da fretta”.
Avevo il viso della zia proprio di fronte a me. Mi avvicinai e la baciai. La zia strinse ancora di più la sua figa e cominciò a muoversi più velocemente.
“Mi fai impazzire quando smetti di andare su e già e ti muovi solo col tuo bacino, sai?” le dissi.
La zia si piegò leggermente all’indietro, mi preso per il viso e mi portò sul seno.
“Datti da fare qui, mentre io ti cavalco nipotino”.
Misi la mia faccia tra le sue tette, e cominciai a baciarle. La zia cominciò a gemere e a muoversi velocemente. Muoveva il suo bacino come un ossessa.
“E’ così duro, è così duro – urlava la zia sbattendo forte – leccami, leccamiiiii!!!”
Le strinsi con le mani il seno, mi riappoggiai al divano. Piegai leggermente il viso su un capezzolo e cominciai a mordicchiarlo.
La zia appoggiò le sue mani sulle mi spalle e con forza cominciò a muoversi su e giù.
“È tutto dentro di me!!!” ansimò la zia.
“Zia – dissi ansimando – voglio che tu ti muova ancora più forte, vogli osentirti urlare”.
La zia con le mani mantenne sorretto il suo seno mentre io le leccavo i capezzoli. Portai le mie mani al suo culo, strinsi con forza e cominciai a spingerla verso di me.
“Zia, zia…è così bello fare l’amore con te – dissi ansimando – la tua figa è così calda e bagnata”
Si abbassò su di me. Per un momento interruppe il suo movimento col bacino. Mi diede un bacio.
“Sono tutta tua,ti prego non smettere” mi sussurrò la zia.
L’abbracciai. Ora il suo viso era di fianco al mio. Strinsi con forza i suoi fianchi e cominciai a muovermi.
“Eccolo…eccolo! – urlava la zia – Non fermarti, non fermarti”
Continuai a spingere per alcuni minuti: la zia mi baciava con passione.
“Zia, sei così bella e indifesa…ci penserò io a prendermi cura di te”.
La zia mi guardò, e ansimando disse: “Ti amo nipotino, sto per venire…non fermarti, spingimelo più forte!”
Spinsi con tutta la forza che avevo: ogni spinta era un urlo della zia.
“Ecco, ecco, lo sento, sto per venire, eccooooo!!!!” urlò la zia.
La zia ebbe degli spasmi al culmine del suo piacere, poi, piano si calmò.
Dopo qualche secondo, si appoggiò di nuovo a me, e mi sussurò nell’orecchio: “Grazie di tutto!”
La baciai, e le dissi: “Riposiamo un po’ perché dopo ti do la rivincita”.
La zia rise, si alzò e si rimise la vestaglia. Mi diede la mia, e disse: “Promettimi ancora che lo faremo ancora un miliardo di volte”.
La guardai , sorrisi, e dissi: “Solo un miliardo. Guarda che passa in fretta”.
La zia si abbassò, mi diede un bacio, e mi disse: “Ti aspetto tra dieci minuti nella mia stanza, mister miliardo”. Si alzò e andò via.
Racconto di fantasia -fatti e riferimenti a persone reali sono puramente casuali-
Come contattarmi
Mail: minstrel.love [@] gmail.com
Blog su cui trovate tutti i racconti, con immagini: http://desiderinascosti.blogspot.com/
Mi raccomando, aspetto i vostri feedback, commenti, curiosità.
Anche per una semplice chiacchierata, contact me! Inoltre, se qualcuno vuole, posso mettere a disposizione la mia vena “artistica” nello scrivere, per tradurre in racconti delle vostre esperienze o delle vostre fantasie … basta sentirsi via mail.
“Voglio vedere il tuo bel culetto mentre lo prendi dentro di te” dissi mentre si stava abbassando.
La zia allora si girò con il culo verso di me, posizionò i suoi fianchi sui miei, prese il mio cazzo in mano e lo indirizzo nella sua figa umida.
Diedi uno schiaffetto al sedere.
La zia era in ginocchio di spalle: con un movimento lento ma deciso lasciò scivolare il mio pene nella sua figa stretta.
Ansimava piano mentre piano muoveva il suo bacino. Vedevo il mio sesso entrare e uscire a intervalli regolari, mentre il suo culo sodo si muoveva su e giù.
Spostai le mie mani sulle sue natiche.
“Lo sai che da qui il tuo culetto è bellissimo zietta” dissi mentre la zia si era leggermente alzata sulle ginocchia e aveva buttato la testa indietro.
“Ti piace?” mi rispose gemendo, mentre continuava a muoversi piano.
“Non vedo l’ora di…” ansimai con forza.
La zia accelerò il ritmo. Si riabbassò di nuovo in avanti, stringendo uno dei lenzuoli che erano a terra, e muovendo il suo corpo avanti e indietro.
“ZIA! – dissi io ad alta voce – è così stretta e calda la tua figa!”
La zia gemeva e rallentò un po’ il ritmo: “E’ così duro il tuo cazzo, nipotino!” disse gemendo.
Diedi degli schiaffetti al culo, mentre la zia si muoveva piano. La presi per le mani e le appoggiai vicino al mio viso. La zia si stese quindi all’indietro, sopra di me. Vedevo la sua schiena bianca.
La accarezzai, poi le strinsi il seno.
Cominciai a muovere il mio bacino lentamente, così da spingere il mio sesso duro dentro la sua figa.
“Lo sai che sei bellissima anche vista da qui, zia?” le dissi sorridendo.
La zia si girò per un momento per sorridermi, poi tornò ad appoggiarsi sulle mani: “Spingimelo dentro!”
Cominciai a spingere con un movimento veloce. Sentivo la zia gemere e il suo corpo muoversi a ritmo. Le sue tette si muovevano su e giù e le mie mani erano l’unica barriera al loro movimento.
“Senti come si muovono zia” le dissi.
“Continua, non fermarti, non fermartiii!” urlò.
Ricominciai a spingere con forza, mentre la zia urlava sempre più frequentemente. Spostai le mie mani e le appoggiai sui suoi fianchi per aiutarmi nella penetrazione. Continuai a spingere per qualche minuto, dopo di che la zia si abbassò lasciandosi cadere vicino a me.
“Non pensare che io abbia già finito zietta” le dissi.
Mi girai su di un fianco, mi posizionai dietro di lei, alzai la sua gamba destra, e feci scivolare di nuovo il mio cazzo duro dentro.
Cominciai a spingere mentre con una mano tenevo la gamba alzata.
“Non l’ho mai fatto così – mi disse la zia gemendo – ti prego promettimi che mi farai conoscere altre posizioni!”.
“Certo zia – le dissi ansimando – le scopriremo insieme, io e te” e le diedi un bacio sulle labbra.
La zia mi sorrise, e pronunciò qualcosa che non riuscii a comprendere. Continuai a penetrarla per altri minuti. Vari gemiti dopo, mi fermo con una mano.
Mi fermai. La zia si spostò leggermente e lasciò scivolare fuori il mio pene. Lo accarezzò, poi mi diede un bacio. Con entrambe le braccia mi cinse le spalle, e mi baciò. Baci lunghissimi, mentre lei era stesa sotto di me e io di fianco con la mia gamba sopra le sue.
“Non mi dire che sei venuta” le dissi.
“No, però volevo fermarmi un po’ per non far finire tutto troppo presto” mi disse la zia accarezzandomi.
“Ho voglia di sentirti sopra di me zia”.
La zia rise piano, poi si alzò e fece alzare anche me. Mi fece sedere sul divano. Poi allargò le gambe e si appoggiò su di me, con la figa umida e giocciolante a pochi millimetri dal mio sesso.
“Attenta a non strapparmelo via” le sussurrai in un orecchio.
“Mi credi capace di una cosa del genere” mi disse dandomi un bacio sul collo.
“Da una cavalla come te mi aspetto questo e altro” le dissi guardandola negli occhi.
La zia lentamente scese e il mio cazzo scivolò dentro di lei. La zia emise un gemito, poi cominciò a muoversi lentamente.
“Brava, andiamo con gradi – le dissi portando le mie mani sui suoi fianchi – non abbiamo fretta vero?”.
“Già – mi disse la zia gemendo piano e baciandomi sulla bocca – nessuno ci da fretta”.
Avevo il viso della zia proprio di fronte a me. Mi avvicinai e la baciai. La zia strinse ancora di più la sua figa e cominciò a muoversi più velocemente.
“Mi fai impazzire quando smetti di andare su e già e ti muovi solo col tuo bacino, sai?” le dissi.
La zia si piegò leggermente all’indietro, mi preso per il viso e mi portò sul seno.
“Datti da fare qui, mentre io ti cavalco nipotino”.
Misi la mia faccia tra le sue tette, e cominciai a baciarle. La zia cominciò a gemere e a muoversi velocemente. Muoveva il suo bacino come un ossessa.
“E’ così duro, è così duro – urlava la zia sbattendo forte – leccami, leccamiiiii!!!”
Le strinsi con le mani il seno, mi riappoggiai al divano. Piegai leggermente il viso su un capezzolo e cominciai a mordicchiarlo.
La zia appoggiò le sue mani sulle mi spalle e con forza cominciò a muoversi su e giù.
“È tutto dentro di me!!!” ansimò la zia.
“Zia – dissi ansimando – voglio che tu ti muova ancora più forte, vogli osentirti urlare”.
La zia con le mani mantenne sorretto il suo seno mentre io le leccavo i capezzoli. Portai le mie mani al suo culo, strinsi con forza e cominciai a spingerla verso di me.
“Zia, zia…è così bello fare l’amore con te – dissi ansimando – la tua figa è così calda e bagnata”
Si abbassò su di me. Per un momento interruppe il suo movimento col bacino. Mi diede un bacio.
“Sono tutta tua,ti prego non smettere” mi sussurrò la zia.
L’abbracciai. Ora il suo viso era di fianco al mio. Strinsi con forza i suoi fianchi e cominciai a muovermi.
“Eccolo…eccolo! – urlava la zia – Non fermarti, non fermarti”
Continuai a spingere per alcuni minuti: la zia mi baciava con passione.
“Zia, sei così bella e indifesa…ci penserò io a prendermi cura di te”.
La zia mi guardò, e ansimando disse: “Ti amo nipotino, sto per venire…non fermarti, spingimelo più forte!”
Spinsi con tutta la forza che avevo: ogni spinta era un urlo della zia.
“Ecco, ecco, lo sento, sto per venire, eccooooo!!!!” urlò la zia.
La zia ebbe degli spasmi al culmine del suo piacere, poi, piano si calmò.
Dopo qualche secondo, si appoggiò di nuovo a me, e mi sussurò nell’orecchio: “Grazie di tutto!”
La baciai, e le dissi: “Riposiamo un po’ perché dopo ti do la rivincita”.
La zia rise, si alzò e si rimise la vestaglia. Mi diede la mia, e disse: “Promettimi ancora che lo faremo ancora un miliardo di volte”.
La guardai , sorrisi, e dissi: “Solo un miliardo. Guarda che passa in fretta”.
La zia si abbassò, mi diede un bacio, e mi disse: “Ti aspetto tra dieci minuti nella mia stanza, mister miliardo”. Si alzò e andò via.
Racconto di fantasia -fatti e riferimenti a persone reali sono puramente casuali-
Come contattarmi
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Blog su cui trovate tutti i racconti, con immagini: http://desiderinascosti.blogspot.com/
Mi raccomando, aspetto i vostri feedback, commenti, curiosità.
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