Chissà se ne saresti felice

di
genere
etero

Sono passati cinque mesi dal nostro ultimo incontro, sento così tanto la tua mancanza. Maledetta carriera, maledetto lavoro che ti tiene lontano da me, maledetta questa relazione che desidero con te come poche cose al mondo... Maledetto sesso che mi tiene inchiodata a te col pensiero ogni notte prima di dormire, esattamente come oggi. Posso avere diversi uomini, certo, ma forse indirettamente sono masochista e voglio te. Masochista, sì, come quando a marzo sul tuo letto mi pompavi il culo, col tuo petto sudato sulla mia schiena, respirandomi nell'orecchio e col tuo braccio sinistro a stringermi il collo. Maledetti ricordi di gemiti repressi nelle lenzuola, dei tuoi occhi bellissimi piantati nei miei, delle nostre mani intrecciate. Vorrei che tu potessi guardarti come ti guardo io, anche solo per un po'... Sei uno spettacolo e non lo sai nemmeno. La carica erotica che sprigionavi quando ti avvolgevo il cazzo nella bocca bollente, umida. La tua cappella viola e gonfia vittima della mia lingua desiderosa di te, del tuo seme, del tuo orgasmo. Quanta potenza nei tuoi muscoli tesi, nelle vene della tua fronte, nei tuoi occhi chiusi come a volerti concentrare sul tuo piacere. Ti voglio, ti voglio ancora e ancora e ancora. Mi tocco pensando a te, le mie dita mi scopano veloci, frenetiche... Chiudo gli occhi e ti immagino a leccarmi, scoparmi come se fosse l'ultima volta in vita nostra. Stupida io a non dirti mai quanto ti anelo... Chissà se ne saresti felice. Tua.
scritto il
2018-07-11
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