Una notte da leoni
di
Sullivan
genere
pulp
Lloret de mar. Qualche anno fa, avevo ancora i capelli lunghi e un perenne sorriso idiota stampato in faccia.
La compagnia di amici è pericolosa, tutti fuori controllo, imbottiti di alcool e droghe varie. Ridiamo, alziamo la voce, il mondo è nostro, esiste solo quella luna gigante che ci illumina, il mare, la nostra amicizia fraterna. Nessuna regola, si va alla deriva, insieme, sempre. Siamo in 5,una macchia, due tende, e pochi soldi per star via un mese. Usciamo dal campeggio e la gente ci guarda male. I selvaggi escono, potete dormire per stanotte, ci rivedremo domani mattina, forse. Nel primo locale non ci fanno entrare, nel secondo neanche. Non mi sarei fatto entrare neanche a casa mia in quelle condizioni. Il terzo rifiuto è troppo. Marco prende il primo pugno. I buttafuori sono grossi e cattivi. Ma noi siamo selvaggi e non abbiamo paura. La rissa è impegnativa ma ci difendiamo. Sento il sapore del mio sangue, comincio a vederci poco. Sono a terra c'é un bestione che continua a colpirmi. Se fossi stato lucido forse avrei saputo come uscirne fuori. Se. Gli altri erano ridotti peggio di me. Sirene in lontananza. Riusciamo ad allontanarci. Occhi neri, labbra spaccate, tagli e lividi dappertutto. Un buttafuori era a terra. Lasciamo il campo di battaglia con l'onore delle armi.
Ci vogliono altre bottiglie di whisky per placare il dolore. Abbiamo bisogno di ripulirci.In spiaggia cominciamo a correre verso il mare urlando e spogliandoci, cadendo e rotolando. Nudi ci tuffiamo, ci spruzziamo, ci abbracciamo. Siamo belli, nudi. Due prostitute sono sedute su un tronco lasciato in spiaggia. Solo l'amore può salvarci. Usciamo nudi e le raggiungiamo. Si spaventano, poi capiscono che siamo solo dei cazzoni ubriachi. Tre di noi decidono di tornare in campeggio. Io e Luca rimaniamo. Diamo loro tutti soldi che abbiamo senza neanche contarli. Ci dicono di seguirle a casa loro, li di fronte. La mia puttana è bella o mi sembra bella. Comincio a baciarla, sento di amarla, lei può salvarmi e dare un senso alle cose. All'inizio non vuole sentimentalismi ma si vede che cambia idea, mi chiede di me, della mia vita. Mischio realtà e finzione in un delirio alcolico. Le chiedo di succhiarmelo. Mi stendo su una sdraio sul suo balcone col mare di fronte. Nudo. Comincia. Il mio cazzo non dà segni di vita ma mi piace sentire il rumore del mare, guardare la luna, mentre una donna me lo succhia. Cosa si puó desiderare di piú. Mi sento un figlio di puttana fortunato. E il mio uccello si tira anche su. Le chiedo di sedersi su di me rivolta verso il mare. Lo fa. Si muove piano, le bacio il collo, le strizzo i capezzoli. E la luna si specchia nel mare. È tutto perfetto. Godo, la amo. Glie lo dico, voglio sposarla,portarla in Italia con me. Mi accarezza con compassione. Vengo parlandole del mio amore per lei. Sono romantico, dice. Mi addormento, nella stessa posizione in cui sono venuto.
La compagnia di amici è pericolosa, tutti fuori controllo, imbottiti di alcool e droghe varie. Ridiamo, alziamo la voce, il mondo è nostro, esiste solo quella luna gigante che ci illumina, il mare, la nostra amicizia fraterna. Nessuna regola, si va alla deriva, insieme, sempre. Siamo in 5,una macchia, due tende, e pochi soldi per star via un mese. Usciamo dal campeggio e la gente ci guarda male. I selvaggi escono, potete dormire per stanotte, ci rivedremo domani mattina, forse. Nel primo locale non ci fanno entrare, nel secondo neanche. Non mi sarei fatto entrare neanche a casa mia in quelle condizioni. Il terzo rifiuto è troppo. Marco prende il primo pugno. I buttafuori sono grossi e cattivi. Ma noi siamo selvaggi e non abbiamo paura. La rissa è impegnativa ma ci difendiamo. Sento il sapore del mio sangue, comincio a vederci poco. Sono a terra c'é un bestione che continua a colpirmi. Se fossi stato lucido forse avrei saputo come uscirne fuori. Se. Gli altri erano ridotti peggio di me. Sirene in lontananza. Riusciamo ad allontanarci. Occhi neri, labbra spaccate, tagli e lividi dappertutto. Un buttafuori era a terra. Lasciamo il campo di battaglia con l'onore delle armi.
Ci vogliono altre bottiglie di whisky per placare il dolore. Abbiamo bisogno di ripulirci.In spiaggia cominciamo a correre verso il mare urlando e spogliandoci, cadendo e rotolando. Nudi ci tuffiamo, ci spruzziamo, ci abbracciamo. Siamo belli, nudi. Due prostitute sono sedute su un tronco lasciato in spiaggia. Solo l'amore può salvarci. Usciamo nudi e le raggiungiamo. Si spaventano, poi capiscono che siamo solo dei cazzoni ubriachi. Tre di noi decidono di tornare in campeggio. Io e Luca rimaniamo. Diamo loro tutti soldi che abbiamo senza neanche contarli. Ci dicono di seguirle a casa loro, li di fronte. La mia puttana è bella o mi sembra bella. Comincio a baciarla, sento di amarla, lei può salvarmi e dare un senso alle cose. All'inizio non vuole sentimentalismi ma si vede che cambia idea, mi chiede di me, della mia vita. Mischio realtà e finzione in un delirio alcolico. Le chiedo di succhiarmelo. Mi stendo su una sdraio sul suo balcone col mare di fronte. Nudo. Comincia. Il mio cazzo non dà segni di vita ma mi piace sentire il rumore del mare, guardare la luna, mentre una donna me lo succhia. Cosa si puó desiderare di piú. Mi sento un figlio di puttana fortunato. E il mio uccello si tira anche su. Le chiedo di sedersi su di me rivolta verso il mare. Lo fa. Si muove piano, le bacio il collo, le strizzo i capezzoli. E la luna si specchia nel mare. È tutto perfetto. Godo, la amo. Glie lo dico, voglio sposarla,portarla in Italia con me. Mi accarezza con compassione. Vengo parlandole del mio amore per lei. Sono romantico, dice. Mi addormento, nella stessa posizione in cui sono venuto.
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