Una giornata particolare (parte 2)

di
genere
prime esperienze

"Dalmine mi guardò quasi stupito e disse: “veramente?” Risposi “veramente!” “va bene” disse e dicendo così cominciò a tirare fuori una serie di scatole e poi..."
Eravamo in macchina e stavamo dirigendo verso il prossimo cliente, io ero ancora tutta accaldata, ma la mia curiosità era ancora forte. Volevo conoscere e vedere cosa conteneva quel forziere della meraviglie che immaginavo fosse il suo borsone.
Spinta dalla curiosità mi feci forza e gli chiesi quale altro campionario conteneva la borsa e che dove e vendere.
Dalmine mi guardò quasi stupito e disse: “veramente?”
Risposi “veramente!”
“va bene” disse e dicendo così cominciò a tirare fuori una serie di scatole e poi aprii la prima.
Questa conteneva un slip di colore blue che aveva una tasca, insieme a questo la scatola conteneva anche un ovetto e un telecomando. Gli chiesi cosa era e lui mi disse “La vuoi indossare così la proviamo se funziona?”, io rimasi per qualche secondo in un silenzio tentennante e poi risposi “va bene”.
Prima di darmele inserì l’ovetto nella tasca e me le sette per indossarla.
Io mi tolsi le mie mutande e poi mi infila gli slip, ma lui mi disse di infilarmi sopra anche le mutande, cosa che io feci.
Nel mentre eravamo arrivati al cliente successivo
Questo era un sexy shop enorme. Ci fecero entrare dalla porta posteriore, e una volta entrati rimasi a bocca aperta. Era la prima volta che entravo in un negozio del genere.
In tutto questo mi ero dimenticata che indossavo quello slip ma subito me ne ricordai perché senti un leggero vibrare sul bottoncino e intorno alle labbra della passera. Capi subito che era Dalmine che lo aveva attivato col telecomando; mentre lo attirava descriveva al proprietario del negozio le particolarità del prodotto dicendo che per fargli vedere se faceva effettivamente effetto me lo aveva fatto indossare e di osservarli mentre lo faceva funzionare.
Io ora sentivo che la vibrazione era aumentata e sentivo che la passera si stava inumidendo e io cominciavo a gemere leggermente e la bocca cominciava a insalivarsi; ora la vibrazione era aumentata per la terza volta e io cominciavo stringere le cosce per sentirla e goderla meglio, nel frattempo mi accorsi che cominciavano a scivolare dalle gambe gli umori che uscivano dalla passera.
Sentii l’ovetto aumentare progressivamente l'intensità, e io temevo sempre di più; quando l’ovetto raggiunse la massima intensità, una continua pulsazione, raggiunsi un orgasmo che a malapena mi ressi in piedi.
Dopo un minuto smise di vibrare e pulsare e io mi rilassai.
Alzai lo sguardo e vidi in Lui e nel proprietario del sexy shop uno sguardo al contempo languido e morboso.
Mentre mi riassestai vide il proprietari stava firmando dei fogli che lui subito dopo mise nella borsa non prima di averne dato una copia all'avventore.
Detto fatto Dalmine mi disse “qui abbiamo finito, possiamo andarcene” e dicendo ciò strinse la mano al proprietario.
Usciamo e ci dirigendo verso l'auto, salimmo la macchina ripartì per la successiva destinazione.
Nell'attesa di arrivare alla successiva destinazione facciamo due chiacchiere ed ad un certo punto mi domanda “ho visto la tua curiosità per questi prodotti, ma li avevi mai visti prima? Ti domando questo perché ti vedo imbarazzata”
Io: ”no non li avevo mai visti, anche perché i miei nonni mi hanno sempre cresciuto in modo sempre molto casto e tutto quello che riguardava il sesso e sempre stato tabù, tanto e vero che le mie parti del corpo le chiamo seni, farfallina e fondoschiena”
Lui: “ma allora sei una verginella! E se ti insegnarci io? Cosa mi dici?”
Non risposi ma involontariamente con la testa mi accorsi di aver detto di si,
Fu allora che facendo più attenzione all'interno della vettura mi accorsi che i vetri erano oscurati e che vi era un separe’ fra il posto dell'autista e il posto passeggiare di dietro, completamente chiuso e quindi all'interno eravamo isolati dell’autista.
Cominciò col dirmi di alzare la gonna e di togliermi le mutandine, cosa che feci.
Allargandosi leggermente le gambe esordì in questo modo:
“Questa si chiama fica”, poi mi allargò le labbra della fica e disse “questo invece è il clitoride” e dicendo così vi appoggiò sopra un dito e cominciò a muoverle in modo rotatorio. Io sentii al quel punto una vampata di calore salire fino al cervello, innarcai leggermente il corpo e buttai la testa all'indietro e senza volevo allargai ancora di piu le gambe.
Lui visto la mia reazione cominciò a muovere ancora più velocemente il dito poi ad un certo punto disse “ora ci metto la lingua e vedrà che bello” e senza aspettare un mi cenno si abbassò con la testa e cominciò a leccare il clitoride, mentre incominciò a infilare nella fica prima un dito e poi due dita, senza peraltro smettere di leccare il clitoride, e cominciò a muoverle avanti e indietro sempre più in profondità, a quel punto allegati le gambe più che potessi e innarcai ancora di più il corpo ed ebbi un orgasmo violento e spruzzi la faccia di Dalmine con il mio liquido.
Lui senza scomporsi si alzò, si asciugo la faccia e disse “….e brava la puttanella, hai goduto! Questo in gergo si chiama squirting, e molti uomini e donne lo apprezzano. Però dimmi ti è piaciuto?”
Io, ancora sconvolta, dissi “si molto”.
Mi ricomposi perché eravamo arrivati a destinazione non senza che lui mi disse “al prossimo viaggio ti insegno qualche altra cosa.
Guardai l'orologio e vidi che erano appena le 1030 e frame e me pensai “La giornata è ancora lunga”.
Scendendo dalla macchina e ci dirigemmo al locale di destinazione per una ulteriore vendita di prodotti.

(segue)
scritto il
2018-08-25
3 . 2 K
visite
0
voti
valutazione
0
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.