Culture a confronto

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etero

La mia passione per le donne mature, talvolta anche Over purché le stesse si mantegano in forma, non è un mistero, quindi molto spesso, non prendo nemmeno in considerazione una scopata o una relazione extra-coniugale con una ragazzina. Questa vicenda mi capitò quando ancora ero fidanzato con mia moglie, ed ha per protagonista una splendida ragazza musulmana di 24 anni.
Tutto inizia alla stazione dei treni, quel giorno erano particolarmente in ritardo, ma quella povera studente di lingue (con la lingua ci sapeva fare) e culture occidentali avrebbe dovuto attendere svariate ore prima che il suo aereo partisse per Tunisi.
Comunque sia, al binario mentre aspettavamo il treno, la notai, non altissima, ma il colore scuro dei capelli su una pelle mulatta, da lontano mi fece un certo effetto, ma ciò che mi cadde all'occhio, fu il suo abbigliamento, infatti indossava una minigonna a jeans che metteva in risalto un tatuaggio a forma di giarrettiera ed un maglia nera stretta che tenevano, veramente a fatica, le sue enormi tette, credo fossero quanto meno una 6 che su un corpo di una donna non grassa, fanno davvero rinvenire i morti.
Aisha era il suo nome ed aveva tanti bagagli, così la aiutai e mentre la aiutavo a caricare i bagagli ne approfittai per sedermi davanti a lei, la cosa non le dispiacque perchè lei consapevole che avrei potuto scrutare ogni minimo dettaglio del suo corpo, si sedette senza problemi.
Le chiesi cosa facesse di bello in Italia e, con un italiano perfetto, intrattenemmo una piacevole discussione su cultura e storia mediorientali, senza mai perdere di vista le sue splendide mutante nere che si intravedevano con l'accavallarsi delle gambe e soprattutto godendo della oscillazione delle sue tettone.
Non posso negarlo, me lo ha fatto diventare durissimo, tantoché si notò una notevole patta nei pantaloni, i miei 25 cm erano ben evidenti e lo zoccoletta lo notò, allora capì che l'occhio cadeva e cercavo anche io di mettere in mostra il mio arsenale.
Vidi i capezzoli della piccola troia diventare turgidi, erano grandi e ciò mi fece andare fuori di testa, ma il tempo passò in fretta ed io me la sarei scopata nel vagone, quindi dato che la mia casa era distante dall'aeroporto circa 20 minuti approfittando del fatto che Aisha avrebbe dovuto prendere l'aereo in serata, proposi alla porcona di rinfrecarsi a casa mia e mangiare qualche cosa che mi avrebbe fatto piacere intrattenermi un pò di più con lei, e che intrattenimento.
La panterona accettò e capii di quanto fosse libertina questa gran troia; arrivati a casa le mostrai la doccia e le diedi delle asciugamano pulite, io nel frattempo attendevo le mosse della splendida Aisha.
Uscita dalla doccia, mai mi sarei aspettato che fosse lei a tendermi la mano, uscì dalla doccia con una tavoglia bianca che faceva malapena a fatica a coprire le sue enormi tette, le chiappe erano di fuori ed io morii, dicendogli , adesso mostrami tutta te stessa, si fece scivolare l'asciugamano lungo tutto il corpo, come una puttana consumata, non potei fare altro che gettarmi su di lei passando la mia lingua una ogni piccola parte del suo corpo, mi soffermai tanto sulle tette, ma quando vidi la figa , sembravo essere diventato matto, bella, grande e gustosa, la feci venire ed ansimava come una vera troia, me lo disse chiaramente, esci quel gran cazzo che ti ritrovi e ficcamelo dentro, detto fatto, scivolai dentro di lei con molta facilità, era calda e bagnatissima, godeva come una matta ed io me la scopavo in tutti modi, ma soprattutto mi piaceva vederla cavalcare su di me, quelle tette valevano la galera, una meraviglia.
Affondava con il mio cazzo e a lei sembrava non bastare mai, fino a quando non volli fare una gran spagnola e venni copiosamente su quelle magnifiche montagne.
Rimanemmo 5 minuti senza forze ed Aisha andò in bagno per ripulirsi e lavarsi per andare via, ma vedendola da dietro di riflesso nello specchio, anche se le sue chiappe non erano il massimo, la volli inculare, anche perchè il mio enorme cazzo, non l'aveva mica rotta, così mi cospargo un po di vasellina sul pene e mi avvicino a lei da dietro e senza fiatare me la inculo, la zoccola si oppose e mi pregò di non farlo, ma io ero in trance, gli dissi troia ora ti sfondo, iniziai ad affondare i colpi e lei altro non poté fare che rilassarsi ed iniziarsi a godere la mia verga, alle parole brute si susseguirono sospiri di godimento e parole di incitamento per fare meglio, non ce la feci più, ero al collasso e venni magicamente dentro il suo culetto.
Ci rivestimmo ed era venuta l'ora di lasciare questa porca in aeroporto, ma prima di lasciarla del tutto, la puttana in macchina, mentre guidavo mi fece un gran pompino, dicendomi, mica non vorrai assaggiare la mia bocca.
Lei andò via con il culo rotto, io rimasi senza forze dovendo inventare una scusa per non vedermi con la mia fidanzata.
scritto il
2018-09-15
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