Una visita inaspettata
di
Sullivan
genere
tradimenti
Questa storia è accaduta proprio come la racconto, ho cambiato soltanto i nomi per ovvi motivi. Conosco Serena ad una festa a casa di amici. Mi viene presentata insieme al suo fidanzato. Mi sembrano una coppia affiatata, di quelle cresciute insieme. Stona il fatto che lei è di un sexy spaventoso e lui un tipo tracagnotto, accento calabrese troppo pronunciato, sgraziato nei modi. Serena magrissima, castana, cappelli lisci fino alle spalle, sorriso magnifico, dolcissimo, sguardo intenso. Non molto alta ma con fisico notevole, gambe lunghe e sedere piccolo e sodo. Ha poi un modo di camminare ancheggiando che farebbe eccitare un morto.
Io sono solo quella sera, parlo un po' con il fidanzato, racconta di lavoro, soldi, progetti. Io fingo di essere interessato ma l'unica cosa che vorrei in quel momento è scolare quante più birre possibile, andare a letto e il giorno dopo recarmi all'aeroporto per il mio lancio settimanale col paracadute.
Lei si avvicina, chiacchiero un po' anche con lei, diciamo che diventa tutto più piacevole. Mi chiede che faccio e le dico che sto facendo un corso per prendere il brevetto da istruttore di paracadutismo. Lei è interessantissima, dice al suo ragazzo che da tempo vorrebbe provare. Lui sembra disinteressato alla cosa, risponde appena. La porta via da me, forse si ingelosisce. Io mi allontano. A fine serata ci ritroviamo in terrazza e lei mi chiede il numero, la settimana dopo mi avrebbe chiamato perché insieme ad una amica voleva lanciarsi. Ovviamente glie lo do ma non mi faccio illusioni. È fidanzata e mi sembra seria. La serata finisce e neanche la saluto. Torno a casa, passano i giorni e lei non è nei miei pensieri. Un sabato, dopo qualche settimana mi chiama. Mi chiede se mi ricordo di lei ed io le dico che non avrei mai potuto dimenticarla. Ride. Mi dice che è con una amica e che vorrebbe alcune informazioni sul lancio. Mi chiede se dono disponibile per un caffè. Certo che lo sono, le dico. E aggiungo che avrebbero potuto raggiungermi a casa e glie lo avrei offerto io. Con un po' di tentennamenti annuisce. Le spiego dove abito, sono vicine. Squilla il citofono, apro. Dietro la porta c'è solo Serena. Le chiedo dell'amica e lei mi dice che ha a vuoto un contrattempo, anche lei stava per non venire ma poi le sarebbe sembrato maleducato. Un po' di imbarazzo, lei fidanzata, da sola a casa mia. La vedevo in ansia, agitata. Cerco di metterla a suo agio. Le faccio vedere dei dépliant, lei vuole sapere tutto sul paracadutismo. Ma si tocca i capelli, non mi guarda negli occhi, è troppo agitata. È palese che è attratta da me, ed io da lei. Le offro un caffè, lei è in piedi di fronte al balcone. Le porgo la tazzina e mi avvicino un po' da dietro. Sente il mio fiato sul collo e non si sposta. Di nuovo la mano tra i capelli e lo sguardo basso. So che è mia. La bacio dolcemente fra il collo e le spalle. Sospira, mi chiede che sto facendo ma il modo in cui lo dice significa che vuole che continui. Struscio il mio pacco sul suo sedere. Ha un vestitino rosso,corto al ginocchio, è estate, fa caldo. Mi diventa duro, glie lo faccio sentire strusciandolo sul culo. Le mordo i lobi, le dico che mi fa impazzire. Chiude gli occhi, si gira. Ci baciamo, le infilo le mani tra i capelli, la prendo per il culo e la stringo. Mi infila una mano nei pantaloni e lo tira fuori. È duro, le piace. Vuole toccarlo. Ci baciamo e lei comincia un lento su e giù con la mano. Le infilo le mani nelle due mutande. Completamente depilata. Le massaggio la fica da dietro, mi soffermo anche sul buco del culo. Gradisce,mugola. È bagnata fradicia. La spingo verso il tavolo, mi sfilo i pantaloni e la camicia, sono completamente nudo. Le sfilo le mutande, mi sputo sul glande per facilitare l'entrata. È stretta come piace a me, un paio di colpi ed è tutto dentro. La distendo sul tavolo con solo il sedere fuori, adesso anche lei è nuda. La tengo per i glutei e comincio a scoparla. Piano, voglio sentire ogni mm che entra ed esce. La giro a pecora. Un culo fantastico con un buchetta rosa. Non resisto, mentre le scopo la fica le infilo un dito nel culo. È pulita profumata, vorrei incularla. Mi dice la prossima volta. La porto sul divano e la faccio sedere sopra di me. Comincia a cavalcarmi con sapienza, alterna movimenti veloci ad attimi in cui si ferma quando è tutto dentro. Se lo sta gustando. Chissà se il ragazzo la fa godere. Intanto ci baciamo, ci lecchiamo, ci mordiamo. Adoro il suo collo lungo sottile, glie lo bacio, lecco. Sto per venire, adesso do io il ritmo con la mia mano sinistra tra la fica e il culo e l'altra mano sul collo. Veniamo, le arrivo dentro. L'orgasmo dura parecchio, lei mi morde sulla spalla. Mi dice che sono uno stronzo. Lei non voleva, è fidanzata e adesso si sarebbe ritrovata a pensare a me. Le dico che doveva pensarmi. Ridiamo. Prendiamo un caffé. Si riveste. È tutta rossa, ride. Bellissima. Deve scappare, mi dice di non chiamarla, lo avrebbe fatto lei. Vorrei scoparla ancora. Va via.
Io sono solo quella sera, parlo un po' con il fidanzato, racconta di lavoro, soldi, progetti. Io fingo di essere interessato ma l'unica cosa che vorrei in quel momento è scolare quante più birre possibile, andare a letto e il giorno dopo recarmi all'aeroporto per il mio lancio settimanale col paracadute.
Lei si avvicina, chiacchiero un po' anche con lei, diciamo che diventa tutto più piacevole. Mi chiede che faccio e le dico che sto facendo un corso per prendere il brevetto da istruttore di paracadutismo. Lei è interessantissima, dice al suo ragazzo che da tempo vorrebbe provare. Lui sembra disinteressato alla cosa, risponde appena. La porta via da me, forse si ingelosisce. Io mi allontano. A fine serata ci ritroviamo in terrazza e lei mi chiede il numero, la settimana dopo mi avrebbe chiamato perché insieme ad una amica voleva lanciarsi. Ovviamente glie lo do ma non mi faccio illusioni. È fidanzata e mi sembra seria. La serata finisce e neanche la saluto. Torno a casa, passano i giorni e lei non è nei miei pensieri. Un sabato, dopo qualche settimana mi chiama. Mi chiede se mi ricordo di lei ed io le dico che non avrei mai potuto dimenticarla. Ride. Mi dice che è con una amica e che vorrebbe alcune informazioni sul lancio. Mi chiede se dono disponibile per un caffè. Certo che lo sono, le dico. E aggiungo che avrebbero potuto raggiungermi a casa e glie lo avrei offerto io. Con un po' di tentennamenti annuisce. Le spiego dove abito, sono vicine. Squilla il citofono, apro. Dietro la porta c'è solo Serena. Le chiedo dell'amica e lei mi dice che ha a vuoto un contrattempo, anche lei stava per non venire ma poi le sarebbe sembrato maleducato. Un po' di imbarazzo, lei fidanzata, da sola a casa mia. La vedevo in ansia, agitata. Cerco di metterla a suo agio. Le faccio vedere dei dépliant, lei vuole sapere tutto sul paracadutismo. Ma si tocca i capelli, non mi guarda negli occhi, è troppo agitata. È palese che è attratta da me, ed io da lei. Le offro un caffè, lei è in piedi di fronte al balcone. Le porgo la tazzina e mi avvicino un po' da dietro. Sente il mio fiato sul collo e non si sposta. Di nuovo la mano tra i capelli e lo sguardo basso. So che è mia. La bacio dolcemente fra il collo e le spalle. Sospira, mi chiede che sto facendo ma il modo in cui lo dice significa che vuole che continui. Struscio il mio pacco sul suo sedere. Ha un vestitino rosso,corto al ginocchio, è estate, fa caldo. Mi diventa duro, glie lo faccio sentire strusciandolo sul culo. Le mordo i lobi, le dico che mi fa impazzire. Chiude gli occhi, si gira. Ci baciamo, le infilo le mani tra i capelli, la prendo per il culo e la stringo. Mi infila una mano nei pantaloni e lo tira fuori. È duro, le piace. Vuole toccarlo. Ci baciamo e lei comincia un lento su e giù con la mano. Le infilo le mani nelle due mutande. Completamente depilata. Le massaggio la fica da dietro, mi soffermo anche sul buco del culo. Gradisce,mugola. È bagnata fradicia. La spingo verso il tavolo, mi sfilo i pantaloni e la camicia, sono completamente nudo. Le sfilo le mutande, mi sputo sul glande per facilitare l'entrata. È stretta come piace a me, un paio di colpi ed è tutto dentro. La distendo sul tavolo con solo il sedere fuori, adesso anche lei è nuda. La tengo per i glutei e comincio a scoparla. Piano, voglio sentire ogni mm che entra ed esce. La giro a pecora. Un culo fantastico con un buchetta rosa. Non resisto, mentre le scopo la fica le infilo un dito nel culo. È pulita profumata, vorrei incularla. Mi dice la prossima volta. La porto sul divano e la faccio sedere sopra di me. Comincia a cavalcarmi con sapienza, alterna movimenti veloci ad attimi in cui si ferma quando è tutto dentro. Se lo sta gustando. Chissà se il ragazzo la fa godere. Intanto ci baciamo, ci lecchiamo, ci mordiamo. Adoro il suo collo lungo sottile, glie lo bacio, lecco. Sto per venire, adesso do io il ritmo con la mia mano sinistra tra la fica e il culo e l'altra mano sul collo. Veniamo, le arrivo dentro. L'orgasmo dura parecchio, lei mi morde sulla spalla. Mi dice che sono uno stronzo. Lei non voleva, è fidanzata e adesso si sarebbe ritrovata a pensare a me. Le dico che doveva pensarmi. Ridiamo. Prendiamo un caffé. Si riveste. È tutta rossa, ride. Bellissima. Deve scappare, mi dice di non chiamarla, lo avrebbe fatto lei. Vorrei scoparla ancora. Va via.
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