Giovanna 14 la sua vera rivale è la moglie dell'amante

di
genere
tradimenti

Ho appena finito di visitare la madre di Giovanna, esco e mentre chiudo la porta mi appresto a imboccare le scale, siamo al I piano, si apre la porta dell'ascensore e mi trovo davanti Giovanna. È vestita con una maglietta bianca aderente che mette in evidenza i capezzoli gonfi che sporgono come nocciole, è evidentemente senza reggiseno, con scritto all'altezza del seno " Si guarda ma non si tocca" mi domando dove l'abbia scovata e glielo chiedo. Me l'ha portata mia figlia da una vacanza in Toscana. L'ha presa in un Autogrill lungo l'autostrada. Sono vestita di casa, dice indicando anche i leggins dello stesso colore, visto che non devo uscire. Ma mi sembra che sei fuori casa. Si ma stavo scendendo a vedere mia madre (dal III al I piano), a proposito come l'hai trovata? Mi sembra abbastanza bene. Anche abbastanza contenta di vedere che hai ripreso l'appetito e sei meno irritabile. Pensava che tuo marito ti trascurasse e mi aveva chiesto di parlargli. È merito tuo se ho ripreso l'appetito e sono meno irritabile, dice stringendosi a me, facendomi sentire i capezzoli sul torace attraverso la sottile camicia di lino che indosso, le metto una mano sul culo ed è anche senza mutande. Il suo sguardo si accende di eccitazione, mi afferra per il braccio, mi trascina giù per le scale sino alla cantina, apre una porta con le chiavi che ha in mano. Entriamo in una stanza illuminata falle finestre sul bordo del cortile interno, è un piccolo deposito ci sono una poltrona e in divano coperti da un lenzuolo, si siede sulla poltrona, l'aria sa di polvere ma tutto è pulito; mi abbraccia stringendomi alla vita e sente la mia prepotente erezione causata dallo strofinio dei suoi capezzoli sul mio torace e si toglie la maglietta ed i suoi seni sbocciano improvvisamente davanti ai miei occhi, mi slaccia i pantaloni si porta la mia asta tra di essi e la imprigiona tra di essi cominciando un su e giù da favola e succhiando la cappella appena emerge tra le sue straordinarie mammelle. Sono sempre più eccitato, lascio cadere la borsa degli attrezzi a terra le palpo a piene mani i seni stringendole i capezzoli con forza tanto da farla mugolare. La faccio alzare ed inginocchiare sulla poltrona, le abbasso i leggings ed infilo il mio cazzo tra le cosce strofinandolo lungo la sua fica grondante, lo inumidisco bene, lei si piega col busto sulla spalliera della poltrona, si protende verso di me ed io mi immergo nella sua fica bollente. Scopiamo per circa un quarto d'ora sino a che esplodiamo in un orgasmo insieme. Dopo solo qualche minuto di immobilità, Giovanna si gira verso di me che sono ancora incollato a lei e le alito sul collo. Fammi il culo adesso, sono 15 giorni che aspetto. A queste parole il mio strumento che era rimasto immerso nella sua fica, ritorna duro come il marmo, mi sfilo, raccolgo con la mano quanto le cola dalla fica, un misto di umori fatto di sborra e liquidi suoi, glielo spalmo sulla rosetta dell'ano forzandolo lievemente prima con un dito poi con due, è di nuovo stretta e fatico ad introdurre le dita ma la voglio preparare un po', c'è sempre quella notevole sproporzione tra lo strumento e la piccola entrata. Dai, dai, mettilo dentro, appoggio la cappella all'ano e comincio a spingere. Improvvisamente lo sfintere cede e sono dentro, aihh, emette un gemito di dolore, è entrata solo la cappella e sembra impossibile possa continuare ad entrare, ma lei dopo una breve esitazione da un colpo indietro e sono dentro sino a metà, sono io a dare un poderoso colpo in avanti e mi pianto dentro sino in fondo, i miei peli strofinano sulle sue natiche, ha la bocca spalancata in un grido muto. Dai grida spaccami il culo, spaccamelo bene. Comincio a menare colpi su colpi sempre più veloci, sempre più a fondo, veniamo nuovamente insieme fra gemiti di dolore e piacere da parte sua, ma anche io provo un lieve dolore tanto mi stringe con quel culo sembro serrato in una morsa. Sono ormai le 20.00, devo tornare a casa per portare mia moglie a cena fuori. Ci ricomponiamo, lei torna su, io esco dalla porta del garage e corro verso la macchina si è fatto tardi.
Arrivo a casa, entro in camera da letto, mia moglie coperta soltanto da una vestaglia trasparente, è davanti allo specchio che si trucca. Il seno occhieggia dalla scollatura scoperto in modo che si vedono i capezzoli che puntano verso l'alto. Non è grossissimo una terza abbondante, ma sta su da solo
e sembra quello di una ventenne. Se non ti serve il bagno faccio la doccia chiedo, fai pure risponde, ho bisogno di altri 15 minuti. Fatta la doccia mi preparo e mi avvio all'ingresso, passo davanti allo spogliatoio vedo mia moglie che indugia a scegliere il vestito mi accosto a lei che mi si struscia contro. Indossa ancora quella vestaglia leggera a mezza coscia le infilo la mano sotto e le accarrzzo il culo, si sporge indietro tento con le dita di raggiungere l'ano, ma sento il filo del perizoma che si interpone impedendomi di raggiungere l'obbiettivo. Scendo a preparare la macchina le soffio nell'orecchio, altrimenti addio cena con gli amici.
Si forse è meglio replica con uno sguardo torbido. Sono in macchina ad aspettare quando vedo aprirsi il portone e rimango scioccato. Mia moglie indossa un tubino nero tutto paiettes, che le arriva a mezza coscia, evidenziandone la lunghezza. Non le avevo mai visto questo vestito. Il tessuto è quasi trasparente e sono le paiettes che praticamente le consentono di non sembrare nuda. Una soffice sciarpa di pizzo le orna le spalle quasi nude, solo una sottilissima strisciolina sul suo meraviglioso decolte' sembra reggere il vestito. È nuovo chiedo? L'ho preso per te. quando si siede accanto a me noto i capezzoli arroganti che sporgono in avanti. Non hai il reggiseno osservo. Non ne ho bisogno lo sai e se lo vuoi sapere non ho nemmeno le mutande. L'abito già a mezza coscia, quando si è seduta è risalito sin quasi all'inguine. Sento la gola inaridirsi e l'uccello crescere. Siamo fortunati, parcheggiamo quasi davanti alla porta del ristorante, due signori che sono usciti a fumare, sbarrano gli occhi quando mia moglie scende dall'auto e solo la posizione più in alto e la poca illuminazione della strada impedisce loro di vedere la sua fica. Mentre attraversiamo la sala il mormorio quasi si spegne, tutti gli occhi degli uomini ed anche quelli di diverse donne sono attaccati alla figura di mia moglie che con passo elegante ed incedere sicuro si dirige verso il tavolo in fondo alla sala dove ci aspettano gli amici. Appena ci avviciniamo alla vista di mia moglie, tutti i nostri amici maschi scattano in piedi e la divorano con gli occhi numerose se non tutte le signore la guardano con invidia e qualcuna quasi con odio. Solo due Delle sue amiche più care si alzano anche loro ed abbracciandola, sei splendida le dicono. Grazie risponde lei, anche voi siete bellissime. Ed in fondo è vero. La cena risulta squisita ed il vino ottimo tanto che anche mia moglie di solito molto misurata beve qualche bicchiere più del solito. Arriva il momento di cogedarci e tutti ci avviamo alle rispettive case. In ascensore mia moglie si appoggia languida a me e sussurra mi farai godere di nuovo come l'ultima volta? Cosa intendi? Si appoggia con il sedere contro di me, già eccitato, davvero non lo sai? Ripenso a quando ho violato il suo sfintere anale con il dito e la mia erezione si fa più pronunciata mentre lei continua a strofinarmisi con le natiche contro. Sono sbalordito, mia moglie non è certamente una santa, ma questa sera sembra proprio su di giri. Giunti in camera da letto si sfila il vestito e rimane completamente nuda con le sole calze ed le scarpe con i tacchi vertiginosi che la slanciano di più, se mai ce ne fosse bisogno, ancheggia verso il letto e si stende a pancia in giù sporgendo ed agitando il sedere. Cominciamo chiede con voce roca? In un attimo sono nudo anch'io e mi sdraio accanto a lei. Mi accosto al suo collo e comincio a baciarla dietro le orecchie, e con la lingua le sfioro i lobi e scendo piano piano lungo le spalle, la bacio e la insalivo tutta. Quando arrivo in prossimità del suo splendido culo, aspetta un attimo dice. Prende un cuscino se lo mette sotto la pancia e rimane con il culo sporgente. Così ti viene meglio dice. La bacio sul sedere scendendo sempre più in basso insalivando bene la profonda piega che le divide le natiche. La sua pelle si copre di brividi, mi fai venire la pelle d'oca mormora. Mi sposto tra le sue gambe che tiene divaricate e continuo a leccare, le afferro le natiche gustando e la consistenza e la morbidezza dei suoi glutei, li divarico scoprendo il fiore grinzoso che sta al centro. Continuo a usare la lingua avvicinandomi sempre più a quella strettissima entrata e faccio girare la lingua insalivando sempre di più.
Finalmente punto la lingua al centro dell'ano e spingo come per entrare, le si sporge sollevando il sedere per facilitarmi il compito. Con la mano destra le mantengo le natiche divaricate e con la sinistra scivolo sulle grandi labbra già completamente grondanti umori, tanto che bagnano tutto il letto. Continua così, spingi con la lingua geme, sto per godere. Infatti pur senza penetrazione solo con gli sfioramenti esplode in un orgasmo
Straordinario. Ora voglio di più dichiara, si porta le mani dietro e si allarga da sola le natiche scoprendo completamente il suo buchetto grinzoso, faccio io, precisa a te le mani servono per altro. Dai procedi chiede. Infilo anche la mano destra tra le sue cosce per lubrificare le dita, e prima con una poi con due entro nella fica facendo entra ed esce. È talmente eccitata che ha un secondo prolungato orgasmo. Appena si riprende, con le mani allarga di più le sue colline, ho un ricordo diverso però dell'altra sera. Smetto di leccarla e con l'indice reso scivoloso dagli umori raccolti tra le sue grandi labbra punto decisamente al centro del suo sfintere, lei protende ancora di più il sedere e " dai entra" chiede con decisione. Irrigidisco il dito e spingo al centro, ma è così stretta che non riesco ad oltrepassare lo sfintere. Spingi come se dovessi andare di corpo le dico, obbedisce ed entro sino alla seconda falange. Aahhhh mugola, è perverso esclama ma è straordinario. Affondo tutto il dito e comincio ad entrare e uscire con velocità crescente. Sento che si dilata un po' ma poi serra di nuovo lo sfintere sino a bloccare il mio movimento. Perché ti sei fermato chiede. Non mi sono fermato sei tu che stringi tanto da bloccare il movimento, cerca di rilassarti cosi' posso riprendere. Con un sospiro si rilassa e riprendo a ficcare il dito sempre più in fondo. Improvvisamente esplode in un nuovo prungato orgasmo che la squote tutta. Volge il capo verso di me, non pensavo si potesse godere così tanto è meraviglioso. Poi guarda la mia imponente erezione, e tu? Sei rimasto all'asciutto. Ho ancora il dito affondato nel suo ano e si accorge che prima mi guardo il cazzo e poi volgo lo sguardo verso il culo.
Vorresti entrare al posto del dito mi chiede? Non sarà facile né indolore, dico ma se vuoi ci possiamo provare. Ma sei almeno quattro volte più grosso e più lungo del tuo dito!! Si può fare ho ancora quel lubrificante che abbiamo comprato e se collabori e ti preparo bene c'è la possiamo fare. Dopo la prima volta ti piacerà. Come lo sai? Sei un porco, lo hai già fatto con un'altra? Quando ancora non ti conoscevo, mento, a molte donne piace. Il suo sguardo si addolcisce, anche a me piace, ma tra il dito e il tuo ...c'è una differenza enorme. Comunque se mi prometti che, se sento troppo dolore, ti fermi, ci possiamo provare. Prometto! dico con sguardo serio come se fosse un giuramento. Prendo da sotto il comodino il lubrificante e dopo aver tirato fuori il dito, comincio a cospargere tutta la zona anale, con l' apposito beccuccio ne faccio entrare in abbondanza anche all'interno del retto. Mi lubrifico anche le dita e mentre lei cerca di agevolare la mia azione, le introduco di nuovo l'indice a cui, quando la sento sufficientemente rilassata,aggiungo anche il dito medio. Si lamenta un poco ma si sforza di collaborare. Quando sono con tutt'e due le dita dentro faccio un movimento rotatorio cercando di dilatare il canale. Dopo pochi minuti vedo che agita il bacino venendo incontro alle mie dita. Dopo circa un quarto d'ora e un ulteriore orgasmo sembra pronta; dai proviamo dice eccitata. Mi inginocchio tra le sue gambe, spalmo con generosità il lubrificante sul mio membro, la mia erezione è formidabile, punto la cappella al centro e comincio a spingere, lei sporge il sedere verso di me, ma non riesco proprio ad entrare, è troppo stretta. Sei troppo stretta e tesa le dico, cerca di rilassarti. Di nuovo ci prova e sembra essere pronta. Mi appoggio con la cappella al centro del suo ano e riprendo a spingere, lei mi viene incontro, ho l'impressione che cominci a cedere, aihh si lamenta e si sposta in avanti per sfuggirmi. Vuoi rinunciare chiedo? No, no, il piacere che ho provato era così intenso che voglio proprio provare. Ricomincia. Provo di nuovo e pur lamentandosi per il dolore cerca di collaborare. Finalmente lo sfintere cede ed entro con la sola cappella, aiahh, no, no esco ti prego. Mi tiro indietro e l'ano si serra di nuovo. Mi fa troppo male dice. Prendo nuovamente il lubrificante e ne distrbuisco una quantità maggiore sia intorno che dentro, reinfilo prima uno e poi due dita infilandole sino in fondo. Aahh geme, fammi godere di nuovo forse dopo riesco a rilassarmi meglio. Riprendo a stantuffarla sino in fondo e lei spingendosi contro la mia mano e facendo entrare bene le dita si muove contorcendosi, con il pollice entro dentro la fica e scorro in avanti sino al clitoride che sporge adesso come un piccolo membro. Gode un'altra volta, si, suoi, siiii, sto venendo, godoo, godooo, che meraviglia le tue dita nel culo. Nonostante abbia goduto, non mi fermo e continuo ad affondare le dita e ne aggiungo un terzo. Sono tre adesso chiede, si sono tre rispondo. Pensi che puoi riprovare? Chiede. Solo se veramente lo vuoi tu, altrimenti non ce la posso fare.
Si, si riprova, ma non desistere sino a quando sei dentro almeno un poco. Mi riposizioni e ricomincio a spingere, sembra davvero impossibile che possa entrare, ma alla fine l'ano cede ed entro con la sola cappella. Aiahh mi fai maleee, ma ora che sei dentro, ti prego non uscire. Ha la pelle d'oca su tutto il corpo, lo sfintere mi serra fino a farmi male, se mi stringi così mi fai soffrire le pene dell'inferno e rischio di non farcela. Si rilassa un poco ma non in modo tale che possa riprendere il movimento. Le passo una mano davanti e riprendo a carrxzarld il clitoride. Sembra che la manovra abbia successo e piano piano il suo ano si rilassa. Comincio ad avere un minimo di margine e spingo in avanti nuovamente, entro un altro poco e lei grida di nuovo, aiahh, mi fai tanto male, ma non uscire, il ricordo dell'intensità del piacere che mi hai fatto provare con il dito, mi fa sperare in qualcosa in più, molto di più. Sta fermo, fai provare me. Mi immobilizzo, pianto bene le ginocchia sul materasso e mi preparo a resistere. Comincia ad ondulare il culo venendomi piano incontro, dà dei colpettini indietro facendomi entrare ancora di qualche centimetro, aiahh mi fa male, ma comincio a sentire qualche brivido di piacere. Ti prego resisti. Riprende a spingere ed provo anch'io a muovermi in avanti. Aiahh grida di nuovo, quanto sei dentro chiede, solo un pezzettino rispondo. Non c'è la faccio più a spingere prova tu.
Sei sicura stai già soffrendo molto osservò. Non ti preoccupare, prova ti prego. Il mio cazzo è duro come l'acciaio, mi appoggio anche sulle braccia e mi trovo sospeso su di lei siamo a contatto solo con la punta del mio cazzo, la sento stringere i muscoli, rilassati le suggerisco, lei ci prova e sporge ulteriormente il culo cercando il contatto con il mio corpo. Sono a perpendicolo sopra di lei, allento le braccia e le ginocchia ed un altro pezzetto di me le entra nel culo. Aiahh mi stai lacerando. Ma è molto in forma e i suoi tessuti sono abbastanza elastici. Non sto lacerando niente. Sono dentro per un terzo le dico, vuoi che continui? Si, si, voglio provare a prenderlo tutto, a qualsiasi costo. Il costo sarà tanto dolore insisto, ma ti prometto che la ricompensa sarà grandissima e la ricorderai a lungo. Mi fido dice fammi arrivare alla ricompensa. Se riprendo non mi fermerò più sino a quando non sarò tutto dentro, l'avverto. Va bene sospira, ma non puoi impedirmi di gridare. Grida pure quanto vuoi e vedrai che poi arriva la ricompensa. Comincio con colpetti leggeri, e continuo ad entrare, lei continua a lamentarsi, aiahh, aiahh, ma io non mi fermo, anzi comincio ad affondare i colpi che si fanno via via più profondi. Sono dentro fino a metà. Aiaahhh che male, a che punto sei? Chiede, solo a metà. Non so se sarò capace di prenderlo tutto. Mi dispiace, ti avevo avvertito, e do un fortissimo affondo e mi pianto sin quasi alla radice mancano gli ultimi centimetri. Il suo urlo è lacerante, aiaahhhh, mi stai uccidendo. Do l'affondo finale e mi trovo piantato in lei sino alla radice, anzi le sue natiche sono allargate ed il pelo del mio pube. Lei per il dolore perde i sensi. Le gravi addosso sino piantato in fondo dentro di lei. Dopo uno o due minuti riapre gli occhi. Sei tutto dentro? Si!! Mi sento piena, si tocca la pancia premendo all'altezza dell'ombelico e vista la posizione sul cuscino e leggermente piegata col sedere sporgente deve sentire il corpo estaneo, mi sembra di sentirti anche attraverso la pancia dice. Il dolore adesso è sopportabile, devo essere svenuta. Si hai perso i sensi per uno o due minuti. E adesso? Dipende da te, cosa vuoi? Vuoi arrivare alla ricompensa o ti basta così? In che consiste la ricompensa? Chiede. In un piacere molto più intenso di quello che hai provato quando la prima volta ti ho fatto godere col dito. Ma è mai possibile godere di più? Certamente sì!! Affermò, ma è un'arma a doppio taglio. In che se senso chiede nuovamente. Nel senso che poi non potrai più farne a meno, ed ogni volta dovrai prima provare lo stesso dolore e gridare per il male che ti farò inculandoti. Sei sicuro che mi farai godere di più? Molto di più, provare per credere. L'afferro per le anche mi tiro leggermente indietro e comincio a muovermi, dopo i primi due o tre colpi esco sempre di più e riaffindo di colpo, aiaahhhh, aiaahhhh, aiaahhhh, grida ad ogni colpo, quasi tentando di sfuggirmi, ma io l'ho afferrata saldamente e conti io a sbatterla sempre più a fondo,aiaahhhhhh, aiaahhhhh,continua a gridare, sino a che non la sento spingersi contro di me venendomi incontro, spinge il bacino con decisione e comincia a mugolare, aaahhh, aaahhh, le grida di dolore si trasformano in gemiti di piacere. Da Delle tremende sgroppate indietro. Di più, di più, affonda di più, supplica, continua, continua, non ti fermare, non ti fermare, mi stringe sempre di più, non posso più resistere e glielo comunico, si, siii, siiii, sto venendo anch'io grida. Scoppiamo in un immenso orgasmo contemporaneo. Siamo ancora nella stessa posizione, io piantato dentro di lei. Dopo alcuni minuti, devo andare in bagno. Cerco di sfilarmi. Ma mi stringe ancora. Se mi stringi così non posso uscire. Promettimi che me lo rimettersi dentro quando torno. Certamente rispondo. Torna e dice mi sono guardata allo specchio ho un buco tutto dilatato. Si sdraia come prima col cuscino sotto i fianchi, rimettono dentro mi chiede. Scivolo dentro senza difficoltà e senza dolore. Non mi fa male, solo piacere. Lo so ma al momento sei abbastanza aperta. Stai un po' così mi piace.
Continua
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2018-09-28
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