Serata in discoteca con le mie amiche.

di
genere
etero

Sono Carla,oggi compio 23 anni, le mie amiche hanno organizzato una serata in discoteca per festeggiare insieme. Ora sono quí davanti allo specchio a decidere come vestirmi. Di solito non mi piace andare in discoteca, preferisco parlare attorno a un tavolo, ma le mie amiche mi hanno quasi obbligata, facendomi promettere che mi sarei vestita in modo adeguato. Adesso indosso solo l'intimo che mi hanno regalato, un completo nero di pizzo, la mutandina è solo un filo sottile, mi sento a disagio, è la prima volta che ne indosso uno, ma una promessa rimane tale. Mi giro per guardarmi il fondoschiena. Devo ammettere che quest'intimo risalta le mie forme. Sono, a detta di molti una ragazza molto bella,alta e snella, ma non ho mai avuto molti ragazzi, studio medicina, e il tempo libero che ho dallo studio è veramente poco. Ho avuto una relazione importtante durata due anni, ma non ero innamorata, ed a essere onesti, era un coglione, e non era nemmeno un granchè a letto. Indosso un vestito blu, con una leggera scollatura sul seno abbondante, e un piccolo spacco alla gonna morbida che è poco più in alto del ginocchio,non voglio di certo deludere le mie amiche, ma non ho niente di più sexy. Quando sono pronta squilla il cellulare, è Rosa che mi dice di scendere,mi stanno aspettando. Quando esco di casa vedo lei e le altre tre mie amiche di sempre davanti al portone con un cartello che dice:"stasera ti portiamo a trombare." Rido imbarazzata. Per loro sono una tipa apposto, ma un pò noiosa, sanno che non mi lascerò trascinare da loro, ma mi lanciano sempre frecciatine che mi fanno arrossire. Rosa, Anna, Laura e Claudia. Rosa ha un vestitino rosso, molto simile al mio, le altre e tre invece sono vestite con minigonne cortissime e canotte che mettono in risalto il loro seno, io non riuscirei mai a vestirmi cosí. Rosa è la più sobria, ma sarà sicuramente quella che attirerà l'attenzione di più uomini,il suo seno prorompente fatica a stare chiuso nel vestito. Saliamo in macchina, è Claudia a guidare. La diacoteca non è molto lontana, ci metteremo appena dieci minuti ad arrivare. Per tutto il traggitto gridiamo e ridiamo come pazze. A un certo punto Laura intona: OSTERIA NUMERO 40. e tutte le altre in coro continuano: "il mio cazzo sà di fanta, se gli dai una succhiata sentirai che gasata dammela a me biondina dammela a me bionda" è Claudia ad aver insegnato a tutte queste strofe, tipico di lei, è quella che più spesso se la spassa con gli uomini. A volte vorrei essere come lei, senza paure e senza inibizioni, sà quello che vuole e sà come prenderlo. Quando finelmente arriviamo in discoteca, entriamo subito, non c è fila, anche se quando entriamo è pienissimo. La musica è assordante, e ogni due minuti si avvicinano uomini a provarci con noi, la maggior parte con battute squallide e sguardi da maniaco, e che quando capiscono che gli stiamo rifiutando si allontanano e si giondano su un altra preda. Rimaniamo sempre vicine fra noi, ma dopo appena 20 minuti Claudia ha già trovato un passatempo, un ragazzo alto e scuro di carnagione. Non capisco come sia successo, ma già sono al nostro fianco e baciarsi. Lui ha una mano sul suo sedere, me tre le loro lingue si intrecciano. Noi siamo lí divertite, e quando si staccano c è lo presenta, si chiama Giuseppe, sembra simpatico, spero che non si approfitti di Claudia, anche se è più probabile il contrario. Ci presenta i suoi amici... Fine prima parte
scritto il
2018-12-17
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