La festa la facciamo noi
di
TwistedP
genere
etero
È festa al paese, notte di fine estate e Teresa tra qualche giorno tornerà a casa sua, lontana da qui. Sono circa quattro mesi che abbiamo instaurato questo rapporto molto intimo dove prevale il sesso sui sentimenti. È da poco passata la mezzanotte e alcune persone iniziano ad andar via, lei è seduta su una delle tante panche che mi fissa con sguardo basso, so già cosa vuole. Prende il telefono, manda un messaggio e dopo pochi istanti vibra il mio. "Voglio farti un pompino", questo il testo del messaggio. Sorrido, tra la gente e rimetto il telefono in tasca senza rispondere. Lei continua a fissarmi e inizia ad avere effetto sul mio cazzo, che inizia a pulsare piano nei pantaloni. Faccio passare un'altra oretta e vado da lei. Le sussurro che è una porca assurda quando fa queste cose e lei risponde: "So che ti fa impazzire". Ha proprio ragione, adoro essere provocato, soprattutto tra la gente. Un paio di carezze sulle e gambe e ci spostiamo verso una piazzetta che dista circa duecento metri dalla festa, dove tutti parcheggiano le auto. Ne saranno rimaste due o tre, quindi ci mettiamo seduti su un muretto dove non arriva la luce, però a pochi metri dalla strada, dove ovviamente ogni tanto passa qualche macchina. Ci coccoliamo un po', qualche bacio, qualche abbraccio, finché non mi alzo. Mi metto davanti a lei, di spalle alla strada. Sbottono i pantaloni e lo tiro fuori, ancora non del tutto duro, quindi mezzo pensolante. Lei mi dice di esser matto e nonostante la sua voglia, non ha alcuna intenzione di succhiarmelo lì, perché potrebbero vederci. Io le prendo le braccia e le porto sui miei fianchi, le dico di abbracciarmi così che se passa qualche macchina, possano pensare ad una semplice coppietta che si fa le coccole. Ovviamente essendo lei seduta, nell'abbraccio il cazzo le finisce dritto sulla faccia. Glielo struscio anche sugli occhiali, finché non li toglie. Quel gesto mi fa capire che è giunto il momento! Lo capisce anche lui, che inizia ad irrigidirsi fino a tirarmi tutto. Lei lo guarda e dice "Amore mio", rivolgendosi proprio a lui. Abbassa ancora un po'la testa e inizia a leccarmi le palle, a metterle in bocca, mentre con una mano inizia a segarmi. Il timore di essere visti è subito sparito e così inizia a leccarmelo fino alla cappella, per poi succhiarlo tutto, mentre mi massaggia le palle. Fa tutto ciò che più mi piace, perché sa che adoro quando mi massaggiano le palle. Inizia a succhiarlo forte, è proprio brava... finché non mi dice "Scopami!". Ovviamente lì non era il caso, perché nonostante tutto, essendo un piccolo paesino, chiunque passi di lì, potrebbe conoscerci. Fortunatamente su quella piazzetta c'è una piccola struttura di mattoncini che recinta dei condotti dell'acqua e così la prendo per mano e con il cazzo che gocciola la sua saliva, corriamo lì dietro. Siamo coperti per tre lati su quattro e così decido di mettermi io di spalle in modo da evitare possano vederci proprio in quel piccolo spiraglio scoperto. Lei posa la borsetta sul muro e abbassa i pantaloni. Aveva un perizoma bianco che in quel culone si perdeva. Le dico "Prima che iniziamo leccamelo un altro po'così entra meglio" e lei replica "Sono talmente bagnata che entrano pure le palle". A quella frase non c'ho più visto, le ho abbassato con foga il perizoma e l'ho piegata facendola mantenere al muro. Ha il culo molto sporgente, quindi lo apro un po'con le mani, mi fletto sulle ginocchia e glielo metto tutto nella figa. Ha proprio ragione, è bagnatissima. Inizio a scoparla con forti colpi, adoro sentire il rumore della mia pelle contro la sua e mi fa impazzire quando le mie palle sbattono da una parte all'altra. Lei inizia ad ansimare piano e io la prendo per i capelli, sapendo che ne va matta. Tra una botta e l'altra le chiedo "Chi è la mia porca"? E lei "Sono io la tua porca", con voce tremante. Mi implora di continuare, a novanta le piace troppo prendere il cazzo. Le metto l'altra mano sul culo e ogni tanto la sculaccio, aumentando sempre il ritmo dei miei colpi. Sono così eccitato dalla situazione che sento di star per venire. A quel punto la giro, la bacio e lei già capisce di doversi piegare sulle ginocchia. Mi sega, mi lecca le palle e poi come un'assatanta, lo mette tutto in bocca. Poco dopo esplodo mentre lei mi guarda, i miei occhi rivolti al cielo e l'unico rumorino che si sente, è il suo deglutire. Mi da gli ultimi bacetti alla cappella, si alza e mi bacia. Sa che adoro assaggiarmi attraverso lei. Fortunatamente la prima macchina passa mentre ci sistemiamo e abbiamo il tempo di non farci vedere. Una pacca sul culo e ci incamminiamo verso i nostri amici che sono ancora alla festa.
Se volete, ne parliamo in privato qui twistedphilosopher@outlook.it
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