Sacro Stupro

di
genere
dominazione

Ho una doppia faccia, un volto oscuro che cozza contro il mio sorriso aperto, contro la mia risata generosa.
Amo essere presa con la forza, con la brutalità, con la violenza ma non quella di chiunque. Io amo la sua.
Amo i suoi occhi di fuoco quando si eccita dopo avermi dato una sberla in pieno viso, amo la mascella che contrae assieme alle sue mani che si chiudono a pugno.
Mi prende un stretta allo stomaco e qualcosa mi pervade, una energía che mi eccita ed al contempo mi schiavizza
Lo voglio così, violento e fiero fino alle estreme conseguenze, fino al confine oltre il quale ancora non sappiamo cosa ci sia.
Ma lui è un pavido, non se la sente di osare, non vuole conoscere se stesso completamente.
Così io resto scissa tra la ricerca della verità che è massimo piacere e godimento e l'odio verso la pavidità, verso la sua mancanza di virilità.

Non sono solo masochista, il mio sadismo si rivela nel godere a schiacciarlo, ad umiliarlo, a provocargli una reazione dirompente.
Ma lui ancora si nega e delega a terzi lo scontro, la risoluzione di questo combattimento che non è solo sessuale.

Così io insisto ed erodo ogni sua certezza, lo rovino socialmente e psicologicamente perché l'odio deve avere la meglio. Se non l'amore che sia l'odio a permeare ogni fibra del suo essere, ad esplodergli dentro fino a che non riesca più a contenerlo, a controllarlo!

Io devo averlo perché così non vivo. Sono morta.
Devo averlo per potermi donare a lui completamente per poter spirare mentre lo guardo negli occhi e per riconoscere così la sua crudeltà assieme alla mia, il suo furore depravato e distorto assieme al mio!

Ah... vedere il suo membro duro e lucido mentre mi stringe il collo desiderando la mia morte mi fa struggere di desiderio!
Mi condanna eternamente a questo tragico supplizio!
Che cos'è Satana se non questa tortura? Questa perpetua brama di vita e di morte insieme congiunte in uno Stupro Sacro?

Mi sono venduta l'anima quando mi sono innamorata di lui ed ho scelto di servire perpetuamente il suo piacere oltre il mio.
Che è il mio.
Mi sono venduta alla verità, quella che ci spoglia l'anima completamente fino a denudare i mostri che ci vivono dentro.
Ed ho desiderato i suoi con tutta me stessa, con questa voglia umida che lentamente mi consuma.
Ho desiderato abbracciare completamente le sue distorsioni alimentandole, anche, per poterle riconoscere tutte.

E così divento io il suo demone peggiore, quello che gli sussurra nell'oscurità le peggiori sconcezze: guardala, spostale le mutandine, afferrala, dominala, stuprala!

Sì, la mia brama maggiore è quella di essergli indispensabile. Come una madre che dona la vita io vorrei donargli la morte, quella iniziatica, quella che ti risveglia dal sonno, quella che ti fa godere eternamente.






scritto il
2018-06-08
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