Giovanna 12

di
genere
tradimenti

Dopo tre giorni da quando ci siamo visti a casa sua, mi squilla il cellulare, un numero che non conosco, sono tentato di non rispondere ma poi cedo e, pronto dico, sono io Giovanna, ma da dove stai chiamando chiedo. Dal telefono del lavoro, devo cambiare il cellulare credo che mio marito ogni tanto lo controlli, cercando di capire a quali numeri faccio le chiamate, se vedesse quante volte ti chiamo sospetterebbe qualcosa. Ma ho bisogno di te, mi devi controllare, ho il culo ancora in fiamme. Mi duole da morire e ho difficoltà ad andare di corpo e poi al lavoro hanno notato che cammino in modo strano e ho dovuto inventarmi che in palestra ho fatto degli esercizi strani e mi fanno male i muscoli Delle cosce, invece è il culo che mi fa male.
Vieni nel pomeriggio in ospedale, sono in ambulatorio sino alle 19.00
Va bene ci vediamo lì. Ho finito le visite e sto per andarmene, quando Giovanna entra in ambulatorio, ho aspettato che l'infermiera se ne andasse dice, ho un problema di cui mi vergogno.
Che problema chiedo, il culo risponde lei, come ti ho detto mi fa un male del diavolo, mi hai veramente sfondato, sei troppo grosso per il mio culo ...
Vieni sdraiati sul lettino a pancia sotto, mi giro per rimettere il camice e la trovo sdraiata ma interamente vestita. Ma che fai devi spogliarti. Mi guarda e mormora, devo proprio? Ma scusa vuoi che ti controlli il sedere attraverso i vestiti? E poi dopo quello che facciamo ogni volta che ci incontriamo non ti sembrano fuori luogo questi pudori da verginella?
Hai ragione dice e alzatasi si toglie la gonna ed il perizoma e si risdraia. La vista del suo straordinario culo mi causa una improvvisa erezione che il camice a stento maschera. Le appoggio le mani su quelle meravigliose colline e le divarico lentamente, lo spettacolo mi preoccupa, un notevole arrossamento coinvolge tutto l'ano e parte della zona circostante, qualche piccolo filo di sangue affiora al centro. Non vedo bene, devi metterti in ginocchio sul lettino. Appena si mette carponi quasi all'altezza del mio torace, non posso che rimanere che colpito da quello splendido culo offerto alla mia visione ed alla fica che occhieggia appena sotto l'ano. Sei irritata e c'è un po'di sangue. Ogni volta che vado in bagno vedo le stelle e del sangue nella tazza del water. Indosso dei guanti di lattice, prendo una crema cicatrizzante, devo fare una esplorazione rettale le dico, fai, fai pure risponde. Appena provo ad entrare con il dito, pur con ogni attenzione, ahiahh grida mi fai male. Scusami ma non saprei come altro controllare. Va bene pazienza mormora. Aspetta userò prima una pomata a anestetica. Cerco nell'armadio dei farmaci e trovo la pomata. Ha un beccuccio sottile con molti buchi laterali attraverso i quali la pomata si può distribuire sull'ano ed all'interno di esso. Ne applico in abbondanza e dopo circa 5 minuti provo ad inserire nuovamente il dito, va meglio chiedo? Si, si il dolore è molto di meno. Entro sino in fondo con l'indice e sento due lacerazioni longitudinali che arrivano sino a dove arriva il dito profondamente inserito nel suo ano.
Prendo un piccolo speculum anale lo inserisco e le dilato l'ano per meglio valutare le lesioni. Effettivamente a ore 3 e a ore 9 due lacerazioni larghe un paio di millimetri vanno dall'esterno sino a circa 7/8 cm dall'ingresso, presso a poco a livello Delle sue prime lesioni di quando la visitai la prima volta, leggermente sanguinanti e in condizioni normali devono essere dolorosissime. Ho qualche rimorso, le ho veramente sfondato il culo.
Con voce contrita le dico, ti ho veramente lacerato l'ultima volta, non so come scusarmi. Non ti scusare, replica, pensa che quando vado in bagno, mi bagno la fica pensando a quando me lo hai messo dentro e se chiudo gli occhi mi illudo che mi stai ancora inculando.
Rimango sbalordito dalle sue parole, dici davvero? Domando. Mi puoi credere, e se non mi credi toccami la fica, senza guanti e ti accorgerai di quanto sono bagnata solo perché mi hai messo dentro un dito. Mi sfilo i guanti e la tocco tra le gambe e sento un lago di liquido che cola sul lettino. Se non mi avessi applicato l'anestetico e non sentissi più niente ti chiederei di sfondarmi di nuovo. Il dolore che provo quando mi inculi si trasforma sempre in un piacere così intenso che come l'ultima volta mi cedono le gambe e perdo ogni forza, mi distruggi ma impazzisco dal piacere e il dolore che mi rimane mi fa ricordare i momenti in cui il tuo poderoso cazzo mi invade e godo appena mi sfioro la fica. Che per altro non mi fa male, me la vorresti riempire per favore? Scende dal lettino si inginocchia davanti a me mi sbottona il camice, mi apre i pantaloni ed abbassa i boxer facendo scattare il mio membro ormai troppo compresso dai vestiti.
Vedo che non hai bisogno di nulla auezta volta, sei già pronto, tuttavia mi prende in bocca e comincia un sontuoso pompino, mi lecca la cappella me la stringe fra le labbra e succhia che sembra un'idrovora. Sente che ansimo più velocemente si blocca, no, no dice non venire, mi devi scopare e riempire di sborra. Si piega sul lettino appoggiando il seno e la pancia al lenzuolino, allarga le gambe e.. fottimi, fottimi dice con voce roca, fammi godere.
Appoggio il mio membro già sfoderato alle labbra della sua fica e lentamente, molto lentamente comincio ad entrare. Prima la cappella e poi progressivamente tutto fino alla radice. Quando sono tutto dentro, mi riempi come mio marito non ha mai fatto dice, nemmeno la spazzola che ho provato davanti, per quanto più lunga di te, mi provoca le stesse sensazioni, mugola nuovamente e adesso muoviti e non ti fermare sino alla fine. Comincio il mio andirivieni, dentro e fuori dapprima lentamente e poi vado via via accelerando. Lei menando colpi indietro mi viene incontro ad ogni mio colpo tanto che mi sembra di non esser mai andato così in fondo, aiahh dice infatti, mi fai male ma non ti fermare spingi, spingii, spingii, fammi godere, di, sii, siiii, sto venendo, sto venendo, mi fai godere come una troiaa!! È quasi un'ora che siamo qui e devo andarmene, per cui a malincuore, la aiuto ad alzarsi dal letto o e la invito a rivestirsi. Metti questa crema cicatrizzante due volte al giorno e torna per il controllo tra una settimana, vedremo a che punto sei.
Trascorsi 7 giorni mi richiama per fissare un nuovo appuntamento. Ancora una volta aspetta che l'infermiera vada a casa per entrare
Subito mi tocca infilando.la mano nei pantaloni, non sei pronto questa volta, mi sbottona, si inginocchia e prende in bocca il mio cazzo succhiandolo con vigore. Si vede che le piace, mi succhia con passione facendoselo affondare fino alla gola tanto che ha dei conati.
È abilissima in un batter d'occhio risveglia i me una poderosa erezione
Sente che sto per godere,ma invece di fermarsi aumenta la profondità a cui si infila il mio strumento in bocca e succhia con più vigore. Non riesco a trattenermi anzi la pompo in bocca come se la stessi chiavando. Esplode il mio orgasmo e una quantità incredibile di sperma la invade. Ingoia tutto e continua a succhiare sino a suggere ogni goccia svuotando mi completamente. Sono sfinito, mi sento prosciugato. Ma quanto ne avevi accumulato in questi 7 giorni. Oggi avrai bisogno di tutte le tue energie, voglio essere scopata sino alla morte. Ma che dici non si scherza con la morte e poi non abbiamo tanto tempo, devo correre a casa perché dobbiamo andare a cena con amici. Subito si alza, allora non perdiamo tempo dice alzandosi e piegandosi a 90 sul lettino, già preparato dalla sua bocca ed ancora duro l'ho ingroppata, cominciando a muovermi con sempre maggiore vigore.
Dai, dai, entra infondo, entra in fondo, mi incita spingendosi contro di me, mmmm, mmmm, mugola, eccitata, inculami adesso dice volgendo il capo verso di me. Non è possibile è troppo presto rischiamo di riaprire le tue lesioni. Lei continuando a venirmi incontro, mettici almeno in dito supplica. Mi inumidisco insalivandolo abbondantemente l'indice e lentamente con precauzione comincio ad introdurre il dito nello sfintere grinzoso. Ahh si, ohh sii, entra tutto, entra tutto quasi grida esplodendo in un devastante orgasmo. Accelero i colpi esplodendo anch'io riempiendole la vagina. Subito si ricompone, devo scappare sono in tremendo ritardo.
La prossima volta mi devi inculare di nuovo a sangue, te lo prometto prorompo io. Dopo 7 giorni ritorna ed entra prima che l'infermiera che ha finito il turno se ne vada. Mi fermo se vuole, dice la mia collaboratrice, no non c'è bisogno, replico, la Signora deve solo mostrarmi gli esami del marito.
Appena esce, Giovanna mi accarezza attraverso i pantaloni e sente che sono già pronto, stavolta devi incularmi per bene, ho già provato con la mia adorata spazzola e sono pronta. Così dicendo si piega sul lettino, si alza il vestito e sotto è nuda e si sporge mugola, dai fai il tuo dovere. Vederla senza mutande che agita il suo meraviglioso culo fa salire la mia adrenalina alle stelle e dopo aver dato un giro di chiave alla porta dell'ambulatorio appoggio il glande al suo buchino e comincio a spingere. Ancora una volta non posso non notare la differenza tra l'entrata e l'ospite che dovrà profanare quell'entrata stessa. Il grinzoso buchetto oppone una fiera resistenza, ma io non desisto, continuo a spingere. Aiahh, geme lei ma non si arrende, spinge indietro anche lei sino a che con fatica, quasi con uno schiocco, e il mio glande ha ragione di ogni resistenza e profana l'entrata. Mi fermo con la cappella serrata dal suo sfintere, aahhhh, come sei grosso, mi stai allargando tutta. Insisto nel tentativo ma è talmente serrata che sembra non possa andare oltre. Si alza in punta di piedi e riprende a spingersi verso di me. Cerco di collaborare spingendo a mia volta finché non entro sino a metà. Aspetta mugola, cercando di rilassare i muscoli dello sfintere e muovendosi con un lento movimento rotatorio, sembra pronta spingiamo in sincronnia e riesco ad entrare sino a metà. Dopo qualche minuto riprendiamo a muoverci e finalmente sono immerso nel suo culo sino in fondo. Bravo, sei tutto dentro, adesso spingi come si deve, inculami bene, fammi godere col culo. Prendo a muovermi più facilmente nel mio alloggiamento e sii siiii sfondami, rantola spaccami di nuovo il culo. Tuttavia ormai sembra adattarsi magnificamente alle mie dimensioni e cominciamo una cavalcata memorabile. Per quanto stretta sia, comincio a scivolare sempre meglio dentro di lei. Lo tiro fuori completamente e di nuovo l'ano si serra. Mi reinfilo dentro e lei aiahh, aiahh, mi fai male, mi fai male, ma spingi ti prego, dai, dai, dai voglio godere, non ti fermare. Ho un po'di fastidio , ma riprendo a menare colpi su colpi entrando sempre più in fondo, sembriamo due invasati, due nemici. Mi stai aprendo in due, mi stai spaccando il culo ma mi piace da morire, sento l'orgasmo che arriva. Meno male che gli ambulatori sono ormai deserti, perché comincia a gridare il suo piacere. Sfondami, inculami, ti prego, ti prego sto venendo, sto venendo, godo, godoo, godoo. Anch'io sto arrivando colpisco col mio cazzo questo meraviglioso culo voglioso e la inondo di sperma con numerosi getti almeno 7 o 8. Infine crollo su di lei. Faccio per sfilarmi, ma serra le natiche e mi dice, ti prego resta dentro di me, non uscire mi fa impazzire il tuo cazzo dentro. Ondula lentamente il sedere mi viene incontro, mi serra e questo impedisce che mi sgonfi, rimango duro immerso dentro di lei.provo un dolore dolcissimo, è meraviglioso sentirti così. Ma ormai è veramente tardi ci dobbiamo staccare, a malincuore ci ricomponiamo per ritornare a casa.
Continua.
di
scritto il
2018-09-20
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