Di ritorno da Londra
di
piccolapuffa
genere
etero
Dopo quasi una settimana torno in ufficio consapevole di trovare Antonio al piano superiore. Il suo viaggio a Londra è andato benissimo, ha concluso un grosso affare con una holding del Qatar e dalle voci di corridoio pare ne sia molto fiero.
Come sempre sono arrivata in metropolitana.
Non ho mai voluto fare la patente perché ho molta paura. I miei genitori sono morti quand’ero piccola proprio in un auto.
Io e mio fratello ne siamo usciti indenni ma non sono mai riuscita ad affrontare la guida.
Finito il turno ci sarà una piccola festicciola sulla terrazza dell’ufficio. Sono brava in questo genere di cose e Antonio mi ha incaricata di tutta l’organizzazione.
Non appena arrivo in ufficio corro da Antonio per un veloce recap; voglio che sia tutto perfetto.
Quando entro nel suo ufficio lo trovo al telefono; aspetto pazientemente è appena termina la telefonata lo saluto.
Mi guarda con disapprovazione squadrandomi dal basso verso l’alto ...
“Come ti sei vestita?!”
Ho un completo grigio e blu. Giacca e pantaloni ... classico e chic ... che c’è che non va?!
“Sai che abbiamo poco tempo ... dovresti vestirti in modo da poter rendere le nostre scopate più pratiche”
Grandioso ... cominciamo bene.
Dopo aver discusso degli ultimi dettagli sull’evento di stasera si alza e mi accompagna alla porta.
“Vediamoci in bagno tra 20 minuti. Cerca di essere pronta stavolta ... “
Sono chiusa nel bagno da una decina di minuti e addosso ho solo la camicia e l’intimo
Sento il telefono squillare ... è un sms di Antonio, è qui.
“Così va già meglio ... mi sei mancata in questi giorni ...”
Mi bacia infilandomi la lingua in gola e sento il sapore del suo caffè misto a quello del tabacco.
Infila due dita dentro alle mie mutandine e mi strofina il clitoride
“Ti stai già bagnando... quanto sei troia”
Slaccio la sua cintura e libero il suo cazzo dai boxer
Io mi staró bagnando ma nemmeno lui scherza! È già durissimo!
Mentre lo masturbo lui fa lo stesso con me, infilandomi le dita nella figa e succhiandomi i capezzoli.
“Abbassati. Voglio scoparti la bocca”
Mi inginocchio davanti a lui e lo guardo ... è così bello e mi sto eccitando sempre di più
Inizia a scoparmi con foga, facendomi arrivare il cazzo in gola.
Quando arrivo ad averlo tutto in bocca si ferma, mi tiene per la testa e con una mano mi tappa le narici
“Non devi respirare... tienilo in bocca così ... ancora ... ancora di più”
Ho le lacrime agli occhi per lo sforzo e quando finalmente lo tira fuori sento la saliva che mi cola sul seno
Mi tira uno schiaffo sul viso e poi ricomincia a mettermelo in bocca
Gli lecco anche le palle e lui me le fa succhiare e tirare mentre ansima e gode
“Brava così ... mettitela tutta in bocca. Tirala, non mi fai male”
Lo vedo irrigidirsi e tremare leggermente
Sulla sua fronte si forma una piccola V e serra la mascella mentre ansima e gode
Si masturba mentre lecco le sue palle e con una mano anch’io mi tocco ... ho bisogno di sfogare tutta questa eccitazione
“Apri la bocca, sto per venire”
Con la lingua di fuori e gli occhi puntati su di lui lo sento gemere. Lo sperma mi finisce su un occhio, sul naso e in bocca.
Con la cappella mi impiastriccia la faccia e sorride
“Sembri davvero una puttanella”
Mi aiuta a rialzarmi, si sistema e prima di uscire mi tira uno schiaffo sul culo ... “mettiti una gonna la prossima volta”.
Poi mi mette tra le mani una scatola nera facendomi l’occhiolino e se ne va.
Mi siedo sul water e la apro.
Contiene un oggetto molto particolare che riconosco immediatamente.
Si chiama Isla. È un vibratore molto bello a livello estetico. Non è volgare e ha un design unico.
Combina il metallo con il silicone e ho sentito dire che è una bomba! Costa circa 170€ ... ma a quel che so li vale tutti.
C’e anche un biglietto
“Ti avevo promesso un regalo, ed eccolo qui.
Ma a parer mio i regali si condividono e non voglio che provi questo affarino da sola. Tienilo in borsa, ti servirà presto.
A.”
Infilo il mio nuovo amico nella borsa, mi rivesto ed esco dal bagno.
A differenza di Antonio non c’è stato nessun orgasmo per me oggi.
Spero che quel suo “ti servirà presto” arrivi davvero in fretta.
Come sempre sono arrivata in metropolitana.
Non ho mai voluto fare la patente perché ho molta paura. I miei genitori sono morti quand’ero piccola proprio in un auto.
Io e mio fratello ne siamo usciti indenni ma non sono mai riuscita ad affrontare la guida.
Finito il turno ci sarà una piccola festicciola sulla terrazza dell’ufficio. Sono brava in questo genere di cose e Antonio mi ha incaricata di tutta l’organizzazione.
Non appena arrivo in ufficio corro da Antonio per un veloce recap; voglio che sia tutto perfetto.
Quando entro nel suo ufficio lo trovo al telefono; aspetto pazientemente è appena termina la telefonata lo saluto.
Mi guarda con disapprovazione squadrandomi dal basso verso l’alto ...
“Come ti sei vestita?!”
Ho un completo grigio e blu. Giacca e pantaloni ... classico e chic ... che c’è che non va?!
“Sai che abbiamo poco tempo ... dovresti vestirti in modo da poter rendere le nostre scopate più pratiche”
Grandioso ... cominciamo bene.
Dopo aver discusso degli ultimi dettagli sull’evento di stasera si alza e mi accompagna alla porta.
“Vediamoci in bagno tra 20 minuti. Cerca di essere pronta stavolta ... “
Sono chiusa nel bagno da una decina di minuti e addosso ho solo la camicia e l’intimo
Sento il telefono squillare ... è un sms di Antonio, è qui.
“Così va già meglio ... mi sei mancata in questi giorni ...”
Mi bacia infilandomi la lingua in gola e sento il sapore del suo caffè misto a quello del tabacco.
Infila due dita dentro alle mie mutandine e mi strofina il clitoride
“Ti stai già bagnando... quanto sei troia”
Slaccio la sua cintura e libero il suo cazzo dai boxer
Io mi staró bagnando ma nemmeno lui scherza! È già durissimo!
Mentre lo masturbo lui fa lo stesso con me, infilandomi le dita nella figa e succhiandomi i capezzoli.
“Abbassati. Voglio scoparti la bocca”
Mi inginocchio davanti a lui e lo guardo ... è così bello e mi sto eccitando sempre di più
Inizia a scoparmi con foga, facendomi arrivare il cazzo in gola.
Quando arrivo ad averlo tutto in bocca si ferma, mi tiene per la testa e con una mano mi tappa le narici
“Non devi respirare... tienilo in bocca così ... ancora ... ancora di più”
Ho le lacrime agli occhi per lo sforzo e quando finalmente lo tira fuori sento la saliva che mi cola sul seno
Mi tira uno schiaffo sul viso e poi ricomincia a mettermelo in bocca
Gli lecco anche le palle e lui me le fa succhiare e tirare mentre ansima e gode
“Brava così ... mettitela tutta in bocca. Tirala, non mi fai male”
Lo vedo irrigidirsi e tremare leggermente
Sulla sua fronte si forma una piccola V e serra la mascella mentre ansima e gode
Si masturba mentre lecco le sue palle e con una mano anch’io mi tocco ... ho bisogno di sfogare tutta questa eccitazione
“Apri la bocca, sto per venire”
Con la lingua di fuori e gli occhi puntati su di lui lo sento gemere. Lo sperma mi finisce su un occhio, sul naso e in bocca.
Con la cappella mi impiastriccia la faccia e sorride
“Sembri davvero una puttanella”
Mi aiuta a rialzarmi, si sistema e prima di uscire mi tira uno schiaffo sul culo ... “mettiti una gonna la prossima volta”.
Poi mi mette tra le mani una scatola nera facendomi l’occhiolino e se ne va.
Mi siedo sul water e la apro.
Contiene un oggetto molto particolare che riconosco immediatamente.
Si chiama Isla. È un vibratore molto bello a livello estetico. Non è volgare e ha un design unico.
Combina il metallo con il silicone e ho sentito dire che è una bomba! Costa circa 170€ ... ma a quel che so li vale tutti.
C’e anche un biglietto
“Ti avevo promesso un regalo, ed eccolo qui.
Ma a parer mio i regali si condividono e non voglio che provi questo affarino da sola. Tienilo in borsa, ti servirà presto.
A.”
Infilo il mio nuovo amico nella borsa, mi rivesto ed esco dal bagno.
A differenza di Antonio non c’è stato nessun orgasmo per me oggi.
Spero che quel suo “ti servirà presto” arrivi davvero in fretta.
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