La prima volta è un caso, la seconda è destino.
di
NANCY
genere
tradimenti
*Racconto di fantasia*
Non avrei mai pensato che sarei diventata una persona così, se me lo avessero detto qualche mese fa nemmeno ci avrei creduto, ma eccomi qui.
Partiamo dall'inizio.
Ci incontrammo per uno scherzo del destino, io ero di rientro a casa per le tre circa e tu stavi in piedi a guardre la verdura da comprare dal verduriere e come al mio solito ero attaccatta al telefono, di conseguenza non ti vidi e ti venni addosso.
Quasi cademmo entrambi ma per fortuna tu mi sorreggesti e ti reggesti a un palo e quindi ci salvammo da una catastrofica figura di merda che tutti i passanti si sarebbero ricordati per parecchio, quindi mi aiutasti a rimettermi in equilibrio e ci guardammo per pochi secondi e non demmo importanza alla cosa, non più di tanto comunque.Ci rivedemmo dopo qualche settimana vicino a casa mia, tu stavi scendendo dalla macchina e io passando sempre con il mio fedele telefonino in mano ed eccoci...eravamo sfuggiti la prima volta al catastrofico scontro...come si dice, il primo è caso il secondo è destino. Mi beccai la portiera violentemente in faccia e cadetti all'indietro con il naso sanguinante e tirando giù tutti i santi dal paradiso, tu preso dal panico purchè fosse colpa di entrambi mi aiutasti a alzarmi e aiutarmi a far smettere di sanguinare il naso che però non ne voleva proprio sapere,così tirasti fuori il telefono pronto a chiamare l'ambulanza ma ti fermai subito.
Con le scatole girate e un dolore allucinante al naso mi sedetti un'attimo nel marciapiede per riprendermi e fu li che veramente ci notammo. Tu, alto, capelli scuri brillanti per il gel, spalle larghe,un pò di pancetta che si intravedeva dalla maglia e un bel paio di occhi color nocciola.Io, bassina, capelli scuri raccolti in una coda, fisico a pera fasciato da camicia e un paio di leggins,il tutto contornato da una felpa aperta.
Non esisteva proprio, non potevo, ero fidanzata ormai da anni,non avevo mai tradito e non avrei cominciato ora.
Mi alzai senza dire una parola, ero nel panico, dovevo assolutamente andrmene prima di combinare qualche stupidaggine, così mi congedai con un classico :" Ma guarda come si è fatto tardi, devo proprio andare" e filai alla Scooby Doo quando vede un fantasma.
Non credo tu ci abbia creduto ma ero certa di una cosa,dovevo starti alla larga,purtroppo il destino non era del mio stesso parere, ed rieccoti come cliente nella pasticceria dove lavoro. Non avevo scampo.
Ero sola dietro il banco e quindi ti dovevo servire io, così ti avvicinasti e mi chiedesti 2 pasticcini alla crema e 2 al frutto della passione.
La seconda mi fece sussultare quasi come se avessi ceduto alla provocazione, ma cercai di stare calma e ti diedi l'ordinazione con la faccia completamente in fiamme. Tu ti avvicinasti e mi baciasti sulle guance come si usa fare fra amici, lo sapevi benissimo che ci voleva poco per mandare a monte i miei sforzi ma te ne fregasti completamente, accidenti a te.
Mi salutasti e te ne andasti come nulla fosse, e mi lasciasti andare a fuoco sola.
Tornando a casa ti vidi e cercando di camminare più velocemente che potevo non riuscii comunque a sfuggirti, mi afferrasti per il braccio e con pungente sarcasmo mi dicesti che non c'era motivo di scappare e che non mordevi, come ti ho odiato e desiderato in quel momento.
Ti avvicinasti quasi a trattenermi ma cercando di sciogliermi dalla tua presa riprovai a rifilarti la frase fatta dell'ultima volta, ma mi bloccasti appena abbassata la testa per fingere di vedere l'orologio.
Mi prendesti per i polsi e mi bloccasti contro il muro di un palazzo, stavo andando a fuoco, e si vedeva parecchio, ma non potei più resisterti non che tu mi rendessi la vita facile comunque. Mi avvicinai con il viso e ti sfiorai le labbra,tu cominciasti ad infilarmici la lingua, era completamente diverso dal modo in cui mi baciava il mio ragazzo,appassionato, caldo, quasi come ti volessi unire a me in uno solo.
Visto come eravamo eccitati non era il caso di continuare in mezzo alla strada, quindi ci spostammo nella tua macchina,per quanto fosse scomoda lo avrei fatto anche in strada pur di averti, ma speravo che non me lo facessi fare.
Ti cominciai a togliere la maglia e i pantaloni in preda alla voglia di vederti interamente nudo senza smettere di baciarti, dalle labbra scesi al collo con foga di arrivare dove eri più sensibile, arrivai alla pancia e poi cominciai a prendere il tuo pene prima in mano e poi in bocca,velocemente, quasi come volessi vederti venire.
Cominciasti a denudarmi e toccarmi ovunque, cominciasti a infilarmi le dita, ma tanto ero gia bagnata dal bacio appassionato di prima, così mi cominnciasti a penetrare, violentemente, come volessi lasciare il tuo segno,e mi piacque da matti. Sentire i tuoi gemiti misti ai miei mi faceva andare il cervello in tilt, ti avevo tutto per me,cominciai a mordicchiarti e tu emettesti un gemito finale che ti fece venire dentro di me, io venni subito dopo.
Esausti e felici ci rivestimmo.
Decisi che avrei mollato il mio ragazzo per stare con te, e così feci..e siamo ancora qua, appassionati e felici come fosse la prima volta.
Non avrei mai pensato che sarei diventata una persona così, se me lo avessero detto qualche mese fa nemmeno ci avrei creduto, ma eccomi qui.
Partiamo dall'inizio.
Ci incontrammo per uno scherzo del destino, io ero di rientro a casa per le tre circa e tu stavi in piedi a guardre la verdura da comprare dal verduriere e come al mio solito ero attaccatta al telefono, di conseguenza non ti vidi e ti venni addosso.
Quasi cademmo entrambi ma per fortuna tu mi sorreggesti e ti reggesti a un palo e quindi ci salvammo da una catastrofica figura di merda che tutti i passanti si sarebbero ricordati per parecchio, quindi mi aiutasti a rimettermi in equilibrio e ci guardammo per pochi secondi e non demmo importanza alla cosa, non più di tanto comunque.Ci rivedemmo dopo qualche settimana vicino a casa mia, tu stavi scendendo dalla macchina e io passando sempre con il mio fedele telefonino in mano ed eccoci...eravamo sfuggiti la prima volta al catastrofico scontro...come si dice, il primo è caso il secondo è destino. Mi beccai la portiera violentemente in faccia e cadetti all'indietro con il naso sanguinante e tirando giù tutti i santi dal paradiso, tu preso dal panico purchè fosse colpa di entrambi mi aiutasti a alzarmi e aiutarmi a far smettere di sanguinare il naso che però non ne voleva proprio sapere,così tirasti fuori il telefono pronto a chiamare l'ambulanza ma ti fermai subito.
Con le scatole girate e un dolore allucinante al naso mi sedetti un'attimo nel marciapiede per riprendermi e fu li che veramente ci notammo. Tu, alto, capelli scuri brillanti per il gel, spalle larghe,un pò di pancetta che si intravedeva dalla maglia e un bel paio di occhi color nocciola.Io, bassina, capelli scuri raccolti in una coda, fisico a pera fasciato da camicia e un paio di leggins,il tutto contornato da una felpa aperta.
Non esisteva proprio, non potevo, ero fidanzata ormai da anni,non avevo mai tradito e non avrei cominciato ora.
Mi alzai senza dire una parola, ero nel panico, dovevo assolutamente andrmene prima di combinare qualche stupidaggine, così mi congedai con un classico :" Ma guarda come si è fatto tardi, devo proprio andare" e filai alla Scooby Doo quando vede un fantasma.
Non credo tu ci abbia creduto ma ero certa di una cosa,dovevo starti alla larga,purtroppo il destino non era del mio stesso parere, ed rieccoti come cliente nella pasticceria dove lavoro. Non avevo scampo.
Ero sola dietro il banco e quindi ti dovevo servire io, così ti avvicinasti e mi chiedesti 2 pasticcini alla crema e 2 al frutto della passione.
La seconda mi fece sussultare quasi come se avessi ceduto alla provocazione, ma cercai di stare calma e ti diedi l'ordinazione con la faccia completamente in fiamme. Tu ti avvicinasti e mi baciasti sulle guance come si usa fare fra amici, lo sapevi benissimo che ci voleva poco per mandare a monte i miei sforzi ma te ne fregasti completamente, accidenti a te.
Mi salutasti e te ne andasti come nulla fosse, e mi lasciasti andare a fuoco sola.
Tornando a casa ti vidi e cercando di camminare più velocemente che potevo non riuscii comunque a sfuggirti, mi afferrasti per il braccio e con pungente sarcasmo mi dicesti che non c'era motivo di scappare e che non mordevi, come ti ho odiato e desiderato in quel momento.
Ti avvicinasti quasi a trattenermi ma cercando di sciogliermi dalla tua presa riprovai a rifilarti la frase fatta dell'ultima volta, ma mi bloccasti appena abbassata la testa per fingere di vedere l'orologio.
Mi prendesti per i polsi e mi bloccasti contro il muro di un palazzo, stavo andando a fuoco, e si vedeva parecchio, ma non potei più resisterti non che tu mi rendessi la vita facile comunque. Mi avvicinai con il viso e ti sfiorai le labbra,tu cominciasti ad infilarmici la lingua, era completamente diverso dal modo in cui mi baciava il mio ragazzo,appassionato, caldo, quasi come ti volessi unire a me in uno solo.
Visto come eravamo eccitati non era il caso di continuare in mezzo alla strada, quindi ci spostammo nella tua macchina,per quanto fosse scomoda lo avrei fatto anche in strada pur di averti, ma speravo che non me lo facessi fare.
Ti cominciai a togliere la maglia e i pantaloni in preda alla voglia di vederti interamente nudo senza smettere di baciarti, dalle labbra scesi al collo con foga di arrivare dove eri più sensibile, arrivai alla pancia e poi cominciai a prendere il tuo pene prima in mano e poi in bocca,velocemente, quasi come volessi vederti venire.
Cominciasti a denudarmi e toccarmi ovunque, cominciasti a infilarmi le dita, ma tanto ero gia bagnata dal bacio appassionato di prima, così mi cominnciasti a penetrare, violentemente, come volessi lasciare il tuo segno,e mi piacque da matti. Sentire i tuoi gemiti misti ai miei mi faceva andare il cervello in tilt, ti avevo tutto per me,cominciai a mordicchiarti e tu emettesti un gemito finale che ti fece venire dentro di me, io venni subito dopo.
Esausti e felici ci rivestimmo.
Decisi che avrei mollato il mio ragazzo per stare con te, e così feci..e siamo ancora qua, appassionati e felici come fosse la prima volta.
1
voti
voti
valutazione
2
2
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Non riuscii più a ragionare
Commenti dei lettori al racconto erotico