La vicina
di
lagoblu
genere
tradimenti
Lei è sexi: la scollatura della camicetta mi attrae lo sguardo come una calamita.
Chiacchieriamo, beviamo e mangiamo allegramente.
Mi racconta dei suoi figli, e le si illuminano gli occhi ancora più di quanto già brillino di loro.
Le sue labbra sono cosi carnose , che siano rifatte? me le immagino addosso…
Poi fa un accenno a lui, veloce, una conferma che le cose non vanno bene.
Dovrei dire forse che mi spiace? non ci riesco, sarei troppo falso…mantengo un decoroso silenzio.
Devo fare un accenno alla mia lei? Ne abbiamo già parlato, lo evito.
Ci guardiamo negli occhi: che occhi ragazzi!
“occhi così sono da porto d’armi!” esclamo, un po’ banale.
“grazie. Sei gentile” sorride
“sto bene con te…” fa lei sorniona: sorrido;scorgo un lampo di voglia nei suoi occhi.
“idem” faccio io come al solito sintetico. Non sono certo un conquistatore con la parola, se fosse per quella non avrei mai scopato.
Sono a mio agio, tutto è perfetto, soprattutto lei! Che sia un sogno? Se cosi fosse che almeno duri ancora un pochino.
Ci alziamo, faccio finta di barcollare per il vino, lei mi sorregge e mi rimprovera bonariamente.
Vado in bagno; torno e mi sorprendo ad ammirarla: uao!ma quanto è figa! Bionda, 1,80 più tacchi, gambe lunghe e atletiche ben in vista dal momento che indossa una mini, direi una quarta di seno, ben evidenziata dalla camicetta aderente e scollata, viso…bè lo definirei un viso di una a cui piace scopare. So che non è un gran complimento, ma ora non desidererei un viso migliore.
Mi scopro ad essere un po’ disorientato da tanta prorompente sessualità.
Non so cosa di lei mi faccia più sesso. Una cosa che nelle donne osservo sempre sono i piedi, ne sono un feticista: i suoi splendidamente ornati in questo momento da scarpe con tacco aperte di quelle che mostrano anche le dita sono splendidi.
Pago: il cameriere perde un occhio nella scollatura della mia commensale, forse dovrei cercarlo e restituirglielo.
Tutti rimangono ipnotizzati da lei.
Se fosse la mia donna ne sarei infastidito. Ora ciò mi fa sentire un Re. Noto invidia nei miei confronti, forse ammirazione, mi pare di sentirla nelle loro testoline.
Saliamo in macchina.
Che si fa? Di tornare a casa non se parla proprio. Ci guardiamo. Mi avvicino a lei, le accarezzo i capelli, e senza dire nulla avvicino le mie labbra alle sue stupende. Se sono rifatte sono rifatte davvero bene! Ci sfioriamo, poi mi le prendo il capo fra le mani e scatta un bacio…che bacio,le bocche si dischiudono e le lingue fanno la reciproca conoscenza.
Mi stacco e i suoi occhi mi danno la conferma definitiva: mi vuole anche lei.
Metto in moto, giusto il tempo di giungere ad uno spiazzo buio in una zona industriale.
Le salto addosso. La bacio e intanto le mie mani cominciano ad esplorare mondi fantastici: la camicetta si apre, il reggiseno si abbassa, le dita affondano in un seno sodo e morbido allo stesso tempo. Che tette! MI ci butto a capofitto: le lecco i capezzoli, stringo quella carne paradisiaca.
Il mio cazzo è già abbastanza duro nonostante il vino, e lei con una mano lo tasta “mmm e qua chi c’è’?” domanda.
Io sto assaporando la tonicità delle sue cosce, e le dita si insilano sotto la minigonna e gli slip.
La sento calda sotto le mie mani: anch’io mi sento infuocare.
Mi sembra un film porno: con queste tipe fantastiche, che sembrano abitare mondi lontani. Devo esserci stato trasportato.
La sua vagina è depilata: la accarezzo, la apro, ci infilo un dito.
Nel frattempo delle mani stanno armeggiando con i miei pantaloni, e poco dopo si infilano nei miei slip facendo uscire il mio cazzo “ mmmm…però!!” fa lei.
Devo dire che quanto ad attrezzatura sessuale non mi posso lamentare, fa sempre la sua porca figura!
ci stiamo masturbando a vicenda, con delicata decisione, baciandoci.
Il suo respiro è sempre più affannoso, sento i suoi umori, le dita mi si bagnano.
Si china sul mio uccello e quelle mitiche labbra lo avvolgono.
Senza troppe presentazioni comincia a leccare la cappella: poi lo ingoia tutto e succhia come un’ossessa: Su e giù, su e giù. Le previsioni su quella bocca erano azzeccate!
Le prendo i capelli accompagnandola.
“avevo proprio voglia di un bel calippone!” esclama guardandomi negli occhi.
In un attimo le abbasso il sedile, le allargo le gambe e le punto il cazzo giusto in mezzo:
non devo faticare molto per entrare in lei, è un lago!
”piano…” dice lei
Dopo pochi secondi la sto già pompando come un ossesso, e lei”siiiiiiii…sfondami!!!!”
Mi volto e le guardo i piedi: sono appoggiati sul cruscotto, nelle loro splendide scarpe! sotto di me le sue tettone sobbalzano, il suo viso è una maschera di piacere.
Poi la faccio girare e la infilzo a pecorina.
La posizione è scomoda in macchina, ma la vista del suo culo sodo è sublime. Di nuovo le guardo i piedi.
Con una mano sul culo e un’altra che stringe una sua tetta la cavalco stile rodeo!
(a proposito avete mai provato a giocare al rodeo in camera da letto? Si fa cosi: mentre si fa l’amore con la propria donna, la si mette a pecorina; a questo punto le si dice “mmm…che bello fare sesso con te, quasi quanto farlo con la tua amica ….(aggiungere nome di amica)!” a questo punto bisogna resistere il più possibile senza farsi disarcionare)
Lei gode e urla, sento il suo orgasmo.
Vorrei che il tempo si fermasse, ma dopo qualche minuto sento che il pene mi sta esplodendo.
La faccio girare e le sborro in faccia, su quella faccia da porca, come avevo più volte fantasticato!
Mi sbatto sul sedile.
Ci guardiamo, siamo esausti.
Dopo esserci ricomposti e ripuliti, metto in moto e un pensiero mi sovviene: e adesso?
Chiacchieriamo, beviamo e mangiamo allegramente.
Mi racconta dei suoi figli, e le si illuminano gli occhi ancora più di quanto già brillino di loro.
Le sue labbra sono cosi carnose , che siano rifatte? me le immagino addosso…
Poi fa un accenno a lui, veloce, una conferma che le cose non vanno bene.
Dovrei dire forse che mi spiace? non ci riesco, sarei troppo falso…mantengo un decoroso silenzio.
Devo fare un accenno alla mia lei? Ne abbiamo già parlato, lo evito.
Ci guardiamo negli occhi: che occhi ragazzi!
“occhi così sono da porto d’armi!” esclamo, un po’ banale.
“grazie. Sei gentile” sorride
“sto bene con te…” fa lei sorniona: sorrido;scorgo un lampo di voglia nei suoi occhi.
“idem” faccio io come al solito sintetico. Non sono certo un conquistatore con la parola, se fosse per quella non avrei mai scopato.
Sono a mio agio, tutto è perfetto, soprattutto lei! Che sia un sogno? Se cosi fosse che almeno duri ancora un pochino.
Ci alziamo, faccio finta di barcollare per il vino, lei mi sorregge e mi rimprovera bonariamente.
Vado in bagno; torno e mi sorprendo ad ammirarla: uao!ma quanto è figa! Bionda, 1,80 più tacchi, gambe lunghe e atletiche ben in vista dal momento che indossa una mini, direi una quarta di seno, ben evidenziata dalla camicetta aderente e scollata, viso…bè lo definirei un viso di una a cui piace scopare. So che non è un gran complimento, ma ora non desidererei un viso migliore.
Mi scopro ad essere un po’ disorientato da tanta prorompente sessualità.
Non so cosa di lei mi faccia più sesso. Una cosa che nelle donne osservo sempre sono i piedi, ne sono un feticista: i suoi splendidamente ornati in questo momento da scarpe con tacco aperte di quelle che mostrano anche le dita sono splendidi.
Pago: il cameriere perde un occhio nella scollatura della mia commensale, forse dovrei cercarlo e restituirglielo.
Tutti rimangono ipnotizzati da lei.
Se fosse la mia donna ne sarei infastidito. Ora ciò mi fa sentire un Re. Noto invidia nei miei confronti, forse ammirazione, mi pare di sentirla nelle loro testoline.
Saliamo in macchina.
Che si fa? Di tornare a casa non se parla proprio. Ci guardiamo. Mi avvicino a lei, le accarezzo i capelli, e senza dire nulla avvicino le mie labbra alle sue stupende. Se sono rifatte sono rifatte davvero bene! Ci sfioriamo, poi mi le prendo il capo fra le mani e scatta un bacio…che bacio,le bocche si dischiudono e le lingue fanno la reciproca conoscenza.
Mi stacco e i suoi occhi mi danno la conferma definitiva: mi vuole anche lei.
Metto in moto, giusto il tempo di giungere ad uno spiazzo buio in una zona industriale.
Le salto addosso. La bacio e intanto le mie mani cominciano ad esplorare mondi fantastici: la camicetta si apre, il reggiseno si abbassa, le dita affondano in un seno sodo e morbido allo stesso tempo. Che tette! MI ci butto a capofitto: le lecco i capezzoli, stringo quella carne paradisiaca.
Il mio cazzo è già abbastanza duro nonostante il vino, e lei con una mano lo tasta “mmm e qua chi c’è’?” domanda.
Io sto assaporando la tonicità delle sue cosce, e le dita si insilano sotto la minigonna e gli slip.
La sento calda sotto le mie mani: anch’io mi sento infuocare.
Mi sembra un film porno: con queste tipe fantastiche, che sembrano abitare mondi lontani. Devo esserci stato trasportato.
La sua vagina è depilata: la accarezzo, la apro, ci infilo un dito.
Nel frattempo delle mani stanno armeggiando con i miei pantaloni, e poco dopo si infilano nei miei slip facendo uscire il mio cazzo “ mmmm…però!!” fa lei.
Devo dire che quanto ad attrezzatura sessuale non mi posso lamentare, fa sempre la sua porca figura!
ci stiamo masturbando a vicenda, con delicata decisione, baciandoci.
Il suo respiro è sempre più affannoso, sento i suoi umori, le dita mi si bagnano.
Si china sul mio uccello e quelle mitiche labbra lo avvolgono.
Senza troppe presentazioni comincia a leccare la cappella: poi lo ingoia tutto e succhia come un’ossessa: Su e giù, su e giù. Le previsioni su quella bocca erano azzeccate!
Le prendo i capelli accompagnandola.
“avevo proprio voglia di un bel calippone!” esclama guardandomi negli occhi.
In un attimo le abbasso il sedile, le allargo le gambe e le punto il cazzo giusto in mezzo:
non devo faticare molto per entrare in lei, è un lago!
”piano…” dice lei
Dopo pochi secondi la sto già pompando come un ossesso, e lei”siiiiiiii…sfondami!!!!”
Mi volto e le guardo i piedi: sono appoggiati sul cruscotto, nelle loro splendide scarpe! sotto di me le sue tettone sobbalzano, il suo viso è una maschera di piacere.
Poi la faccio girare e la infilzo a pecorina.
La posizione è scomoda in macchina, ma la vista del suo culo sodo è sublime. Di nuovo le guardo i piedi.
Con una mano sul culo e un’altra che stringe una sua tetta la cavalco stile rodeo!
(a proposito avete mai provato a giocare al rodeo in camera da letto? Si fa cosi: mentre si fa l’amore con la propria donna, la si mette a pecorina; a questo punto le si dice “mmm…che bello fare sesso con te, quasi quanto farlo con la tua amica ….(aggiungere nome di amica)!” a questo punto bisogna resistere il più possibile senza farsi disarcionare)
Lei gode e urla, sento il suo orgasmo.
Vorrei che il tempo si fermasse, ma dopo qualche minuto sento che il pene mi sta esplodendo.
La faccio girare e le sborro in faccia, su quella faccia da porca, come avevo più volte fantasticato!
Mi sbatto sul sedile.
Ci guardiamo, siamo esausti.
Dopo esserci ricomposti e ripuliti, metto in moto e un pensiero mi sovviene: e adesso?
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