Scureggie tronfie giornalistiche
di
Abù
genere
esibizionismo
CONCLUSIONE DELLE SCUREGGIE TRONFIE GIORNALISTICHE.
Quel dì si sarebbe tenuto l'incontro ufficiale dei due politici, i gazzettieri americani stavano impazzendo come vecchi coglioni incapaci di raggiungere un'erezione. I proto-scrittoruncoli di sinistra sbatacchiavano i loro timidi ditini sulle tastiere multiaccessoriate comprate dal babbo (mafioso e miliardario, come è regolare tra i comunisti): la questione era grama, bisognava far credere che le destre europee fossero divise, che la loro alleanza fosse una pallida illusione. E forse che era divisa pure quella NOVA-DESTRA della italiazza.
La verità è che ai quattro gatti rottinFIGA della falsa sinistra minorata italica non dava ormai più retta nessuno, il loro marxismo POSTICCIO era decaduto fino all'esaltazione del liberalismo (speravano di togliere il voto a tutti quelli che non la pensavano come piaceva a loro), la tolleranza farlocca di questi risibili individui nasceva semplicemente dal capitalismo americano: diritti per tutti e diritto di fare tutto purché si comprino le nostre merci, purché arricchiscano le nostre tasche.
I frocetti dei centri asociali coi muri scrostati e macchiati di piscio speravano vivamente di avere qualche pallida speranza di salvarsi.
“Ci ripenseranno!”
“Quando torneranno coi piedi per terra vedranno...la stagione finirà!”
“Le loro sono tutte illusioni, un'alleanza è impossibile...si si...impossibile.”
Queste erano le parole che due giovani amanti della Milano male si scambiavano durante i loro squallidi rapporti intimi perbenistoidi. Lei era completamente insoddisfatta dalla prepotenza intellettuale di quello studentello fuoricorso e gazzettieraccio, ormai rigonfio più di scemenze che di sangue ner' cazzo.
“Dai Sonia, vieni...vieni...” :-((((((((((((
“Non ce la faccio più Dario...” :-((((
Esclamò lei rivestendosi.
“Dai dai, lo so che pensi ai migranti e non riesci a sgrillettarti, vedrai che tutto cambierà quando spariranno questi anti europeistOiDI.” :_-O
Sonia cominciò a piangere e si sedette a terra con i capelli biondi e lisci che toccavano il pavimento.
“Stronzo. Non lo capisci che quelli non sono antieuropa?”
“Ma no dai..è è chiarissimo.”
“No coglione, devi smetterla di leggere giornali di merda ITALIOTA. Questi si stanno facendo una Europa per conto loro e per te è finita.”
“Sonia...no no...lasciami spiegare. Ho letto un sacco di libri, sono aperto a ogni tipo di perversione, odio la vita, sono superiore, SONO ABORTISTA. Odio i bimbi. Crolleranno, il popolo lo vuole. Io voglio solo i gattini.”
“Il popolo li ha eletti.”
“Certo il popolo bue..i poveri sono la merda, lo diceva anche Marxo, i poveri sono fasci. Tutti i poveri devono morire, il comunismo vero è quello dei ricchi invertiti come me.”
“Ma che cazzo blateri figlio di troia??? Anni fa continuavi a ripetere potere al popolo potere al popò...o che cazzo so io...adesso il popolo te lo ha messo dentro al culo e te lo sta rompendo, R'CULO. Il popolo vuole la tua fine, la distruzione del tuo mondo di merda. La prendono in mano loro la Europa, fanno una unione nuova e tu non puoi farci niente.”
“BASTA POPULISMO- IL POPOLO E' MERDA!!!”
Ci fu una pausa, attraverso la camicetta trasparente si intravedevano le mammelle piccole e scure della ventenne, tirò un singhiozzo che le fece zompare una zinna fuori dello spacco: “I quattro di Visegrado...di Visestocazzo...tu non sai dire altro.- SAI SOLO RIPETERE CHE SONO FINTI, CHE SONO TIGRI DI CARTA E INTANTO GLI IMMIGRATI VOTANO A DESTRA, I COMUNISTI DI UNA VOLTA VOTANO A DESTRA. TU CONTINUI SOLO A PARLARE DI FESTE DI DERETANO. DI GATTI. DI TATUAGGI. DI DONNE COR PACCO. DI FESTIVAL INDIE, INDIANI, INDU' DELLAMMERDA SECCA. TU NON SEI DI SINISTRA, TE SEI MMERDA.”
A Dario non tirava più la mazza da mesi, non c'era più niente che lo eccitasse e la fica lo schifava. Lui era un uomo moderno, senza dignità, senza principi, un miserabile.
Cercò di bofonchiare che non esisteva nessun blocco unito, che era tutta un'illusione...un'illusione...un'illusione...
“VEDI SONIA, E' IMPOSSIBILE CHE DEI NAZIONALISTI SI METTANO DACCORDO, IO LO SO PERCHE'...PERCHE'....SI SAI. EH...EEE...IMPOSSIBIL*. LO DICE ANCHE TOMMASO SAVERI, IL MAXIMO SCRITTORE NEOLIBERALLIBERISTA. SI SI. NON PUO' ESSERE CHE I NAZIONALISTI SI UNISCANO. LE LE LE LE NAZIONI SONO BELLE SOLO QUANDO LO DECIDIAMO NOI, NOI SIAMO QUELLI CHE CONTANO. LA NAZIONE VA BENE SOLO QUANDO LO DECIDE LA UNIONE EUROPEA RECCHIONAZZA. LE NAZIONI SONO SONO SONO...FINITE. NOI FAREMO LA MARMELLATA DEI POPPOLI DELI ORIENTAMENTI SESSUALI, TUTTO UN MISCUGLIO.
I NAZIONALISTI COMBATTONO TRA LORO, NON POSSONO ACCORDARSI. VORRANNO 'GNUNO PEZZI DI TERRA DELL'ALTRO E LOTTE ALLE MINORANZE. IL NAZIONALISMO E' REGRESSIONE SI. SI SI. NOI SIAMO GLI INFLUENSSSER DER CENTRO POSTSOCIALE. MOGLIE E BUOI DEI PAESI TUOI. NON CI SONO PIU' LE MEZZE STAGIONI. DISTRUGGEREMO L'UNGHERIA, FAREMO UNA AMERICA DANUBIANICA POPOLATA DA UOMINI SENZA CAZZO.”
“MA SMETTILA DI PARLARE, SACCO DI MERDA. SEI PIU' 'NCAPACE, 'NCAPASCISSSIMO, DI QUANDO PROVI A SCOPARE. LO VUOI CAPIRE SI O NO CHE STO NAZIONALISMO E' SOLO L'INIZIO DEL RITORNO A QUALCOSA DI MOLTO PIU' ANTICO? UNA EUROPA. IL NAZIONALISMO SARA' SUPERATO PER UNA NUOVA EUROPA PLURIMA, UN'EUROPA DELLE NAZIONI UNITE, DELLE REGIONI, SENZA CONTRASTI, MA CON UN NEMICO COMUNE: QUELLI COME TE.”
Ci fu una pausa:
“Sonia...dai non fare così, vuoi che ti paghi un bello AFRICANUCCIO...zi zi zi! Per scoparti!”
“Cosa???”
“SI IO SONO UN DEBOLE. IO IO VOGLIO. VOGLIO FARMI PISCIARE ADDOSSO DA DEI NANI, VOGLIO MANGIARE DIARREA SHWAGG VEG GLUTEN FREE E INSETTI. IL POTERE FA MANGIARE LA MERDA AI POVERI, I POVERI SONO FASCISTI, GLI UNGHERESI, I POLACCHI, TUTTI FASCISTI. Infilami un braccio in culo KULI APERTI COME I KONFINI.”
“Tu sei finito. La tua condanna arriverà con una imagine molto più antica di quella che credi tu. E ti fotterà nel culo come piace a te. Non hai capito un cazzo di come gira sta palla nello spazio, tu e tutta la sinistrucola italiaca lo state per pigghiare tutto 'ar culo.”
“SONIA NOOOO.”
La donna si stava vestendo ormai, lei non sarebbe tornata più. L'europetta fiorellosa stava a schioppà! Cor manico de scopa ar culo de tutti li rottincul*!
“Dario, io voglio una famiglia e...”
“COSA???? MA SEY PUAZZAH LA RAZA UMANA DEVE ESTINGUERSI.....IO SONO ANTIUMANO...SOLO KIULO!!!1111!!!!111!!!11!”
Ci fu silenzio.
“Vado a cercarmi degli esseri umani normali con cui vivere. Non voglio più vedere delle bestie come te. Anzi, dei subanimali, DELLE SUBBESTIE. Io voglio rifarmi una vita, da donna, da essere umano e capire se questi sentimenti di cui parlano i vecchi libri sono proprio quello che mi manca nella vita.”
“FFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFF KI NON PIACIUE A NOI LO DENUNCIAMO FFFFFF FFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFF*!”
Dario ruotò le palle degli occhi e sputò fuori la sua lingua biforcuta piena di vomito rosso: “TUUUUUU*...LA DEMOCRAZIA E' NOSTRA, E' SOLO NOSTRA, DI NOI BENPENSANT* LIBERAL* FROC*!!!!! NIENTE DEMOCRAZIA PER I POVERIIIIIII NIENTE DEMOCRAZIA PER I LAVORATORI FFFFFFFFFFFFF! ABBASSO LI UNGHERESI POLACCHI! ABASSO LA FAMILIA! FFFFFFF!”
“Fermati sacco di sborra, abbassa le mani e il cazzo. Oppure ti querelo per violenza sessuale. Conosco le tue armi e le so usare contro di te. Per te è finita, grumo di catarro e merda. Non è abbastanza ancora sta punizione pe'quelli come te.”
Altra pausaZZA.
“FFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFF! SONO AL MUROHHHHHH*!”
Adesso sputtaneggiava davvero il suo faccione veridico: era un rettile demmmmerda.
“E' finita serpente. Tutto è finito.”
Dario si smorzò come un pavone gonfio di omoSsessualisSmo represso e perbuonista che sbatte contro un duro vetro blindato e si autotrafigge con un rastrello, fallificazione del cazzo del destino che autoincula l'omuncolo pieno di pisciotta e vento di SCUREGGIONI rancidi postsocialisti.
“SONIA DIMMI, UNA ULTIMA COS* PRIMA DI ANDARE VIA PER SEMPRE...COME SI...PASSERA' OLTRE IL NAZIONALISMO? VOGLIO SAPERE DI CHE MORT* DOVRO' MORIR*.”
“I libri lo dicono. LIBRI SCRITTI. I libri che tu non sai leggere perché la parzialità t'a-ggià strappato l'occhi, se mmai 'lai avudi'bboni. Tu 'a Devi guardar nel passato e legger bene, la via c'è ggià e vira dritta a fracassà 'r tuo sporco culo. 'Mmo me ne torno a Rroma mia 'bbella. Roma è la strada pe l'Europa. E me scerco du persone normali, ppe ffa discorsi normali e magari pure na scopata sana, no comme tte, pezzo demmerda. AI GABIDOH? Abbiamo da tornà aRroma, ma senza de te.”
Quel dì si sarebbe tenuto l'incontro ufficiale dei due politici, i gazzettieri americani stavano impazzendo come vecchi coglioni incapaci di raggiungere un'erezione. I proto-scrittoruncoli di sinistra sbatacchiavano i loro timidi ditini sulle tastiere multiaccessoriate comprate dal babbo (mafioso e miliardario, come è regolare tra i comunisti): la questione era grama, bisognava far credere che le destre europee fossero divise, che la loro alleanza fosse una pallida illusione. E forse che era divisa pure quella NOVA-DESTRA della italiazza.
La verità è che ai quattro gatti rottinFIGA della falsa sinistra minorata italica non dava ormai più retta nessuno, il loro marxismo POSTICCIO era decaduto fino all'esaltazione del liberalismo (speravano di togliere il voto a tutti quelli che non la pensavano come piaceva a loro), la tolleranza farlocca di questi risibili individui nasceva semplicemente dal capitalismo americano: diritti per tutti e diritto di fare tutto purché si comprino le nostre merci, purché arricchiscano le nostre tasche.
I frocetti dei centri asociali coi muri scrostati e macchiati di piscio speravano vivamente di avere qualche pallida speranza di salvarsi.
“Ci ripenseranno!”
“Quando torneranno coi piedi per terra vedranno...la stagione finirà!”
“Le loro sono tutte illusioni, un'alleanza è impossibile...si si...impossibile.”
Queste erano le parole che due giovani amanti della Milano male si scambiavano durante i loro squallidi rapporti intimi perbenistoidi. Lei era completamente insoddisfatta dalla prepotenza intellettuale di quello studentello fuoricorso e gazzettieraccio, ormai rigonfio più di scemenze che di sangue ner' cazzo.
“Dai Sonia, vieni...vieni...” :-((((((((((((
“Non ce la faccio più Dario...” :-((((
Esclamò lei rivestendosi.
“Dai dai, lo so che pensi ai migranti e non riesci a sgrillettarti, vedrai che tutto cambierà quando spariranno questi anti europeistOiDI.” :_-O
Sonia cominciò a piangere e si sedette a terra con i capelli biondi e lisci che toccavano il pavimento.
“Stronzo. Non lo capisci che quelli non sono antieuropa?”
“Ma no dai..è è chiarissimo.”
“No coglione, devi smetterla di leggere giornali di merda ITALIOTA. Questi si stanno facendo una Europa per conto loro e per te è finita.”
“Sonia...no no...lasciami spiegare. Ho letto un sacco di libri, sono aperto a ogni tipo di perversione, odio la vita, sono superiore, SONO ABORTISTA. Odio i bimbi. Crolleranno, il popolo lo vuole. Io voglio solo i gattini.”
“Il popolo li ha eletti.”
“Certo il popolo bue..i poveri sono la merda, lo diceva anche Marxo, i poveri sono fasci. Tutti i poveri devono morire, il comunismo vero è quello dei ricchi invertiti come me.”
“Ma che cazzo blateri figlio di troia??? Anni fa continuavi a ripetere potere al popolo potere al popò...o che cazzo so io...adesso il popolo te lo ha messo dentro al culo e te lo sta rompendo, R'CULO. Il popolo vuole la tua fine, la distruzione del tuo mondo di merda. La prendono in mano loro la Europa, fanno una unione nuova e tu non puoi farci niente.”
“BASTA POPULISMO- IL POPOLO E' MERDA!!!”
Ci fu una pausa, attraverso la camicetta trasparente si intravedevano le mammelle piccole e scure della ventenne, tirò un singhiozzo che le fece zompare una zinna fuori dello spacco: “I quattro di Visegrado...di Visestocazzo...tu non sai dire altro.- SAI SOLO RIPETERE CHE SONO FINTI, CHE SONO TIGRI DI CARTA E INTANTO GLI IMMIGRATI VOTANO A DESTRA, I COMUNISTI DI UNA VOLTA VOTANO A DESTRA. TU CONTINUI SOLO A PARLARE DI FESTE DI DERETANO. DI GATTI. DI TATUAGGI. DI DONNE COR PACCO. DI FESTIVAL INDIE, INDIANI, INDU' DELLAMMERDA SECCA. TU NON SEI DI SINISTRA, TE SEI MMERDA.”
A Dario non tirava più la mazza da mesi, non c'era più niente che lo eccitasse e la fica lo schifava. Lui era un uomo moderno, senza dignità, senza principi, un miserabile.
Cercò di bofonchiare che non esisteva nessun blocco unito, che era tutta un'illusione...un'illusione...un'illusione...
“VEDI SONIA, E' IMPOSSIBILE CHE DEI NAZIONALISTI SI METTANO DACCORDO, IO LO SO PERCHE'...PERCHE'....SI SAI. EH...EEE...IMPOSSIBIL*. LO DICE ANCHE TOMMASO SAVERI, IL MAXIMO SCRITTORE NEOLIBERALLIBERISTA. SI SI. NON PUO' ESSERE CHE I NAZIONALISTI SI UNISCANO. LE LE LE LE NAZIONI SONO BELLE SOLO QUANDO LO DECIDIAMO NOI, NOI SIAMO QUELLI CHE CONTANO. LA NAZIONE VA BENE SOLO QUANDO LO DECIDE LA UNIONE EUROPEA RECCHIONAZZA. LE NAZIONI SONO SONO SONO...FINITE. NOI FAREMO LA MARMELLATA DEI POPPOLI DELI ORIENTAMENTI SESSUALI, TUTTO UN MISCUGLIO.
I NAZIONALISTI COMBATTONO TRA LORO, NON POSSONO ACCORDARSI. VORRANNO 'GNUNO PEZZI DI TERRA DELL'ALTRO E LOTTE ALLE MINORANZE. IL NAZIONALISMO E' REGRESSIONE SI. SI SI. NOI SIAMO GLI INFLUENSSSER DER CENTRO POSTSOCIALE. MOGLIE E BUOI DEI PAESI TUOI. NON CI SONO PIU' LE MEZZE STAGIONI. DISTRUGGEREMO L'UNGHERIA, FAREMO UNA AMERICA DANUBIANICA POPOLATA DA UOMINI SENZA CAZZO.”
“MA SMETTILA DI PARLARE, SACCO DI MERDA. SEI PIU' 'NCAPACE, 'NCAPASCISSSIMO, DI QUANDO PROVI A SCOPARE. LO VUOI CAPIRE SI O NO CHE STO NAZIONALISMO E' SOLO L'INIZIO DEL RITORNO A QUALCOSA DI MOLTO PIU' ANTICO? UNA EUROPA. IL NAZIONALISMO SARA' SUPERATO PER UNA NUOVA EUROPA PLURIMA, UN'EUROPA DELLE NAZIONI UNITE, DELLE REGIONI, SENZA CONTRASTI, MA CON UN NEMICO COMUNE: QUELLI COME TE.”
Ci fu una pausa:
“Sonia...dai non fare così, vuoi che ti paghi un bello AFRICANUCCIO...zi zi zi! Per scoparti!”
“Cosa???”
“SI IO SONO UN DEBOLE. IO IO VOGLIO. VOGLIO FARMI PISCIARE ADDOSSO DA DEI NANI, VOGLIO MANGIARE DIARREA SHWAGG VEG GLUTEN FREE E INSETTI. IL POTERE FA MANGIARE LA MERDA AI POVERI, I POVERI SONO FASCISTI, GLI UNGHERESI, I POLACCHI, TUTTI FASCISTI. Infilami un braccio in culo KULI APERTI COME I KONFINI.”
“Tu sei finito. La tua condanna arriverà con una imagine molto più antica di quella che credi tu. E ti fotterà nel culo come piace a te. Non hai capito un cazzo di come gira sta palla nello spazio, tu e tutta la sinistrucola italiaca lo state per pigghiare tutto 'ar culo.”
“SONIA NOOOO.”
La donna si stava vestendo ormai, lei non sarebbe tornata più. L'europetta fiorellosa stava a schioppà! Cor manico de scopa ar culo de tutti li rottincul*!
“Dario, io voglio una famiglia e...”
“COSA???? MA SEY PUAZZAH LA RAZA UMANA DEVE ESTINGUERSI.....IO SONO ANTIUMANO...SOLO KIULO!!!1111!!!!111!!!11!”
Ci fu silenzio.
“Vado a cercarmi degli esseri umani normali con cui vivere. Non voglio più vedere delle bestie come te. Anzi, dei subanimali, DELLE SUBBESTIE. Io voglio rifarmi una vita, da donna, da essere umano e capire se questi sentimenti di cui parlano i vecchi libri sono proprio quello che mi manca nella vita.”
“FFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFF KI NON PIACIUE A NOI LO DENUNCIAMO FFFFFF FFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFF*!”
Dario ruotò le palle degli occhi e sputò fuori la sua lingua biforcuta piena di vomito rosso: “TUUUUUU*...LA DEMOCRAZIA E' NOSTRA, E' SOLO NOSTRA, DI NOI BENPENSANT* LIBERAL* FROC*!!!!! NIENTE DEMOCRAZIA PER I POVERIIIIIII NIENTE DEMOCRAZIA PER I LAVORATORI FFFFFFFFFFFFF! ABBASSO LI UNGHERESI POLACCHI! ABASSO LA FAMILIA! FFFFFFF!”
“Fermati sacco di sborra, abbassa le mani e il cazzo. Oppure ti querelo per violenza sessuale. Conosco le tue armi e le so usare contro di te. Per te è finita, grumo di catarro e merda. Non è abbastanza ancora sta punizione pe'quelli come te.”
Altra pausaZZA.
“FFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFF! SONO AL MUROHHHHHH*!”
Adesso sputtaneggiava davvero il suo faccione veridico: era un rettile demmmmerda.
“E' finita serpente. Tutto è finito.”
Dario si smorzò come un pavone gonfio di omoSsessualisSmo represso e perbuonista che sbatte contro un duro vetro blindato e si autotrafigge con un rastrello, fallificazione del cazzo del destino che autoincula l'omuncolo pieno di pisciotta e vento di SCUREGGIONI rancidi postsocialisti.
“SONIA DIMMI, UNA ULTIMA COS* PRIMA DI ANDARE VIA PER SEMPRE...COME SI...PASSERA' OLTRE IL NAZIONALISMO? VOGLIO SAPERE DI CHE MORT* DOVRO' MORIR*.”
“I libri lo dicono. LIBRI SCRITTI. I libri che tu non sai leggere perché la parzialità t'a-ggià strappato l'occhi, se mmai 'lai avudi'bboni. Tu 'a Devi guardar nel passato e legger bene, la via c'è ggià e vira dritta a fracassà 'r tuo sporco culo. 'Mmo me ne torno a Rroma mia 'bbella. Roma è la strada pe l'Europa. E me scerco du persone normali, ppe ffa discorsi normali e magari pure na scopata sana, no comme tte, pezzo demmerda. AI GABIDOH? Abbiamo da tornà aRroma, ma senza de te.”
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