Una giornata uggiosa
di
Stich
genere
saffico
Ciao a tutti,
Come vi ho detto alla fine dello splendido viaggio in Croazia io e Alessia siamo diventate una coppia aperta per dare la possibilità l’una all’altra di provare esperienze con altre donne,adesso che avevamo scoperto il meraviglioso mondo della sessualità lesbica.
A dire il vero,però,per il primo periodo a parte qualche scappatella con Veronica non ebbi occasione di trovare altre partner,e anche Alessia mi era rimasta sempre fedele. Quantomeno fino a quel giorno…
Erano le otto di sera di una domenica piovosa di metà autunno e andai a trovare la mia amica per farle un “salutino”. Sua madre mi accolse alla porta,spiegandomi che la figlia era rintanata in camera a studiare. Entrai in cameretta e la trovai immersa nella lettura dei suoi astrusi libri di chimica,tanto da non essere destata dal mio arrivo. Le dissi un generico “Ciao come stai” al quale lei rispose distrattamente. Intuì che c’era qualcosa che non andava,ma avevo una gran voglia di farlo,quindi iniziai a baciarle il collo. Lei mi scansò:”Scusa,non mi va tanto”.“E’ successo qualcosa?”le chiesi io. “Senti….ti devo dire una cosa”.”Cosa?”.
Mi rispose solo dopo un lungo imbarazzato silenzio:”Sono stata con un’altra ragazza”. “Wow!!”esclamai io eccitata da questa confessione”Finalmente!Adesso mi devi raccontare tutto!!!Immagino che è stata Veronica non è vero?”. Lei fece un cenno affermativo con il capo,ancora visibilmente a disagio.”Era un sacco che ci voleva provare anche con te. Dimmi,dimmi come è andata?!”. Dopo un altro po’di panico lei mi disse”Però non eravamo solo noi sue”. “Oddio,una cosa tre!!!E’ fantastico,come è stato?Chi è la terza,la conosco?”. Un altro cenno col capo seguito da un altro lungo silenzio. “Gioia”. Quest’ultima dichiarazione mi lascio esterrefatta. Gioia era una nostra comune amica d’infanzia che si distingueva per essere inguaribilmente timida,estremamente religiosa, per farvi capire a confronto Alessandra era un’esibizionista. Non vi sarà difficile capire il mio stupore.
La finestra di Alessia affaccia su una piazzola con delle panchine. Era primo pomeriggio quando Ale riconobbe,dietro a degli ombrelli colorati che le riparavano dall’incessante pioggia,le sua amiche Veronica e Gioia. Le intimò di salire a ripararsi e a farle compagnia.
Iniziarono a chiacchierare del più e del meno,ma Veronica,che come avrete capito sa il fatto suo,spostò ben presto il discorso nella direzione nella quale voleva andare a parare. “Come va con Stich?”,chiese ad Alessia,ma non le interessava tanto la risposta quanto la domanda successiva da porre a Gioia “E tu hai capito se ti piacciono gli uomini o le donne?”. Come le altre due ragazze nella stanza potevano ben immaginavano,Gioia ammise di non aver avuto nessun approccio né con l’una,né con l’altra sponda.
Gioia finse stupore:”Neanche un bacio innocente?!Bisogna rimediare!!” e le stampò subito un bel bacio in bocca. “Come ti è sembrato?”le chiese. Gioia era troppo fuori di se per poter rispondere. “Aspetta che riproviamo” e le diede un altro bacio,questa volta con la lingua. Dopo qualche secondo tornò alla carica con un terzo bacio,lungo e appassionato. Una volta separatesi le bocche accompagnò il viso di Alessia verso quello di Gioia per permetterle di baciarsi a loro volta. Alessia era non meno tramortita di Gioia per l’inaspettata piega degli eventi,ma iniziò a baciare l’amica con un’istintiva naturalezza.
Alessia e Gioia si conoscevano da sempre,i rispettivi genitori erano amici di famiglia e le due erano state compagne di banco ininterrottamente dalla prima elementare all’anno della maturità. Per loro quel bacio deve aver dato emozioni molto simili alle mie effusioni croate con Alessandra:un mix di iniziazione erotica e romanticismo.
Nel frattempo Veronica le aveva tolto prima la felpa,quindi la maglietta e le slacciò il reggiseno bianco. Gioia è molto alta,ma altrettanto magra e i suoi seni sono appena pronunciati. Ha però de bei capezzoli rosa scuro,che per l’occasione divennero turgidi. Veronica interruppe il bacio inesausto delle due amanti per posizionare la bocca di Alessia nei pressi del capezzolo sinistro,accaparrandosi per lei il capezzolo destro. Iniziarono a leccare le tette di Gioia all’unisono. La verginella iniziò a gemere pudicamente.
Staccatasi dalla mammella dell’amica,Veronica si fece strada tra le sue cosce,mentre Alessia riprese a baciarla. Le slacciò i pantaloni e iniziò a giocherellare con la mutandina,poi cominciò a masturbarla da sopra la mutanda per poi addentrarsi all’interno della fessura illibata,scoprendola grondante di umori. Le sfilò anche le mutande e iniziò a leccare. Gioia emise un sussulto di piacere che la lingua di Alessia infilata nella sua bocca non riuscì ad attutire del tutto.
Dopo un po’ Veronica prese per mano Alessia e la accompagnò davanti al ventre di Gioia che la proprietaria di casa iniziò ad esplorare con la sua lingua curiosa. Si levò a sua volta i jeans e le mutande e si mise a cavalcioni sulla faccia di Gioia,in modo da avere la fica sopra la sua bocca. Iniziò a muoversi,sfregando il suo sesso con le labbra dell’amica,che iniziò sempre più ad avventurarsi con la lingua nella vagina dell’amica,prendendo esempio anche dai movimenti dell’amica che continuava a slinguazzarla. Veronica levò il felpone che era solita indossare rimanendo solo in canotta. Prese il braccio di Gioia e lo instradò per il suo petto.
A un certo punto Gioia non ce la fece più e scoppio in un grande grido. “Brava tesoro,hai avuto il tuo primo orgasmo”l’apostrofò Veronica dandole un bacio. Poi passò a baciare e spogliare Alessia che a sua volta le alzò la canottiera andando alla ricerca dei suoi seni. Per tutte noi del giro le tettone di Veronica erano una meta ambitissima.
Veronica fece distendere Alessia e richiamò Gioia che riposava esausta in un cantuccio del letto,raccomandandosi di far vedere all’amica cosa aveva appena imparato. Con la novizia accovacciata tra le gambe di Alessia,Veronica si mise seduta sul viso di quest’ultima proprio come aveva fatto prima con Gioia. Dopo un po’un altro cambio di posti:Gioia a cavallo sulla bocca di Alessia,che nel frattempo sforbiciava con Veronica. Vedendo che anche Alessia si stava avvicinando alle vette del piacere,Veronica fece un ennesimo giro:questa volta era lei stessa a stare sdraiata,avendo tra le labbra la fichetta di Gioia,che fece mettere al contrario per far incontrare la sua bocca con quella della vecchia compagna di banco mentre lei faceva godere le fiche di entrambe.
Una volta venuta Alessia, Veronica si strusciò per un po’ su Gioia,fino ad arrivare anche lei all’agognato orgasmo. Poi si mise da una parte a vedere le due vecchie amiche che facevano l’amore,fica nella fica. Gioia venne una seconda volta.
Si ricomposero e Valeria ruppe il ghiaccio raccontando dell’ultimo Romics,come niente fosse accaduto.
Una volta terminato il racconto,nel frattempo i genitori di Ale erano andati a cena fuori,la mia ragazza mi disse:”Lo sai che mi è tornata la voglia?”. Non me lo feci ripetere due volte..
Come vi ho detto alla fine dello splendido viaggio in Croazia io e Alessia siamo diventate una coppia aperta per dare la possibilità l’una all’altra di provare esperienze con altre donne,adesso che avevamo scoperto il meraviglioso mondo della sessualità lesbica.
A dire il vero,però,per il primo periodo a parte qualche scappatella con Veronica non ebbi occasione di trovare altre partner,e anche Alessia mi era rimasta sempre fedele. Quantomeno fino a quel giorno…
Erano le otto di sera di una domenica piovosa di metà autunno e andai a trovare la mia amica per farle un “salutino”. Sua madre mi accolse alla porta,spiegandomi che la figlia era rintanata in camera a studiare. Entrai in cameretta e la trovai immersa nella lettura dei suoi astrusi libri di chimica,tanto da non essere destata dal mio arrivo. Le dissi un generico “Ciao come stai” al quale lei rispose distrattamente. Intuì che c’era qualcosa che non andava,ma avevo una gran voglia di farlo,quindi iniziai a baciarle il collo. Lei mi scansò:”Scusa,non mi va tanto”.“E’ successo qualcosa?”le chiesi io. “Senti….ti devo dire una cosa”.”Cosa?”.
Mi rispose solo dopo un lungo imbarazzato silenzio:”Sono stata con un’altra ragazza”. “Wow!!”esclamai io eccitata da questa confessione”Finalmente!Adesso mi devi raccontare tutto!!!Immagino che è stata Veronica non è vero?”. Lei fece un cenno affermativo con il capo,ancora visibilmente a disagio.”Era un sacco che ci voleva provare anche con te. Dimmi,dimmi come è andata?!”. Dopo un altro po’di panico lei mi disse”Però non eravamo solo noi sue”. “Oddio,una cosa tre!!!E’ fantastico,come è stato?Chi è la terza,la conosco?”. Un altro cenno col capo seguito da un altro lungo silenzio. “Gioia”. Quest’ultima dichiarazione mi lascio esterrefatta. Gioia era una nostra comune amica d’infanzia che si distingueva per essere inguaribilmente timida,estremamente religiosa, per farvi capire a confronto Alessandra era un’esibizionista. Non vi sarà difficile capire il mio stupore.
La finestra di Alessia affaccia su una piazzola con delle panchine. Era primo pomeriggio quando Ale riconobbe,dietro a degli ombrelli colorati che le riparavano dall’incessante pioggia,le sua amiche Veronica e Gioia. Le intimò di salire a ripararsi e a farle compagnia.
Iniziarono a chiacchierare del più e del meno,ma Veronica,che come avrete capito sa il fatto suo,spostò ben presto il discorso nella direzione nella quale voleva andare a parare. “Come va con Stich?”,chiese ad Alessia,ma non le interessava tanto la risposta quanto la domanda successiva da porre a Gioia “E tu hai capito se ti piacciono gli uomini o le donne?”. Come le altre due ragazze nella stanza potevano ben immaginavano,Gioia ammise di non aver avuto nessun approccio né con l’una,né con l’altra sponda.
Gioia finse stupore:”Neanche un bacio innocente?!Bisogna rimediare!!” e le stampò subito un bel bacio in bocca. “Come ti è sembrato?”le chiese. Gioia era troppo fuori di se per poter rispondere. “Aspetta che riproviamo” e le diede un altro bacio,questa volta con la lingua. Dopo qualche secondo tornò alla carica con un terzo bacio,lungo e appassionato. Una volta separatesi le bocche accompagnò il viso di Alessia verso quello di Gioia per permetterle di baciarsi a loro volta. Alessia era non meno tramortita di Gioia per l’inaspettata piega degli eventi,ma iniziò a baciare l’amica con un’istintiva naturalezza.
Alessia e Gioia si conoscevano da sempre,i rispettivi genitori erano amici di famiglia e le due erano state compagne di banco ininterrottamente dalla prima elementare all’anno della maturità. Per loro quel bacio deve aver dato emozioni molto simili alle mie effusioni croate con Alessandra:un mix di iniziazione erotica e romanticismo.
Nel frattempo Veronica le aveva tolto prima la felpa,quindi la maglietta e le slacciò il reggiseno bianco. Gioia è molto alta,ma altrettanto magra e i suoi seni sono appena pronunciati. Ha però de bei capezzoli rosa scuro,che per l’occasione divennero turgidi. Veronica interruppe il bacio inesausto delle due amanti per posizionare la bocca di Alessia nei pressi del capezzolo sinistro,accaparrandosi per lei il capezzolo destro. Iniziarono a leccare le tette di Gioia all’unisono. La verginella iniziò a gemere pudicamente.
Staccatasi dalla mammella dell’amica,Veronica si fece strada tra le sue cosce,mentre Alessia riprese a baciarla. Le slacciò i pantaloni e iniziò a giocherellare con la mutandina,poi cominciò a masturbarla da sopra la mutanda per poi addentrarsi all’interno della fessura illibata,scoprendola grondante di umori. Le sfilò anche le mutande e iniziò a leccare. Gioia emise un sussulto di piacere che la lingua di Alessia infilata nella sua bocca non riuscì ad attutire del tutto.
Dopo un po’ Veronica prese per mano Alessia e la accompagnò davanti al ventre di Gioia che la proprietaria di casa iniziò ad esplorare con la sua lingua curiosa. Si levò a sua volta i jeans e le mutande e si mise a cavalcioni sulla faccia di Gioia,in modo da avere la fica sopra la sua bocca. Iniziò a muoversi,sfregando il suo sesso con le labbra dell’amica,che iniziò sempre più ad avventurarsi con la lingua nella vagina dell’amica,prendendo esempio anche dai movimenti dell’amica che continuava a slinguazzarla. Veronica levò il felpone che era solita indossare rimanendo solo in canotta. Prese il braccio di Gioia e lo instradò per il suo petto.
A un certo punto Gioia non ce la fece più e scoppio in un grande grido. “Brava tesoro,hai avuto il tuo primo orgasmo”l’apostrofò Veronica dandole un bacio. Poi passò a baciare e spogliare Alessia che a sua volta le alzò la canottiera andando alla ricerca dei suoi seni. Per tutte noi del giro le tettone di Veronica erano una meta ambitissima.
Veronica fece distendere Alessia e richiamò Gioia che riposava esausta in un cantuccio del letto,raccomandandosi di far vedere all’amica cosa aveva appena imparato. Con la novizia accovacciata tra le gambe di Alessia,Veronica si mise seduta sul viso di quest’ultima proprio come aveva fatto prima con Gioia. Dopo un po’un altro cambio di posti:Gioia a cavallo sulla bocca di Alessia,che nel frattempo sforbiciava con Veronica. Vedendo che anche Alessia si stava avvicinando alle vette del piacere,Veronica fece un ennesimo giro:questa volta era lei stessa a stare sdraiata,avendo tra le labbra la fichetta di Gioia,che fece mettere al contrario per far incontrare la sua bocca con quella della vecchia compagna di banco mentre lei faceva godere le fiche di entrambe.
Una volta venuta Alessia, Veronica si strusciò per un po’ su Gioia,fino ad arrivare anche lei all’agognato orgasmo. Poi si mise da una parte a vedere le due vecchie amiche che facevano l’amore,fica nella fica. Gioia venne una seconda volta.
Si ricomposero e Valeria ruppe il ghiaccio raccontando dell’ultimo Romics,come niente fosse accaduto.
Una volta terminato il racconto,nel frattempo i genitori di Ale erano andati a cena fuori,la mia ragazza mi disse:”Lo sai che mi è tornata la voglia?”. Non me lo feci ripetere due volte..
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