La coppia.

di
genere
bisex

Anni fa ero fidanzato con una ragazza del paese, poi dovendo partire per il servizio militare le dissi di aspettarmi perchè mi piaceva un sacco e non avrei voluto perderla. Durante il servizio a circa seicento chilometri da casa, mi attrezzai nel far sesso con qualche commilitone, ma questo è un altro discorso. Dopo alcuni mesi riuscii a tornare a casa per una licenza di qualche giorno e subito mi recai a casa della ragazza. Appena mi vide restò di sasso, a quei tempi non c'erano i telefonini ed i suoi non avevano neanche il telefono, per cui non potei avvertirla. Le chiesi se voleva uscire e lei un po' titubante, dopo le mie insistenze accettò. Subito andai con la macchina in un posto isolato ed iniziai a baciarla mentre tentavo di toccarla dappertutto. Lei era un po' sulle sue e mi disse che non voleva fare sesso, così seccato la lasciai stare ma le chiesi cosa stava succedendo. Mi raccontò che durante la mia assenza si era invaghita di un bel ragazzo che le piaceva molto. Ero incazzatissimo, la portai a casa e le dissi che non era stata onesta con me. La sera dopo ero al bar del paese quando la vidi passeggiare insieme ad un giovane che non conoscevo. Li seguii e quando fummo in un posto fuori mano mi avvicinai a loro, dicendo alla ragazza che me lo poteva presentare questo suo nuovo amore. Erano entrambi un po' seccati dal mio comparire, ma io, anche a causa di qualche bicchiere mi sentivo un dio ed iniziai a raccontare i nostri trascorsi dicendo che lei aveva goduto ampiamente con me e che ora faceva la ritrosa ma sarei stato capace di portarla nuovamente al massimo piacere. Lui si incazzò e minacciò di darmele, ma considerato che ero più grande e più in forma di lui gli dissi che se voleva una lezione ero pronto e che se continuava così me li sarei fatti tutti e due. In breve venimmo alle mani e dopo un po' a forza di tirarsi tra noi eravamo tutti e tre quasi denudati. Allora iniziai a palpeggiare A. mentre lui era rimasto sbigottito dal mio comportamento. Ero in tiro al massimo ed A.stava cedendo alle mie palpate e toccamenti vari. Lui voleva farmi smettere, ma quando si avvicinò lo presi per i coglioni ed iniziai a stringerli facendolo urlare per il male, mentre con l'altra mano continuavo a palpeggiare le tette e la figa di A. In breve A. era nuda alla mia mercè ed il ragazzo era seminudo col cazzo di fuori perchè gli avevo levato e strappato le mutande. Dopo un po' invitai pure lui a partecipare e nel prato iniziammo a leccarci e succhiarci tra noi tre senza capire dove si poteva arrivare. Mi scopai A. mentre lui guardava e mentre gli tenevo il cazzo in mano che era diventato duro, poi gli dissi di scoparla lui ed A. lo accolse con piacere dentro la sua figa bagnata, mi posizionai così dietro A. e le puntai la cappella nel buco del culo. Lei era talmente infoiata che mi lasciò fare, così dopo un po' di spinte lanciò uno strillo acuto, ero entrato nel suo buco del culo e l'avevo sverginata. Fu piacevole sentire il cazzo duro dell'altro che si strofinava sul mio con in mezzo una sottile membrana di carne che divide la figa dall'intestino. La scopammo lungamente, ma io non volevo sborrare perchè avevo in mentre altro. mi levai dal culo di A. e mentre lui continuava a pomparla, mi posizionai dietro e gli appoggiai la cappella sul buco del culo. Mi disse di non farlo e tentò di allontanarmi, ma infoiato ed incazzato com'ero non cedetti e con un paio di colpi ben assestati lo penetrai facendolo urlare dal male. Pian piano, però, si abituò al mio cazzo e così iniziai a pomparlo come più mi piaceva e lui stava godendo molto mentre scopava ed era scopato. In breve mi scaricai nel suo intestino mentre lui spruzzava la sua sborrata sulla figa di A. Li lasciai li e me ne andai soddisfatto di quanto era capitato, mi ero fatto due culi vergini in una sera ed avevo avuto la mia vendetta. La sera dopo ero nuovamente al bar quando arrivò lui e mi invitò ad uscire. Pensavo volesse fare a botte, ma una volta fuori mi disse che la sera prima aveva goduto molto ed anche A. aveva goduto parecchio, così se volevo erano pronti per rifarlo. Approfittando che i suoi di A. erano a cena e rincasavano tardi andammo a casa sua, subito ci spogliammo ed iniziammo a toccarci tra noi eccitandoci all'inverosimile. Ne facemmo di tutti i colori, leccate a cazzi e figa, ai culi di tutti e tre, inculate e scopate selvagge finchè non fummo sazi. Io riempii la figa ed il culo di A. con due sborrate colossali, poi mi inculai G. fino a farlo impazzire dal godimento ed infine mi feci fare un pompino a due bocche dai due amanti che me lo succhiarono finchè sborrai per la quarta volta nella serata. Ero stravolto ma poche volte avevo goduto così tanto e bene. Dissi loro che me ne andavo perchè l'indomani dovevo rientrare in caserma e loro dissero che quando tornavo avrebbero voluto rifare qualche serata a tre. Tornai in caserma e ogni tanto mi facevo l'amico militare tanto per rimanere in allenamento. Quando finii il servizio militare tornai a casa e venni a sapere che i due si erano sposati perchè A. era incinta. Non si poteva sapere chi dei due era il padre, ma a me non interessava, contenti loro..... Li trovai dopo qualche giorno e mi invitarono a casa loro dove rifacemmo di tutto, poi dopo quella volta dissi loro che era finita e che non volevo più avere a che fare con loro, così terminò la mia prima avventura a tre.
scritto il
2018-11-24
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