Una famiglia di bastard i (Parte 1)
di
Mauro1005
genere
dominazione
Prefazione: questo racconto è totalmente di fantasia, ispiratomi da una signora con cui "gioco". E molto lungo e quindi lo diviso in più parti, sperando di fare cosa gradita.
Avvertenza: molti lettori, probabilmente, vedranno qualcosa dei propri racconti e diranno che ho copiato i loro e ne ho fatto una summa; può essere e nel caso me ne scuso, ma è un racconto scaturito dalla mia fantasia, fantasia condizionata da racconti letti precedentemente, naturalmente.
Personaggi: Lidia, 39 anni insegnante di matematica; Mario e Marco, 18 anni gemelli; Sara, 20 anni sorella di Mario e Marco; Alberto e Mara, rispettivamente di 46 e 44 anni genitori di Mario, Marco e Sara; Mirella, 59 anni mamma di Lidia.
Capitolo 1- Il ricatto a Lidia
Lidia era una professoressa di matematica che insegnava al liceo, vestiva sempre in modo casto per non dare adito a fraintendimenti, ma si vedeva che sotto quella castità vi era corpo ancora tonico, due seni 3^ misura ancora sodi e un culo bello sodo con delle gambe slanciate che davano al corpo un che di sensuale; Mario e Marco erano suoi allievi nella classe in cui insegnava Lidia, e ogni volta che lei entrava loro sbavano e fra loro facevano commenti sconci (che culo meraviglioso, che tette stupende, come sarebbe bello potersela scopare, ecc..).
Quella mattina vedendola entrare in aula i due gemelli non ce la fecero più e architettarono un piano per potersela scopare e magari anche ricattare per poterla avere ogni volta che volessero.
Cominciarono a seguirla e ad un certo punto notarono che entrava nel bagno femminile e ne usciva dopo molto tempo tutta arrossata in viso e si domandarono perché.
Allora attuarono il piano; si procurarono delle videocamere wireless e le sistemarono nel bagno delle donne; le tennero spente finché non videro che Lidia si dirigeva verso il bagno delle donne , ed è allora che le accesero. Dopo una quindicina di minuti lei ne uscì arrossata in viso e con un espressione beata.
La mattinata finì e poterono tornare a casa e aprirono il video e videro che la professoressa era a gambe aperte e si stava masturbando furiosamente fino a godere; tutti contenti di avere la professoressa in pugno si dettero il cinque, scaricarono il video su due dvd e poi chiamarono i genitori e la sorella che visto il video dissero quasi all'unisono che era una bella fica e che ci si poteva lavorare e dettero carta bianca ai figli. Questi misero un dvd in una custodia allegando un biglietto con l’intento di metterglielo in borsa il giorno dopo, e così fecero.
Il giorno dopo al termine delle lezioni Lidia torno a casa, apri la borsa e vi trovò il dvd con il biglietto allegati; prima guardò il dvd e inorridì poi lesse il biglietto che diceva: “Cara professoressa, di questo dvd esiste una seconda copia in nostro possesso. Ora ha due scelte, la prima e quella di essere una nostra preda per due settimane dove lei farà qualsiasi cosa le diciamo e chiediamo , dopo di che avrà anche la seconda copia e la storia finirà oppure se lei rifiuta il video sarà caricato su tutti i social e mandato via MMS a tutti i vostri allievi. Ora se accettate le condizioni domani farete per prima cosa un interrogazione a sorpresa chiamando il più scarso e senza una ragione gli darete un 8; altrimenti continuerete la vostra lezione in modo normale e saprete le conseguenze. Nel caso accettate, finita la vostra lezione andrete in bagno dove troverete un pacchetto con le istruzione per l'uso. “
Lidia il giorno dopo, dopo una notte insonne, arrivo in classe, disse “ora interroghiamo” , chiamo il più scarso e dopo due domande elementari gli diede 8; a fine lezione si diresse verso il bagno. Aveva accettato.
Capitolo 2 – l’accettazione del ricatto
Lidia si diresse verso il bagno delle donne e come entrò noto una scatola di cartone, la aprii e vide che era una specie di slip aperto molto stringato con delle mollette ed un foglio su cui era scritto : “brava la nostra professoressa. Domani devi indossare questo tipo di slip, le mollette servono per tenere aperte le grandi labbra della fica, ti devi vestire con una gonna corta e mettere una camicia e tenerla sbottonata fino al terzo bottone e non portare reggiseno; in tutte le classi dove andrai dovrai sederti a cosce aperte e mai accavallarle, se devi andare in bagno a far pipì, la devi fare senza toglierti lo slip; per il dopo lezioni, domani troverai nel registro presenze un busta su cosa devi fare dopo. IMPORTANTE: non dovrai masturbarti fino a nuovo ordine”
Lidia prese l’oggetto dalla scatola e lo mise in borsa, uscì dal bagno e dato che le lezioni erano finte se ne torno a casa.
Nel frattempo i due ragazzi avevano messo delle telecamere sotto ogni cattedra dove lei si sarebbe seduta, per controllare che ubbidisse agli ordini.
Il giorno dopo Lidia si presentò come richiesto, si sedette alla cattedra a cosce aperte e siccome la cattedra, come le altre, era leggermente rialzata i suoi studenti potevano vedere tutto. Aprii il registro delle presenze, vi trovò una busta che subito mise in borsa per leggerla a fine lezioni.
A fine delle lezioni andò a casa e si sedette a leggere le istruzioni: “Cara professoressa, da stasera iniziano le sue due settimane. Stasera, verso le 21, verranno da lei due suoi allievi, lei dovrà riceverli completamente nuda senza però mai togliersi lo slip, e fare tutto quello che le chiedono. Se non lo farà, siccome mi riferiranno, scatterà automaticamente una settimana suppletiva. Troverà domani sotto la cattedra le istruzioni per la seconda sessione serale. Buon divertimento!”
Capitolo 3 – I suoi due allievi/ricattatori (lei ignara)
Alle 21 come preannunciato dalle istruzioni suonarono al campanello di casa, lei andò ad aprire completamente nuda con solo indosso quello slip che le teneva le labbra della fica aperte; i due ragazzi, recitando una parte, dissero “buonasera prof, un anonimo ci ha scritto questo biglietto con un indirizzo dicendoci che avremmo trovato una bella troia e che avremmo potuto farci quello che volevamo e che poi dovevamo riferirci il tutto, ma non pensavamo fosse lei prof.”
Lidia li fece entrare li accompagnò in sala e disse “cosa volete che faccia?”
I due ragazzi nel frattempo si erano completamente denudati facendo due già duri, abbastanza lunghi circa 18 centimetri e nerboruto.
A tale domanda i due ragazzi si avventarono su Lidia e cominciarono a toccarla su tutto il corpo e nel mentre la accompagnarono sul divano, la fecero sedere e subito Mario le mise il cazzo in bocca tenendola la testa e cominciò a scoparla fino a farle arrivare il cazzo in gola, mentre Marco le apri le cosce e cominciò a titillargli il clitoride mettendogli anche due dita nelle fica e cominciando a scoparla con le dita mentre con la lingua le lavorava il clitoride. Lidia a quell’assalto animalesco cerco di resistere ma dopo in po’ comincio a cedere e cominciò a grugnire di piacere; dopo un quarto d'ora i due si fermarono quando si accorsero che stava per godere e si attaccarono al che lei disse “no, continuate per favore “ ma i due ragazzi dissero prima di godere vogliamo che assaggi tutti e due i cazzi e le lingue”; quindi aspettarono un minuto e poi si dettero il cambio “da fratellino, assaggia la sua bocca, e di un velluto meraviglioso, una pompinara nata, vedrai” “ e tu fratello vedrai che sapore meraviglioso ha la sua fica” e dandosi un cinque si cambiarono i ruoli e dopo altri 15 minuti di lavoro uno le sbirro un bocca “dai troia ingoia tutto e non lasciar cadere nulla del mio seme” mentre contemporaneamente Mario la fece godere e si beveva il liquido che usciva dalla fica.
Dopo di che lei si rilasso sul divano mentre i due ragazzi dissero parlando fra loro “ e adesso siccome io non ho goduto mi voglio lavorare il culo per bene mentre lei ti fa un altro pompino, che ne dici?” e il fratello rispose “siii, ma poi me lo voglio fare anche io il suo culo” “ non ti preoccupare fratellino c'è tutto il tempo che vogliamo, lei e a nostra disposizione” detto ciò prese Lidia la mise a quattro zampe e cominciò a lavorare il culo con la lingua e la saliva e con le dita, senza dimenticarsi di continuare a stimolare la fica e il clitoride con l’altra mano, mentre il fratello infilò il cazzo ancora duro nella bocca di Lidia e comincio a scoparla lentamente.
Nel frattempo Mario cominciò a infilare prima un dito, poi due dita, poi tre e quando vide che il buco del culo era pronto si posizionò dietro di lei, le allargò le natiche e puntò il cazzo sul buco del culo; Lidia fece per girarsi come a dire “Non voglio” ma ciò le fu impedito da Marco che tenendole la testa le aveva confiscato il cazzo in bocca e le disse “ stai tranquilla, vedrai ti piacerà ; poi verrà il mio turno, intanto concentrati sul pompino che mi stai facendo e cerca di non farmi venire che ti voglio sborsare nel culo”; intanto Mario era entrato con la cappella, si era fermato un momento e poi cominciò a spingere piano piano; Lidia cominciò a grugnito dal dolore e Mario le disse “ stai calma troia, sono entrato per metà, deve entrare ancora l’altra metà ” e nel dire questo continuava a spingere e Lidia a grugnito sempre più forte. Ad un certo punto Mario disse “ecco, troia ora è tutto dentro. Fratello dovresti sentire che culo caldo e accogliente ha la nostra prof.” E comincio a tirarlo fuori lentamente e sempre lentamente lo spingeva tutto dentro e poi ancora accelerando e rallentando di volta in volta , e facendo così andò avanti per circa 20 minuti. In tutto questo il fratello si era messo sotto Lidia, Per lasciargli la fica mentre lei continuava a pompare il cazzo facendo però attenzione a non farlo godere, mentre lei ebbe un orgasmo appena gli toccarono la fica con la lingua; intanto Mario continuava a pomate il culo senza interrompere mai il ritmo e senza dare l'impressione di godere.
Ad un certo punto lei cominciò a tremare, stava per avere un orgasmo col culo, e Mario che se ne accorse, senza cambiare ritmo, disse “Marco, questa vacca sta per godere con il culo, continua a lavorarli la fica, e tu puttana, anche se godi non ti azzardare a staccare la bocca dal cazzo, altrimenti dovremmo riferire che non hai ubbidire, hai capito troia?” E Lidia con il cazzo di Marco in bocca un “uu” di assenso e nel mentre arrivo l’orgasmo di culo e si senti Lidia grugnito come un animale, senza mai lasciare il cazzo di Marco e il corpo tremare tutto, senza che Mario avesse ancora goduto. Poi Mario disse al fratello cambiamoci di posto, dai mettiglielo nel culo, e tu, troia, vedi di farmi godere con la tua bocca quando godi anche, e vedi di bere tutto”. E cosi ricominciarono, Lidia a pompare il cazzo di Mario che sotto di lei le torturata la fica e il clitoride con la lingua e Marco, che non trovo resistenza nell’entrare nel culo fino in fondo la pompata lentamente come un pendolo senza mai cambiare ritmo; e dopo oltre venti minuti lei cominciò a vibrare con il corpo , stava per avere un altro orgasmo di culo, al che Marco se ne accorse e disse “dai, Mario, che la zoccola sta per godere, continua a lavorarli la fica e tu, troia, fai godere mio fratello, che dovete godere insieme e guai a te se non ti riesce” e dicendo questo cominciò ad accelerare il ritmo del cazzo nel culo di Lidia e le sborro' nel culo, senza però uscire e continuando a pomparla, e tutti e tre ebbero un orgasmo simultaneo.
Poi Marco uscì il cazzo dal culo, fece stendere Lidia e le si mise accanto insieme al fratello e disse “Fratello, questa e una vacca da monta, cosa facciamo adesso?” E il fratello rispose “adesso ci riposiamo cinque minuti, magari prendendo un caffè e nel frattempo ci pensiamo”; l’altro fratello acconsentii e disse a Lidia di preparare un caffè, m con una mano perché l’altra doveva continuamente massaggiare la fica e il clitoride e disse che se voleva poteva alternare le mani ma la fica non doveva mai essere lasciata.
Lidia disse “ Va bene” si alzò si diresse verso la cucina, seguita dai fratelli, e mentre con una mano preparava la caffettiera con l’altra mano si massaggiare la fica ormai livida e in un bagno di umori. I fratelli si sedettero alla tavola e continuando a massaggiare i il cazzo, per tenerlo pronto, gli domandarono “prof, ma lei prende la pillola?” Lidia rispose di si e i ragazzi si guardarono e con un gesto di intesa dissero “allora ti possiamo scopare anche senza preservativo, il che è ancora più bello; ci era stato detto di portarli, ma in questo caso non li useremo. Non e d’accordo con noi professoressa?” Lidia, che nel frattempo aveva versato il caffè nelle tazzine disse “si, d’accordo con voi; quanto zucchero?” i ragazzi dissero “un cucchiaino, grazie prof”. Bevuto il caffè i due ragazzi dissero “lava le tazzine e poi prendici per i cazzi e accompagnaci nella tua camera da letto che ricominciamo”
Lidia lavò le tazzine, ci mise un po’ perché doveva lavare con una mano mentre l'altra massaggiava la fica, finito di lavarle prese i cazzi dei ragazzi uno per ogni mani e li porto in camera da letto. Arrivati la fecero sedere sul bordo del letto le dissero “succhia i nostri cazzi, ma molto lentamente e stai attenta a non farci godere”, lei annuì e cominciò a succhiare alternativamente prima uno e poi l'altro mentre i ragazzi cominciarono palparle i seni e a torturare i capezzoli fino a farla diventare duri come chiodi. Dopo circa 30 minuti di pompaggio sui cazzi, questi erano diventati durissimi al che i ragazzi dissero “ora basta succhiare due cazzi, troia, passiamo a succhiarne uno”, così la fecero mettere a pecorina e mentre Marco le metteva di nuovo il cazzo in bocca, Mario le penetrata piano piano la fica fino alle palle, a quel punto , come se si fossero messi d'accordo, mentre uno entra in bocca l'altro usciva dalla fica e viceversa e andarono avanti così per un tempo che a Lidia sembrava interminabile, anche perché ogni tanto si cambiavano di posto interrompendo dentro di lei quella sensazione di piacere che l’avrebbe portata all'orgasmo, e infatti le dissero che avrebbero deciso loro quando farla godere e che non si azzardasse a farli godere senza il loro permesso.
Poi dopo un’ora di tale trattamento Mario le disse “ora accelero il ritmo così godo e ti sborro dentro la fregna, tanto hai detto che prendi la pillola, ma non ti azzardare a far godere mio fratello e soprattutto mentre stai godendo non farti uscire il cazzo dalla bocca altrimenti sono guai, hai capito zoccola?” Lidia con il cazzo in bocca annuì. Mario iniziò ad accelerare sempre di più fino a quando non scoppiò in un orgasmo trascinando con sé anche Lidia, che sempre con il cazzo in bocca di Marco grugniva dal piacere mentre Mario diceva “godoooo, prof puttana, godono ti riempio la fica con la mia sborra”, Lidia si sentii riempita la fica dalla sborra del ragazzo, che finito disse a Marco “presto scambiamoci di posto e infila il tuo cazzo così da farle da tappo e cominci a scoparla anche tu per goderle dentro mentre mi faccio pulire il mio da questa gran vacca”. E cosi fecero. Marco prese il posto del fratello e cominciò a pompare la fica fino godere e le riempiti la fica anche con la sua sborra. Finito di scoparsela si accasciarono tutti e tre uno affianco all'altro e fecero un sonnellino ristoratore.
Dopo circa un tempo non definito Lidia si svegliò con un calore in tutto il corpo, primi gli occhi e vide i due ragazzi che le stavano succhiando i capezzoli mentre con le mani, uno le titillava il clitoride e l’altro la stava scopando con tre dita la fica, non fece in tempo a guardare che ebbe un orgasmo che Mario se ne accorse e staccatosi temporaneamente dal capezzolo che stava succhiando le disse, senza fermarsi con la mano sulla fica “stai godendo, porca. Non ti azzardare a chiudere le cosce, perché noi vogliamo continuare, quindi godi con le cosce aperte, coma la vacca che sei” detto ciò si rifiondo’ sul capezzolo ormai turgido. Dopo un Po l’altro fratello, Marco, si staccò dal capezzolo e disse “ora dobbiamo fare l’ultimo passaggio. Dai succhia i cazzi e prepararli per la sorpresa che ti faremo”; Lidia si alzò con il busto e si fiondo sui cazzi alternando prima uno e poi l’altro. Ad un certo punto Mario disse “sono pronti” e detto ciò fece montare Lidia sul suo cazzo e le penetrò la fica, e lei cominciò a cavalcato forsennatamente, Mario le disse di fermarsi e prendendolo le natiche le allargò mostrando il buco del culo, Marco a quel punto le si fece dietro e le spinse il cazzo nel culo e disse “ahhh fratellino sento il tuo cazzo nella fica, ora prendiamo il ritmo e facciamo vedere a questa troia come è bella un doppia. Pensavo, fratellino, potremmo alternarsi e scambiarci di posto ogni tanto, tanto per far sentire a questa troia i due cazzi; dai iniziamo” e così mentre uno entrava nel culo l’altro usciva dalla fica, erano sincronizzati perfettamente, e Lidia ebbe subito un altro orgasmo, poi fecero come deciso e ogni tanto si cambiarono di posto continuando a martellare la fica e il culo di Lidia che ebbe numerosi orgasmi fino a quando Mario disse “marco, il sto per godere, le voglio sborsare dentro questa fica tu riempile il culo con la tua” e detto ciò spostarono dentro a Lidia. Finito di godere, stavolta erano tutti e tre sfiniti da quella maratona dalla sera prima, si stessero sul letto e dopo un Po i due ragazzi si rivestirono e lasciando Lidia sul letto le dissero “prof, e stato bellissimo; sei veramente una vacca da monta, ora però si è fatto tardi e lei fra poco deve andare ad insegnare, noi però oggi non veniamo a scuola; ci giustifica lei, vero prof” e se ne andarono lasciandola sola e sfinita.
Capitolo 4 – il giorno di riposo (quasi) e l’entrata in scena di Sara
Arrivata a scuola, si sedette sulla sedia e con una mano andò sotto la cattedra e trovò una busta che mise in borsa con l’intento di leggerla nell’intervallo fra un ora e l'altra. Quando fu il momento apri la busta e cominciò a leggerla. Vi era scritto “innanzi tutto brava per ieri, i ragazzi che ti ho mandato mi hanno relazionato su quello successo, e hai rispettato tutto quello che ti avevo detto. Oggi riposati e ristoranti, a casa puoi toglierti quello slip con le mollette, ma non devi mettere nessun tipo di mutanda. Poi finita la lezione vai dal dirigente scolastico e chiedi 15 giorni di permesso (inventati qualcosa), poi domani ti trasferisci, per due settimane, in un appartamento di cui ti fornirò le chiavi, che troverai nel bagno delle donne in una scatolina con allegato l'indirizzo; stasera si presenterà una ragazza da me istruita che ti aiuterà a pregare la borsa con lo stretto necessario e in più ti dirà cosa dovrai fare; nell'appartamento le regole che dovrai seguire sono queste: devi girare sempre nuda per casa, ogni sera alle 21 e ogni mattina alle 9 verrà questa ragazza, per farti il trattamento da me indicatole, c'è un televisore con lettore dvd e un certo numero di film che potrai guardare, più in un armadietto a parte dei film particolari de dovrai vedere solo quando te lo ordinerò, potrai vedere se vuoi anche la televisione, c'è un telefono che può sia riceve che fare telefonate, ma tu non potrai chiamare mamma per nessun motivo, se la ragazza ti dice di fare qualcosa e perché ho detto io di dirtelo. Ricorda ogni trasgressione ad una di queste regole comporterà una punizione, buon riposo porcona”
Letto ciò andò nel bagno delle donne trovò una scatolina con dentro una chiave ed un indirizzo.
Finite le lezioni fece ritorno a casa, si spoglio nuda andò a coricarsi e si addormentò. Alle 21 fu svegliata dallo scampanellio della porta, si alzò, andò ad aprire, completamente nuda, e si trovò davanti una ragazza con una 48 ore, questa si presentò dicendo di chiamarsi Sara e di essere stata incaricata di alcune faccende riguardanti lei da un persona. Lidia la fece entrare e disse “allora signorina Sara che devo fare?” la ragazza rispose che come primo incarico doveva depilarle la fica lasciando solo un ciuffo a forma di triangolo sopra il pube e poi chiese dove era la camera da letto dove avrebbe dovuto fare l'operazione. Lidia la accompagnò nella camera si distese e iniziò l'operazione di depilazione, poi la ragazza riapri la valigetta e tirò fuori un plug anale di piccole dimensioni e disse ” mi è stato detto che devo inserirle questo nell’ano e che lo deve tenere fino a domani mattina quando lo toglierò” , Lidia si mise a caproni col culo in alto e la ragazza inseriti il plug, che entrò facilmente, poi la fece sedere sul bordo del letto (a Lidia il plug non dava nessun fastidio) e dalla valigetta tirò fuori un fialette e due anellini e disse “ora si rilassi” supplico il ribaltate ad un seno e cominciò a pompare fino a quando il capezzolo non divento dritto e turgido, tolse il ribaltate e applico uno degli anelli sul capezzolo e così fece anche con l’altro seno e capezzolo e disse anche questi deve tenerli fino domani mattina quando li toglierò”; poi disse “adesso si estenda e apra le cosce” e tirò fuori un diodo di circa14 cm di lunghezza e un tubetto di gel lubrificante che spalmò sul dido e cominciò a farlo entrare nella fica mentre le torturava il clitoride, e cominciò a muovere il diodo dentro e fuori la fica, andando in profondità e continuando a tintillare il clitoride, per oltre 20 minuti fino a quando non ebbe un doppio orgasmo per l’azione sul clitoride e per lazione del diodo.
Finito tutto la ragazza disse “abbiamo finito, ci vediamo domani alle 9, poi alle 1030 la passerà a prendere una macchina per portarla a destinazione” e se ne andò lasciando Lidia da sola; lei si toccò il culo e sentiva una cosa rigida, ma il plug non le dava fastidio, le davano fastidio gli agnellini che stringevano i capezzoli. Poi si toccò la fica ed era fracida di umori, si alzò e andò in bagno a farsi un bidet e poi si corico a letto esausta e si addormento. La mattina successiva, alle 9, fu svegliata dal campanello, apri la porta e si trovò davanti sarà che entrando le disse “buongiorno signora, sono venuta a toglierle il plug, mentre gli anellini mi è stato detto che devono rimanere, mi dispiace; poi dovrò prepararle la valigia con il necessario per la sua permanenza nell'appartamento”; così la fece piegare a 90 gradi e le tolse il plug, poi si fece accompagnare in camera da letto, apri l'armadio e scelse il vestito che doveva indossare – minigonna, camicia di seta semitrasparente, scarpe tacco 12 - e poi mise altre due paia di scarpe con tacco alto nella valigia. Ad un certo punto suonarono al campanello, lei prese il citofono e chiese “chi è?” gli risposero “la macchina signora Lidia”; lei disse che doveva andare, prese la borsa e ringraziò Sara , che gli disse “ci vediamo stasera alla stessa ora” e se ne andò. Lidia scese trovò la portiera posteriore aperta, si infilò e vide che sulla poltroncina vi era fissato un fallo di folla di circa 15 cm e appoggiato alla portiera opposta un nuov vestito elegante ma con una maschera che nascondeva il viso, che gli disse “si sieda qui, e sedendosi se lo infili nel culo e poi si metta a gambe e cosce aperte, e guai se le richiude” dopo di che si spostò per chiudere la portiera e divise all'autista “la vacca si è sistemata, puoi partire e mi raccomando fai la solita strada, che poi c'è il regalo”, poi rivolgendosi a Lidia “ci vorrà circa un'ora prima di arrivare, abbiamo tutto il tempo” e insinuò una mano fra le sue cosce e arrivato al clitoride comincio a tintillarlo lentamente con due dita, nel frattempo l'autista aveva preso una strada disconnesso e i sobbalzi venivano trasmessi al diodo che vibrare tutto all’interno del suo culo. Dopo 15 minuti che l’uomo le tintillava il clitoride, ebbe un potente orgasmo, e siccome l’uomo continuava a tintillarlo lei godeva di continuo. Finalmente arrivarono a destinazione, dopo numerosi orgasmi, e l’uomo le disse “alzati e vai davanti a ringraziare l’autista con un bel pompino, troia e vedi di ingoiare tutto, se no mi sporchi la macchina” Lidia andò davanti fece un pompino all'autista, e ingoio tutta la sborra come gli era stato ordinato.
Poi l’uomo gli disse l'appartamento e al secondo piano, vai per le scale. Arrivata all’appartamento a apri la porta e si trovò un davanti un bellissimo appartamento.
Capitolo 5 - l'appartamento, la prima infrazione alle regole e il resto della giornata.
Lidia entro nell'appartamento cominciò a girare la casa, vi era la camera da letto con un armadio pieno di vestiti sexy, aprii i cassetti del mobile a specchiera, che era pieno di intimo molto particolare, richiuse i cassetti, un ampio letto matrimoniale, usci dalla stanza e giro per la casa, vi era un ampio salone pieno di divanetti e poltrone messe a cerchio, un entrata ampia che faceva da anti salone, andò verso la cucina con un tavolo a vetro molto ampio dove attraverso si vedevano le gambe del tavolo e delle sedie molto comode con bracciali, andò nel bagno dove vi era di tutto – ampia docci, due volte più grande del normale, un'ampia vasca da bagno, un mobiletto a specchio con due che una volta aperto mostrava un intero campionario di ogni tipo di crema, usci dal bagno, si diresse in un’altra stanza, probabilmente la stanza degli ospiti, anche li con un ampio letto matrimoniale di forma circolare e armadio e cassettiera stranamente chiusi a chiave. Finito il giro della casa stava per dirigersi verso la cucina per vedere se poteva prepararsi qualcosa, che squillo il cellulare che stava sul tavolo della cucina, corse subito a rispondere “pronto, chi parla?” E dall’altra parte una voce maschile rispose “Non importa chi sono. Comunque benvenuta nella tua abitazione per le prossime due settimane, nel frigo ci sono tutti gli alimenti per poter cucinare. Noto però che hai infranto una regola, quella di girare nuda per casa, e per questo dovrai essere punita. Fra un’ora si presenterà un uomo, tu gli aprirai, lui non dirà nulla, dovrai spogliarlo, portarlo nel salone in mezzo alle poltrone e li succhiargli il cazzo fino a farglielo diventare duro, e poi farti prima inculcare e poi scopare. Ha l'ordine di apostrofarti con parole volgari e categoricamente di sborrarti dentro la fica, quindi prendi la pillola se no sono cazzi tuoi. Vedrai e un toro, duro a venire e molto resistente. E ora spogliati, senza però toglierti le scarpe. Buon divertimento”. Chiuse la comunicazione e si spogliò; dopo un ora squillò il campanello della porta, andò ad aprire e si trovò un uomo di colore alto circa 1 metri e 80, lo fece entrare lo spoglio completamente nudo e noto che il cazzo anche se Florio era nerboruto e grosso, lo porto nel salone, al centro delle poltrone e cominciò a spompinarlo dopo un Po si accorse che stava ingrossandosi nella sua bocca ; il negro le disse “forza troia, succhia questo cazzo e inumidiscilo per bene che te lo voglio mettere nel culo e sfondartelo”; dopo un poco disse “ora basta è duro abbastanza, ora mettiti a pecorina te ti sfondo questo culo da vacca”, Lidia si girò e senti che gli puntava il cazzo sul buco del culo e cominciava a spingere piano piano, “voglio godermi l’entrata del cazzo nel tuo culo, troia” e continuo a spingere fino a quando non arrivò a toccare con le palle le natiche, si fermò qualche secondo per assaporare quel bel culo stretto, intanto Lidia si sentiva spaccata in due perché il cazzo più che lungo era grosso; poi il negro cominciò un avanti e indietro lento e cadenzato, lo faceva quasi uscire per poi farlo entrare tutto dentro. Lidia si sentiva sventurata, e dopo poco ebbe un orgasmo “siii! Godoooo, godooo, ahhh che bello siiiiiii!” il negro incurante dell’orgasmo della donna continuava il suo andirivieni lento; Lidia nel frattempo aveva avuto un altro orgasmo anale; poi il ragazzo la fece mettere su un fianco, senza togliere il cazzo dal culo, gli si affianco, gli fece alzare una coscia e gli disse “tieni alzata questa gamba, puttana, te mentre ti infilò di voglio preparare la fica per il mio randello” e gli mise due dita nella fica e cominciò a scoparla, mentre con il cazzo continuava a martellare il culo; Lidia ebbe un altro orgasmo “siiii! Ancora, dai accelera con quel cazzo, dai, ahhhg godooooo”; dopo una buona ventina di minuti di quel trattamento Lidia aveva perso il conto degli orgasmi; dopo un Po il negro sfilo il cazzo dal culo e disse “e adesso ti sfondo la fica, spero per te che prendi la pillola”; si mise a pancia in su e la fece montare sul cazzo e le disse “fattelo entrare tutto e fai il salì e scendi molto lentamente”; Lidia come si infilò il cazzo nella fica lancio un “ahhh finalmente, che bel cazzo duro che ho dentro, voglio godermelo” e cominciò un salì e scendi lento come gli era stato ordinato, poi l’uomo la fece mettere a pecorina, le infilò il cazzo nella fica e cominciò un Lento avanti e indietro alternando qualche colpo più veloce, colpi che facevano sussultare Lidia dal piacere, ma che la mantengano tesa come una corda; il negro andò avanti così per una ventina di minuti, poi ad un certo punto cominciò ad accelerare con i colpi, sempre più profondi, che portarono tutti e due all'orgasmo “siiiiiiii! Godooooooo, dai continua, più forte, ahhhgggg siiiiiii” “sborroooooo! lurida troia, ti riempio la fica con il mio sperma, puttana.” E spinse più a fondo il cazzo nella fica; Lidia si senti inondare la fica di sborra, le sembrava che non finisse mai, ed ebbe un altro orgasmo. Poi si accasciarono a terra, lei sfinita; lui dopo pochi minuti si alzò prese i suoi vestiti si rivestii e nell’andarsene le disse “sei proprio un vacca da monta, ti farò pubblicità con i miei amici, chissà che non ti piacciano anche loro” e se ne andò. Lidia si alzò andò in bagno e si fece un bidet, facendo attenzione a non masturbarsi.
La giornata filo poi liscia fino alla sera, si preparo il pranzo – una semplice pasta al sugo, ed un insalata – sistemo le scarpe e piego i suoi vestiti e li mise nell'armadio, guardo un poco di televisione – un telegiornale, e un film romantico – alla sera si fece una bistecca ai ferri con un insalata di carote lesse preparate precedentemente; fece appena in tempo a lavare e asciugare pentole e piatti che suono il campanello. Aprii la porta, era Sara per la solita operazione. Si sedette sul bordo del letto, sarà le tolse gli anellini, appoggiò i ribaltate ai seni e cominciò a tirare, i capezzoli uscirono ancora di più, a quel punto sarà gli rimise gli anellini, i capezzoli erano più grossi e più grandi; poi tirò fuori un plug anale, leggermente più grosso del precedente e lo infili nel culo di Lidia, poi la fece stendere, aprire le cosce, tirò fuori un diodo di lunghezza uguale al precedente ma leggermente più largo, lo infilò nella fica per tutta la sua lunghezza, e contemporaneamente al movimento del fallo nella fica gli masturbava il clitoride; Lidia dopo un Po ebbe un orgasmo si di fica che di clitoride. Sarà tolse il dildo e disse “fatto, domani alle nove vengo per toglierti il plug, ti serve qualcosa da fuori?” Lidia rispose “no, grazie. Per adesso niente”. Sarà si alzò e se ne andò; Lidia si corico’ e si addormentò profondamente.
Capitolo 6 – la giornata orgasmica
La mattina seguente Lidia fu svegliata dal campanello della porta, era Sara che veniva per toglierle il plug anale, cosa che fece e poi se ne andò. Subito dopo squillo il cellulare, lei rispose e dall'altra parte sempre una voce maschile “buongiorno vacca, oggi inizia il 2 giorno. Ecco cosa devi fare: Ogni due ore dovrai scoparti con le dita e smanettare il clitoride e godere, qualunque cosa tu faccia dovrai interrompere per fare ciò; potrai usare i tempi che vuoi per godere tranne l’ultima volta, a mezzanotte, che prima di godere devi far passare almeno mezz'ora; le due ore saranno scanditi da tre squilli di cellulare. Zoccola, una cosa importante, devi stare a cosce aperte e quando godi non devi chiuderle. E ora buon divertimento”. Lidia posò il cellulare sul comodino a fianco del letto, aveva capito che doveva portarselo dietro, e cominciò a rifare il letto. Quando si trovò a metà dell’operazione il cellulare fece tre squilli, al che lei si sedette sul letto a cosce aperte e cominciò a masturbarsi e scoparsi con le dita; dopo circa dieci minuti ebbe un orgasmo. Dopo continuo a rifare il letto, mentre sentiva scendere gli umori della fica lungo le gambe. Finito la camera prese il cellulare e andò in bagno per farsi un bidet, poi andò in cucina per prepararsi una colazione, mentre stava facendo colazione il cellulare fece tre squilli, lei lasciò la colazione e ricominciò a masturbarsi e scoparsi la fica e Dopo una decina di minuto ebbe un orgasmo. La giornata andò avanti fino alle dieci, quando arrivo Sara per effettuare la solita operazione, prese un plug leggermente più grosso del precedente e lo infilò nel culo di Lidia, che si rese conto che le stavano allargando il culo in modo sistematico, la fece stendere allargare le cosce e prese un dildo leggermente più lungo del precedente, glielo inserì nella fica fino in fondo e poi cominciò a muoverlo avanti e indietro masturbando contemporaneamente il clitoride; Lidia ebbe un orgasmo animalesco. Finito ciò tolse il dildo dalla fica, e controllo i capezzoli, c’erano lunghi grossi e viola e disse “vanno molto bene, domani facciamo un’altra sessione coi tiralatte” , saluto e se ne andò. A mezzanotte il cellulare fece tre squillo e Lidia cominciò a masturbarsi e scoparsi clitoride e fica in modo molto lentamente, e dopo circa mezz'ora scoppiò in un orgasmo che dire animalesco e poco “ghreeè, godooo, si godo, che bello aaaahhhhgggg godoooooooo, e meraviglioso, ho la fica e il clitoride in fiamme ma godoooooooooooo! Meraviglioso si continuo ancora, voglio godere ancora siiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!” e dopo di ciò si accascio stremata, ancora scossa dagli ultimi spasmi dell’orgasmo, e si addormentò.
Capitolo 7 – la giornata nutrizionistica e la razione di cazzo
Come ogni mattina fu svegliata dal campanello della porta, era la solita Sara per togliere il plug anale, e subito se ne andò; subito dopo squillo il cellulare a cui rispose, e dall'altra parte una voce maschile le disse “buongiorno troia. Dunque secondo i dietologi bisogna fare 4 pasti durante la giornata, quindi tu oggi ti atterrati a questa regola, dunque farai colazione, pranzo, merenda e cena. Verranno 7 uomini così suddivisi: 1 alle 10, 3 a alle13, 1 alle 17 e 2 alle 20. Ad ognuno dovrai preparare rispettivamente colazione, pranzo, merenda e cena; mentre loro mangeranno dovrai andare sotto il tavolo e fare ad ognuno un e farli pompino e farli sborra, sborra che dovrai ingoiare, dato che sarà il tuo solo alimento per tutta la giornata, e come liquidi, siccome dovranno urinare perché prima di venire da te avranno bevuto molta acqua li accompagnerà in bagno e ti berrai il loro piscio. Alle 13 e alle venti inoltre ti daranno anche una razione di cazzo, all'una in tutti e due buchi alle vento solo nel culo. Per la colazione e la merenda se vuoi puoi masturbarsi, ma ti e proibito godere. Ora ti lascio che devi preparare la colazione per il primo. Buon divertimento, scrofa”. Messo giù il cellulare si diresse a preparare la colazione – un caffelatte, con delle fette biscottate spalmate con burro e marmellata – fece per mettere la tovaglia, ma gli arrivò una telefonata che le disse di non metterla, allora predisposte tutta la colazione, compresa la zuccheriera; fece appena in tempo a sistemare che suonò il campanello della porta, andò ad aprire e si trovò un uomo intorno ai 50 anni, con un Po di pancetta che esordì dicendo “buongiorno vacca da monta, sono qui per la colazione”, lo accompagnò in cucina, e lui prima di sedersi si tirò giù pantaloni e mutande, facendo uscire un bel cazzo di medie proporzioni, si sedette e disse “ahhh, era tanto che non facevo una colazione così abbondante, cominciamo”; Lidia si posizionò sotto il tavolo e cominciò a sbocchinarlo; il cazzo cominciò a indurirsi sotto i colpi della sua bocca e della lingua; era un cazzo non troppo lungo ma molto largo che a malapena gli stava in bocca; si lavorò il cazzo con la bocca e con le mani, fu un lavoro lungo ma alla fine lo fece godere, e al momento che si accorse che stava per godere imbocco il cazzo con la bocca, per non perdere una goccia di sborra, e stimolando le palle con le mani lo fece sborrare; fu una sborrata copiosa che non finiva mai, ma Lidia ingoio tutto, pulii il cazzo da ogni goccia di sborra e poi uscì da sotto il tavolo. L’uomo disse “ottima colazione, buona e abbondante, non credi?” E Lidia rispose “si molto buona”; l'uomo disse “devo pisciare, dove il bagno?”; lei lo porto in bagno, si posiziono in ginocchio e la bocca aperta; l’uomo disse “che bel cesso di bocca che hai, puttana; mi raccomando non ne perdere neanche una goccia e bevi tutto” e cominciò a picchiare nella bocca di Lidia, era una lasciata interminabile ma lei ingoio tutto; l’uomo finito di picchiare le disse “asciugalo, troia” al che lei gli asciugò il cazzo. L’uomo nell’andarsene e nel salutarla disse “ottima colazione; buona giornata troia”. Lidia salutò e nel frattempo sparecchiò e lavo i piatti e poi cominciò a vedere cosa poteva fare per gli ospiti del pranzo; guardò nella dispensa e vide che c’era il riso e decise di farlo con lo zafferano, come secondo vide che in frigo vi erano 6 uova e decise di fare una frittata con formaggio grattugiato e come contorno un insalata di pomodoro; visto che doveva preparare la merenda e la cene, controllò se c'era il thè e tiro fuori dal freezer bistecche per farle scongelare e decise di fare come contorno delle patate al forno. Nell' aprire la dispensa vide che c'erano delle bottiglie di vino rosso e ne tirò fuori tre, due per pranzo e una per cena. Arrivo l’ora del pranzo, era tutto pronto, in quel momento suono il campanello, andò ad aprire la porta e si trovò tre uomini di cui due neri, tutti e tre molto prestanti; mentre li fece entrare uno dei tre disse “siamo qui per il pranzo” Lidia li fece accomodare in cucina, i tre uomini si spogliatoio completamente e Lidia rimase colpita da le mazze dei tre, che già abbastanza in tirò variavano tra i 20 e 22 cm, ma ciò che la stupiva era la larghezza delle mazze; i tre uomini si accomodarono ai loro posti e uno di loro disse “scrofa, fai le porzioni e servirci il vino”; Lidia dopo aver fatto tutto andò sotto il tavolo e cominciò a sbocchinare uno dei due negri, il cazzo gli cresceva in bocca, provo a portalo fino in gola ma non ci riuscii, dopo un Po, l’uomo cominciò a tremare, segno che stava per godere, allora Lidia imbocco il cazzo con la bocca e i lunghi Ciotti di sperma si dicessero direttamente alla gola e riuscì a inghiottita tutta. Poi passo al bianco, e anche lui aveva una mazza di tutto rispetto, anche con lui, con un Po di fatica riuscì a inghiottire la sborra che gli scese direttamente in gola; nel frattempo i tre avevano finto di pranzare e uno disse “e il dolce?” E uno degli altri tre rispose “è questo qui sotto ragazzi, non vi piace come dolce” e detto fatto la fecero uscire da sotto il tavolo, il bianco si stese a cazzo in su, fece salire la donna e la fece calare sul suo cazzo, Lidia lancio un sospiro di piacere, e fece segno al negro di piazzarglisi dietro e di incularla, cosa che fece subito; ora Lidia si sentiva come allo spiedo, fece segno all’altro Negro di dargli il cazzo e cominciò un pompino forsennato mentre veniva squassata da due cazzi, uno in fica e uno in culo, che le stavano martoriando le viscere; i su i cazzi erano ben sincronizzati, uno usciva e l’altro entrava e viceversa, fino a quando on godettero tutti e quattro uno nella fica, uno in culo, il terso che le sborrava in bocca una quantità immensa di sperma che fece a fatica a prenderla tutta, e le che ebbe un orgasmo vagino-anale devastante che la lasciò senza forza. Tutti e quattro si accasciarono per terra, poi i tre dissero che dovevano pisciare, allora li accompagnò al bagno e si fece pisciare in bocca, e uno per uno la dissetarono lanciando commenti del tipo “che latrina che sei, che meraviglioso cesso ecc…”, poi si rivestirono e ringraziando per il pranzo , ma soprattutto per il dolce la salutarono. Lidia si sentiva sfinita, riassetto la cucina, preparo il tutto per la merenda e poi si buttò su uno dei divani per riposare un poco. Alle 5 suonarono alla porta, era un uomo sui 70, Lidia non si aspettava molto, lo fece accomodare, ma quando l’uomo si calo i pantaloni e fece uscire il suo, Lidia rimase sorpresa di vedere un randello ancora rigido e vigoroso, anche se non era molto lungo e grosso; gli servì del thè con dei biscotti e poi si posiziono sotto e cominciò a pompare quel cazzo, ci mise un po’ a farlo godere perché l’uomo era resistente, nonostante l'età, e si bevve tutta la sborra, in verità poca, di quel cazzo, poi l’uomo disse che doveva picchiare e come gli altri si beve tutta la piscina senza perderne una gocci; poi l’uomo se ne andò ringraziando. Subito Lidia rassettò la cucina e si mise a preparare la cena. Alle venti, con la cena pronta e già servita in tavola si presentarono due negri, molto ben piazzati che appena entrati dissero “e ora di cena, troia, servicela” si spogliarono e Lidia notò con paura che avevano due mazze enormi, li servì, si accinge a mettersi sotto per lavorare, ma uno dei due disse “zoccola, tu no, mangi dopo, prima mangiamo noi, siediti e aspetta che ti diciamo noi quando puoi iniziare” ; Lidia si sedette e aspetto che finissero, fecero presto perché erano affamati, poi dissero “abbiamo finito, puoi iniziare a mangiare; inizia da lui, indicando l'amico”; Lidia cominciò a Apollinare il cazzo che gli era stato indicato e si rese conto che era lungo e molto grosso, tanto che faceva fatica a prenderlo in bocca, dopo quasi 10 minuti che lo pompata riuscì a farlo godere, ma la sborra era così abbondante che gli traboccava dalla bocca, comunque lo pulii e lo fece rimanere duro, poi passo all’altro cazzo e l’uomo gli disse “ a me il culo non piace mentre il mio amico si, sentirai che mazza; siccome abbiamo avuto ordine di non toccarti la fica ti scopero la bocca mente il mio amico ti inculera'; ora basta, prendi questo e fammi godere, tu intanto puoi cominciare ad incularla”, Lidia senti un palo appoggiarsi al suo ano e spingere per farsi strada nell’ suo intestino, a ogni spinta si sentiva il culo aprirsi all’inverosimile, ma non poteva gridare, perché nel frattempo l'altro le aveva ficcato il cazzo in bocca e le teneva la testa per impedirle di distrarsi dal pompino; quando l’uomo ebbe finito di spingere il cazzo era tutto dentro il culo e disse “questa troia e incredibile, se le preso tutto fino alle palle, questa e una vacca da monta, una scrofa”, e cominciò a uscire e a entrare nel culo sempre affondando fino in fondo, Lidia nel frattempo aveva avuto un orgasmo e si era scatenata sul cazzo che aveva in bocca, e l’uomo disse “questa zoccola e una pompinara nata, mi sta facendo godere, dai accelera nel suo culo che godiamo insieme”; l’uomo accelerò i movimenti nel culo e sborro dentro il culo della donna rimanendo piantato fino alle nel culo di lei, contemporaneamente l’altro uomo sborro nella bocca di Lidia inondandole la bocca con lo sperma che lei ingoio ed ebbe anche lei un secondo animalesco orgasmo; poi vollero pisciare e Lidia accolse il loro piscio a bocca aperta; i due uomini si rivestirono e se ne andarono. Lidia era distrutta, ma c’era ancora Sara che doveva venire, e difatti suono il campanello, lei aprii e sarà salutando la le disse che quella sarebbe stata l’ultima volta. Andarono in camera da letto, tirò fuori i tiralatte, tolse gli anelli che le applico ai seni, pompò, i capezzoli diventarono ancora più grossi, e subito mise gli anellini. Ora i capezzoli erano grossi come un dito indice. Poi passo al plug anale, ne tirò fuori uno di dimensioni enormi, tirò fuori anche il gel lubrificante lo spalmo sull'ano e li fece entrare anche dentro al culo, poi ne verso un anche sul plug, dopo di che lo fece entrare, non senza difficoltà nel culo. Lidia si sentiva riempita da quell’intrusione; poi sarà tirò fuori un dildo lungo una 20 di cm ma molto largo. Lo inserì ella fica di Lidia e lei ebbe subito un orgasmo, ma il dildo doveva entrare tutto nella fica, ma ci riusciva con difficoltà per l’enorme plug anale. Comunque alla fine entro tutto e Lidi ebbe un secondo orgasmo; Sara cominciò a muovere avanti e indietro il dildo per tutta la sua lunghezza, massacrando anche il clitoride, e dopo un poco Lidia ebbe un terzo enorme orgasmo. Sara tolse il dildo e disse “io ho finito; il plug anale da ora i poi devi tenerlo sempre, lo puoi togliere solo se devi fare la cacca. Quindi dovrai imparare a mettertelo da sola. Ti lascio una Po di tubetti di gel lubrificante. Buona serata” e se ne andò via. Lidia stremata si addormento quasi subito e non si svegliò fino alla mattina successiva.
(Segue)
Avvertenza: molti lettori, probabilmente, vedranno qualcosa dei propri racconti e diranno che ho copiato i loro e ne ho fatto una summa; può essere e nel caso me ne scuso, ma è un racconto scaturito dalla mia fantasia, fantasia condizionata da racconti letti precedentemente, naturalmente.
Personaggi: Lidia, 39 anni insegnante di matematica; Mario e Marco, 18 anni gemelli; Sara, 20 anni sorella di Mario e Marco; Alberto e Mara, rispettivamente di 46 e 44 anni genitori di Mario, Marco e Sara; Mirella, 59 anni mamma di Lidia.
Capitolo 1- Il ricatto a Lidia
Lidia era una professoressa di matematica che insegnava al liceo, vestiva sempre in modo casto per non dare adito a fraintendimenti, ma si vedeva che sotto quella castità vi era corpo ancora tonico, due seni 3^ misura ancora sodi e un culo bello sodo con delle gambe slanciate che davano al corpo un che di sensuale; Mario e Marco erano suoi allievi nella classe in cui insegnava Lidia, e ogni volta che lei entrava loro sbavano e fra loro facevano commenti sconci (che culo meraviglioso, che tette stupende, come sarebbe bello potersela scopare, ecc..).
Quella mattina vedendola entrare in aula i due gemelli non ce la fecero più e architettarono un piano per potersela scopare e magari anche ricattare per poterla avere ogni volta che volessero.
Cominciarono a seguirla e ad un certo punto notarono che entrava nel bagno femminile e ne usciva dopo molto tempo tutta arrossata in viso e si domandarono perché.
Allora attuarono il piano; si procurarono delle videocamere wireless e le sistemarono nel bagno delle donne; le tennero spente finché non videro che Lidia si dirigeva verso il bagno delle donne , ed è allora che le accesero. Dopo una quindicina di minuti lei ne uscì arrossata in viso e con un espressione beata.
La mattinata finì e poterono tornare a casa e aprirono il video e videro che la professoressa era a gambe aperte e si stava masturbando furiosamente fino a godere; tutti contenti di avere la professoressa in pugno si dettero il cinque, scaricarono il video su due dvd e poi chiamarono i genitori e la sorella che visto il video dissero quasi all'unisono che era una bella fica e che ci si poteva lavorare e dettero carta bianca ai figli. Questi misero un dvd in una custodia allegando un biglietto con l’intento di metterglielo in borsa il giorno dopo, e così fecero.
Il giorno dopo al termine delle lezioni Lidia torno a casa, apri la borsa e vi trovò il dvd con il biglietto allegati; prima guardò il dvd e inorridì poi lesse il biglietto che diceva: “Cara professoressa, di questo dvd esiste una seconda copia in nostro possesso. Ora ha due scelte, la prima e quella di essere una nostra preda per due settimane dove lei farà qualsiasi cosa le diciamo e chiediamo , dopo di che avrà anche la seconda copia e la storia finirà oppure se lei rifiuta il video sarà caricato su tutti i social e mandato via MMS a tutti i vostri allievi. Ora se accettate le condizioni domani farete per prima cosa un interrogazione a sorpresa chiamando il più scarso e senza una ragione gli darete un 8; altrimenti continuerete la vostra lezione in modo normale e saprete le conseguenze. Nel caso accettate, finita la vostra lezione andrete in bagno dove troverete un pacchetto con le istruzione per l'uso. “
Lidia il giorno dopo, dopo una notte insonne, arrivo in classe, disse “ora interroghiamo” , chiamo il più scarso e dopo due domande elementari gli diede 8; a fine lezione si diresse verso il bagno. Aveva accettato.
Capitolo 2 – l’accettazione del ricatto
Lidia si diresse verso il bagno delle donne e come entrò noto una scatola di cartone, la aprii e vide che era una specie di slip aperto molto stringato con delle mollette ed un foglio su cui era scritto : “brava la nostra professoressa. Domani devi indossare questo tipo di slip, le mollette servono per tenere aperte le grandi labbra della fica, ti devi vestire con una gonna corta e mettere una camicia e tenerla sbottonata fino al terzo bottone e non portare reggiseno; in tutte le classi dove andrai dovrai sederti a cosce aperte e mai accavallarle, se devi andare in bagno a far pipì, la devi fare senza toglierti lo slip; per il dopo lezioni, domani troverai nel registro presenze un busta su cosa devi fare dopo. IMPORTANTE: non dovrai masturbarti fino a nuovo ordine”
Lidia prese l’oggetto dalla scatola e lo mise in borsa, uscì dal bagno e dato che le lezioni erano finte se ne torno a casa.
Nel frattempo i due ragazzi avevano messo delle telecamere sotto ogni cattedra dove lei si sarebbe seduta, per controllare che ubbidisse agli ordini.
Il giorno dopo Lidia si presentò come richiesto, si sedette alla cattedra a cosce aperte e siccome la cattedra, come le altre, era leggermente rialzata i suoi studenti potevano vedere tutto. Aprii il registro delle presenze, vi trovò una busta che subito mise in borsa per leggerla a fine lezioni.
A fine delle lezioni andò a casa e si sedette a leggere le istruzioni: “Cara professoressa, da stasera iniziano le sue due settimane. Stasera, verso le 21, verranno da lei due suoi allievi, lei dovrà riceverli completamente nuda senza però mai togliersi lo slip, e fare tutto quello che le chiedono. Se non lo farà, siccome mi riferiranno, scatterà automaticamente una settimana suppletiva. Troverà domani sotto la cattedra le istruzioni per la seconda sessione serale. Buon divertimento!”
Capitolo 3 – I suoi due allievi/ricattatori (lei ignara)
Alle 21 come preannunciato dalle istruzioni suonarono al campanello di casa, lei andò ad aprire completamente nuda con solo indosso quello slip che le teneva le labbra della fica aperte; i due ragazzi, recitando una parte, dissero “buonasera prof, un anonimo ci ha scritto questo biglietto con un indirizzo dicendoci che avremmo trovato una bella troia e che avremmo potuto farci quello che volevamo e che poi dovevamo riferirci il tutto, ma non pensavamo fosse lei prof.”
Lidia li fece entrare li accompagnò in sala e disse “cosa volete che faccia?”
I due ragazzi nel frattempo si erano completamente denudati facendo due già duri, abbastanza lunghi circa 18 centimetri e nerboruto.
A tale domanda i due ragazzi si avventarono su Lidia e cominciarono a toccarla su tutto il corpo e nel mentre la accompagnarono sul divano, la fecero sedere e subito Mario le mise il cazzo in bocca tenendola la testa e cominciò a scoparla fino a farle arrivare il cazzo in gola, mentre Marco le apri le cosce e cominciò a titillargli il clitoride mettendogli anche due dita nelle fica e cominciando a scoparla con le dita mentre con la lingua le lavorava il clitoride. Lidia a quell’assalto animalesco cerco di resistere ma dopo in po’ comincio a cedere e cominciò a grugnire di piacere; dopo un quarto d'ora i due si fermarono quando si accorsero che stava per godere e si attaccarono al che lei disse “no, continuate per favore “ ma i due ragazzi dissero prima di godere vogliamo che assaggi tutti e due i cazzi e le lingue”; quindi aspettarono un minuto e poi si dettero il cambio “da fratellino, assaggia la sua bocca, e di un velluto meraviglioso, una pompinara nata, vedrai” “ e tu fratello vedrai che sapore meraviglioso ha la sua fica” e dandosi un cinque si cambiarono i ruoli e dopo altri 15 minuti di lavoro uno le sbirro un bocca “dai troia ingoia tutto e non lasciar cadere nulla del mio seme” mentre contemporaneamente Mario la fece godere e si beveva il liquido che usciva dalla fica.
Dopo di che lei si rilasso sul divano mentre i due ragazzi dissero parlando fra loro “ e adesso siccome io non ho goduto mi voglio lavorare il culo per bene mentre lei ti fa un altro pompino, che ne dici?” e il fratello rispose “siii, ma poi me lo voglio fare anche io il suo culo” “ non ti preoccupare fratellino c'è tutto il tempo che vogliamo, lei e a nostra disposizione” detto ciò prese Lidia la mise a quattro zampe e cominciò a lavorare il culo con la lingua e la saliva e con le dita, senza dimenticarsi di continuare a stimolare la fica e il clitoride con l’altra mano, mentre il fratello infilò il cazzo ancora duro nella bocca di Lidia e comincio a scoparla lentamente.
Nel frattempo Mario cominciò a infilare prima un dito, poi due dita, poi tre e quando vide che il buco del culo era pronto si posizionò dietro di lei, le allargò le natiche e puntò il cazzo sul buco del culo; Lidia fece per girarsi come a dire “Non voglio” ma ciò le fu impedito da Marco che tenendole la testa le aveva confiscato il cazzo in bocca e le disse “ stai tranquilla, vedrai ti piacerà ; poi verrà il mio turno, intanto concentrati sul pompino che mi stai facendo e cerca di non farmi venire che ti voglio sborsare nel culo”; intanto Mario era entrato con la cappella, si era fermato un momento e poi cominciò a spingere piano piano; Lidia cominciò a grugnito dal dolore e Mario le disse “ stai calma troia, sono entrato per metà, deve entrare ancora l’altra metà ” e nel dire questo continuava a spingere e Lidia a grugnito sempre più forte. Ad un certo punto Mario disse “ecco, troia ora è tutto dentro. Fratello dovresti sentire che culo caldo e accogliente ha la nostra prof.” E comincio a tirarlo fuori lentamente e sempre lentamente lo spingeva tutto dentro e poi ancora accelerando e rallentando di volta in volta , e facendo così andò avanti per circa 20 minuti. In tutto questo il fratello si era messo sotto Lidia, Per lasciargli la fica mentre lei continuava a pompare il cazzo facendo però attenzione a non farlo godere, mentre lei ebbe un orgasmo appena gli toccarono la fica con la lingua; intanto Mario continuava a pomate il culo senza interrompere mai il ritmo e senza dare l'impressione di godere.
Ad un certo punto lei cominciò a tremare, stava per avere un orgasmo col culo, e Mario che se ne accorse, senza cambiare ritmo, disse “Marco, questa vacca sta per godere con il culo, continua a lavorarli la fica, e tu puttana, anche se godi non ti azzardare a staccare la bocca dal cazzo, altrimenti dovremmo riferire che non hai ubbidire, hai capito troia?” E Lidia con il cazzo di Marco in bocca un “uu” di assenso e nel mentre arrivo l’orgasmo di culo e si senti Lidia grugnito come un animale, senza mai lasciare il cazzo di Marco e il corpo tremare tutto, senza che Mario avesse ancora goduto. Poi Mario disse al fratello cambiamoci di posto, dai mettiglielo nel culo, e tu, troia, vedi di farmi godere con la tua bocca quando godi anche, e vedi di bere tutto”. E cosi ricominciarono, Lidia a pompare il cazzo di Mario che sotto di lei le torturata la fica e il clitoride con la lingua e Marco, che non trovo resistenza nell’entrare nel culo fino in fondo la pompata lentamente come un pendolo senza mai cambiare ritmo; e dopo oltre venti minuti lei cominciò a vibrare con il corpo , stava per avere un altro orgasmo di culo, al che Marco se ne accorse e disse “dai, Mario, che la zoccola sta per godere, continua a lavorarli la fica e tu, troia, fai godere mio fratello, che dovete godere insieme e guai a te se non ti riesce” e dicendo questo cominciò ad accelerare il ritmo del cazzo nel culo di Lidia e le sborro' nel culo, senza però uscire e continuando a pomparla, e tutti e tre ebbero un orgasmo simultaneo.
Poi Marco uscì il cazzo dal culo, fece stendere Lidia e le si mise accanto insieme al fratello e disse “Fratello, questa e una vacca da monta, cosa facciamo adesso?” E il fratello rispose “adesso ci riposiamo cinque minuti, magari prendendo un caffè e nel frattempo ci pensiamo”; l’altro fratello acconsentii e disse a Lidia di preparare un caffè, m con una mano perché l’altra doveva continuamente massaggiare la fica e il clitoride e disse che se voleva poteva alternare le mani ma la fica non doveva mai essere lasciata.
Lidia disse “ Va bene” si alzò si diresse verso la cucina, seguita dai fratelli, e mentre con una mano preparava la caffettiera con l’altra mano si massaggiare la fica ormai livida e in un bagno di umori. I fratelli si sedettero alla tavola e continuando a massaggiare i il cazzo, per tenerlo pronto, gli domandarono “prof, ma lei prende la pillola?” Lidia rispose di si e i ragazzi si guardarono e con un gesto di intesa dissero “allora ti possiamo scopare anche senza preservativo, il che è ancora più bello; ci era stato detto di portarli, ma in questo caso non li useremo. Non e d’accordo con noi professoressa?” Lidia, che nel frattempo aveva versato il caffè nelle tazzine disse “si, d’accordo con voi; quanto zucchero?” i ragazzi dissero “un cucchiaino, grazie prof”. Bevuto il caffè i due ragazzi dissero “lava le tazzine e poi prendici per i cazzi e accompagnaci nella tua camera da letto che ricominciamo”
Lidia lavò le tazzine, ci mise un po’ perché doveva lavare con una mano mentre l'altra massaggiava la fica, finito di lavarle prese i cazzi dei ragazzi uno per ogni mani e li porto in camera da letto. Arrivati la fecero sedere sul bordo del letto le dissero “succhia i nostri cazzi, ma molto lentamente e stai attenta a non farci godere”, lei annuì e cominciò a succhiare alternativamente prima uno e poi l'altro mentre i ragazzi cominciarono palparle i seni e a torturare i capezzoli fino a farla diventare duri come chiodi. Dopo circa 30 minuti di pompaggio sui cazzi, questi erano diventati durissimi al che i ragazzi dissero “ora basta succhiare due cazzi, troia, passiamo a succhiarne uno”, così la fecero mettere a pecorina e mentre Marco le metteva di nuovo il cazzo in bocca, Mario le penetrata piano piano la fica fino alle palle, a quel punto , come se si fossero messi d'accordo, mentre uno entra in bocca l'altro usciva dalla fica e viceversa e andarono avanti così per un tempo che a Lidia sembrava interminabile, anche perché ogni tanto si cambiavano di posto interrompendo dentro di lei quella sensazione di piacere che l’avrebbe portata all'orgasmo, e infatti le dissero che avrebbero deciso loro quando farla godere e che non si azzardasse a farli godere senza il loro permesso.
Poi dopo un’ora di tale trattamento Mario le disse “ora accelero il ritmo così godo e ti sborro dentro la fregna, tanto hai detto che prendi la pillola, ma non ti azzardare a far godere mio fratello e soprattutto mentre stai godendo non farti uscire il cazzo dalla bocca altrimenti sono guai, hai capito zoccola?” Lidia con il cazzo in bocca annuì. Mario iniziò ad accelerare sempre di più fino a quando non scoppiò in un orgasmo trascinando con sé anche Lidia, che sempre con il cazzo in bocca di Marco grugniva dal piacere mentre Mario diceva “godoooo, prof puttana, godono ti riempio la fica con la mia sborra”, Lidia si sentii riempita la fica dalla sborra del ragazzo, che finito disse a Marco “presto scambiamoci di posto e infila il tuo cazzo così da farle da tappo e cominci a scoparla anche tu per goderle dentro mentre mi faccio pulire il mio da questa gran vacca”. E cosi fecero. Marco prese il posto del fratello e cominciò a pompare la fica fino godere e le riempiti la fica anche con la sua sborra. Finito di scoparsela si accasciarono tutti e tre uno affianco all'altro e fecero un sonnellino ristoratore.
Dopo circa un tempo non definito Lidia si svegliò con un calore in tutto il corpo, primi gli occhi e vide i due ragazzi che le stavano succhiando i capezzoli mentre con le mani, uno le titillava il clitoride e l’altro la stava scopando con tre dita la fica, non fece in tempo a guardare che ebbe un orgasmo che Mario se ne accorse e staccatosi temporaneamente dal capezzolo che stava succhiando le disse, senza fermarsi con la mano sulla fica “stai godendo, porca. Non ti azzardare a chiudere le cosce, perché noi vogliamo continuare, quindi godi con le cosce aperte, coma la vacca che sei” detto ciò si rifiondo’ sul capezzolo ormai turgido. Dopo un Po l’altro fratello, Marco, si staccò dal capezzolo e disse “ora dobbiamo fare l’ultimo passaggio. Dai succhia i cazzi e prepararli per la sorpresa che ti faremo”; Lidia si alzò con il busto e si fiondo sui cazzi alternando prima uno e poi l’altro. Ad un certo punto Mario disse “sono pronti” e detto ciò fece montare Lidia sul suo cazzo e le penetrò la fica, e lei cominciò a cavalcato forsennatamente, Mario le disse di fermarsi e prendendolo le natiche le allargò mostrando il buco del culo, Marco a quel punto le si fece dietro e le spinse il cazzo nel culo e disse “ahhh fratellino sento il tuo cazzo nella fica, ora prendiamo il ritmo e facciamo vedere a questa troia come è bella un doppia. Pensavo, fratellino, potremmo alternarsi e scambiarci di posto ogni tanto, tanto per far sentire a questa troia i due cazzi; dai iniziamo” e così mentre uno entrava nel culo l’altro usciva dalla fica, erano sincronizzati perfettamente, e Lidia ebbe subito un altro orgasmo, poi fecero come deciso e ogni tanto si cambiarono di posto continuando a martellare la fica e il culo di Lidia che ebbe numerosi orgasmi fino a quando Mario disse “marco, il sto per godere, le voglio sborsare dentro questa fica tu riempile il culo con la tua” e detto ciò spostarono dentro a Lidia. Finito di godere, stavolta erano tutti e tre sfiniti da quella maratona dalla sera prima, si stessero sul letto e dopo un Po i due ragazzi si rivestirono e lasciando Lidia sul letto le dissero “prof, e stato bellissimo; sei veramente una vacca da monta, ora però si è fatto tardi e lei fra poco deve andare ad insegnare, noi però oggi non veniamo a scuola; ci giustifica lei, vero prof” e se ne andarono lasciandola sola e sfinita.
Capitolo 4 – il giorno di riposo (quasi) e l’entrata in scena di Sara
Arrivata a scuola, si sedette sulla sedia e con una mano andò sotto la cattedra e trovò una busta che mise in borsa con l’intento di leggerla nell’intervallo fra un ora e l'altra. Quando fu il momento apri la busta e cominciò a leggerla. Vi era scritto “innanzi tutto brava per ieri, i ragazzi che ti ho mandato mi hanno relazionato su quello successo, e hai rispettato tutto quello che ti avevo detto. Oggi riposati e ristoranti, a casa puoi toglierti quello slip con le mollette, ma non devi mettere nessun tipo di mutanda. Poi finita la lezione vai dal dirigente scolastico e chiedi 15 giorni di permesso (inventati qualcosa), poi domani ti trasferisci, per due settimane, in un appartamento di cui ti fornirò le chiavi, che troverai nel bagno delle donne in una scatolina con allegato l'indirizzo; stasera si presenterà una ragazza da me istruita che ti aiuterà a pregare la borsa con lo stretto necessario e in più ti dirà cosa dovrai fare; nell'appartamento le regole che dovrai seguire sono queste: devi girare sempre nuda per casa, ogni sera alle 21 e ogni mattina alle 9 verrà questa ragazza, per farti il trattamento da me indicatole, c'è un televisore con lettore dvd e un certo numero di film che potrai guardare, più in un armadietto a parte dei film particolari de dovrai vedere solo quando te lo ordinerò, potrai vedere se vuoi anche la televisione, c'è un telefono che può sia riceve che fare telefonate, ma tu non potrai chiamare mamma per nessun motivo, se la ragazza ti dice di fare qualcosa e perché ho detto io di dirtelo. Ricorda ogni trasgressione ad una di queste regole comporterà una punizione, buon riposo porcona”
Letto ciò andò nel bagno delle donne trovò una scatolina con dentro una chiave ed un indirizzo.
Finite le lezioni fece ritorno a casa, si spoglio nuda andò a coricarsi e si addormentò. Alle 21 fu svegliata dallo scampanellio della porta, si alzò, andò ad aprire, completamente nuda, e si trovò davanti una ragazza con una 48 ore, questa si presentò dicendo di chiamarsi Sara e di essere stata incaricata di alcune faccende riguardanti lei da un persona. Lidia la fece entrare e disse “allora signorina Sara che devo fare?” la ragazza rispose che come primo incarico doveva depilarle la fica lasciando solo un ciuffo a forma di triangolo sopra il pube e poi chiese dove era la camera da letto dove avrebbe dovuto fare l'operazione. Lidia la accompagnò nella camera si distese e iniziò l'operazione di depilazione, poi la ragazza riapri la valigetta e tirò fuori un plug anale di piccole dimensioni e disse ” mi è stato detto che devo inserirle questo nell’ano e che lo deve tenere fino a domani mattina quando lo toglierò” , Lidia si mise a caproni col culo in alto e la ragazza inseriti il plug, che entrò facilmente, poi la fece sedere sul bordo del letto (a Lidia il plug non dava nessun fastidio) e dalla valigetta tirò fuori un fialette e due anellini e disse “ora si rilassi” supplico il ribaltate ad un seno e cominciò a pompare fino a quando il capezzolo non divento dritto e turgido, tolse il ribaltate e applico uno degli anelli sul capezzolo e così fece anche con l’altro seno e capezzolo e disse anche questi deve tenerli fino domani mattina quando li toglierò”; poi disse “adesso si estenda e apra le cosce” e tirò fuori un diodo di circa14 cm di lunghezza e un tubetto di gel lubrificante che spalmò sul dido e cominciò a farlo entrare nella fica mentre le torturava il clitoride, e cominciò a muovere il diodo dentro e fuori la fica, andando in profondità e continuando a tintillare il clitoride, per oltre 20 minuti fino a quando non ebbe un doppio orgasmo per l’azione sul clitoride e per lazione del diodo.
Finito tutto la ragazza disse “abbiamo finito, ci vediamo domani alle 9, poi alle 1030 la passerà a prendere una macchina per portarla a destinazione” e se ne andò lasciando Lidia da sola; lei si toccò il culo e sentiva una cosa rigida, ma il plug non le dava fastidio, le davano fastidio gli agnellini che stringevano i capezzoli. Poi si toccò la fica ed era fracida di umori, si alzò e andò in bagno a farsi un bidet e poi si corico a letto esausta e si addormento. La mattina successiva, alle 9, fu svegliata dal campanello, apri la porta e si trovò davanti sarà che entrando le disse “buongiorno signora, sono venuta a toglierle il plug, mentre gli anellini mi è stato detto che devono rimanere, mi dispiace; poi dovrò prepararle la valigia con il necessario per la sua permanenza nell'appartamento”; così la fece piegare a 90 gradi e le tolse il plug, poi si fece accompagnare in camera da letto, apri l'armadio e scelse il vestito che doveva indossare – minigonna, camicia di seta semitrasparente, scarpe tacco 12 - e poi mise altre due paia di scarpe con tacco alto nella valigia. Ad un certo punto suonarono al campanello, lei prese il citofono e chiese “chi è?” gli risposero “la macchina signora Lidia”; lei disse che doveva andare, prese la borsa e ringraziò Sara , che gli disse “ci vediamo stasera alla stessa ora” e se ne andò. Lidia scese trovò la portiera posteriore aperta, si infilò e vide che sulla poltroncina vi era fissato un fallo di folla di circa 15 cm e appoggiato alla portiera opposta un nuov vestito elegante ma con una maschera che nascondeva il viso, che gli disse “si sieda qui, e sedendosi se lo infili nel culo e poi si metta a gambe e cosce aperte, e guai se le richiude” dopo di che si spostò per chiudere la portiera e divise all'autista “la vacca si è sistemata, puoi partire e mi raccomando fai la solita strada, che poi c'è il regalo”, poi rivolgendosi a Lidia “ci vorrà circa un'ora prima di arrivare, abbiamo tutto il tempo” e insinuò una mano fra le sue cosce e arrivato al clitoride comincio a tintillarlo lentamente con due dita, nel frattempo l'autista aveva preso una strada disconnesso e i sobbalzi venivano trasmessi al diodo che vibrare tutto all’interno del suo culo. Dopo 15 minuti che l’uomo le tintillava il clitoride, ebbe un potente orgasmo, e siccome l’uomo continuava a tintillarlo lei godeva di continuo. Finalmente arrivarono a destinazione, dopo numerosi orgasmi, e l’uomo le disse “alzati e vai davanti a ringraziare l’autista con un bel pompino, troia e vedi di ingoiare tutto, se no mi sporchi la macchina” Lidia andò davanti fece un pompino all'autista, e ingoio tutta la sborra come gli era stato ordinato.
Poi l’uomo gli disse l'appartamento e al secondo piano, vai per le scale. Arrivata all’appartamento a apri la porta e si trovò un davanti un bellissimo appartamento.
Capitolo 5 - l'appartamento, la prima infrazione alle regole e il resto della giornata.
Lidia entro nell'appartamento cominciò a girare la casa, vi era la camera da letto con un armadio pieno di vestiti sexy, aprii i cassetti del mobile a specchiera, che era pieno di intimo molto particolare, richiuse i cassetti, un ampio letto matrimoniale, usci dalla stanza e giro per la casa, vi era un ampio salone pieno di divanetti e poltrone messe a cerchio, un entrata ampia che faceva da anti salone, andò verso la cucina con un tavolo a vetro molto ampio dove attraverso si vedevano le gambe del tavolo e delle sedie molto comode con bracciali, andò nel bagno dove vi era di tutto – ampia docci, due volte più grande del normale, un'ampia vasca da bagno, un mobiletto a specchio con due che una volta aperto mostrava un intero campionario di ogni tipo di crema, usci dal bagno, si diresse in un’altra stanza, probabilmente la stanza degli ospiti, anche li con un ampio letto matrimoniale di forma circolare e armadio e cassettiera stranamente chiusi a chiave. Finito il giro della casa stava per dirigersi verso la cucina per vedere se poteva prepararsi qualcosa, che squillo il cellulare che stava sul tavolo della cucina, corse subito a rispondere “pronto, chi parla?” E dall’altra parte una voce maschile rispose “Non importa chi sono. Comunque benvenuta nella tua abitazione per le prossime due settimane, nel frigo ci sono tutti gli alimenti per poter cucinare. Noto però che hai infranto una regola, quella di girare nuda per casa, e per questo dovrai essere punita. Fra un’ora si presenterà un uomo, tu gli aprirai, lui non dirà nulla, dovrai spogliarlo, portarlo nel salone in mezzo alle poltrone e li succhiargli il cazzo fino a farglielo diventare duro, e poi farti prima inculcare e poi scopare. Ha l'ordine di apostrofarti con parole volgari e categoricamente di sborrarti dentro la fica, quindi prendi la pillola se no sono cazzi tuoi. Vedrai e un toro, duro a venire e molto resistente. E ora spogliati, senza però toglierti le scarpe. Buon divertimento”. Chiuse la comunicazione e si spogliò; dopo un ora squillò il campanello della porta, andò ad aprire e si trovò un uomo di colore alto circa 1 metri e 80, lo fece entrare lo spoglio completamente nudo e noto che il cazzo anche se Florio era nerboruto e grosso, lo porto nel salone, al centro delle poltrone e cominciò a spompinarlo dopo un Po si accorse che stava ingrossandosi nella sua bocca ; il negro le disse “forza troia, succhia questo cazzo e inumidiscilo per bene che te lo voglio mettere nel culo e sfondartelo”; dopo un poco disse “ora basta è duro abbastanza, ora mettiti a pecorina te ti sfondo questo culo da vacca”, Lidia si girò e senti che gli puntava il cazzo sul buco del culo e cominciava a spingere piano piano, “voglio godermi l’entrata del cazzo nel tuo culo, troia” e continuo a spingere fino a quando non arrivò a toccare con le palle le natiche, si fermò qualche secondo per assaporare quel bel culo stretto, intanto Lidia si sentiva spaccata in due perché il cazzo più che lungo era grosso; poi il negro cominciò un avanti e indietro lento e cadenzato, lo faceva quasi uscire per poi farlo entrare tutto dentro. Lidia si sentiva sventurata, e dopo poco ebbe un orgasmo “siii! Godoooo, godooo, ahhh che bello siiiiiii!” il negro incurante dell’orgasmo della donna continuava il suo andirivieni lento; Lidia nel frattempo aveva avuto un altro orgasmo anale; poi il ragazzo la fece mettere su un fianco, senza togliere il cazzo dal culo, gli si affianco, gli fece alzare una coscia e gli disse “tieni alzata questa gamba, puttana, te mentre ti infilò di voglio preparare la fica per il mio randello” e gli mise due dita nella fica e cominciò a scoparla, mentre con il cazzo continuava a martellare il culo; Lidia ebbe un altro orgasmo “siiii! Ancora, dai accelera con quel cazzo, dai, ahhhg godooooo”; dopo una buona ventina di minuti di quel trattamento Lidia aveva perso il conto degli orgasmi; dopo un Po il negro sfilo il cazzo dal culo e disse “e adesso ti sfondo la fica, spero per te che prendi la pillola”; si mise a pancia in su e la fece montare sul cazzo e le disse “fattelo entrare tutto e fai il salì e scendi molto lentamente”; Lidia come si infilò il cazzo nella fica lancio un “ahhh finalmente, che bel cazzo duro che ho dentro, voglio godermelo” e cominciò un salì e scendi lento come gli era stato ordinato, poi l’uomo la fece mettere a pecorina, le infilò il cazzo nella fica e cominciò un Lento avanti e indietro alternando qualche colpo più veloce, colpi che facevano sussultare Lidia dal piacere, ma che la mantengano tesa come una corda; il negro andò avanti così per una ventina di minuti, poi ad un certo punto cominciò ad accelerare con i colpi, sempre più profondi, che portarono tutti e due all'orgasmo “siiiiiiii! Godooooooo, dai continua, più forte, ahhhgggg siiiiiii” “sborroooooo! lurida troia, ti riempio la fica con il mio sperma, puttana.” E spinse più a fondo il cazzo nella fica; Lidia si senti inondare la fica di sborra, le sembrava che non finisse mai, ed ebbe un altro orgasmo. Poi si accasciarono a terra, lei sfinita; lui dopo pochi minuti si alzò prese i suoi vestiti si rivestii e nell’andarsene le disse “sei proprio un vacca da monta, ti farò pubblicità con i miei amici, chissà che non ti piacciano anche loro” e se ne andò. Lidia si alzò andò in bagno e si fece un bidet, facendo attenzione a non masturbarsi.
La giornata filo poi liscia fino alla sera, si preparo il pranzo – una semplice pasta al sugo, ed un insalata – sistemo le scarpe e piego i suoi vestiti e li mise nell'armadio, guardo un poco di televisione – un telegiornale, e un film romantico – alla sera si fece una bistecca ai ferri con un insalata di carote lesse preparate precedentemente; fece appena in tempo a lavare e asciugare pentole e piatti che suono il campanello. Aprii la porta, era Sara per la solita operazione. Si sedette sul bordo del letto, sarà le tolse gli anellini, appoggiò i ribaltate ai seni e cominciò a tirare, i capezzoli uscirono ancora di più, a quel punto sarà gli rimise gli anellini, i capezzoli erano più grossi e più grandi; poi tirò fuori un plug anale, leggermente più grosso del precedente e lo infili nel culo di Lidia, poi la fece stendere, aprire le cosce, tirò fuori un diodo di lunghezza uguale al precedente ma leggermente più largo, lo infilò nella fica per tutta la sua lunghezza, e contemporaneamente al movimento del fallo nella fica gli masturbava il clitoride; Lidia dopo un Po ebbe un orgasmo si di fica che di clitoride. Sarà tolse il dildo e disse “fatto, domani alle nove vengo per toglierti il plug, ti serve qualcosa da fuori?” Lidia rispose “no, grazie. Per adesso niente”. Sarà si alzò e se ne andò; Lidia si corico’ e si addormentò profondamente.
Capitolo 6 – la giornata orgasmica
La mattina seguente Lidia fu svegliata dal campanello della porta, era Sara che veniva per toglierle il plug anale, cosa che fece e poi se ne andò. Subito dopo squillo il cellulare, lei rispose e dall'altra parte sempre una voce maschile “buongiorno vacca, oggi inizia il 2 giorno. Ecco cosa devi fare: Ogni due ore dovrai scoparti con le dita e smanettare il clitoride e godere, qualunque cosa tu faccia dovrai interrompere per fare ciò; potrai usare i tempi che vuoi per godere tranne l’ultima volta, a mezzanotte, che prima di godere devi far passare almeno mezz'ora; le due ore saranno scanditi da tre squilli di cellulare. Zoccola, una cosa importante, devi stare a cosce aperte e quando godi non devi chiuderle. E ora buon divertimento”. Lidia posò il cellulare sul comodino a fianco del letto, aveva capito che doveva portarselo dietro, e cominciò a rifare il letto. Quando si trovò a metà dell’operazione il cellulare fece tre squilli, al che lei si sedette sul letto a cosce aperte e cominciò a masturbarsi e scoparsi con le dita; dopo circa dieci minuti ebbe un orgasmo. Dopo continuo a rifare il letto, mentre sentiva scendere gli umori della fica lungo le gambe. Finito la camera prese il cellulare e andò in bagno per farsi un bidet, poi andò in cucina per prepararsi una colazione, mentre stava facendo colazione il cellulare fece tre squilli, lei lasciò la colazione e ricominciò a masturbarsi e scoparsi la fica e Dopo una decina di minuto ebbe un orgasmo. La giornata andò avanti fino alle dieci, quando arrivo Sara per effettuare la solita operazione, prese un plug leggermente più grosso del precedente e lo infilò nel culo di Lidia, che si rese conto che le stavano allargando il culo in modo sistematico, la fece stendere allargare le cosce e prese un dildo leggermente più lungo del precedente, glielo inserì nella fica fino in fondo e poi cominciò a muoverlo avanti e indietro masturbando contemporaneamente il clitoride; Lidia ebbe un orgasmo animalesco. Finito ciò tolse il dildo dalla fica, e controllo i capezzoli, c’erano lunghi grossi e viola e disse “vanno molto bene, domani facciamo un’altra sessione coi tiralatte” , saluto e se ne andò. A mezzanotte il cellulare fece tre squillo e Lidia cominciò a masturbarsi e scoparsi clitoride e fica in modo molto lentamente, e dopo circa mezz'ora scoppiò in un orgasmo che dire animalesco e poco “ghreeè, godooo, si godo, che bello aaaahhhhgggg godoooooooo, e meraviglioso, ho la fica e il clitoride in fiamme ma godoooooooooooo! Meraviglioso si continuo ancora, voglio godere ancora siiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!” e dopo di ciò si accascio stremata, ancora scossa dagli ultimi spasmi dell’orgasmo, e si addormentò.
Capitolo 7 – la giornata nutrizionistica e la razione di cazzo
Come ogni mattina fu svegliata dal campanello della porta, era la solita Sara per togliere il plug anale, e subito se ne andò; subito dopo squillo il cellulare a cui rispose, e dall'altra parte una voce maschile le disse “buongiorno troia. Dunque secondo i dietologi bisogna fare 4 pasti durante la giornata, quindi tu oggi ti atterrati a questa regola, dunque farai colazione, pranzo, merenda e cena. Verranno 7 uomini così suddivisi: 1 alle 10, 3 a alle13, 1 alle 17 e 2 alle 20. Ad ognuno dovrai preparare rispettivamente colazione, pranzo, merenda e cena; mentre loro mangeranno dovrai andare sotto il tavolo e fare ad ognuno un e farli pompino e farli sborra, sborra che dovrai ingoiare, dato che sarà il tuo solo alimento per tutta la giornata, e come liquidi, siccome dovranno urinare perché prima di venire da te avranno bevuto molta acqua li accompagnerà in bagno e ti berrai il loro piscio. Alle 13 e alle venti inoltre ti daranno anche una razione di cazzo, all'una in tutti e due buchi alle vento solo nel culo. Per la colazione e la merenda se vuoi puoi masturbarsi, ma ti e proibito godere. Ora ti lascio che devi preparare la colazione per il primo. Buon divertimento, scrofa”. Messo giù il cellulare si diresse a preparare la colazione – un caffelatte, con delle fette biscottate spalmate con burro e marmellata – fece per mettere la tovaglia, ma gli arrivò una telefonata che le disse di non metterla, allora predisposte tutta la colazione, compresa la zuccheriera; fece appena in tempo a sistemare che suonò il campanello della porta, andò ad aprire e si trovò un uomo intorno ai 50 anni, con un Po di pancetta che esordì dicendo “buongiorno vacca da monta, sono qui per la colazione”, lo accompagnò in cucina, e lui prima di sedersi si tirò giù pantaloni e mutande, facendo uscire un bel cazzo di medie proporzioni, si sedette e disse “ahhh, era tanto che non facevo una colazione così abbondante, cominciamo”; Lidia si posizionò sotto il tavolo e cominciò a sbocchinarlo; il cazzo cominciò a indurirsi sotto i colpi della sua bocca e della lingua; era un cazzo non troppo lungo ma molto largo che a malapena gli stava in bocca; si lavorò il cazzo con la bocca e con le mani, fu un lavoro lungo ma alla fine lo fece godere, e al momento che si accorse che stava per godere imbocco il cazzo con la bocca, per non perdere una goccia di sborra, e stimolando le palle con le mani lo fece sborrare; fu una sborrata copiosa che non finiva mai, ma Lidia ingoio tutto, pulii il cazzo da ogni goccia di sborra e poi uscì da sotto il tavolo. L’uomo disse “ottima colazione, buona e abbondante, non credi?” E Lidia rispose “si molto buona”; l'uomo disse “devo pisciare, dove il bagno?”; lei lo porto in bagno, si posiziono in ginocchio e la bocca aperta; l’uomo disse “che bel cesso di bocca che hai, puttana; mi raccomando non ne perdere neanche una goccia e bevi tutto” e cominciò a picchiare nella bocca di Lidia, era una lasciata interminabile ma lei ingoio tutto; l’uomo finito di picchiare le disse “asciugalo, troia” al che lei gli asciugò il cazzo. L’uomo nell’andarsene e nel salutarla disse “ottima colazione; buona giornata troia”. Lidia salutò e nel frattempo sparecchiò e lavo i piatti e poi cominciò a vedere cosa poteva fare per gli ospiti del pranzo; guardò nella dispensa e vide che c’era il riso e decise di farlo con lo zafferano, come secondo vide che in frigo vi erano 6 uova e decise di fare una frittata con formaggio grattugiato e come contorno un insalata di pomodoro; visto che doveva preparare la merenda e la cene, controllò se c'era il thè e tiro fuori dal freezer bistecche per farle scongelare e decise di fare come contorno delle patate al forno. Nell' aprire la dispensa vide che c'erano delle bottiglie di vino rosso e ne tirò fuori tre, due per pranzo e una per cena. Arrivo l’ora del pranzo, era tutto pronto, in quel momento suono il campanello, andò ad aprire la porta e si trovò tre uomini di cui due neri, tutti e tre molto prestanti; mentre li fece entrare uno dei tre disse “siamo qui per il pranzo” Lidia li fece accomodare in cucina, i tre uomini si spogliatoio completamente e Lidia rimase colpita da le mazze dei tre, che già abbastanza in tirò variavano tra i 20 e 22 cm, ma ciò che la stupiva era la larghezza delle mazze; i tre uomini si accomodarono ai loro posti e uno di loro disse “scrofa, fai le porzioni e servirci il vino”; Lidia dopo aver fatto tutto andò sotto il tavolo e cominciò a sbocchinare uno dei due negri, il cazzo gli cresceva in bocca, provo a portalo fino in gola ma non ci riuscii, dopo un Po, l’uomo cominciò a tremare, segno che stava per godere, allora Lidia imbocco il cazzo con la bocca e i lunghi Ciotti di sperma si dicessero direttamente alla gola e riuscì a inghiottita tutta. Poi passo al bianco, e anche lui aveva una mazza di tutto rispetto, anche con lui, con un Po di fatica riuscì a inghiottire la sborra che gli scese direttamente in gola; nel frattempo i tre avevano finto di pranzare e uno disse “e il dolce?” E uno degli altri tre rispose “è questo qui sotto ragazzi, non vi piace come dolce” e detto fatto la fecero uscire da sotto il tavolo, il bianco si stese a cazzo in su, fece salire la donna e la fece calare sul suo cazzo, Lidia lancio un sospiro di piacere, e fece segno al negro di piazzarglisi dietro e di incularla, cosa che fece subito; ora Lidia si sentiva come allo spiedo, fece segno all’altro Negro di dargli il cazzo e cominciò un pompino forsennato mentre veniva squassata da due cazzi, uno in fica e uno in culo, che le stavano martoriando le viscere; i su i cazzi erano ben sincronizzati, uno usciva e l’altro entrava e viceversa, fino a quando on godettero tutti e quattro uno nella fica, uno in culo, il terso che le sborrava in bocca una quantità immensa di sperma che fece a fatica a prenderla tutta, e le che ebbe un orgasmo vagino-anale devastante che la lasciò senza forza. Tutti e quattro si accasciarono per terra, poi i tre dissero che dovevano pisciare, allora li accompagnò al bagno e si fece pisciare in bocca, e uno per uno la dissetarono lanciando commenti del tipo “che latrina che sei, che meraviglioso cesso ecc…”, poi si rivestirono e ringraziando per il pranzo , ma soprattutto per il dolce la salutarono. Lidia si sentiva sfinita, riassetto la cucina, preparo il tutto per la merenda e poi si buttò su uno dei divani per riposare un poco. Alle 5 suonarono alla porta, era un uomo sui 70, Lidia non si aspettava molto, lo fece accomodare, ma quando l’uomo si calo i pantaloni e fece uscire il suo, Lidia rimase sorpresa di vedere un randello ancora rigido e vigoroso, anche se non era molto lungo e grosso; gli servì del thè con dei biscotti e poi si posiziono sotto e cominciò a pompare quel cazzo, ci mise un po’ a farlo godere perché l’uomo era resistente, nonostante l'età, e si bevve tutta la sborra, in verità poca, di quel cazzo, poi l’uomo disse che doveva picchiare e come gli altri si beve tutta la piscina senza perderne una gocci; poi l’uomo se ne andò ringraziando. Subito Lidia rassettò la cucina e si mise a preparare la cena. Alle venti, con la cena pronta e già servita in tavola si presentarono due negri, molto ben piazzati che appena entrati dissero “e ora di cena, troia, servicela” si spogliarono e Lidia notò con paura che avevano due mazze enormi, li servì, si accinge a mettersi sotto per lavorare, ma uno dei due disse “zoccola, tu no, mangi dopo, prima mangiamo noi, siediti e aspetta che ti diciamo noi quando puoi iniziare” ; Lidia si sedette e aspetto che finissero, fecero presto perché erano affamati, poi dissero “abbiamo finito, puoi iniziare a mangiare; inizia da lui, indicando l'amico”; Lidia cominciò a Apollinare il cazzo che gli era stato indicato e si rese conto che era lungo e molto grosso, tanto che faceva fatica a prenderlo in bocca, dopo quasi 10 minuti che lo pompata riuscì a farlo godere, ma la sborra era così abbondante che gli traboccava dalla bocca, comunque lo pulii e lo fece rimanere duro, poi passo all’altro cazzo e l’uomo gli disse “ a me il culo non piace mentre il mio amico si, sentirai che mazza; siccome abbiamo avuto ordine di non toccarti la fica ti scopero la bocca mente il mio amico ti inculera'; ora basta, prendi questo e fammi godere, tu intanto puoi cominciare ad incularla”, Lidia senti un palo appoggiarsi al suo ano e spingere per farsi strada nell’ suo intestino, a ogni spinta si sentiva il culo aprirsi all’inverosimile, ma non poteva gridare, perché nel frattempo l'altro le aveva ficcato il cazzo in bocca e le teneva la testa per impedirle di distrarsi dal pompino; quando l’uomo ebbe finito di spingere il cazzo era tutto dentro il culo e disse “questa troia e incredibile, se le preso tutto fino alle palle, questa e una vacca da monta, una scrofa”, e cominciò a uscire e a entrare nel culo sempre affondando fino in fondo, Lidia nel frattempo aveva avuto un orgasmo e si era scatenata sul cazzo che aveva in bocca, e l’uomo disse “questa zoccola e una pompinara nata, mi sta facendo godere, dai accelera nel suo culo che godiamo insieme”; l’uomo accelerò i movimenti nel culo e sborro dentro il culo della donna rimanendo piantato fino alle nel culo di lei, contemporaneamente l’altro uomo sborro nella bocca di Lidia inondandole la bocca con lo sperma che lei ingoio ed ebbe anche lei un secondo animalesco orgasmo; poi vollero pisciare e Lidia accolse il loro piscio a bocca aperta; i due uomini si rivestirono e se ne andarono. Lidia era distrutta, ma c’era ancora Sara che doveva venire, e difatti suono il campanello, lei aprii e sarà salutando la le disse che quella sarebbe stata l’ultima volta. Andarono in camera da letto, tirò fuori i tiralatte, tolse gli anelli che le applico ai seni, pompò, i capezzoli diventarono ancora più grossi, e subito mise gli anellini. Ora i capezzoli erano grossi come un dito indice. Poi passo al plug anale, ne tirò fuori uno di dimensioni enormi, tirò fuori anche il gel lubrificante lo spalmo sull'ano e li fece entrare anche dentro al culo, poi ne verso un anche sul plug, dopo di che lo fece entrare, non senza difficoltà nel culo. Lidia si sentiva riempita da quell’intrusione; poi sarà tirò fuori un dildo lungo una 20 di cm ma molto largo. Lo inserì ella fica di Lidia e lei ebbe subito un orgasmo, ma il dildo doveva entrare tutto nella fica, ma ci riusciva con difficoltà per l’enorme plug anale. Comunque alla fine entro tutto e Lidi ebbe un secondo orgasmo; Sara cominciò a muovere avanti e indietro il dildo per tutta la sua lunghezza, massacrando anche il clitoride, e dopo un poco Lidia ebbe un terzo enorme orgasmo. Sara tolse il dildo e disse “io ho finito; il plug anale da ora i poi devi tenerlo sempre, lo puoi togliere solo se devi fare la cacca. Quindi dovrai imparare a mettertelo da sola. Ti lascio una Po di tubetti di gel lubrificante. Buona serata” e se ne andò via. Lidia stremata si addormento quasi subito e non si svegliò fino alla mattina successiva.
(Segue)
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